V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
siman |
Inserito il - 23/09/2025 : 22:47:59 Son sicurissimo, escludendo i più ferventi osservanti di qualunque fede, che avvicinandosi alla vecchiaia ognuno immagini come potrebbe essere l'aldilà.
Personalmente dubito esista un inferno, per lo meno non così come ce lo hanno sempre dipinto. Qualunque efferato delitto/peccato si abbia compiuto in vita, una infinita condanna dolorosa, mi pare troppo severa, esagerata e per giunta, dato che il tizio ormai è morto, persino stupidamente inutile. Il purgatorio? Idem come sopra. Ormai sei morto; che ti puniscono a fare? Come per l'inferno, infatti, non essendo più in vita, non ci può essere reiterazione del peccato.
Non rimane che il paradiso. Tutto bello, tutto calmo, tutto ossequioso. Praticamente uno sterminato Giappone, dove tutti ti sorridono e si inchinano deferenti. Mi rendo conto di essere blasfemo, ma un "che palle!" mi sorge istintivo.
Di ritorno da Ravenna e Conero, passata Bologna, mi fermo per un caffè approfittando di una delle innumerevoli sosta pipí, imposte da ogni donna, durante i viaggi automobilistici. All'improvviso ho riconosciuto il luogo. Un ampissimo piazzale rialzato (praticamente un enorme marciapiede) antecedeva l'ingresso del punto di ristoro. Improvviso un flash di ormai -troppi- anni fa. Di ritorno da uno dei più riusciti e gremiti raduni di Zello, proprio lì c'era il Tatino che attendeva la Tatina, anch'essa in sosta toilette. "Oh no. Ti ritrovo di nuovo? Non se ne può più di averti tra i piedi! " Esclamò Stefano con il suo caratteristico modo di parlare e scherzare, mentre ci abbracciavamo come se non ci vedessimo da mesi, invece che da qualche ora. "Dai entriamo e mangiamo qualcosa assieme tutti e quattro, così prolunghiamo un raduno annuale tutto nostro". Propose di getto Tatino. Alla nostalgia di questo caro amico che non c'è più, si aggiunge quella per Mario e Sergio. E poi ancora Ionne, con Corra/Corrado e uno dei due Ompi,Federico, assieme a Giacomo/Jampicozzi. Ecco il paradiso come me lo immagino: amici che si ritrovano in allegria in un luogo e contesto che li aveva visti felici. Se davvero, adesso, loro sono così come me li immagino, la loro perdita è un pochino meno dolorosa.
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