V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
valerick |
Inserito il - 08/03/2008 : 18:15:34 salve a tutti, mi sono imbattuto nel seguente video http://dailymotion.alice.it/video/x3jypq_le-iene-enrico-lucci-sui-nudisti-o_people giorni fa e poichè siamo una famiglia naturista io,mia moglie e mia figlia piccola...cerchiamo spesso località che lo permettono, poichè li non fanno solo quello e visto che non si evince qual'è la città...per evitare di imbattersi in essa sapete voi di che città o luogo si tratta???sembrerebbe francese almeno da una locandina cge si è intravista.....Grazie |
21 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
renèsole |
Inserito il - 12/03/2008 : 17:22:04 ciao....se la televisione passa questi messaggi! ....siamo messi male!!  anche perchè ,noi sappiamo la differenza tra nudismo e altre porcherie,ma un tessile che guarda questo servizio....cosa pensa?.... solo l'inteligenza delle persone ci può salvare!..speriamo bene! |
Biotto |
Inserito il - 12/03/2008 : 02:58:45 Ok, ecco il post (quasi) originale (ho messo la data e corretto un (credo) pronome relativo).
Sono stato a Cap d’Agde a Ferragosto 2006, credo di potervi dare informazioni di prima mano. Secondo me dire che Cap d’Agde è un villaggio naturista ‘puro’ non è corretto, così come non è giusto dire che è un luogo esclusivamente di trasgressione. È una quasi-città, un enorme agglomerato di miniappartamenti, locali notturni e non, negozi (ci sono anche il medico e il dentista), almeno due supermercati, porto per imbarcazioni, un campeggio immenso (in questi due ultimi luoghi non ci son stato di persona, ma ho visto delle foto) e una vasta spiaggia. L’accesso al complesso è sorvegliato da una guardiola con sbarre per il traffico veicolare e l’ingresso è consentito solo a chi ha preso alloggio nei residences, nel campeggio o (mi han detto) ha pranzato o cenato in un ristorante che mi pare posto nei pressi dell’ingresso del villaggio-città. Naturalmente diventa difficile impedire che attraverso la (lunghissima) spiaggia dei ‘visitatori’ possano intrufolarsi, ma devono essere visitatori con buone gambe, perché la spiaggia è veramente lunga. L’inizio e la fine della zona naturista sono segnalate. La permanenza minima è di tre giorni: se dopo 5 minuti vi trovate male e ve ne andate, vi verranno comunque conteggiate 72 ore; le tariffe, variabili a seconda della stagione e della tipologia di alloggio mi pare siano visionabili tramite Internet. Io sono stato nel residence in un bilocale dal prezzo non proprio popolare (vabbè era Ferragosto), ma con un terrazzo sufficientemente ampio per pranzarci e cenarci e, dato che c’era pure un angolo cottura, se ci si va in compagnia e ci si adatta a dividere gli spazi e a farsi da mangiare, il costo di una (bella) vacanza diventa decisamente abbordabile. Non so se il nudismo è obbligatorio all’interno del complesso; se lo è non è una norma che viene fatta rispettare in modo ferreo, perché per le vie e nei negozi si incontrano anche persone completamente o parzialmente vestite (oltre ovviamente al personale). Anche in spiaggia è possibile incontrare qualcuno che indossa un costume, ma sono mosche bianche in un mare di chiappe scure. Alcune zone della spiaggia, soprattutto nella parte vicina ai residences, sono servite da sdraio, ombrelloni, chioschetti di ristorazione, il resto è libero; sono state poste alcune reti da pallavolo e, se ricordo bene, anche due porte da calcetto (non preoccupatevi di questo: la spiaggia non solo è lunga, ma anche profonda a sufficienza perché chi gioca non dia il benché minimo fastidio a chi è lì solo per i bagni e la tintarella). La sabbia e l’acqua sono generalmente pulite; per la temperatura… dipende: nel mio caso a ferragosto il mare non era proprio caldo, anche se non freddo, ma chi ci era stato a Luglio ha detto che era un caso e che generalmente in acqua ci si sta proprio bene. Già qui un naturista ‘purissimo’ storcerà il naso: la presenza dei (grandissimi) residences avvicina il soggiorno più ad una vacanza sulla riviera romagnola che ad una permanenza su una deserta isola dei tropici, ma se ciò che vi interessa sono sole e mare, a Cap d’Agde ve ne sono in abbondanza (in estate). E l’abbondanza non si ferma lì: nelle ore e nei giorni di punta la spiaggia è decisamente affollata, tanto che se volete un buon posto dove stendere il telo, dovete scendere per tempo in spiaggia, oppure camminare un po’ per evitare le zone più affollate, che coincidono con gli sbocchi al mare di residence e camping. Tolti neonati (ovvio), adolescenti e giovanissimi (normale), sono rappresentate tutte le fasce d’età: bambini (pochi), anziani (un po’ di più), giovani (tanti), ex-giovani (un po’ di meno). E ora le dolenti note, anche se sono dolenti a seconda dei punti di vista. Mi accingo infatti a scendere sul campo minato dei comportamenti delle persone e ciò che per qualcuno appare come indecente, a qualcun altro può sembrare perfettamente normale. Credo sia, almeno tra i naturisti, comunemente accettato che ognuno ha il diritto di comportarsi come si vuole, purché ciò non infranga la legge; credo inoltre che chiunque, (ovviamente me compreso) ha il diritto di avere delle opinioni e di poterle esprimere (in termini non offensivi). Sto scrivendo perché qualcuno ha chiesto informazioni e io sono in grado di dargliele e anche perché attraverso le opinioni si possono formare le coscienze. Questo è esattamente ciò che intendo fare: fornire indicazioni e stimolare la riflessione; non intendo offendere nessuno e spero che nessuno si sentirà offeso, ma dato che volutamente modererò i termini e i toni, non mi scuserò con nessuno e non risponderò a messaggi polemici o sterilmente critici. Detto questo, parto con le famose dolenti note. Tra i frequentatori della spiaggia e del villaggio ve ne sono alcuni che non sono lì per il naturismo, o perlomeno non solo per quello. Cominciamo dalla spiaggia: la si può dividere in tre zone, a partire dall’imbocco del porto, riconoscibili solo perché più densamente popolate e quindi non sempre facilmente identificabili. La prima zona (zona residence, per intenderci) è frequentata da singoli, coppie e famiglie, i comportamenti sono assolutamente normali: gente che legge, bambini che giocano con la sabbia, persone che chiacchierano. Tutto bene? Sì. Tutto benissimo? Dipende. Capita infatti che anche in questa zona passeggino sulla battigia persone con tatuaggi e percings ai genitali. Sono adulto e vaccinato, la cosa personalmente non mi disturba più di tanto, però posso immaginare che non sia così per tutti: “Mamma, mamma, perché quel signore si è messo gli orecchini al pisello?” “Eh, uhm, vedi piccolo…”. La presenza di queste persone per me è stata occasione di riflessione: la maggior parte di loro erano giovani, alcuni forse palestrati, sicuramente fisicamente ben messi, ma ai miei occhi (ed ecco un’altra opinione) le loro figure non potevano competere con quelle di chi, magari molto il là con gli anni, portava la propria nudità con assoluta naturalezza, senza alcuna ostentazione e senza bisogno di ‘accessori’ di alcun genere. Il corpo umano non ha bisogno di aggiunte: coprirlo quando le condizioni ambientali consentirebbero di fare altrimenti (mi vergogno di certe parti e quindi le nascondo) ha per me lo stesso sapore del fornirlo di ‘supplementi’ (non lo ritengo adeguato così com’è e quindi lo ritocco ricorrendo ad aggiunte esterne) (è sempre un’opinione, eh!). La seconda zona (circa a metà spiaggia) è frequentata prevalentemente da coppie esibizioniste e dal loro pubblico; il fenomeno è circoscritto nel tempo, nello spazio e nelle modalità: avviene (quando avviene) verso sera, a metà (sia nel senso della lunghezza che della larghezza) della spiaggia e non è poi così evidente. Io, ad esempio, pur facendo spesso camminate sulla battigia, ci ho messo un bel po’ a capire che in un certa zona avvenissero certe cose. Per quanto detto, ritengo il fenomeno dei pornoattori senza macchina da presa meno ‘grave’ di quello dei rappresentanti di ferramenta con il campionario in esposizione: le sue modalità sono tali che per evitarlo non è nemmeno necessario girarci al largo: basta solo non capitarci in mezzo. Chi invece è interessato alle raffigurazioni viventi del Kamasutra, tenga presente che corre voce che la polizia sorveglia spesso la spiaggia e nel periodo estivo ha l’offerta speciale facile: chi si becca una denuncia per atti osceni in luogo pubblico (ricordo che si tratta di un reato penale, non un illecito civile) riceve in omaggio una bellissima multa di varie centinaia di euro! La terza zona (la più lontana dall’imboccatura del porto) è territorio prevalentemente gay; nulla da segnalare: a Cap d’Agde sono persone tranquille che si fanno gli affari loro. Il mio giudizio complessivo sulla spiaggia è positivo: pulizia, tranquillità e assenza di tessuti sono la norma; le eccezioni sono limitate e (almeno per me) perfettamente tollerabili. Il discorso sulla zona residence (l’altra di cui ho avuto esperienza diretta) è più complesso: bisogna fare distinzioni spaziali e temporali e la linea di demarcazione non è poi così netta. Di giorno le due ‘zone’ sono i pressi della spiaggia e ‘l’interno’ (supermercati, parcheggi, ecc.): più ci si allontana dalla spiaggia e meno il complesso appare naturista; la voglia di coprirsi pare direttamente proporzionale, non alle basse temperature, ma alla lontananza dal mare. Io il primo giorno sono uscito di mattina a fare la spesa provvisto solo di sandali, marsupio e borsa di plastica; arrivato a metà strada ho avuto un attimo di quasi paura: avevo incontrato solo persone abbigliate e mi è venuto il sospetto che il villaggio fosse naturista unicamente sulla spiaggia. Già mi vedevo in una stanza della gendarmeria mentre tentavo di convincere i tutori dell’ordine che non ero il solito italiano sporcaccione ed esibizionista; poi ho finalmente incontrato un altro s-vestito come me e mi sono rinfrancato. Una cosa che mi ha lasciato basito è che molti, per non andare in giro completamente nudi, ma nemmeno vestiti si mettono dei pareo traforati che non lasciano proprio nulla all’immaginazione; soprattutto alcune donne si mettono dei gonnellini che sembrano ricavati direttamente da una rete per la pesca dei tonni, tanto le maglie sono larghe ed i fili sottili; poi vanno in spiaggia e sotto gli occhi delle stesse persone che possono incontrare nei negozi si mettono in posizione ginecologica per abbronzare anche l’interno cosce… la capite voi questa cosa? Io no, anche se ho il sospetto che faccia parte di quei meccanismi mentali che spingono il genere femminile a mettersi il rossetto e i tacchi alti anche per andare a buttare l’immondizia nel cassonetto (opinione!). All’ora di pranzo i bar, soprattutto quelli vicini alla spiaggia si riempiono di gente intenta a rifocillarsi: alcuni sono in costume rigorosamente adamitico, altri indossano i famosi pareo, altri ancora un abbigliamento che, per quanto succinto, andrebbe bene anche per l’aperitivo nel bar sotto casa. A sera gli ultimi frequentatori della spiaggia si incrociano con i primi nottambuli e la disposizione delle ‘zone’ cambia: con l’avvicinarsi della notte occorre distinguere tra il settore dei locali notturni e i relativi passaggi di collegamento ed il resto del residence (non so cosa avvenga nel porto o nel campeggio). Per quanto nei locali avvenga di tutto e di più, non ritengo la cosa poi così scandalosa: Se non si è interessati a certe cose, basta non entrare (il che, tra l’altro, viste le tariffe, è tutta salute per il portafoglio). Ben diverso è il discorso inerente a vie di collegamento e negozi che su di esse si affacciano; col calare del sole chiudono tabaccherie ed alimentari e tirano su le serrande negozi che offrono oggetti ed abbigliamento che vanno dall’erotico al trasgressivo, mentre per le vie fanno la loro comparsa personaggi che (almeno ai miei occhi) (ah, almeno ai miei occhi = è una mia opinione) oscillano tra il ridicolo ed il grottesco: ad una certa ora, in certe parti del complesso, di naturista c’è giusto la scusa e nulla più. La faccenda, in questo caso, non solo non mi ha turbato, ma mi ha pure divertito: ci siamo fatti un sacco di risate nell’osservare e commentare certi tipi che, più che desiderio, suscitavano ilarità; tuttavia, come nel caso della spiaggia, posso pensare che non per tutti possa essere così, e stavolta in due sensi. Infatti parte della fauna che si può osservare ad una certa ora viene sicuramente da fuori (ecco a cosa serve il famoso ristorante cui ho prima accennato) ed altrettanto sicuramente viene con uno scopo ben preciso (sì, proprio quello scopo): questi, penso, darebbero della cosa un’interpretazione radicalmente diversa da quella che ho appena dato. Gli altri potrebbero essere naturisti duri e puri, magari con famiglia; anche qui posso immaginare alcuni dialoghi: “Papà, mi compri il missile?” “Che missile, piccolo mio?” “Quello lì, in vetrina, non è l’Apollo 13?” “No, quello è… Volevo dire… Sì, è l’Apollo 13, ma non posso comprartelo perché ho lasciato a casa il portafoglio”. Oppure: “Mamma, perché quella signora ha messo il guinzaglio a quegli altri signori?” “vedi, Pierino, quei signori sono scappati dal manicomio e la signora è l’infermiera che li sta portando indietro”. Ma allora cosa s’avanza di naturista ad una certa ora? La spiaggia. Qui (almeno per quel che ho visto io) potrebbe tranquillamente rifugiarsi la nostra ipotetica famiglia naturista: di notte (forse perché la folla è attratta dalla ben più vivace vita notturna del residence) è praticamente deserta e, lunga com’è, illuminata dalla luce della luna esercita un fascino ben diverso da quello dei vicini locali. Completerebbe lo spettacolo un falò, ma non credo si potrebbe accenderlo senza incorrere in sanzioni; credo però che torce o candele dovrebbero essere ammesse, a indicare la strada del ritorno da un eventuale bagno di mezzanotte. Il mio giudizio sul complesso residenziale è, come è ben facile immaginare, anch’esso positivo e perciò lo è pure la valutazione globale; in parte per ciò che ho finora descritto, ed in parte per una cosa che ho volutamente lasciato per ultima perché la ritengo la più importante. Non ho dubbi che a Cap d’Agde vadano anche persone che col naturismo coprono ben altre intenzioni. Sono degli zozzoni? Non saprei, non mi interessa dare un giudizio di questo tipo, perché già me ne sono dato uno che per me ha maggior valore: se sono degli zozzoni, sono degli zozzoni educati. Non so se è per la presenza delle forze dell’ordine che girano di giorno, ma anche di notte, o se per il fatto che se qualcuno ha delle voglie, la probabilità che possa togliersele è più alta che altrove, ma con la mia permanenza mi son fatto l’idea che a Cap d’Agde è praticamente impossibile essere importunato. Se c’è un guardone, può andare nella zona centrale della spiaggia, dove la sua presenza non solo non infastidisce, ma è addirittura gradita e lascia così tranquillo chi vuole solo potersi togliere il costume in santa pace. Se ci sono amanti dei particolari anatomici, basta che aspettino la sera per andare in uno dei locali in cui lasciano entrare i singoli e lì lustrarsi gli occhi senza doverli puntare di giorno addosso alle donne in attesa di cogliere pose insolite. Se ci sono delle coppie i cui componenti non si bastano più a vicenda, possono, negli appositi ritrovi, incontrare altri come loro senza dover andare in giro a tastare il terreno con discorsi ambigui e atteggiamenti equivochi. Così che, paradossalmente, questo, che è considerato un luogo di trasgressione, è stato per me il secondo posto della mia breve esperienza naturista dove mi son trovato meglio. Il primo è una piccola oasi felice che non menziono, non perché sia un luogo segreto, ma perché non è una mia scoperta e mi pare che chi la ha ‘fondata’ desideri che non sia troppo pubblicizzata (credo proprio per evitare il rischio che essa possa ‘degradarsi’ come già successo ad altre località dopo che sono diventate note alla massa; è un’impostazione che io approvo e condivido). In tutti gli altri luoghi dove sono stato ho dovuto assistere a spettacoli poco gradevoli oppure sono stato oggetto di attenzioni non gradite, e non sto parlando unicamente delle solite spiagge ‘carbonare’, ma anche, ad esempio, della legalissima spiaggia di Lido di Dante. Chissà, forse perché (e qui comincia una piccola nota satirico-polemica) un singolo o è un porco o è un gaio e visto che grazie al mio comportamento, dopo un po’ la prima ipotesi si può tranquillamente escludere, qualcuno propende per la seconda e si sente autorizzato ad attaccare bottone con discorsi ambigui per poi passare a proposte che quando va bene sono perlomeno equivoche. Sforzandomi, ho trovato un (un solo) lato positivo: ho potuto esperire sulla mia pelle cosa può provare una donna oggetto di attenzioni non gradite; ringrazio per l’insegnamento, ma credo che dalla prossima stagione sarò meno tollerante. Ho scritto (fin troppo!) anche perché alcuni post mi paiono (mi paiono, se così non fosse, chiedo venia fin d’ora per questa mia frase) copiati da altri siti, mentre in altri si scrive per sentito dire; certo è meglio che niente, ma di questo passo è facile creare una leggenda metropolitana basata più sulle voci che sulla realtà. La mia esperienza è che Cap d’Agde è, come ho detto in apertura, sia un luogo di naturismo sia di trasgressione, ma proprio per questo è per me stato principalmente il luogo di una vacanza tranquilla, rilassante e soprattutto divertente tanto che, se la compagnia che mi ci ha portato vi andrà ancora, non mancherò di tornarci. Ciao a tutti Biotto
Ora qualche precisazione (quasi un senno di poi).
Tatuaggi e piercings: quando ho scritto il report, ero relativamente 'nuovo', poco avvezzo a certe cose; alcuni poi erano davvero esagerati. Spero chi fa uso di tali ornamenti non se la prenda per quanto ho scritto, ribadisco che si tratta unicamente delle mia opinione.
L'oasi felice: quando ho scritto non ero ancora inserito nel gruppo; frequentandoli ho scoperto che non sono così 'carbonari' come li ho dipinti, il posto poi sta diventando sempre meno sconosciuto e più 'popolato'.
Lido di Dante: quando ci sono stato ero piuttosto inesperto; nel timore di essere scambiato per un guardone o un acchiappone ho evitato la parte iniziale della spiaggia e ho cercato zone meno affollate (a circa metà, credo). Il risultato è stato che in un pomeriggio, me l'han cercato in 4 (uomini)... Riscuotessi lo stesso interesse nelle donne, avrei un tono dell'umore più elevato (forse arriverei anche al punto di tirarmelo un po'). Ritengo la precisazione doverosa per non invalidare il 'lavoro di chi si prodiga per rendere 'pulito' il primo tratto di spiaggia (comlimenti ed auguri!). |
a_fenice |
Inserito il - 11/03/2008 : 22:01:41 se ci sono notizie utili che possano chiarire a tutti perchè no? |
valerick |
Inserito il - 11/03/2008 : 21:16:12 | Biotto ha scritto:
Io ci sono stato, due anni fa; avevo anche fatto un report per un altro forum, se volete lo posso postare anche qua, è un po' lunghetto però...
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Penso possa essere utile postalo pure |
robby |
Inserito il - 11/03/2008 : 09:12:29 Mi fermai alcuni giorni al ritorno dalla spagna qualche anno fa. Restammo un po' sorpresi per le dimensioni del villaggio, si era in tenda con i bimbi piccoli, quindi niente vita notturna...e nemmeno il sospetto che ci potessero essere cose trasgressive. Ritornammo l'anno dopo e grazie ad una mia scorribanda notturna(in bici) capii che si era in francia e non nella solita croazia francamente certe cose le trovai piuttosto ridicole e ben lontane dal mio ideale naturista. In ogni caso, ho la certezza che se uno vuole puo' passarci una bella vacanza senza assolutamente esser toccato da trasgressioni, basta solo che si metta nei giusti spazi e non ceda a facili tantazioni. |
Biotto |
Inserito il - 11/03/2008 : 01:45:43 Io ci sono stato, due anni fa; avevo anche fatto un report per un altro forum, se volete lo posso postare anche qua, è un po' lunghetto però... |
Emanuele Cinelli |
Inserito il - 10/03/2008 : 23:53:52 | Moretto65 ha scritto:
Non so a voi, ma a me il video parte all'inizio e poco dopo si ferma....... boh..... 
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Click destro sul link e poi clicca su Salva con nome, te lo scarichi sul tuo computer e lo lanci in locale, di solito facendo così si risolve il problema. |
massimo |
Inserito il - 10/03/2008 : 20:42:53 Noi ci siamo stati l'anno scorso a fine maggio. Quello che è stato scritto prima è quasi tutto vero,è un mega centro con campeggio e appartamenti,una marea di bar e ristoranti(anche buoni),negozzi,qualche supermercato e poi,per chi vuole,locali per trasgressione.In spiaggia,se ci si ferma appena fuori dal centro,per circa 1 Km non ci sono assolutamente problemi,poi ci sono circa un 3/400 mt di spiaggia che tocca adirittura l'assurdo per ciò che succede,oltre ci sono ancora un 7/8 Km di spiaggia libera.Nel centro si può girare come in tutti gli altri centri simili,sia nudi che in costume, pareo o come a uno pare e piace.Noi abbiamo visto comunque parecchie famiglie con bambini(a fine maggio c'è una festa in Francia e le scuole sono chiuse)e non siamo mai stati disturbati da nessuno.Comunque dopo questo servizio,un componente delle Iene ha comperato un appartamento nel centro,così come Luca Laurenti.Facilmente certa gente predica bene però.....CIAO,un saluto |
a_fenice |
Inserito il - 10/03/2008 : 19:05:48 condivido berik, infatti preferisco il mio dante, immerso nella riserva naturale, con tutti i bei pali e sterpi rifiutati dal mare, piuttosto che quello. Ma credo che se uno riesce ad andare almeno una volta, dovrebbe essere un'eperienza interessante, tipo, come sarebbe il mondo, vissuto completamente nudi. Un'utopia che a noi non toccherà mai di vivere, forse tra molte generazioni |
Berik |
Inserito il - 10/03/2008 : 12:11:47 Cape D'Adge è un luogo che rappresenta l'evoluzione del nudismo di massa. Un posto dove vivere e stare sempre o quasi nudi, anche in quelle situazioni dove solitamente si deve stare vestiti, in mezzo a tanta gente, alle automobili, ai negozi, alla vita cittadina quotidiana. Non ci sono mai stato ma penso che sia una esperienza interessante anche se ho un concetto più naturistico e preferisco i luoghi dove la natura è più presente.
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a_fenice |
Inserito il - 10/03/2008 : 11:48:27 si ferma anche a me, ma il succo si capisce |
Moretto65 |
Inserito il - 10/03/2008 : 11:02:50 Non so a voi, ma a me il video parte all'inizio e poco dopo si ferma....... boh.....  |
a_fenice |
Inserito il - 10/03/2008 : 00:48:49 questo non so dirtelo, ma so che tocca prenotare a febbraio per andare ad agosto, nell'albergo chiaro poi per la tenda sembra ci sia sempre posto ma se vai su google trovi il sito dell'agenzia di la |
valerick |
Inserito il - 09/03/2008 : 23:03:25 Bhè messo sotto questo punto e solo nella modalità naturista ovviamente allora è molto positiva...pensavo peggio dal servizio ma come detto da alcuni di voi, nel servizio si voleva puntare a sottolineare l'aspetto scambista del posto....vi chiedo allora se uno voglia andare come fare...la prenotazione è solo online??e come?? Grazie a tutti davvero. |
a_fenice |
Inserito il - 09/03/2008 : 15:12:14 valerick, conosco molta gente naturista pura, che ama cap d'adge, perchè li puoi davvero star nudo dappertutto. Ti segnalo però due cose. Prima, un po per il freddo, un po per le cattive abitudini che si stanno evolvendo, mentre di giorno non vedi uno vestito manco se lo paghi, la sera dicono che in molti ristoranti non ti accettano se sei nudo, e la gente preferisce vestirsi. (che schifo per un posto come quello) Secondo. Devi essere a conoscenza che come ci sono i naturisti puri, ci sono moltissimi che cercano sesso, e puoi vedere atteggiamenti strani, ma non e mai sesso all'aria aperta (tranne forse che tra le dune o nella zona libera). Poi ci sono i locali appositamente creati per ricerche sexy delle più svariate, ma li, essendo chiusi, basta non andarci, e rimani tranuqillo a passeggiare lungo i viali o vai nei bar aperti, tranquilli.
La cosa che sembra carina, è che ci sia una specia di libera convivenza tra gli uni e gli altri, ma nessuno ti impone la propria visione maialesca della cosa, al contrario di quello che succede nelle nostre spiaggie, in cui sei costretto a subirti falegnami, guardoni e quant'altro. Li se ne stanno buonini e si fanno i cavoli loro. Certo se ti scoccia anche il solo vedere, allora......meglio altri lidi
Questo quanto mi hanno raccontato e che si può leggere in molti resoconti in internet del posto |
valerick |
Inserito il - 09/03/2008 : 14:14:53 Qualcuno di voi diceva che li si può fare naturismo vero....quindi se uno si attiene a fare solo quello il posto secondo voi è fattibile???nel senso dal video che ho visto ho detto che non avrei portato la mia famiglia....però se gente come noi va li per quello che noi siamo e cioè naturisti e non scambisti ci si può fare un pensiero sul posto secondo voi per una vacanza??? Grazie |
Emanuele Cinelli |
Inserito il - 09/03/2008 : 12:09:52 Suvvia, loro, le iene, l'hanno detto chiaramente che nudismo e scambismo non hanno nulla ha che fare e l'hanno fatto dire anche ad una coppia (che per altro dice anche che in Germania, nel parco di Francoforte, si può girare nudi). Evidente che per le iene sia più interessante parlare dello scambismo che del naturismo, è certamente un peccato ma lo spettatore vuole e ripeto vuole vedere trasgressione, se parlassero del nudismo nella sua essenza non farebbero molto share, e per loro conta solo lo share.
Purtroppo temo che il messaggio di cui parlo sopra sia colto solo da noi e non dai tessili, forse qualcuno certo non molti. Sarebbe stato certamente meglio se avessero evitato di parlare di nudismo e si fossero riferiti solo alla parte trasgressiva di Cap.
Si potrebbe chiedere un controfilmato in cui si parla di nudismo e solo di nudismo, nel modo corretto e puro, ma per le motivazioni di cui sopra, dubito che le iene possano mai interessarsi a questo.
Il problema grosso non sono le trasmissioni ma il pubblico (che di massima vuole solo vedersi rafforzato nelle proprie opinioni) e la politica televisiva (dove comanda lo share al posto della cultura). Basta vedere cosa le tv trasmettono, cosa i giornali scrivono.
Temo che se vogliamo fare cultura sul nudismo non possiamo proprio aspettare le televisioni o i giornali ma dobbiamo muoverci noi in prima persona, uscendo allo scoperto, parlandone, coinvolgendo amici e conoscenti, dimostrando quanto sia naturale e puro. So che è difficile ma non vedo alternative. |
capitan1cino |
Inserito il - 09/03/2008 : 11:47:03 ... la cosa triste è che su oltre 6 minuti di filmato si sia parlato di nudismo-naturismo per un minuto e mezzo circa.  Ritengo l'associazione naturismo-scambismo la cosa più distruttiva che avessero potuto trasmettere. Sarà pur vero che le immagini sono state girate sul luogo, ma spero proprio che il rapporto tra situazioni trasgressive e situazioni 'pulite' non sia veramente 4 a 1!  
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a_fenice |
Inserito il - 08/03/2008 : 19:16:08 si è chiarisismo che sia cap. e si riconosce bene anche il megaalbergo. Si sa, li si può fare naturismo vero, in quanto tutta la zona è riservata, e si gira devvero tutti nudi dappertutto, e le cose più trash succedono raramente in zona libera (ma se ti beccano so che fanno fino a 2.000 euro di multa, e la sera, in cui appaiono in giro i costumi sexy più disparati. E' vero anche che il sesso si consuma soprattutto nei locali appositi o nei relativi alloggi, per cui in giro, più di vedere perizomi, gente al guinzaglio o altre cose "carine" del genere, null'altro succede |
Marcolino |
Inserito il - 08/03/2008 : 18:56:04 Se non altro mi consola il fatto che sia stato specificato (solo una fra ma e' gia' qualcosa) che il naturismo non c'entra nulla con quel tipo di ambiente.. |
cri |
Inserito il - 08/03/2008 : 18:34:49 si parla chiaramente di Cap D'Agde in francia.... Io non vorrei commentare sulla località poichè non essendoci mai andata non posso dare giudizi...!! Per sentito dire da famiglie con bambini...il posto è tranquillo.... C'è effettivamente una zona trasgressiva....e di sera la vita notturna è "molto libera".
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