V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
giobert |
Inserito il - 28/10/2013 : 09:24:32 Mi piacerebbe leggere cosa ne pensa la nostra community, vi prego di essere onesti il più possibile se intendete rispondere.
Tratto da Repubblica.it ....Nuovo suicidio di un giovane omosessuale nella capitale. Un ragazzo di 21 anni si è tolto la vita lanciandosi nella notte dall’undicesimo piano del comprensorio Pantanella, l’ex pastificio di via Casilina a Roma. “Sono gay - ha lasciato scritto il giovane in un biglietto - l’Italia è un Paese libero ma esiste l’omofobia e chi ha questi atteggiamenti deve fare i conti con la propria coscienza?....
link: http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/10/27/news/giovane_si_suicida_nella_lettera_sono_gay_e_si_lancia_dal_comprensorio_pantanella-69577428/ |
30 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Eroe |
Inserito il - 03/11/2013 : 14:52:42 | a_fenice ha scritto:
... Ma hai scritto una cosa non vera, e non completa.
Ti pare forse che filo anzi tipo gli skinhead siano religiosi? O che lo sia il KKk? O quelli di FN? Tanto per citare nomi noti.
... |
Dopo migliaia di anni che si dissoda il terreno del pensiero umano con affermazione tipo "l'omosessualità è un abominio" mi sembra normale che anche gruppi pseudo politici possano incorporare questo pensiero traducendolo, nella violenza reale che esprimono quotidianamente, in persecuzione concreta. Fatto sta che nell'antichità (prima di queste religioni omofobe) mi sembra che l'omosessualità era cosa normale e Socrate non bevve la cicuta per le sue tendenze omosessuali. |
a_fenice |
Inserito il - 03/11/2013 : 14:20:57 Vero eroe. Solo i buddisti sono a tolleranza quasi totale, tra le maggiori religioni. Ma hai scritto una cosa non vera, e non completa.
Ti pare forse che filo anzi tipo gli skinhead siano religiosi? O che lo sia il KKk? O quelli di FN? Tanto per citare nomi noti.
Guarda che è ormai assodato che i maggiori omofobi son quelli con un'omosessualità latente o repressa a forza, e questo aspetto può riguardare chiunque.
Per le religioni, se guardiamo la cattolica, ci sarebbe da discutere un mondo e non finiremmo mai di capire
Se leggi il nuovo catechismo del 1992, a firma di Giovanni Paolo II, i gay sono contemplati, raccomandano castità Etc, ma non prevedono esclusioni. Di fatto ne si riconosce lo status quo. Idem le parole di Francesco, che dice che lui "non è nessuno per poter emettere giudizi". Il vero problema sono i beghini, ma che ce l'hanno pure con letture attillate degli sciatori "perché si intuisce tutto", e il nero periodo Benedetto XVI, che come massimo ha vietato l'ordine (sacerdotale) ai gay, mentre è permesso agli etero; cosa in vero ben strana visto che è richiesto il celibato, indi etero o gay cosa cambia? Ciò evidentemente nasconde (va) l'idea che un gay è una persona da meno, un deviato, capace solo di delinquere. Forse bisognerebbe indagare presso i migliaia di "spretati" o di figli illegittimi di cotanti eccelsi etero. Ma questo è un'altro argomento.
|
Eroe |
Inserito il - 03/11/2013 : 13:23:44 | a_fenice ha scritto:
... Ho saputo tramite una petizione on line un aspetto della legge approvata che mi ha messo terrore. "il comune cittadino non può esprimere parole omofobiche, ma il partito politico (e penso ad alcuni di essi, formazioni giovanili poi non presenti in parlamento che fondano il loro esistere proprio su questi aspetti) può anche denigrare liberamente". ... |
Mi sembra che anche i gruppi religiosi potranno continuare ad offendere apertamente i gay con le loro fantasie omofobiche.
Ovvero se un gruppo di cittadini comuni fa affermazioni omofobiche vanno contro la legge quindi sono delinquenti se invece si riuniscono in una formazione politica o religiosa non lo sono più. |
Eroe |
Inserito il - 03/11/2013 : 13:14:30 Sin quando i talebani delle varie religioni (*) continueranno a rimbecillire la gente questo "non problema" continuerà a produrre disagio e morti.
(*) Perché oltre quello di derivazione religiosa non esiste altro motivo per "condannare", insultare e perseguitare i gay (salvo pura imbecillità ovvero il cercare qualcuno da deridere per sentirsi meglio di lui) che in alcuni paesi islamici vengono semplicemente impiccati.
QUOTO anche il pensiero di Spino ... c'è un legame ... sottile che sia c'è sempre. |
Nudomark |
Inserito il - 02/11/2013 : 13:59:41 Spino sono completamente in accordo con te!! |
spino |
Inserito il - 02/11/2013 : 13:26:19 Non vorrei essere stato frainteso. Mi pare del tutto ovvio che una legge che condanni l'omofobia è necessaria ma il mio pessimismo deriva dall'analisi dei comportamenti sociali degli Italiani. Il rifiuto del "diverso" (diverso da cosa poi?) appartiene, a mio avviso, ad una cultura largamente presente nel nostro paese e non sono le espressioni violente che mi preoccupano (quelle appartengono alla palese delinquenza e come tali vanno trattate) ma ciò che mi preoccupa e che, personalmente non sopporto, sono le frasi di scherno, i risolini, gli atteggiamenti che connotano una larghissima parte, secondo me maggioritaria, del popolo italiano e questo tipo di cultura profonda nessuna legge la potrà cambiare. Se devo dirla tutta mi pare che questi atteggiamenti facciano il paio con quello che io considero il DNA del nostro popolo, che è la ricerca magari della piccola raccomandazione, il cercare di fregare l'altro magari anche solo saltando una fila, il "Francia o Spagna purchè se magna", ecc... sono tutte cose queste che apparentemente non c'entrano nulla col discorso sull'omofobia e magari sbaglierò e magari sarà un periodo storto, ma io ci vedo un filo sottile che le lega. |
gomper |
Inserito il - 31/10/2013 : 01:44:10 | Marco e Jo ha scritto:
@gomper, bello il tuo post, che mi piace corredare con quelli che forse sono i versi più famosi di Sandro Penna (umbro, come fenice):
Felice chi è diverso essendo egli diverso. Ma guai a chi è diverso essendo egli comune.
(da Appunti {1938-1949})
|
E come non ricordarlo: dal 13 febbraio di 10 anni fa, quando feci la copertura video di un recital di poesie in un locale di Genova: questi versi di Penna lo aprivano, e sempre di Penna fu recitata "Solfeggio", un'altra poesia che fa riflettere sui temi qui posti, oltre che sulla giovinezza.
Quanto a Stonewall (già portato al cinema col film di Nigel Finch del '95), spero che l'imminente di Roland Emmerich, notissimo regista "blockbuster" tedesco-hollywoodiano che ha fatto da poco "coming out", gli sappia render merito senza spettacolarizzazioni popcornesche e carnevalesche, consentendo a tutti di capirne la portata storica di rispetto per le libertà, cosa che molti Prides, pure originati da quell'evento del 1969, non riescono. Checché a volte vi vada perfino qualche famiglia con bambini e senza parenti o amici lgbt (ma solidale col suddetto rispetto). |
a_fenice |
Inserito il - 30/10/2013 : 22:40:55 Una precisazione: la verità sta nel mezzo!!!
È vero tutto e il contrario di tutto, ma per certo so che le estremizzazioni rappresentano delle minoranze. Peccato che fanno casino e odiens per tutti, e che alla fine rappresentano e danneggiano tutti.
Insomma come una spiaggia nudista: 3000 persone nude e tranquille, un segaioli, due che trombano, e diventano tutti una massa di maiali.
È per questo che la massa silente e "normale" dei più dovrebbe farsi vedere e riconoscere: per far capire dov'è la verità. L'omofobia cesserebbe al volo.
Però deve farsi riconoscere non sempre e ovunque con il badge al petto, ma quando diventa utile e necessario farlo presente. Non ostentazione, ma affermazione di stato di fatto normalissimi. E la paura finirebbe. |
Nudomark |
Inserito il - 30/10/2013 : 21:52:39 Come non essere in sintonia con Marco e Jo...ma quanto c'è di vero in quello che dice Sicano!! Sottoscrivo!
Io penso che comunque sia in ambito gay che in ambito naturista chi ha buon senso debba essere portatore di un messaggio importante, combattendo in ogni modo con chi la pensa in modo distorto. A volte basta una parola giusta per distruggere un omofobo di fronte agli altri o per far fare una figura di m...a chi pensa che naturismo faccia rima con sesso. Di una cosa sono sicuro, e lo posso affermare dopo decenni di frequentazioni, i naturisti hanno un'altra sensibilità e maturità nell'affrontare qualsiasi tematica sociale. Il confronto in questo forum ne è testimonianza! |
Marco e Jo |
Inserito il - 30/10/2013 : 21:27:45 Sicano, la mia esperienza di più di 22 anni di militanza (non avevo neanche 17 anni quando ho cominciato)nel movimento lgbt (prima in Italia, poi in Francia e adesso in Italia con meno intensità) è totalmente diversa... per quanto io veda delle differenze tra 20 anni fa ed ora: più qualunquismo, meno incisività, meno partecipazione alla base, commercializzazione, superficialità, individualismo.... ma li vedo nel nostro movimento esattamente come li vedo fuori, come mia sorella insegnante dice avvenire nel mondo della scuola e degli studenti.... il Paese si è innegabilmente involuto, socialmente e culturalmente, domina l'apparenza senza contenuto, domina il vuoto, il velinismo ed il tronismo..... purtroppo anche nel movimento lgbt, e per ricordarci su che sito siamo, anche nel movimento naturista.... ognuno per sé e, per chi ci crede Dio, per chi non ci crede il Caso, per tutti..... mi par di capire che non sottostai a questa realtà, che insisti persisti e ti impegni....e fai bene! ce n'è gran bisogno, ce lo dice la cronaca, ce lo continua a dire quello che è successo a Simone ed a tanti Simone che non finiscono sui giornali, non dimentichiamolo, ed evitiamo di fare di tutta l'erba un fascio...... |
naturistasicano |
Inserito il - 30/10/2013 : 20:54:38 Quante sollecitazioni a cui rispondere... troppe per riuscire a condensarle in un post... Vado per punti: 1. COMING OUT: condizione sufficiente ma non necessaria, per usare termini matematici. Da quando i tantissimi ex-amici lo hanno capito... sono spariti... se le persone ti deludono per molto poco, mostrando facce finora inaspettate, se il tuo ex capo scrive nello regole etiche aziendali che non si fanno distinzioni di sesso, orientamento, etc etc e poi prende per il culo i froci aziendali... tanto vale mantenere il riserbo... il coming out non ti da il pane, ne allevia le sofferenze dei tuoi genitori già provati dal tempo e dalla preoccupazione dei propri figli senza lavoro... F. era gay, la famiglia lo ha portato dal neuropsichiatra e dai preti per anni, lo avevano ridotto ad un vegetale... F. ha messo le ali e si è buttato dal 7° piano (ha fatto bene a dirlo alla famiglia?) 2. PRIDE: bello quello del 2000 a Roma ma quelli dalle mie parti... sembrano la parata del circo (non parlo dei travestiti/drag et similia) dove devo fare vedere a tutti che mi piace il c@@@o... 3. GAY LIFE: sempre dalle mie parti nei locali, diciamo, di settore la mattina dopo gli spazzini dalle strade e le ditte specializzate dai portoni dei condomini devono ripulire dai resti degli incontri... fatali.... 4. POLITICA: non viene rispettato l'uomo nella sua dignità in quanto essere vivente... figuriamoci il resto... 5: PARADOSSO!: da 3 anni facciamo un festival cinematografico a tematiche glbt, sapete qual'è la presenza maggiore? Quella etero... i gay sono nei locali a... o nelle case a parlare dell'importanza di mettere un Kandisky nella parete giusta o a cena con il famoso Pinco Pallino che fa tanto trendy (tanto loro sono pieni di soldi, che gliene fotte degli altri - loro sono radical-chic) 6: GAY VIP: personalmente nessuno di loro mi rappresenta... solo palco e null'altro...ne abbiamo invitato uno/a al festival per dare una testimonianza...a parte che si è fatto/a pagare pure l'aria che respirava (alla faccia della solidarietà e della testimonianza), passava il tempo a cercarsi come... passare la notte! 7: ASSOCIAZIONI DI SETTORE: ti insegnano come non prendere l'aids, ma pensano che sia quello il punto di partenza? 8: LUOGHI NATURISTI: penso sia noto che il problema non sia solo degli scambisti etero... aggiungiamo anche le "etere" che fino a quest'anno hanno fatto battutine del... membro... sulla disponibilità certa degli omo a certi... banchetti. Mi fermo... Non è solo la società bigotta che ti strazia, ma è anche un costume ed uno stereotipo alimentato dagli stessi gay che ti distrugge, che non ti aiuta a trovare la tua identità... Sapete cosa mi viene da pensare? Ha mai detto nessuno a Simone che non si doveva vestire da donna o sculettare e fare la pazza pur essendo gay? Che non era obbligato ad andare al Mucca Assassina? Che l'Amore prescinde tutte le cose e non ha binari?
|
a_fenice |
Inserito il - 30/10/2013 : 20:39:34 Marco devo ammettere con piacere che hai ragione quando parli di sentimenti più che di sesso. Non ci piove, non fa una piega, contestazione lecitissima. Ma ti spiego perché uso il parametro sesso con più frequenza del parametro sentimento nei miei scritti.
Da quando ho cominciato a scrivere su internet, la costante di chi contesta i gay, alla fin fine è solo il sesso, come se i gay fossero persone che pensano solo a quello, che vivono solo per quello. Ci sarebbe da scrivere un libro su questa questione, ma credo te mi abbia già capito cosa voglio dire. I parametri di giudizio della gente comune purtroppo finiscono sempre e solo nel discorso sesso. Per cui dire il "chissenefrega…" diventa conseguenziale.
Se è quando parlo con gente che invece vive i gay, gli propongo il salto di qualità proposto dal film "Saturno contro", che giuro per me è stata un'ispirazione.
Ad un certo punto il vecchio "frogio" romano, così tristemente si autodefiniva, disse alla ragazza della loro compagnia "voi vivete con noi, uscite con noi, vi divertite con voi, ma ci accettate e basta. Sarete veramente veri solo quando condividerete" (Le parole non sono proprio queste, vado a memoria e ho aggiunto per far capire)..
Ecco che significa condividere? Significa gioire che hai voglia di vivere, che hai una relazione, che hai sentimenti puri, e son felice assieme a te. Non mi basta sapere che con te posso uscire che so, al bar, in spiaggia, e tutto sarà normale, ma io ti sono così amico e partecipe che parlo di te e con te senza che l'essenza gay disturbi il rapporto.
Quando leggo nei report di spiaggia "c'erano molti gay" mi incazzo come una bestia. Perché la presenza gay dev'essere segnalata e quella di ciccioni no? (Mi scusino i ciccioni). Perché un gay deve far notizia, e tutto il resto no. Perché si parla della sospetta sessualità dei presenti, e non della pulizia della spiaggia, della sua ampiezza, di quanto sole c'era. Nei report spesso questo nasconde un malcelato tentativo di segnalare gente maschile che "ci prova"..
Ora, se qualche deficiente c'è anche tra i gay, dopo tanti anni di spiaggia di ogni tipo, posso affermare al, via, 99% che i maschi che rompono sono per la maggiore non veri gay, ma solo sposati / fidanzati etero (facciamo bsx via) repressi e che utilizzano la spiaggia per cuccare e avere ciò che non hanno dalle loro donne. E fanno casini, e fanno si che il popolo gay finisca ancor più discriminato.
Stonewell: ricordo che è iniziato con l'assalto della polizia al locale gay, in questo momento non ricordo se con morti, sicuramente con bastonati, e da li è sorta la fierezza di rivoltarsi pacificamente, sfilando e non avendo paura di dimostrare chi erano. Il primo pride in assoluto. Da un fatto triste (iniziale) il moto di rivelazione, diciamo il primo coming out pubblico. E questo E' un motivo più che valido per strillare ai quattro venti la propria identità sessuale. |
Andrea vi |
Inserito il - 30/10/2013 : 18:55:52 | Ma guai a chi è diverso essendo egli comune. |
piccolo lieve ot le ultime dal gender bender parlano di invasati che hanno manifestato davanti al teatro apostrofando gli spettatori e visto che grazie all'assessore alla cultura che ha fatto intervenire il Ministero da Roma "Lolita" si farà io domani sera andrò a vederlo;mentre i gay sono abituati a dare risposte intelligentissime e calmissime se mi trovo certa gente davanti gli dico "se a voi alcuni fanno schifo voi fate schifo a tutti gli altri"mi sento impreparato spero che non succeda |
Marco e Jo |
Inserito il - 30/10/2013 : 18:27:13 PS: Stonewall non è "un tristissimo" evento: il prequel, era tristissimo.....ti confondi con l'8 marzo..... |
n/a |
Inserito il - 30/10/2013 : 17:46:07 | Ma guai a chi è diverso essendo egli comune |
....ed è qui che vi voglio |
Marco e Jo |
Inserito il - 30/10/2013 : 17:33:11 @fenice, d'accordo con quasi tutto quel che dici, tranne alcune sfumature trascurabili.....una delle cose che altre volte avevo notato nel tuo modo di scrivere, quando si parla di questo tema, è che spesso, ed anche nel tuo post precedente, usi frasi tipo "chi se ne frega cosa uno fa a letto" o "chi se ne frega di come uno scopa"...corrette, per carità (e sai benissimo di come io consideri la sessualità tra gli elementi fondamentali della personalità di un individuo), ma ancora più fondante (e più utile a far riflettere gli altri) credo sia ragionare spostando il focus dal sesso (che per molti è "solo" istinto) ai sentimenti: chi se ne frega di come uno si innamora o di chi ama, mi pare sia ancora più forte e meno suscettibile di ipocriti moralismi.....
@gomper, bello il tuo post, che mi piace corredare con quelli che forse sono i versi più famosi di Sandro Penna (umbro, come fenice):
Felice chi è diverso essendo egli diverso. Ma guai a chi è diverso essendo egli comune.
(da Appunti {1938-1949}) |
asterix |
Inserito il - 30/10/2013 : 16:39:57 | a_fenice ha scritto: Dico soltanto che alcuni eccessi, non di tipo folcroristico, ma di tipo sessuale, oserei dire di pornografia o pornoatteggiamenti, dovrebbero essere evitati. A me piacerebbe vedere in sfilata pure persone (per assurdo, capiscimi bene) in giacca e cravatta, o con le loro divise da lavoro, proprio per far vedere che tutti possono esserlo, come correttamente dicevi te, senza che nulla venga alterato. Il medico, il dentista, l'avvocato, l'operaio, l'impiegato, il militare, il calciatore, l'attore..... ma fin in fondo, chissenefrega con chi fa sesso? Ci interessa la sua correttezza, il suo ruolo lavorativo, o il suo letto? CHe forse son meglio gli etero cornificatori, quelli che mantengon fior di amanti, quelli che vanno a trans e prostitute varie e potrei durare fino a domattina senza finire l'elenco.
|
Standing Ovation!  |
gomper |
Inserito il - 30/10/2013 : 13:25:56 | gattofernando ha scritto:
un etero è diverso da un gay; un cattolico da un musulmano, un bianco da un uomo di colore. non possiamo negarlo. ma fare capire a tutti che quella differenza non ha una connotazione negativa ma al contrario è un arricchimento ... è questa la difficoltà!
|
E' difficoltà dettata in primis dalla paura. Che la diversità sia una virtù è indubbio. Il problema è spesso il complesso d'inferiorità che si soffre... e non parlo tanto di chi appartiene alla presunta categoria "minore", ma proprio del gregario della maggioranza, che non capisce e non vuole capire, ergo preferisce l'oscurantismo per mascherare la sua pochezza. Oppure ha paura della tolleranza, se non addirittura di voler sotto sotto appartenere a quella minoranza, come diceva Piero, e di venire schernito o, peggio, emarginato. Ed ecco quindi che parte la tristissima arma di difesa da questa debolezza, che è spesso unirsi al branco e diventare ostili, schernire, vessare e umiliare a propria volta per sentire sempre meno questa debolezza e illudersi di esser forti (in realtà si è solo protetti) e uguali a ciò che è ritenuto "normale". Soprattutto, per non sentire il bisogno di fare i conti con la propria coscienza, come invitava (anzi, invita) il povero Simone. Ora, molte di queste persone taceranno per un po' (come ne tacciono anche qui nel sito, salvo magari riprendere a lamentarsi l'estate prossima ad esempio "perché in quella spiaggia ci sono gli omosessuali [nota: non gli importuni in generale...] che ci provano"; sottolineo, a scanso di equivoci, che è una frase tra virgolette), ma non ci vorrà molto prima che la macchina dell'ipocrisia riprenderà coi suoi "Niente contro i gay (o qualunque "diverso"), ma...", dove è proprio il "ma" che è il vero male nonché segno di inciviltà edulcorato da quella beffarda premessa-standard: "Io non ho niente contro i diversi". Invita a riflettere l'intervento di Gramellini a "Che Tempo che fa", che ha citato il mito dell'Androgino dal Simposio di Platone (http://www.youtube.com/watch?v=CQA-GrBbuxE) chiudendo con "Se un uomo 2500 anni fa, e con lui un'intera civiltà, era riuscito ad elaborare un pensiero così moderno e così profondo, cosa è successo in questi 2500 anni che ci ha fatto diventare così cretini?" |
a_fenice |
Inserito il - 29/10/2013 : 22:49:36 Marco, guarda che ho sempre creduto e sostenuto i Pride, facendo cogliere gli aspetti buoni, e prima di tutto il ricordo di quel tristissimo evento. E ho pure spiegato a tanti amici e conoscenti, gay in prima fila, da cosa deriva l'appellativo "manifestazione dell'orgoglio omosessuale". Molti, troppi dicevano "cosa c'è di essere orgogliosi ad essere gay?", non capendo che il riferimento non è al fatto di essere gay, ma al fatto di poterlo dire, manifestare, far conoscere. Ne più ne meno di chi ha contestato le "giornate dell'orgoglio nudista", lanciate nel bresciano. Non è l'orgoglio di essere nudisti (anche se io sono orgoglioso di esserlo), ma è la possibilità di poterlo dire senza paura di essere condannati, di poterlo esporre senza essere giudicati.
Dico soltanto che alcuni eccessi, non di tipo folcroristico, ma di tipo sessuale, oserei dire di pornografia o pornoatteggiamenti, dovrebbero essere evitati. A me piacerebbe vedere in sfilata pure persone (per assurdo, capiscimi bene) in giacca e cravatta, o con le loro divise da lavoro, proprio per far vedere che tutti possono esserlo, come correttamente dicevi te, senza che nulla venga alterato. Il medico, il dentista, l'avvocato, l'operaio, l'impiegato, il militare, il calciatore, l'attore..... ma fin in fondo, chissenefrega con chi fa sesso? Ci interessa la sua correttezza, il suo ruolo lavorativo, o il suo letto? CHe forse son meglio gli etero cornificatori, quelli che mantengon fior di amanti, quelli che vanno a trans e prostitute varie e potrei durare fino a domattina senza finire l'elenco.
Il coming out è un valore preziosissimo, ma secondo me non da evidenziare come paletto ovunque, ma quando ha un senso farlo. E' come per il nudismo. Io dico che se pur come sito rispettiamo chi non può o non vuol metterci la faccia, apprezzo a stimo quanti escono dall'anonimato e mettono faccia, visibilità e operato nel difendere la causa nudista. Ma per far questo, non significa che nel campanello di casa debbano scrivere "Pinco Pallino -nudista". O portare una targhetta con scritto io sono nudista. O accogliere un cliente e dire: "salve io sono un avvocato penalista-nudista". Che c'azzecca? Io sono Pinco Pallino, io sno avvocato. Stop, Finisce li. Se io sono nudista o gay o cacchi ne so, esula dal contesto. Quando serve è ed utile il coming out? (e sia chiaro che vale per tutti: gay, nudisti, e tutto ciò che c'è di considerato non conforme alla società). E' utile, è indispensabile, è corretto, quando il contesto è quello giusto per manifestarlo. Quando stai facendo una manifestazione, quando parli con persone di temi inerenti, quando il rivelarsi diventa utile alla causa. Diversamente è solo una specie di esibizione inutile, spesso dannosa. Se forzata, fuori luogo, diventa un voler imporre non la propria accettazione, ma la propria presenza e realtà. E le cose imposte, da sempre, mettono paura e son contrastate ancor più fortemente da chi non è del giro. Ciò non può signifcare che uno si debba nascondere, anzi, tutt'altro. Ma non vuol nemmeno poter dire che ora aggiungo al mio tesserino di riconoscimento che son nudista o chissà cos'altro.
Per la legge: non ho seguito gli ultimi step della legge, purtroppo avevo problemi più seri in quel periodo, ma anche se imposta da altri, alla fine sempre i parlamentari hanno inserito le varianti: quegli stessi parlamentari che quando c'è stato da votare divorzio e aborto, di quanto pensava e chiedeva la Cei o chi per lei, non gliene è fragato proprio un cacchio; gli stessi che han manifestato a favore delle famiglie, contro i Dico, pur essendo pluridivorziati..e non andiamo oltre che se no mi devo autocensurare. Una cosa ingiusta è ingiusta a prescindere da chi la fa, la impone, la scrive ma soprattutto la vota. E chi vota stronzxxxte come questa, il mio voto non lo riceverà mai. Se non altro, questo ancora son libero di farlo. |
Marco e Jo |
Inserito il - 29/10/2013 : 22:02:40 fenice, io al pride ci vado dal 1994, il primo fatto a Roma a livello nazionale, avevo 20 anni) e poi ci sono andato per anni anche in Francia e tre volte a boston....la percentuale di macchiette è assolutamente uguale in tutto il mondo, così come in Italia: la differenza è nella stampa italiana, che mostra solo le macchiette, mentre la stampa di altri paesi fa informazione e non cerca a tutti i costi di stuzzicare i pruriti dei lettori idioti..... fatta la doverosa difesa di una manifestazione importante come il pride (ricordiamoci di stonewall...) verissimo quanto dici sugli accenni alla fidanzatina...come dice un mio amico, la società e la cultura massificatrice considera tutti etero fino a prova (o dichiarazione) contraria. E' per questo che considero il coming out (per chi se la sente, chiaro, senza imporlo a nessuno) come un gesto liberatore a livello individuale (affermo la mia vera identità senza vergogna, con fierezza di me stesso e di tutto quel che io sono, con tutte le mie caratteristiche, compresa quella fondamentale del mio modo di amare ed innamorarmi, esprimo la mia fierezza, il mio pride, ancora più forte proprio perché è una fierezza spesso frutto di un travaglio e di un lavoro che ho dovuto fare su me stesso, e i cui risultati non sono disposto ad occultare. Ma oltre al valore individuale, il coming out ha un grosso valore politico: di nuovo, mette in crisi la cultura dominante che vuole un ordine polarizzato: bianco-nero, bello-brutto, maschio-femmina...ed anche il valore di portare la richiesta di diritti da teorica a richiesta di diritti per persone in carne ed ossa, con nome e cognome, che escono per strada, si espongono e cercano diritti....e il valore non è solo per i gay, ma per tutti: una società attenta ai diritti delle minoranze è una società più giusta per tutti, perché tutti, prima o poi siamo minoranza per qualche motivo....ancora: visibilità=vivibilità, quello che dicevo prima: se il mondo pensas che i gay siano pochi o siano tutti fenomeni da circo, la percezione della società non cambierà mai, se scoprono che io, quello che allo sportello ti aiuta a cercare lavoro e spesso ci riesce, son gaym, forse il tuo metro di giudizio cambia.....qualcuno, in questo post, mi diceva: ma perché devi dire che sei gay, così ti ghettizzi....beh, per me è esattamente il contrario, dicendolo, dal ghetto esco ed entro nel mondo per come sono..... Stop, ma prima una precisazione: la parte della legge sull'omofobia che citi, è stata voluta principalmente dalla CEI, e perseguita dalla senatrice col cilicio, per il timore che papi e vescovoni potessero andare fuori legge..... |
a_fenice |
Inserito il - 29/10/2013 : 21:26:07 | Marco e Jo ha scritto:
La legge può anche fare da deterrente a comportamenti gravi di bullismo di stampo omofobico, poi è chiaro che non succederà che approvata la legge cambia la testa della gente, ma spesso la legge serve anche ad accompagnare e sostenere il cambiamento culturale. se per tutte le leggi avessimo aspettato che il cambiamento maturasse nella testa di tutta la nazione, probabilmente saremmo ancora nell'età della pietra. |
Esatto, è quanto affermo dicendo che certe posizioni non vanno accettate. Ho saputo tramite una petizione on line un aspetto della legge approvata che mi ha messo terrore. "il comune cittadino non può esprimere parole omofobiche, ma il partito politico (e penso ad alcuni di essi, formazioni giovanili poi non presenti in parlamento che fondano il loro esistere proprio su questi aspetti) può anche denigrare liberamente". Nel mio piccolo ho firmato contro questa assurdità, e ho inviato tutti i conoscenti su Fb a fare altrettanto. Poca cosa, non servirà a molti, ma già informare e far rendere conto diq euste cose fa svegliare la gente. | Poi, per far crescere il Paese serve anche educazione, serve che se ne parli, a scuola, in TV (nella TV fatta bene, è chiaro: penso a Benigni a Sanremo qualche anno fa). Ma servono anche istituzioni che se ne facciano carico (a Torino da diversi anni il Comune, su sollecitazione e con la collaborazione delle associazioni del movimento LGBT ha aperto un servizio per il superamento delle discriminazioni basate su orientamento sessuale ed identità di genere che promuove azioni positive, tra cui la formazione agli operatori delle scuole, ai servizi sociali, agli operatori comunali, dagli sportellisti ai vigili urbani). |
condivido in pieno. Ciò che va contro l'essere umano dovrebbe per primo essere sostenuto dalle istituzioni, assieme al lavoro dei singoli | Ma continuo a pensare che oltre a quanto invochiamo fuori da noi, c'è bisogno delle risorse che ognuno di noi può investire nel quotidiano: quando ero un adolescente, ricordo che anche le piccole battute che possono sembrare banali, anche i riferimenti stupidi, per me risultavano pesanti come coltellate... E rilancio la domanda che chiudeva il mio primo post e che tutti noi ogni tanto dovremmo porci: sarebbe cambiato qualcosa per Simone se sulla sua strada, anche solo per un secondo, avesse incontrato anche me?
|
é quello che ho scritto frettolosamente nel post di stamattina. Stavo parlando con le mie colleghe di questo fatto, e si discuteva del come mai nel 2013, con il tanto parlare continuo che si fa dell'argomento, visto lo sdoganamento di tanti taboo, visto il comportamento assunto da tanti giovani etero (vedi depilazioni, vedi uso di perizomi, vedi l'estetica urban metropolitan tipo sopracciglia depilate e curate) che fino a poco più di un decennio fa avrebbe fatto gridare "al frogio!!", oggi sia una consuetudine non solo accettata, ma diventata assolutamente di moda, visto il dilagare degli emo, ....cosa porta un ragazzino a scegliere soluzioni cosi estreme, a non aver avuto il coraggio di confidarsi con la famiglia, ...se proprio non ha trovato amici con cui farlo. E gli dicevo appunto questo. I motivi reconditi della scelta, la reale situazione che questo viveva, forse solo lui lo sa, ma di fatto quanto noi adulti facciamo cose omofobiche senza nemmeno rendercene conto? E gli facevo l'esempio più classico, che inizia sin dalle elementari. Cose tipo: "ti sei fatto la fidanzatina", "guarda che bella bambina" etc, e giuro, nella mia vita, ho sentito rivolgere ai ragazzi battute e proposte ben più indecenti, quasi inviti allo stupro. E riflettevo con loro: quanto queste battute, che sembrano normalissime, invece poi gettano panico nell'adolescente, che appena si rende conto che la "fidanzatina" l'avrebbe pure in testa, peccato che sia il compagno di giochi, o di banco, o di pallone. Posso dirlo ai miei genitori che si aspettano che ritorni a casa con la figozza di turno? No di sicuro. Si aspetterebbe solo improperi o botte o peggio. E sicuramente in casa avrà anche sentito battute ben peggiori contro personaggi a cui sinceramente darei fuoco anch'io, che facendo la parte delle checche isteriche, fanno solo danni colossali al mondo gay. Per cui.....
E aggiungo: ma personaggi come questi di cui sopra (tipo Malg... tipo Sol....), come fanno a non capire che cosi facendo gettano discredito sulle migliaia di gay che hanno il "difetto" di essere persone posate, professionisti integerrimi, persone corrette che hanno una sola differenza rispetto a tutti gli altri... amano persone del loro stesso sesso: stop.
E anche manifestazioni tipo i Gay Pride, nati per difendere e propagandare la "normalità e diffusione" del popolo gay, pur avendo aspetti folcroristici e gogliardici, quando degenerano in manifestazini di nudità e sesso libero, che immagine mai danno agli etero che dovrebbero coinvolgere? "Ecco le checche che fanno la sfilata"....questo pensa purtroppo il perbenista (NDR e pure i gay posati e intelligenti) Ho assistito e partecipato al Pride del 2006 a Brigthown (le foto sul mio profilo FB), una festa magnifica in cui sfilavano poliziotti, pompieri, vigili, sanitari, radio, tv, militari, organizzazioni ecclesiastiche, e tantissimi ragazzi normalissimi, assieme a lesbo, trans e qualche drag. E il popolo inglese tutto li ad applaudire e sostenere. Di boiate ce n'erano, ma in tre ore di sfilata (contate voi quante gente c'era), di cretini totali che faceno movenze sessualmente esplicite ne avrò contati si e no un 10/20 persone. Vedendo quelle italiane, son rimasto di stucco. I tema "sesso libero" era la predominanza, e ovviamente mancava del tutto la presenza di organizzazioni ufficiali, vista l'omofobia ricorrente in Italia. Questo per dire che un je m'accuse ci vorrebbe proprio da quel mondo che vorrebbe diffondere se stesso. |
n/a |
Inserito il - 29/10/2013 : 19:34:32 si, ma vale anche tutti quelli che sono intervenuti in questa discussione |
Marco e Jo |
Inserito il - 29/10/2013 : 18:54:37 La legge può anche fare da deterrente a comportamenti gravi di bullismo di stampo omofobico, poi è chiaro che non succederà che approvata la legge cambia la testa della gente, ma spesso la legge serve anche ad accompagnare e sostenere il cambiamento culturale. se per tutte le leggi avessimo aspettato che il cambiamento maturasse nella testa di tutta la nazione, probabilmente saremmo ancora nell'età della pietra. Poi, per far crescere il Paese serve anche educazione, serve che se ne parli, a scuola, in TV (nella TV fatta bene, è chiaro: penso a Benigni a Sanremo qualche anno fa). Ma servono anche istituzioni che se ne facciano carico (a Torino da diversi anni il Comune, su sollecitazione e con la collaborazione delle associazioni del movimento LGBT ha aperto un servizio per il superamento delle discriminazioni basate su orientamento sessuale ed identità di genere che promuove azioni positive, tra cui la formazione agli operatori delle scuole, ai servizi sociali, agli operatori comunali, dagli sportellisti ai vigili urbani). Ma continuo a pensare che oltre a quanto invochiamo fuori da noi, c'è bisogno delle risorse che ognuno di noi può investire nel quotidiano: quando ero un adolescente, ricordo che anche le piccole battute che possono sembrare banali, anche i riferimenti stupidi, per me risultavano pesanti come coltellate... E rilancio la domanda che chiudeva il mio primo post e che tutti noi ogni tanto dovremmo porci: sarebbe cambiato qualcosa per Simone se sulla sua strada, anche solo per un secondo, avesse incontrato anche me? |
Andrea vi |
Inserito il - 29/10/2013 : 18:32:35 | spino ha scritto:
Penso che non sia un problema politico, ma sia una grossa questione culturale. il parlamento potrà fare tutte le leggi sull'omofobia che ritiene ma ci sarà sempre purtroppo chi darà del "ricchione" a chi ha preferenze sessuali diverse da quelle che vengono considerate (a mio avviso a torto) "normali". Abitiamo in un luogo dove l'ignoranza, l'intolleranza e l'egoismo spinto la fanno da padroni; è questo il motivo per il quale, quando posso, me ne vado oltre oceano dove io che sono eterosessuale e molti miei amici omosessuali veniamo giudicati non per le proprie preferenze sessuali ma per la civiltà che esprimiamo.
|
una legge in tal senso non cambierebbe la mente di certi personaggi ma almeno impedirebbe che personaggi pubblici(politici in primis)si divertisse ad esaltare chi è già esaltato di suo solo per profitto personale:oggi ci sono partiti politici che guadagnano consenso elettorale proprio dichiarando che con loro i diritti costituzionali di alcuni non verranno mai rispettati.tanto per fare un esempio non tragico penso a Bologna in questi giorni di svolgimento del gender bender festival:nel giro di 4 giorni abbiamo un papavero che piglia 85000 l'anno che per farsi bello censura uno spettacolo senza saperlo col risultato di far finire una ragazzina dalle doti incredibili sui quotidiani nazionali ove commentatori beceri la definiscono una baby pornostar sfruttata da genitori orchi e strumentalizzata dai gay,abbiamo il **** che evidentemente ha scambiato il consiglio comunale per un luogo che serva da megafono per criticare altri due spettacoli(hanno fatto due interrogazioni ufficiali)in futura programmazione,quindi senza averli manco visti(fortuna che uno dei due in cui c'è un altro attore minorenne non ha copione per cui il papavero non ha potuto censurare anche quello).penso invece alla Francia dove poco tempo fa in una cittadina della Provenza la sindaca del front national si è rifiutata di sposare due donne ma poi una volta incriminata,ha cambiato idea quandol'avvocato le ha comunicato che rischia 5 anni di galera:la legge non cambierà le teste ma almeno vieterà di soffiare sul fuoco a chi ha tutto l'interesse a farlo |
nudista81 |
Inserito il - 29/10/2013 : 14:48:40 Vorrei dire che queste sono le discussioni che non vorrei mai leggere nel senso che raccontano di episodi tristi, violenti, ma allo stesso tempo dico che voglio leggere discussioni come queste perchè solitamente qui sul forum su temi importanti, ci rispettiamo anche noi utenti di più. Ho letto le opinioni di tutti, diverse, ma tutte giuste e su cui nessuno ha puntato il dito contro.
Così dovrebbe essere la vita di tutti i giorni, ognuno normale nella sua diversità, qualunque essa sia. Quello che spesso mi chiedo,ma se non fossimo tutti diversi, saremmo come usciti fuori da una catena di montaggio, tutti uguali, con le stesse idee, che ci porterebbero a vivere in un mondo piatto, senza possibilità di accrescerci l'un l'altro.
Le culture cambiano nel tempo, spesso penso, troppo tempo, e l'Italia sta in pole in questo il più delle volte. Sbagliamo tutti, sbaglia la politica, certo, ma i politici ce li mettiamo noi li, con le nostre idee, e se dal popolo ci fosse molto più apertura nei pensieri, in tutti i pensieri, anche chi manderemmo li, rispecchierebbero più le nostre idee.
Anche io dico che è facile a parlare, e sbagliare allo steso tempo, quante volte abbiamo condannato un comportamento, un'idea, e poi noi stessi ne abbiamo sbagliati altri....tutti dobbiamo passare una mano per la coscienza, e limitare gli sbagli, solo i nostri dio non sbagliano, (forse).
Credo che chiunque, come hanno detto in molti, anche presentandosi qui sul forum, non dovrebbe dire sono o non sono gay, è nella sua libertà, ma forse già quel professare il riferimento alla sua sessaulità nasconde forse una paura ad essere accettato.
Basta rispettarsi, nelle idee e negli orientamenti sessuali, poi ci si può fraintendere, ma basta chiarirsi ed amici più di prima, poi se quella persona continua, allora è il quella che manca senso di rispetto, ed intelligenza, ma questo è un altro discorso. |
asterix |
Inserito il - 29/10/2013 : 13:30:35 | a_fenice ha scritto:
A parte che era a Dante (mi diventi vecchio?)
|
Mi sa che il vecchio sei tu...  Ci siamo conosciuti a Zello in occasione di un piccolo raduno del sito, occasione in cui Sergio ha fatto le salamelle ...forse era il 2008 o giu di li... |
a_fenice |
Inserito il - 29/10/2013 : 13:22:22 A parte che era a Dante (mi diventi vecchio?), ma è questo che intendevo e che dovrebbe essere. Posso capire chi esce per vacanze, ovvio che cerca assonanze, ma non chi fa semplici conoscenze. A che mi serve sapere chi è l'altro in questi sensi, se non per doppi scopi? (Sai, caso ma ci scappa altro… oppure cerca di attentarmi…)
Cmq torniamo seri. Questi problemi ci sono, e tutti dobbiamo far si che non siano più tali, che uno sia libero di dire "io sono" ma anche che uno che non lo dice non sia emarginato, ed ugualmente rispettato. E soprattutto chi di noi è a contatto coi giovani, cessi i luoghi comuni che di suo sono discriminatori "hai fatto la fidanzatina? Smetti di mangiare così, che ingrassi e le ragazzine non ti vogliono più" e stia invece vicino ai giovani, non in senso fisico, ma intellettuale. Ogni volta che noi facciamo battute come queste, si da una versione precisa del nostro modo di vedere la vita, e il figlio, il giovane, che invece si scopre gay, ma anche Ciccio, ma anche bruttarello, mai cercherà conforto e confidenza in chi ha già dato la sua versione.
|
asterix |
Inserito il - 29/10/2013 : 11:33:31 | a_fenice ha scritto: le gaffes non si fanno quando non si fa i sessounici, o i sessodistinguo. Che forse quando ci siamo conosciuti, tanti anni fa, ci siamo presentati dicendo "ciao sono x, sono nudista, sono gay (o etero, o bsx o scambista o cacchioneso?)". No ci siamo semplicemente stretti la mano, ci siamo parlati, a lungo, e siam diventati amici. Solo dopo anni, e puoi confermarlo, forse ci siamo aperti e detti qualcosa di più. E' forse stata un'amicizia difficile, una conoscenza complicata, ci siam forse limitati nelle battute o nel raccontare le proprie vite?
|
Certo che mi ricordo come ci siamo conosciuti quella volta a Zello, semplici lineari, una stretta di mano e via...Dio volesse che tutte le amicizie in questo sito fossero così ed invece così non è, un sacco di buoni propositi, per poi alla fine sentirsi dire: "Solo coppie, solo questi, quelli non li voglio, che rimanga fra di noi ecc...anche se è solo per una pizza..." |
giobert |
Inserito il - 29/10/2013 : 07:50:40 La penso come dottorno, questa è la conferma che i nudisti tendono ad essere più tolleranti ma soprattutto più pronti ad accettare la vita nelle sue mille sfaccettature. Non so se verrà mai appurato ma penso seriamente che il nudismo possa avere una valenza psicologica, che possa aiutare la gente a superare paure, pregiudizi e altri grandi scogli della vita.....
Tornando a quel ragazzo io temo seriamente che non si sia suicidato solo perché era gay ma più di tutto perché era solo nella sua battaglia... Forse é la cosa peggiore che possa accadere, siamo umani, abbiamo bisogno degli altri umani.... CHE PECCATO..... Se solo,avesse avuto delle persone pronte a capirlo e a supportarlo forse non lo avrebbe fatto...
Spero di diventare presto genitore, questa é una delle cose che mi spaventa di più.... Sarò in grado di ascoltare e di capire mio figlio (o figlia) e di lasciarlo libero di vivere una vita serena senza vergognarsi di quello che sarà? Di certo c'è la metterò tutta, ma forse dicono tutti così.... |
dottorno |
Inserito il - 29/10/2013 : 00:22:27 Fa piacere sentire tante affermazioni belle e coraggiose, forti e sentite. I naturisti hanno una marcia in più, ragazzi; o almeno alcuni. Bravo Fenice, bravo nudo mark e gli altri!! |
|
|