V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
jonathandemme |
Inserito il - 26/03/2014 : 19:52:41 Carissimi amici de inudisti, c'è qualche insegnante o maestro che mi legge? Perche desiderei confrontarmi con qualche collega sulla sua esperienza. Forse farà sorridere qualcuno quel che scrivo , o sembrerà un dubbio da persona poco sicura di sè e delle proprie motivazioni. Eppure ho una preoccupazione, legata forse a una crisi identitaria più generale a causa di un nuovo impiego. Faccio naturismo da venti anni, in giro per l'Italia e fuori; da 5 anni lo faccio anche nella mia città, perchè in un tratto della spiaggia libera è ormai tollerato il naturismo. Improvvisamente ho iniziato, quest'anno, un nuovo lavoro, cioè insegno - lasciato il giornalismo - alle medie inferiori nella mia città e nei paesi limitrofi. Mi ritrovo a chiedermi se posso ancora permettermi di praticare il naturismo vicino casa. Per quanto può conoscere chi tra voi è nella scuola, è il tipo di cose che un dirigente scolastico può rimproverarmi, nel caso gli giungesse all'orecchio, o nel caso che qualche genitore particolarmente all'antica glielo segnalasse, come comportamento inapproppriato? Ovviamente, so quel che faccio e non vi ho mai trovato nulla di disdicevole. Ma poichè il posto non è del tutto isolato, non è neppure da escludere la possibilità che vi transiti un genitore, un bel giorno, e sparga la notizia tra gli altri genitori e i ragazzi. Non mi preoccupano le maldicenze (inevitabili, da parte dei tanti maliziosi che nel naturismo voglion vedere il peggio), ma la possibilità di essere richiamato o sanzionato. Poi magari decido di lottare per ciò in cui credo, ma desidererei capire prima se vado incontro a problemi. Voi, colleghi della scuola, come vi siete comportati? Ho due amici in finanza che si sono posti problemi simili, relativamente ai propri superiori in grado, quì però temo che qualcuno dei miei dirigenti scolastici obietti che sto quotidianamente con ragazzi di undici-tredici anni, e la cosa è delicata...che poi in realtà il naturismo sia altamente educativo, sono il primo a sostenerlo. Ma dubito che siano molti i genitori e i presidi che la pensano così!! Che fare? |
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jonathandemme |
Inserito il - 27/03/2014 : 18:16:29 Consiglio ponderato anche questo, grazie Fede. Vero quello che dici sulle differenze da regione a regione. E d'accordissimo che non se ne deve fare una questione di principio. Il problema è la riservatezza. Diventa un nascondersi? Dalle mie parti - Marche - si va tutti a far naturismo nelle spiagge che stanno a 30-50 km da casa, anche se è una regione che è tutta sul mare, così i concittadini non ti vedono!! E' triste, e stupido. Vedrò che fare. Comunque è bello questo confronto, grazie a ognuno che mi dice la sua.
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Fede |
Inserito il - 27/03/2014 : 17:01:19 Io terrei conto delle differenze culturali tra regioni nel nostro paese. Ciò che p normale in Veneto, non è detto che lo sia nelle altre regioni. Ogni caso è un caso a se. Io non ne farei questioni di principio. Quando e se, sarà il momento giusto, le persone giuste lo potranno sapere. Fai un lavoro delicato, e purtroppo gli orologi mentali non sono tutti sincronizzati al 2014. Continua con riservatezza la vita da nudista. Fatti stimare. Quando il momento sarà giusto ti potrai esporre. Almeno, nel tuo caso io farei così. |
arenamentis |
Inserito il - 26/03/2014 : 21:42:30 ti rispondo da collega... non credo che un dirigente possa metter becco nella tua vita privata: avrebbe da ridire se facessi lezione nudo ma non credo sia questo il caso! per il resto, avrà più a cuore il tuo modo di insegnare che non il tuo modo di essere... colgo l'occasione per dire che invece, e con i dovuti termini, di può parlare nei dovuti modi e termini di nudismo/naturismo anche a scuola, mettendo in evidenza l'aspetto sano e pulito della cosa e facendo emergere soprattutto il rispetto che si deve per tutte le opinioni.. questa sì che è convivenza civile! |
cordom |
Inserito il - 26/03/2014 : 21:04:38 Quoto emanuele che ha dato buonissimi consigli.Anchio lavoro nella scuola,non come insegnante ,ma come tecnico informatico presso una scuola superiore.Ora sono arrivato al punto che i miei dirigenti lo sanno,parecchi prof lo sanno,e i miei colleghi lo sanno.Mi sono sempre preoccupato di far emergere sempre la realtà nudista come propositiva ed anche educativa.Anche parecchi alunni (nella mia scuola sono quasi tutte alunne)lo sanno.Dopo anni siamo arrivati,daccordo col vicepreside,di parlare di nudismo in qualche classe ed è stato molto bello.L'incoveniente sono i genitori spesso o qualche collega che ha seri problemi di "sessualità" se mi concedete.Come detto da Ema bisogna saper aspettare i momenti giusti,saper che i colleghi ti stimano e quindi stimano quello che dici.Certo l'ambiente è delicato e basta poco che ti passano per pervertito,ma è qui che bisogna lavorarci.Accoglienza e trasparenza sono le armi migliori e i frutti arriveranno. buona fortuna  |
jonathandemme |
Inserito il - 26/03/2014 : 21:01:49 Grazie Emanuele. Intelligente l'ordine delle priorità che suggerisci! Il punto 1 è il cuore di tutto. C'è da dire che tu sei un "animatore" in campo naturista, ti proponi in molti contesti proprio come naturista, con le iniziative sul trekking ad esempio, socializzi spesso il tuo naturismo; insomma eri pronto anche per la comunicazione in ambito scolastico; io no, sono sempre stato riservato in proposito. Dovrò cambiare , giocoforza. |
Emanuele Cinelli |
Inserito il - 26/03/2014 : 20:40:59 Ovvio che essendo nuovo dell'ambiente devi come prima cosa farti conoscere per bene, acquistare fiducia dei colleghi, dei coordinatori, della direzione e poi la strada si spiana: di certo una persona che ti apprezza non cambia parere se viene a quel punto a sapere che sei nudista, quantomeno o specie se lo viene a sapere direttamente da te. |
Emanuele Cinelli |
Inserito il - 26/03/2014 : 20:30:49 Si, essere nuovi dell'ambiente è una complicazione da tener presente e che invita a muoversi con un attimo di discrezione in più.
Consigli:
1) innanzitutto bisogna arrivare ad essere in piana pace con se stessi riguardo al fatto di praticare il nudismo, nel senso di essere coscienti di non fare nulla di male e saper parlarne trasmettendo sicurezza e assenza di vergogna.
2) poi iniziare a parlarne con amici e parenti per esercitarsi alla cosa, soprattutto a reagire correttamente ad eventuali reazioni di sorpresa o di obiezione, bisogna aspettarsele e capire che sono reazioni sostanzialmente normali, se a queste rispondiamo in modo cortese e normale, senza scendere nell'opposizione ma dando informazioni, le chiudiamo sul nascere
3) a questo punto iniziare a parlarne coi colleghi con cui si ha più confidenza, poi passare agli altri, ripeto non è che vai li e "aho, lo sai che sono nudista?", devi sfruttare le occasioni giuste per impostare (o creare) il discorso.
4) più difficile è certamente dirlo ai ruoli dirigenziali, anche perché le occasioni di parlare con questi sono magari poche e diventa anche più difficile conoscere carattere delle persone, ma se capita meglio farlo, altrimenti arrivarci per vie traverse, ma che non siano ovviamente i genitori preoccupati.
5) Qui le valutazioni vanno fatte caso per caso.
Se sei tu a farlo sapere credo che chiunque alla fine arriverebbe ad accettare la cosa, magari sulle prime storcendo un poco il naso (ma dipende dalla situazione che si sfrutta per dirlo e dal come lo si dice... bisogna cascarci sopra come per caso e metterla li dando forte la sensazione che si sta parlando di una cosa privata, personale e assolutamente legittima, una confidenza che fai a una persona che ritieni capace di prenderla comprenderla e rispettarla), ma poi tutto s'acquieta.
Se lo fanno altri al posto tuo non puoi sapere come lo faranno e cosa diranno, indi non puoi prevedere e gestire le reazioni, manco potrai sapere se il Direttore ha reagito bene e metterti il cuore in pace. |
asterix |
Inserito il - 26/03/2014 : 20:24:30 Maestre d'asilo che picchiano i propri alunni, ragazzine di 15 anni che si prostituiscono con adulti, o che si filmano col cellulare mentre hanno rapporti sessuali per poi condividere i video con gli altri, insegnanti rimasti a contatto con bambini nonostante precedenti condanne per pedofilia, alunni finiti al pronto soccorso per aver fumato stupefacenti durante la ricreazione ecc... Penso che la scuola abbia problemi ben più grossi di un insegnante che prende il sole nudo. Ma a parte questo capisco il tuo stato d'animo, ma come si dice, la gente troppo spesso guarda la pagliuzza nell'occhio degli altri e non il trave nel proprio occhio.
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jonathandemme |
Inserito il - 26/03/2014 : 20:22:38 In ogni caso, ritieni che il tuo direttore sia particolarmente aperto? O pensi che con chiunque non ci sarebbero stati problemi? |
jonathandemme |
Inserito il - 26/03/2014 : 20:16:29 Hai ragione da vendere Emanuele...come puoi intuire, è il tipo di timori che va assieme ad altri...ed è dovuto al fatto che inizio solo ora ad insegnare, a 45 anni, e vedo tutte le mie criticità rispetto al nuovo lavoro. Col tempo probabilmente acquisirò più sicurezza. Non ci pensavo che eri anche tu insegnante, altrimenti ci potevo scommettere che mi rispondevi per primo!! Il naturismo va insieme a tutto il resto della vita, quindi devo probabilmente interrogarmi sul perchè lo dico o non lo dico anche altrove.
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Emanuele Cinelli |
Inserito il - 26/03/2014 : 20:07:12 Come mi sono regolato? Dicendolo a tutti i colleghi, ovviamente non così di botto, ma sfruttando le occasioni buone per parlarne (se ne creano sempre, non dico quotidianamente, ma quasi) e facendolo sapere anche alla direzione (prima che lo dicessi io, l'ha saputo tramite un collega... credo).
Successo proprio quest'anno di un genitore preoccupato perché il figlio aveva foto mie nudo, il Direttore si è solo accertato che non fossi stato io a passargliele attraverso la condivisione su Facebook, cosa che ovviamente non avevo fatto (ho creato un gruppo allievi e i miei post di base sono tutti resi invisibili a quel gruppo), per poi girare la cosa al genitore.
La sincerità è sempre la cosa migliore e risolve tutti i problemi. Tenere il segreto mette nella condizione di vivere nella paura che salti fuori e prima o poi succede! |
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