V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
19alberto60 |
Inserito il - 09/10/2013 : 22:11:55 Cari amici, anche tenendo conto delle recenti disavventure al Lido di Dante, vi segnalo questa ordinanza emessa lo scorso febbraio dalle autorità (Federali) che governano il Parco Nazionale "Fire Island National Seashore" nello stato di New York.
http://lighthousebeachtimes.com/LHB%20Directive.pdf
Leggete con attenzione. L'ordinanza inizia col vietare il nudismo in determinate aree del parco (5 in rutto) e fa la voce grossa sottolineando come le leggi statali (quelle di New York vietano il nudismo) si possano applicare anche in territori sottoposti a giurisdizione federale. Poi c'è la stessa menata di Dante circa l'assenza di servizi igienici e di bagnini (e anche la tutela di uccelli marini che li vanno a nidificare). Infine c'è uno sgradevole riferimento a presunte attività criminali che avrebbero luogo nelle aree frequentate da nudisti (mi ricorda l'ordinanza oscena di Vizzola).
Poi, però, l'ordinanza cambia musica. Inizia col riconoscere la presenza pluriennale di nudisti nel Parco e il contributo dato dai nudisti stessi alla tutela dell'ambiente, alla pulizia ed al decoro. Sottolinea, e ci mancherebbe altro, che non saranno tollerati comportamenti lascivi, abuso di alcool e droghe etc. ma sottolinea altresì che lo scopo dell'ordinanza è quello di garantire la convivenza (a distanza) di nudisti e tessili nel territorio del Parco.
L'ordinanza si chiude con un appello/minaccia: non date luogo a comportamenti legalmente sanzionabili e vi lasciamo stare nudi. Se no, chiudiamo tutto e lasciamo spazio solo ai tessili.
Sarò un inguaribile ottimista ma a me pare un approccio sano e rispettoso di tutti, nudisti e tessili. Certo, non si fa mistero del fatto che il coltello dalla parte del manico ce l'hanno le autorità, ma si dice anche che, in territorio federale comandano loro e che se i nudisti non violano altre leggi, lo stato di New York può a andare a farsi fo.t..e
In calce al documento c'è anche il numero di telefono e la mail del capo dei Ranger che emette l'ordinanza. Vi immaginate in Italia una tale disponibilità al dialogo coi cittadini?
Mi interessano i vostri pareri in merito.
Alberto |
2 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
marcopolo56 |
Inserito il - 10/10/2013 : 13:21:57 Caro Alberto e dopo di Te tutti gli altri. Lì il rapporto con la pubblica amministrazione è di tipo anglosassone. In Inghilterra è permesso tutto ciò che non è vietato.Da noi esiste una normativa farraginosa allo scopo di rendere tutto a discrezione di chi reffe in quel momento il potere.
In fatto di nudismo il concetto qui è che i tessili possono andare ovunque. Ai nudisti sono dedicati tutti gli altri spazi. Negli spazi privati il nudismo è consentito, salvo che non ci sia un danno per i tessili. In questo caso si ritorna alle norma relative a tutto il territorio nazionale.
A me piace quell'approccio americano che citi.
A me basta per concludere che io passo il mio tempo libero in luoghi dove i nudisti sono apprezzati, riconosciuti e tutelati. Per questo di solito viaggiamo molto all'estero. Lo facciamo comunque per lavoro. Ma se alle ragioni professionali aggiungiamo i ludi personali,la nostra repubblica si perde i profitti e tutte le ricadute positive a servire i clienti. Le nostre industrie hanno esportato le nostre produzioni. Adesso da consumatori esportiamo anche i nostri consumi. Pretendiamo anche di chiudere i conti con spiegazioni recepibili?
Ha ragione il normatore americano nel suo approccio con il cittadino.
|
lupacchiottinudi |
Inserito il - 10/10/2013 : 08:38:40 Immagine:
 33,18 KB
Cosa si può dire... Hanno proprio un'altra mentalità! Se però è vero che l'Italia con il tempo segue sempre gli Stati Uniti allora forse prima di 50 anni potremo sperare anche noi!  |
|
|