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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
PaoloBolsena Inserito il - 14/08/2015 : 11:40:44

Cosa diresti a chi ti vede nudo e ti accusa di non rispettare il suo diritto a non vederti nudo?

La mia prima risposta, di istinto, è molto aggressiva e poco utile al dialogo. Per questo chiedo anche a voi: cosa rispondereste, o avete risposto, a chi davvero crede che la vostra nudità leda i suoi diritti di non vederla?

Vorrei trovare una risposta che aiuti l'altro a capire e non lo faccia sentire un fascista obbligandolo a mettersi sulla difensiva.

30   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
PaoloBolsena Inserito il - 23/08/2015 : 15:33:25


@Siman, grazie della risposta, la penso come Max, che chi ha e dispone può ben permettersi gli aggiramenti che a ben guardare - e sapendo dove guardare - ci sono sempre. non mancano i professionisti compiacenti che possono creare blindature quasi inespugnabili o che, nel caso, portano giusto a piccole sanzioni. Per cui ha appunto ragione Max, chi altri dovrebbe mai attenersi alle regole su credito/denaro/tasse se non chi non può permettersi la blindatura? Che paese che siamo

@Ulisse62
Beh come ricordava Emanuele di recente a meno che non ci sia una ordinanza specifica che vieta la nudità, perdipiù in un contesto come quello, il massimo che può accadere in teoria è che qualcuno ti faccia una filippica (mi è successo in Cadore poche settimane fa, la sfuriata assurda di una guardia forestale a cui naturalmente non è seguito nulla). Credo che noi tutti si debba essere un pochino più sciolti sulla questione, che poi alla fine l'esperienza dimostra che a parte qualche minus habens, qualcuno invece prevenuto ed altri appartenenti ad altre minoranze, il grosso sembra accettare la nudità degli altri soprattutto in un ambiente come quello. Certo, ci vorrebbero statistiche ufficiali..
ulisse62 Inserito il - 23/08/2015 : 14:42:15
Tornando al nudismo, come al solito vedo che la società va avanti e con essa la magistratura, ma la politica rimane indietro. Andrà a finire come con le tv private, si ignora il problema fino a quando non è più possibile farlo, allora si cerca una pezza, spesso a favore di un soggetto in particolare e quasi mai nell'interesse generale. Sta capitando proprio ora con le unioni omosessuali, ormai il parlamento è costretto a legiferare in qualche modo, ma invece di fare le cose negli interessi dei diretti interessati, sta cercando di fare gli interessi di soggetti terzi che nulla hanno a che fare con i gay. Inoltre i problemi del nudismo sono molto simili alle tematiche omosessuali, leggo su questo forum le stesse cose che sostengono i militanti delle associazioni GLBT, se si va a guardare i forum gay, quelli seri, non quelli per gli incontri, si trovano le stesse domande e le stesse risposte. Insomma sembrano due argomenti paralleli. In sostanza, da quanto avete scritto, mi par di capire che laddove non ci sia nessuno e non vi sia esplicito divieto sia possibile praticare il naturismo. Io vado spesso in alto Lario, dove c'è un parco naturale proprio sulle sue rive alla foce con l'Adda e qualche volta mi è capitato di vedere in zone isolate qualcuno che sta nudo, ignoro se vi sia il divieto oppure no, di cartelli non ne ho visti, in assenza di divieto quindi in quelle zone isolate sarebbe in teoria possibile praticare il naturismo?
a_fenice Inserito il - 22/08/2015 : 12:01:24
Perché io e te (e tanti altri noi) sono siamo della categoria "poveraccio, zitto e paga"
siman Inserito il - 22/08/2015 : 11:20:07
A Paolo,
non generalizzavo e mi spiace non essermi spiegato bene.
Certamente anche dalle mie parti ci son negozi di cinesi che lavorano ogni giorno ed a orario continuato e (credo e non ho da dubitarne) pagano le tasse.
I nas però girano dappertutto e non fanno distinzioni (parlo sempre del mio territorio ovviamente).

I negozietti sempre vuoti e/o con cose improbabili che stanno sempre aperti nonostante non ci si veda mai nessuno comprare? Si esistono e secondo me servono a lavare denaro sporco di attività illecite ma è una mia supposizione e perciò è solo aria fritta.
Come anche, (e tanto per fare un O.T. dell' O.T. dell'O.T.) la mia sorpresa nel sapere che non si può pagare più di 1000€ in contanti e poi ad ogni angolo di strada appaiono negozi "compro oro in contanti"...
...perché "loro" possono trattare affari con somme liquide e tutti noi poveracci dobbiamo passare attraverso assegni e/o bonifici?

PaoloBolsena Inserito il - 22/08/2015 : 08:30:13
Beh sì chiunque ha assistito alla colonizzazione commerciale di piazza Vittorio a Roma, per dirne una, ha sicuramente avuto sospetti di ogni genere. Negozietti improbabili sempre vuoti in cui è quasi impossibile comprare qualcosa. Che dietro non ci sia la criminalità organizzata, come in molte altre parti del nostro paese, è davvero difficile da credere.
Nello stesso tempo Siman la generalizzazione è troppo comoda. Conosco troppo bene i cinesi in Italia per non aver visto quanto lavorano, che non vanno in vacanza mai, ma proprio mai, e risparmiano su tutto. Ristoratori che pagano tutte le tasse e che sono comunque sotto il mirino dei Nas mentre magari l'osteria italiana sotto casa non li ha neppure mai visti. Insomma proprio come gli italiani, anche i cinesi si dividono in onesti e non. Loro però in più hanno un forte senso della comunità, noi invece - come scrisse anni fa il NYTimes - sospettiamo di chiunque non sia della nostra famiglia.
siman Inserito il - 21/08/2015 : 14:57:20
Eroe ha scritto:

PaoloBolsena ha scritto:

@siman

...

ps. non credo che molti degli arrivati sappiano a quale prezzo abbiamo conquistato questa traballante e assurda società in cui viviamo, o che conoscano la storia dei nostri padri e dei nostri nonni, o ancora più indietro. Non è un caso se oggi ci comportiamo e siamo quello che siamo, e anche di questo dovremmo essere sicuri noi per primi. ...


OT x OT

In ogni caso mi aspetto che nel futuro la comunità islamica, destinata a crescere in numero e percentuale rispetto alla popolazione nostrana, incomincerà a fare sempre più richieste nella logica della loro religione e se qualche estremista loro darà qualche esempio dinamitardo se non ci adegueremo con le leggi finiremo per adeguarci per paura.




Io credo che tutto questo buonismo e attenzioni e PRIVILEGI verso chi raggiunge l'Italia, sia solo dovuto a più o meno cristallini benefici personali, politici e corporativi.
Lo scandalo scoppiato a Roma quest'anno ne potrebbe essere la prova.

Si parla tanto del rischio che la Grecia debba "vendere" fisicamente parti di territori ma a me pare che senza prendere in considerazioni i problemi dell'euro, la nostra classe politica (di ogni fazione intendo) sia da molti anni "impegnata" a smantellare gravando sui cittadini comuni.

Parliamo anche di cinesi con attività in Italia? Questi ultimi, grazie agli accordi del 2006 tra il governo Prodi e la Cina, godono di fiscalità agevolate potendo, di fatto, essere più competitivi rispetto ad un concorrente commerciale italiano.
Perciò è conseguenziale che per favorire le industrie nostrane ad aprire all'estero, di contro un governo deve concedere una contropartita.

Ovvio che ognuno di voi è libero di approvare o no la chiusura di aziende (e forza lavoro da noi) per favorire la grande imprenditoria all'estero a discapito di una futura difficoltà di concorrenza dei piccolissimi imprenditori italiani nei confronti delle nuove piccole attività extracomunitarie.

In più e rivolgendomi a coloro che sono sempre convinti che gli italiani siano i campioni del mondo in furbizia e siano sempre il peggio del peggio...se ne avete voglia leggete la seconda parte dell'articolo qui sotto:

http://www.investireoggi.it/imprese/negozi-cinesi-in-italia-pagano-le-tasse/?refresh_ce

Eroe Inserito il - 21/08/2015 : 14:08:34
PaoloBolsena ha scritto:

@siman

...

ps. non credo che molti degli arrivati sappiano a quale prezzo abbiamo conquistato questa traballante e assurda società in cui viviamo, o che conoscano la storia dei nostri padri e dei nostri nonni, o ancora più indietro. Non è un caso se oggi ci comportiamo e siamo quello che siamo, e anche di questo dovremmo essere sicuri noi per primi. ...


OT x OT
Non credo che a loro, salvo qualche eccezione, interessi poi tanto saperlo e a una parte di quelli che interessa probabilmente interessa solo per capire come ottenere più diritti almeno per quelli giunti qui già maggiorenni. In ogni caso mi aspetto che nel futuro la comunità islamica, destinata a crescere in numero e percentuale rispetto alla popolazione nostrana, incomincerà a fare sempre più richieste nella logica della loro religione e se qualche estremista loro darà qualche esempio dinamitardo se non ci adegueremo con le leggi finiremo per adeguarci per paura.
Ovviamente spero di no ma visto quel che accade in giro per il mondo credo che dobbiamo quantomeno sospettare che ciò possa avvenire.
PaoloBolsena Inserito il - 18/08/2015 : 17:00:27
@siman

Completamente d'accordo con te.
Sul modo di vestirsi ma anche sulle questioni scolastiche, sulla mensa ad es., e via dicendo. Non dico che non sia utile e importante fare accoglienza, anzi, mi sembra doveroso, ma dovremmo essere molto più sicuri della nostra identità. In realtà dovremmo fare mille cose che non facciamo.
Continuando con l'OT: a Milano tempo fa ho assistito ad una manifestazione credo fosse in arabo, con tutte persone direi tra nordafrica e medioriente. Erano in mezzo alla piazza, erano anche arrabbiati, ma non ho la più pallida idea di cosa stessero dicendo né di quale fosse il senso di quanto dicevano. Ho pensato che loro probabilmente non sanno cosa sia una manifestazione da noi e noi non siamo assolutamente in grado di dialogare con loro.
Il risultato, qui a Milano dove ultimamente sono spessissimo, sono due comunità che sostanzialmente si ignorano e certe volte si osteggiano platealmente.

Questo per ribadire che sono totalmente d'accordo con te, ma che dobbiamo partire, o ripartire, da quello che siamo noi. Che poi lo si imponga, o si chieda di rispettarlo, mi sembra il minimo.

ps. non credo che molti degli arrivati sappiano a quale prezzo abbiamo conquistato questa traballante e assurda società in cui viviamo, o che conoscano la storia dei nostri padri e dei nostri nonni, o ancora più indietro. Non è un caso se oggi ci comportiamo e siamo quello che siamo, e anche di questo dovremmo essere sicuri noi per primi.

Scusate il lunghissimo OT :)



siman Inserito il - 18/08/2015 : 10:44:49
maro58 ha scritto:

Assoluto OT - SCUSATE
Siman scusa ma allora perchè mi è capitato, più di una volta, di vedere donne o presunte tali assolutamente coperte con burka o simili qui a Milano ?
Da loro, sono stato per lavoro in pakistan, o di adegui alla loro realtà o vai in galera.
Non è una battuta !


Ma infatti è ciò che intendevo dire: se in Italia devi sempre essere riconoscibile (infatti e se non mi sbaglio l'unico momento in cui questa legge può essere infranta è il martedì grasso) chi gira col burka deve essere sanzionato e obbligato a mostrare il viso.

Quanto al loro (sacrosanto) ti adegui o te ne vai lo stesso DEVE accadere anche qui da noi.
Personalmente mi sono rotto dell'italianissimo "dobbiamo rispettare, dobbiamo capire non dobbiamo offendere"...e basta perdinci.
Se vuoi stare in Italia, prendi onori e oneri degli italiani! Sennò (per dirla come dalle tue parti) fora di ball.


maro58 Inserito il - 18/08/2015 : 10:34:19
Assoluto OT - SCUSATE
Siman scusa ma allora perchè mi è capitato, più di una volta, di vedere donne o presunte tali assolutamente coperte con burka o simili qui a Milano ?
Da loro, sono stato per lavoro in pakistan, o di adegui alla loro realtà o vai in galera.
Non è una battuta !
PaoloBolsena Inserito il - 18/08/2015 : 08:57:28
@Eroe
eh già, anch'io ho pensato qualcosa del genere, però come dice spesso Emanuele bisogna capire che quasi tutti, anche persone colte e intelligenti e magari umanamente disponibili, crescono con questo diktat antinudista o nudosessuale, e con loro la sensazione è che sia meglio partire con un dialogo "soft"

la verità è che quando sentiamo lesi i nostri diritti (e sono lesi anche in una dichiarazione, in un commento, di chicchessia, anche se poi magari "ci rimbalza") tendiamo a reagire con forza distruttrice, una forma di difesa che purtroppo raramente conduce alla pace e alla comprensione. Comunque come dicevo sopra, quella più o meno era la mia reazione.

@Fede
mi sembra un'ottima risposta, pacata e facile da capire, e che getta un amo di riflessione. Grazie!
Fede Inserito il - 17/08/2015 : 15:22:35
Tutto sommato un uomo nudo è uguale ad un uomo vestito.
Solo ciò che fa, costituisce la differenza.
Eroe Inserito il - 15/08/2015 : 15:16:07
Messaggio di PaoloBolsena


Cosa diresti a chi ti vede nudo e ti accusa di non rispettare il suo diritto a non vederti nudo?

...

Di andare a vivere su un'altro pianeta ove avrà meno rischi di vedere persone nude come la natura ci ha creati.
PaoloBolsena Inserito il - 15/08/2015 : 15:15:59
Concordo Spagna. Però un avvocato anni fa mi disse "tutti hanno il diritto di sporgere denuncia" anche se poi si rivela infondata. Questo vale anche per i tutori dell'ordine non debitamente (in)formati o faciloni. Il che vuol dire che la distanza tra quel che dice la legge e quel che dice un giudice è pari alla quantità di rotture di scatole che il cittadino preso in mezzo è disposto ad affrontare.

Credo sia per questo che molti non osano uscire dagli scarsi e vincolati recinti del nudismo ufficialmente autorizzato, e per molti versi li capisco perfettamente. Sono peraltro consapevole, però, che se almeno di quando in quando non forziamo un pochino la serratura la porta rimarrà chiusa per sempre. Detto ciò ognuno di noi è già sufficientemente circondato ogni giorno su tutti i fronti da istituzioni inadeguate all'oggi perché chiunque possa pretendere da altri comportamenti coraggiosi. Che però possiamo almeno sostenere con entusiasmo, senza necessariamente seppellirli come a volte ho visto fare sotto un monte di distinguo e di però.
spagna Inserito il - 15/08/2015 : 11:38:35
Emanuele Cinelli ha scritto:


Così facendo quello che conta è la convenzione giuridica, purtroppo qui casca l'asino italiano visto che fino a pochi anni addietro i giudici ritenevano il nudo di per sé stesso atto contrario alla pubblica decenza, poi, però, le cose sono cambiate e attualmente i giudici, Cassazione compresa, ritengono il nudo conforme alla pubblica decenza se attuato nelle zone usualmente frequentate da persone nude oppure in zone sufficientemente defilate, insomma, oggi in Italia con una certa attenzione ci si può mettere nudi almeno su quasi la metà del territorio e anche qualcosa di più se come territorio consideriamo anche le nostre abitazioni e quelle degli amici nudisti.



Perdonatemi, ma il mio nudismo è finalizzato al Relax, dovermi cercare un posto defilato, in zona usualmente frequentata da nudisti ecc ecc, con il rischio, comunque, di prendere una denuncia ed attendere una sentenza della cassazione per vedere riconosciuto il mio diritto, non mi sembra che possa definire la legge italiana come una delle migliori.
Non possiamo essere tutti avvocati oppure girare con il "codice civile in tasca".
Emanuele Cinelli Inserito il - 14/08/2015 : 23:55:17
Appunto non è vincolante ma di regola viene seguita, il che vuol dire che definisce una convenzione giuridica, una prassi, una sostanziale quasi certezza. E non è solo per la Cassazione ma avviene anche tra giudici e giudici di livello inferiore: ogni buon avvocato porta e usa comunque le sentenze precedenti e relative motivazioni. Tant'è che proprio per il nudismo questo meccanismo ha modificato, senza intervento legislativo, la precedente convenzione, nudo = reato, nell'attuale nudo = in certe condizioni lecito, determinando l'assoluzione o addirittura lo stralcio delle denunce (ormai pressoché sempre), quasi tutte dal 2000 a oggi e anche con più manica larga della Cassazione dove ne sono arrivate solo tre nello stesso periodo di tempo.
Nudomark Inserito il - 14/08/2015 : 23:44:19
A differenza che negli ordinamenti di Common Law, le pronunce della Cassazione (in quanto tribunale di ultima istanza) non sono vincolanti che per il giudizio cui si riferiscono. Tuttavia esse sono di regola seguite dai giudici dei gradi inferiori (in particolare le pronunce delle Sezioni Unite). In ciò si esprime la cosiddetta funzione nomofilattica della Corte di cassazione, con la quale si intende il ruolo della Cassazione di armonizzare l'interpretazione giurisprudenziale delle norme di applicazione ermeneutica più ambigua.
Emanuele Cinelli Inserito il - 14/08/2015 : 23:29:47
Siman in linea di principio concordo difatti parlo di confronto con le leggi degli altri paesi nei quali il nudo è spesso specificatamente citato nelle leggi come violazione amministrativa (Francia) se non addirittura come reato (Inghilterra), indi molto meglio, per noi, la situazione in Italia.

Per altro in tutti i paesi democratici funziona così, anche perchè sarebbe ingestibile voler fare diversamente,, anzi l'Italia è in assoluto il paese al mondo che legifera di più, siamo gli unici a emanare leggiucole per regolare ogni più piccola questione.

Per altro non è il milite delle forze dell'ordine a stabilire le cose, bensì il giudice.

A voler essere pignoli la differenza vera è che la convenzione giuridica in altri paesi, ad esempio quelli anglosassoni, diventa materialmente legge (comunque non vincolante), da noi no resta solo convenzione e non crea un precedente vincolante.
siman Inserito il - 14/08/2015 : 23:23:49
Emanuele Cinelli ha scritto:

Ancora con sto faccenda della legge, lo vogliamo capire che la legge italiana alla fine è una delle migliori, seconda solo a quella spagnola!!!!

La legge italiana ignora completamente la questione nudo, non lo vieta ne lo permette, semplicemente lo ignora lasciando la questione di volta in volta al giudice, così come avviene per quasi tante altre questioni sociali.





Perdonami Emanuele ma una legge che non vieta e neppure non permette e lascia, di fatto, una libertà incondizionata a 360° a chi indossa solo una uniforme...tutto si può dire tranne che sia delle migliori.


Emanuele Cinelli Inserito il - 14/08/2015 : 23:20:23
Ancora con sto faccenda della legge, lo vogliamo capire che la legge italiana alla fine è una delle migliori, seconda solo a quella spagnola!!!!

La legge italiana ignora completamente la questione nudo, non lo vieta ne lo permette, semplicemente lo ignora lasciando la questione di volta in volta al giudice, così come avviene per quasi tante altre questioni sociali.

Così facendo quello che conta è la convenzione giuridica, purtroppo qui casca l'asino italiano visto che fino a pochi anni addietro i giudici ritenevano il nudo di per sé stesso atto contrario alla pubblica decenza, poi, però, le cose sono cambiate e attualmente i giudici, Cassazione compresa, ritengono il nudo conforme alla pubblica decenza se attuato nelle zone usualmente frequentate da persone nude oppure in zone sufficientemente defilate, insomma, oggi in Italia con una certa attenzione ci si può mettere nudi almeno su quasi la metà del territorio e anche qualcosa di più se come territorio consideriamo anche le nostre abitazioni e quelle degli amici nudisti.

Solo la Spagna ha qualcosa di più dal punto legislativo, Germania e Austria e forse i paesi scandinavi sono più o meno come noi con l'unico vantaggio di una cultura giuridica e sociale da più tempo favorevole al nudo.

Come volevasi dimostrare Paolo, l'obiezione non era un'obiezione piuttosto un tentativo di capire le cose male formulato... classico e se si risponde nel dovuto modo, come hai fatto, è facile che tutto si chiarisca.

Dobbiamo sempre partire dal presupposto che è perfettamente comprensibile e coretto che chi non è dentro o vicino alla realtà del nudismo possa avere dubbi e perplessità, che se ce li espone è spesso perchè vuole risolverli e non perchè vuole ostacolarci.
siman Inserito il - 14/08/2015 : 22:49:32
PaoloBolsena ha scritto:
[
@Siman
l'argomento legale/non legale è importante, ma ricordiamoci che le leggi cambiano e possono cambiare, soprattutto quando avulse da una laicità che mi sento di pretendere dal mio paese. Rispettarle pedissequamente non è sempre il modo migliore per affrontare il problema.



Può essere, e anzi, senz'altro è.

ma ribadisco che a me personalmente una legge che imponga di stare alla guida di un veicolo potendo essere visto/riconosciuto dall'esterno, impedire di girare a piedi col casco integrale indossato e vietare ad una donna di celarsi come un cadavere all'obitorio... ....beh...mi trova molto pedissequo.

PaoloBolsena Inserito il - 14/08/2015 : 22:43:24
Comunico il felice epilogo della vicenda: mi sono arrivate le scuse e il desiderio di saperne di più.
La chiave è stata proprio l'assenza di aggressività o risentimento nella mia reazione, questo ha consentito a una persona intelligente di mettersi in discussione e iniziare un nuovo percorso sull'argomento.
Buona notte a tutti

@Siman
l'argomento legale/non legale è importante, ma ricordiamoci che le leggi cambiano e possono cambiare, soprattutto quando avulse da una laicità che mi sento di pretendere dal mio paese. Rispettarle pedissequamente non è sempre il modo migliore per affrontare il problema.
siman Inserito il - 14/08/2015 : 22:31:51
bobby ha scritto:

Giro la domanda e dico : se incontro una donna col Burka o col velo ho il diritto di vedere con chi ho a che fare in un luogo pubblico ?



Giusto per fare un O.T. che non faccio mai...

In Italia ma credo anche altrove, non si può girare per strada col viso coperto. Facile se si scende dalla moto col casco integrale ancora indossato che un vigile o poliziotto ti inviti/ordini di toglierlo.
In Italia poi, se ci fate caso, non vengono omologate le automobili con i vetri oscurati sulle portiere anteriori proprio perché si possa vedere chi è alla guida.

Fatta questa premessa non solo il burka da noi è vietato ma ho assistito all'aeroporto di Instambul in Turchia, l'addetto al check in ordinare alla moglie di un (evidentemente) uomo di fede, abbassare il burka affinché fosse visibile tutto il volto (dal mento fino alle sopracciglie). Alle rimostranze del marito ha risposto flemmaticamente:
"A me non interessa guardare sua moglie ma o scopre il volto oppure non prosegue all'interno della zona imbarco; lei parte da solo e lei rimane a terra".






bobby Inserito il - 14/08/2015 : 22:19:59
Giro la domanda e dico : se incontro una donna col Burka o col velo ho il diritto di vedere con chi ho a che fare in un luogo pubblico ?
Per rispondere alla domanda originaria direi che se sono in un luogo sufficientemente appartato le cose cambiano un poco in favore del nudo. Comunque riflettendo anche sull'episodio delle terme di Saturnia la legge è dalla parte di chi accusa purtroppo. D'altra parte siamo nel paese che ospita il Vaticano non dimentichiamolo mai !
Ciao a tutti:
Bobby e Sig.ra.
PaoloBolsena Inserito il - 14/08/2015 : 22:08:22
Ahahah Max, come dicevo la mia reazione iniziale è stata quella ma non trattandosi di troll ma di cineasta di mezza età ci tenevo a tentare la via del dialogo. Comunque ho avuto lì per lì la medesima reazione tua.
Emanuele Cinelli Inserito il - 14/08/2015 : 21:55:06
a_fenice ha scritto:

Risposta politically correct e anche troppo di scuse.
In questo caso avrei usato il sistema emanuele. Del tipo: cara signora, se vai per i boschi a fare bird watching, ricordati che gli uccelli che cerchi sono sopra gli alberi, non in mezzo alle gambe dei passanti. Guarda quelli con le penne e non quelli coi peli, che campiamo benissimo entrambi.

Risposta feroce forse, ma quando i motivi son questi, fanculizzare ferocemente.

Concordo alla grande ma il mio metodo non è esattamente quello citato, per altro nel caso specifico (commento on-line secco e stereotipato) al 90 percento lo si può tranquillamente ignorare: è solo un troll o simile.
a_fenice Inserito il - 14/08/2015 : 21:43:17
Risposta politically correct e anche troppo di scuse.
In questo caso avrei usato il sistema emanuele. Del tipo: cara signora, se vai per i boschi a fare bird watching, ricordati che gli uccelli che cerchi sono sopra gli alberi, non in mezzo alle gambe dei passanti. Guarda quelli con le penne e non quelli coi peli, che campiamo benissimo entrambi.

Risposta feroce forse, ma quando i motivi son questi, fanculizzare ferocemente.
Emanuele Cinelli Inserito il - 14/08/2015 : 21:42:08
Questo è quanto decretato dalla Corte Europea dei Diritti Umani il 27 ottobre 2014

"la pratica del nudismo è parte della libertà di espressione ai sensi dell'articolo 18 della dichiarazione universale europeo e letture come segue: "nudo in pubblico e può considerarsi una forma di espressione nell'ambito dell'articolo 10 della Convenzione europea e che, di conseguenza, l'arresto, la persecuzione e la condanna per questo motivo costituiscono misure repressive in reazione a questa forma di espressione delle viste dell'attore." Di conseguenza, una violazione del diritto alla libertà di espressione ... le uniche restrizioni su questo diritto, come è il caso con altri diritti fondamentali, sono riservati alla legge e un'ordinanza non è possibile regolare."

E sulla base di questo proprio oggi la Federazione Naturista Spagnola ha ottenuto un inversione di opinione da parte della Corte Suprema Spagnola http://www.ultimocero.com/articulo/leg%C3%A1litas-rectifica-su-postura-contra-el-nudismo-ante-la-presi%C3%B3n-las-asociaciones
PaoloBolsena Inserito il - 14/08/2015 : 20:55:08
Beh grazie per le molte articolate risposte ragazzi!!

Ho omesso di dire che l'osservazione mi è stata fatta online rispetto all'articolo pubblicato su Mondo Nudo sull'escursione nella Tuscia in una zona boscosa, inabitata e assolutamente aliena ai percorsi turistici.

Mi sono però sorpreso a non avere una risposta efficace e veloce (una cosa più ponderata neppure verrebbe letta, oggi si ragiona solo per slogan e semplificazioni) e di essere invece molto sensibile alla cosa, tanto che ho finito quasi per arrabbiarmi, evitando credo saggiamente di rispondere fino a questo momento.

Forse come dice Max la cosa da opporre è che non è vietato in sé e che non è una esibizione in pubblica piazza. Nello stesso tempo, come dice Emanuele, siamo ormai al diritto rivoltato contro se stesso se chi vive in città - ossia quasi inevitabilmente in mezzo a brutture di cemento, di rumore, smog e via peggiorando - ritiene di avere il diritto di non vedere mai in nessun caso un corpo nudo.

Alla fine, comunque, ho scritto ora alla contestatrice, vi incollo il messaggio:

Ciao (..) mi permetto di scriverti perché ho visto che hai condiviso il mio report sull'escursione naturista.
Volevo solo sottolinearti che la nostra escursione ha avuto luogo in un ambiente inabitato e pressoché privo di umani, una zona come ormai purtroppo ce ne sono poche in questo nostro paese cementificato. In mezzo a tanta natura la nudità è solo un mezzo di comunicazione con qualcosa di più grande di cui là in mezzo senti il respiro.
Questo per dirti, insomma, che non credo si debba neppure parlare di moralismo, né di limitazioni come diceva chi ha commentato. Qui dobbiamo lavorare tutti insieme per capire le nostre diversità, e le nostre esigenze di esseri umani.

Un saluto e scusami ancora per l'irruzione!
ciao!!
Paolo"




a_fenice Inserito il - 14/08/2015 : 17:23:42
spagna ha scritto:

Emanuele Cinelli ha scritto:

Infine c'è da considerare che in luogo privato è il proprietario a dettar legge e sebbene la logica di suo non cambi, materialmente cambia il diritto: in luogo privato il proprietario ha il diritto di definire le regole che vuole e tutti vi si devono attenere, se stabilisce che nudi non si può, beh, se ne potrà discutere e magari fargli nel tempo cambiare idea ma nel frattempo nudi no!

Quindi in un area demaniale, quale spiaggia, fiume, bosco, ecc è lo stato a dettar legge e se ha deciso che in quel luogo non si può star nudi, devi attenerti alle regole e rispettare il diritto di chi ti stà di fronte a non vederti nudo.


se viene emesso specifico divieto, con tanto di cartelli. Infatti i comuni che non vogliono nudisti in qualche luogo devono "normarlo" appositamente, il divieto.
Se fosse già così per legge, non ci sarebbe bisogno di emetterlo.
E deve essere normato il divieto, così come il diritto, è tutto perché non c'è legiferasti e in merito.
Al contrario, ormai da molti anni, ogni denuncia per nudo pubblico, intendo quello in aree non urbane, soprattutto se in aree solitamente utilizzate dai nudisti, hanno visto assoluzioni o non luogo a procedere perché il fatto non costituisce reato.

Di fatto, in casa propria, così come nelle aree pubbliche non urbane, seppur colpiti a volte da denunce, non esiste ancora una condanna, quindi la tolleranza (e l'opportunità di un gesto) deve essere reciproco. La sentenza del 2006 della cassazione, che ci riconosce, nasce da un tizio che si mise nudo in area inopportuna (nudo sul tavolino di un parco pubblico ad altra frequentazione familiare e scolare).
A casa propria, se stai solo nudo e non fai il cretino sessualmente e non "ti esponi" per essere apprezzato nella tua nudità, nessuno ti rompe ne può romperti le @@.

Diverso se vai in luogo chiaramente non opportuno (solo per la mentalità corrente, non per la nostra). In piazza, al mercato, per strada, stare nudo, ahime, diventa esibizionismo, ed è questo ad essere colpito. Vediamo come al mondo in ambito urbano ci sono possibilità diverse (Germania, Spagna ad esempio).

Rimane di base sempre la solita domanda: conciliando il tuo diritto ad essere nudo e il suo diritto a non vedere, così come il tuo dovere di non dare spattacolo col suo dovere di rispettarti, dove è successo, in che occasione, luogo etc etc

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