V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
a_fenice |
Inserito il - 25/12/2009 : 20:01:59 riceviamo e pubblichiamo:
Tratto dal sito web del Comune di Ravenna Approvato il piano dell’arenile 2009
22/12/2009 Favorevoli: gruppi di maggioranza
Contrari: Lista per Ravenna
Astenuti An Pdl, Fi Pdl Nella seduta di ieri sera, lunedì 21 dicembre, il consiglio comunale ha approvato il piano dell’arenile 2009 a seguito dell’adozione votata dal consiglio comunale nel luglio 2009. La delibera è stata illustrata dall’assessore Gabrio Maraldi che in apertura ha indicato come obiettivo principale del piano lo sviluppo del turismo balneare nel pieno rispetto degli ambienti naturali, degli habitat e sulla tutela delle specie presenti sulla costa. “Alla domanda se è possibile sviluppare il turismo balneare e rispettare l’ambiente la nostra risposta è sì. Il piano si pone questo obiettivo con gradualità. Il dibattito in commissione assetto del territorio è stato lungo e proficuo. Un ringraziamento va a tutti i componenti che hanno lavorato e condiviso l’obiettivo di approdare all’approvazione del piano entro l’anno”. L’assessore ha inoltre ringraziato gli uffici tecnici comunali coinvolti e le circoscrizioni.
Delle 311 osservazioni presentate dai cittadini al piano dell’arenile, 181 sono state accolte; 50 accolte in parte; 60 non sono state accolte; 3 sono state ritenute non ammissibili e 7 sono state confermate in quanto richiedevano azioni già possibili.
Il consigliere di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi ha aperto il dibattito. “Questa sera, previa valutazione delle osservazioni presentate dai cittadini, il consiglio comunale approverà, in via definitiva, il piano dell’arenile, ma lo farà col voto contrario di Lista per Ravenna.
L’esame delle osservazioni non ha portato notevoli differenziazioni di giudizio tra la maggioranza e la nostra lista civica, ma il nostro giudizio sul complesso dell’operazione resta negativo, per le seguenti ragioni.
Il piano, offrendo spazi ed incentivi scarsi per promuovere gli investimenti privati, a beneficio dell’innovazione, di una più ampia offerta di servizi e della sostenibilità ambientale, ed imponendo percorsi di attivazione eccessivamente burocratici e defatiganti, non potrà svolgere adeguatamente la funzione di volano per una nuova economia dell’arenile, che era stata posta come obiettivo.
Pur essendosi proceduto a marce forzate nella Commissione Consiliare Assetto del Territorio (CCAT), il piano taglia il traguardo con un ritardo decennale rispetto alle attese e agli impegni, e perfino alle promesse più recenti formulate dal sindaco Matteucci di una sua attivazione per la stagione 2008 e poi per la 2009. Nell’estate 2010, se ne potranno vedere, dati i tempi ristretti residuati, poche limitate applicazioni.
Resta la mancata attenzione a Lido di Dante, che continua a subire, sul proprio litorale, la presenza massiccia, abusiva e incontrollata dei nudisti e i fenomeni negativi che la circondano, nonostante sia una zona balneare a vocazione familiare e naturalistica. Non è stata neppure verificata la possibilità che uno spazio, correttamente regolamentato e disciplinato, per la pratica del nudismo balneare possa essere insediato su un’altra area del litorale, ben separata dalla balneazione “tessile”.
Nel merito delle osservazioni, esprimiamo alcune specifiche valutazioni.
Le osservazioni presentate al piano dell’arenile adottato nel luglio scorso sono state complessivamente 311, di cui, però, addirittura la maggioranza, cioè 156, è stata presentata non dai cittadini, ma dagli uffici comunali stessi della Pianificazione territoriale, soprattutto per rettificare le norme del piano da loro stessi elaborate dopo un travaglio di anni. Si tratta di un record difficilmente superabile, indice di un fenomeno patologico, giacché lo strumento delle osservazioni è a disposizione dei cittadini perché si esprimano sulle proposte e solo marginalmente degli uffici per correggersi. Si pensi che la procedura richiede su ciascuna osservazione il parere degli uffici, con la conseguenza grottesca di un inevitabile parere positivo da loro formulato, come giudici di se stessi, sulle proprie osservazioni. Ne risente, oggettivamente, la credibilità del lavoro.
Alcuni miglioramenti sostanziali ci sono stati, grazie anche alle sollecitazioni prodotte da Lista per Ravenna. Tra questi, importante la riduzione da 10 a 3 del numero minimo di stabilimenti balneari necessari per la presentazione dei progetti unitari innovativi.
La differenziazione più notevole tra la maggioranza e Lista per Ravenna è stata sul concetto di “fronte di spiaggia libera”. Secondo noi, si dovrebbe derogare dallo stretto e dogmatico parallelismo delle linee rette nella direzione est-ovest, poste a delimitazione delle concessioni balneari, consentendo, a fianco degli stabilimenti o comunque dove, per distanza dalla battigia, la spiaggia libera non è di fatto utilizzata dal bagnanti, di insediare attrezzature di interesse generale, ad uso ricreativo, sportivo, salutistico, ecc.: fermo restando un ampio corridoio di libero transito e non intaccando le fasce di rispetto delle dune. La “spiaggia libera”, in sostanza, non ne sarebbe intaccata, ma si avrebbero maggiori opportunità di fruizione del litorale”.
Eugenio Costa (Fi Pdl): “Il piano dell’arenile arriva con grande ritardo rispetto alle aspettative degli operatori balneari, che hanno perso anni preziosi in attesa. La commissione assetto del territorio ha lavorato sodo, stringendo i tempi, centrando l’obiettivo di chiudere l’esame delle osservazioni entro il 2009 per consentire agli operatori di apportare una serie di migliorie agli stabilimenti balneari già dal 2010. Non sono previste nel Piano agevolazioni eclatanti e/o stravolgenti l'attuale situazione, per cui non ci attendiamo dall'approvazione del Piano eventi straordinari nell'offerta turistica balneare.
Con riferimento a Lido di Dante ed al suo turismo naturista (e purtroppo alle degenerazioni che lo accompagnano) la CCAT si è soffermata in più occasioni, non riuscendo a trovare soluzioni alternative in altre zone del nostro litorale, anche per la difficoltà di far coesistere le varie competenze che hanno voce in capitolo in questo specifico segmento turistico.
Rilevo una tutela maniacale della spiaggia libera, che non prevede alcun insediamento di strutture nemmeno di tipo sportivo, che avrebbero potuto arricchire l’offerta turistica. Il piano dell’arenile è una scomessa importante che dovrebbe vedere in atto il dinamismo degli operatori balneari da un lato e la capacità di proporre idee e progetti da parte del pubblico in grado di attrarre gli operatori economici. L’obiettivo è arrivare alla fruizione della spiaggia tutto l’anno e a una dilatazione della stagione balneare con un’attenzione per la rinaturalizzazione delle strutture naturali, per l’uso di fonti rinnovabili e per la tutela ambientale”.
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9 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Andrea vi |
Inserito il - 11/02/2010 : 21:19:18 | Poi ovvio che il sindaco può sempre adottare orinanza di diveto, ma spero ardentemente che si illumini e che non vieti, ma dia una regolata alla fruizione della spiaggia. |
non credo che possa farci nulla:il comune non vuole pagare la Hera servizi per la pulizia della spaggia perchè dice che la zona è sotto la giurisdizione del ministero dell'ambiente ergo dubito che possa emanare ordinanze riguardo una zona che non gli compete
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MA_e_NI |
Inserito il - 11/02/2010 : 21:09:41 complimenti a_fenice!! Perchè non cerchi di infiltrarti nella politica locale per farti sentire anche da loro e aprirgli un pò gli occhi?? con noi sfondi una porta aperta!! Ti voteremo tutti!! |
marcello73 |
Inserito il - 11/02/2010 : 00:38:50 | alessandro40 ha scritto:
bene allora mi ospiti nella tua roulotte tipo moira orferi? grazieeeeee
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io occupo poco posto, sono di compagnia e pulisco dove sporco
Dai che andiamo anche con il 2010 al lido |
a_fenice |
Inserito il - 27/12/2009 : 01:38:52 allora in pratica non è ne vittoria ne perdita. Di fatto il piano dell'arenile è stato congegnato SENZA chiusura al nudismo della spiaggia, e SENZA spostamento dei nudisti.
Poi ovvio che il sindaco può sempre adottare orinanza di diveto, ma spero ardentemente che si illumini e che non vieti, ma dia una regolata alla fruizione della spiaggia.
Perchè deve capire che le decisioni in cui si deve muovere son diverse.
1) spiaggia nudista: nessuna legge impedisce che quella spiaggia sia dedicata al NUDISMO
2) Autorizzazione e riserva al naturismo: la legge dell'Emilia Romagna sulla concessione a gestire uno stabilimento naturista (senza stutture) di fatto non parla di servizi igienici, ma di servizi il senso lato, come potrebbero essere benissimo il moltiplicare i punti di accesso che a tutt'ora sono a mercè dei vandali, e il predisporre delle mini recinzioni, soprattutto nella parte iniziale della spiaggia, il mettere i servizi di sicurezza tipo bagnino, i servizi per ombrelloni e sdraio, magari un piccolo chioschetto appena fuori dell'area di riserva per rifocillare i turisti. 2a)Cosa significa questo? Che i sentieri ufficiali della spiaggia sono tre, uno in cima uno in mezzo e uno in fondo. Di fatto i cespugli sulle dune son tutti un attraversamento con relativa decrescita degli stessi. Basterebbe aumentarne il numero in modo ufficile, piazzando delle passerelle in legno, che delimiterebbero in modo adeguato i punti di accesso, e stendere delel piccole recinzioni a pali incrociati sul resto delle dune. Non servirebbe nemmeno farle per tutta la lunghezza della spiaggia, ma solo dal primo al secondo sentiero. 2b) se volessero regolamentare un naturismo serio, basterebbe che approvassero le proposte venute dal consigliere Maurizio Bucci (utilizzo della casa all'interno della pineta per insediarvi dei bagni fruibili dalla spiaggia), e dal gestore del campeggio Classe (installare due bagni all'interno del campeggio, nell'area in cima al sentiero, attualmente solo un cumulo di sterpi e vipere). Entrambi a meno di 100 metri dalla spiaggia. Visto che hanno autorizzato i bagni a Punta Marina e a Marina di Ravenna a più di 200 fal fronte spiaggia, questi sarebbero anche più vicini del normale in quelle spiagge, di più della metà.
3) che bagni o non bagni, anche i tessili urinano e defecano, a meno che non nascondano pannoloni dentro i costumi, per cui sarebbe quantomeno ipocrito il continuare a sostenere che se tessili ci si può andare, da nudi no. Entrambi nel corso della giornata hanno bisogni fisiologici. Se davero questo è il problema, allora la spiaggia dovrebbe essere vietata a tutti indistintamente. Pure a chi ci passeggia soltanto
4) che il ritorno economico a Lido di Dantre non sarà mai fatto coi tessili, al di la di quello che sperano Ancisi & C. I dati son ben evidenti. A Dante non ci sono ne ci saranno mai attrazioni turisticamente valide per un turimo tessile, che cerca discoteche, ristoranti, happy hour, pub etc. I dati son ben evidenti. 2000 tessili in tutta la stagione, circa 3000 nudisti ogni santo giorno da maggio fino a settembre inoltrato. E questi riempiono campeggi, camere, ristoranti e negozi spendendo soldini. Compreranno meno costumi, questo è evidente, ma tutto il resto si. Dante offre solo natura acerba, che è amata solo dai nudonaturisti, e zanzare in gran quantità. Inutile fare, seppur bellissimi, i parchetti bellissmi, spendendo fior di quattrini per attrezzarli meglio che a Milano Marittima. Inutile togliere i parcheggi, che sono la linfa per chi vuol frequentare una spiaggia, al di la di essere tessile o nudista.
5) Dante è famosa come prima e più grande spiaggia nudista italiana In tutto il mondo. C'è una potenzialità di oltre 20.000.000 ( da tutti ritenuta un cifra ormai vecchia e di molto sottostimata) turisti europei, che non sperano altro che li il nudismo sia autorizzato come lo è a Capocotta da ormai 10 anni, come lo sarà a breve in altro comune italiano, che ha degli amministratori nel comune, che han capito che li, il turismo tessile pur essendoci e molto, può essere incrementato dal turismo nudista, con doppia offerta turistica, piuttosto che farsi strane fisime mentali e illusorie congetture. E ricordarsi che chi porta soldi in italia, son coloro che fanno salire il PIL, non se ci spendiamo i soldi solo noi italiani. Servono i capitali esteri che vengano in italia per aumentare la nostra ricchezza, non trovare italiani che spendono i sodli dentro l'Italia. 6) che il comune, in accordo con la forestale, per evitare i noti problemi di chi non sa rapportarsi con la vita normale, e cioè il marasma dei segaioli etc, deve sì incentivare il controllo della spiaggia, ma non per cacciare chi porta soldi in modo pulito, non per sequestrare striscioni che allontanano questi personaggi e posti a 25 metri dalla riva, e non a meno di 5 mestri come hanno affermato i sequestatori, ma per prendere e cacciare chi fa un malo uso della stessa. Perchè si ricordino, che questi personaggi, alimentano la loro attività anche in presenza di soli tessili, come ben sappiamo noi che ci stiamo tutto l'anno, e il togliere noi, non toglie loro.
7) Che se gli affitti delle casette non decollano, che se la nuova lottizzazione non parte, se gli investitori non investono, non è perchè ci sono i nudisti, che spendono ne più ne meno degli altri, ma perchè il nudismo è osteggiato e i potenziali clienti han paura, e perchè non esiste più un servizio d'ordine efficente che tutela gli astanti dai maiali di turno, tra l'altro quasi tutti residenti in zona.
8) che invece di lavorare per allontanare il nudismo, farebbero meglio a pensare a qualcosa di grande per il nudismo, un qualcosa tipo Cap D'Adge, e la configurazione del paese permetterebbe benissimo questo. Chiudere Dante con una sbarra alla rotonda, trasfomare come la famosa cittadina francese tutto Lido di Dante a territorio nudista, controllato e gestito con tutti i crismi, farne del nudismo la capitale italiana, con le stesse regole già in auge da moltissimi anni nella cittadina francese, che conta circa 30.000 turisti giornalieri nudisti. Altro che allontanarci e fare beghe per due cessi. Hanno la più pallida idea del ritorno econonomico per tutta l'area, tra diretto e indotto che ne verrebe fuori? Quanti posti di lavoro creerebbero? Questa si che sarebbe una cosa da portare avanti, altro che litigare per una pisc..... |
trionat |
Inserito il - 26/12/2009 : 21:51:33 Anch'io sono dello stesso parere di Max ma non conoscendo sufficientemente la realtà di lido di dante e ciò che ne è scaturito negli ultimi tempi sino all'aprovazione del piano dell'arenile 2009 chiedo se c'è qualcuno + informato che possa delucidare pienamente il fatto. |
a_fenice |
Inserito il - 25/12/2009 : 20:58:36
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alessandro40 |
Inserito il - 25/12/2009 : 20:55:41 bene allora mi ospiti nella tua roulotte tipo moira orferi? grazieeeeee |
a_fenice |
Inserito il - 25/12/2009 : 20:53:45 in attesa di notizie nuove, di spiegazioni, mi pare di capire che a Dante rimarrà il naturismo. A meno che non sono 'briaco pure io............ |
alessandro40 |
Inserito il - 25/12/2009 : 20:50:07 ho letto il tuo messaggio su facebook....ma che vuol dire? in sintesi? Avrò il panettone che mi esce dagli occhi, ma non ci ho capito una mazza |
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