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 Aspetti e problemi del naturismo e del nudismo
 Proposta di legge Zamparutti

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
lorenzo m Inserito il - 22/11/2010 : 18:35:00
Ho appena letto l'ultimo numero di Infonaturista è mi è venuto un mezzo coccolone. La proposta di legge x la legalizzazione (?)del naturismo della Zamparutti sembra non tener conto di dieci anni di dibattito. L'articolo 2 comma 1 è la tomba del naturismo italiano. "la pratica del naturismo è consentita ESCLUSIVAMENTE IN SPAZI DELIMITATI , RICONOSCIBILI E SEGNALATI." Il comma 2 e 3 dello stesso articolo individuano un percorso per l'individuazione di quegli spazi talmente lungo, complicato e soprattutto NON OBBLIGATO da cancellare ogni possibilità che in tempi brevi ( e parlo di anni)possano essere individuati. Non capisco a caso diavolo serva una legge come questa che vieta in modo esplicito il naturismo dove non è espressamente consentito, e che consente ai comuni di fare quello che già possono fare adesso, senza tante lungaggini e passaggi burocratici. Tutto di negativo e niente di positivo in questa legge: Se non fossi assolutamente certo che non arriverà nemmeno in commissione, farei il diavolo a 4 x bloccarla. Ma chi l'ha scritta, e chi l'ha consegnata alla Zamparutti?
30   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
a_fenice Inserito il - 04/12/2010 : 11:41:49
per carità abx, nessuna polemica, solo dialogo sui temi che ci stanno più cari. Ognuno dice come la pensa. Se la vedessimo tutti uguale, non sarebbe vero. Però nota, non stavo contestando quello che hai scritto, anzi. Davo solo dei parametri in più.

Per il numero.... si il forum, ma non abbiamo qui dentro tutti i nudisti in genere. Ampliavo solo la conta.

per recettività e riferimenti diversi..... indicavo quali sono gli spiriti portanti di chi poi nelle strutture dovrebbe andarci. E i motivi principali attuali perchè nessuno investe su questi...... anche se ho conosciuto molti che hanno queste intenzioni, ma di fatto poi si scontrano con le realtà di cui ho detto sopra.

Popolo che guarda. Si che lo siamo, concordo e lo dico sempre. Se non lo fossimo, non esisterebbero le veline, il GF, i milioni di siti pornazzi e cosi via. Ma chi guarda è la persona matura; i giovani, quelli che contano e che potrebbero dare linfa vitale nuova....han pochi soldi, e non gli va di investirli dove si prende il sole e basta, contonati da vecchietti come me. Preferiscono appunto luoghi come le canarie, dove hanno sole, belle figliole, e la sera...... (a questo mi riferivo, solo considerazioni in più, nessuna contestazione a ciò che scrivi, e che anzi approvo in toto).

Però secondo me il problema principe è che moltisismi di noi nudisti italiani, siamo i primi ad abbandonare i nostri luoghi (spiagge fiumi e campeggi), e senza numeri è difficile che la cosa decolli in tempi brevi. Questa è solo una mia riflessione aggiuntiva.

Tra la'ltro, per dire come la penso, io adoro i campeggi, perchè ti permetto di soggiornare NUDO, vicino a dove poi ti sdrai al sole, ma se avessi un campeggio chiuso, senza nulla fuori, spiaggia o altro, non saprei molto che farmene. Sto già nudo in casa, e chiudermi in un campeggio senza esterno libero, a che prò? Solo per stare con altri nudi? Si avrei dove stare per cambiare vista, ma molto limitante. Di fatto io amerei situazioni come la spagna, vai a ti spogli praticamente dappertutto, assieme ai tessili, ma senza ritorsie di nessun tipo. Non so questo sentimento possa essere condiviso.
a_fenice Inserito il - 03/12/2010 : 20:44:36
Rispondendo agli interventi di abx... in italia di nudisti ce ne sono tantissimi. Alle associazioni risultano registrati circa 6000 utenti (ma non tutti si iscrivono, sia perchè non ci credono, sia perchè tanto vanno all'estero soltanto dove non chiedono nemmeno tessera).
Al nostro sito (perchè conosco i dati e perchè non voglio fare i conti in tasca agli altri), tra seri e curiosi abbiamo circa 30.000 iscritti, con visite costanti di circa 6000 utenti/mese (contando l'accesso di un utente una sola volta/mese. Non a tutti piace girare in internet, ne si fidano di esso)
Solo nella spiaggia di Lido di Dante arriva una media di 2.000/3.000 persone/giorno, per arrivare tranquillamente a circa 5.000 a luglio/agosto/festivo, e non sono certamente sempre gli stessi.

Anni fa si stimava la popolazione nudista, tra saltuaria e fissa in 500.000 utenti. Ad oggi credo che abbiamo tranquillamente quadruplicato se non più.

L'interrogativo è un altro.
Perchè non frequentano le spiagge italiane? Perchè non si associano?

Le risposte sono straconosciute.
- potrei incontrare il vicino di casa o un collega di lavoro
- non mi associo perchè poi mi arriva la rivista a casa
- non vado in strutture italiane, perchè hanno pochi servizi, e costano troppo
- non vado in spiagge italiane perchè gli zozzoni sono la maggioranza e mia moglie poi si spaventa e smette e ci rimetto anche io
- non vado nelle spiagge italiane, perchè poi alcuni maialotti bavosi mi fanno avances, e la cosa mi rompe
- non vado nelle spiagge italiane perchè son tutti vecchi e malmessi e mi piglia la depressione, meglio ibiza etc, dove c'è gioventù e la sera si balla
- non vado nelle spiagge italiane perchè tocca sempre stare sul chi vive con le forze dell'ordine
- non vado nelle spiagge italiane perchè non troppo...nature, almeno all'estero anche se naturali, però sono senza cartacce, vetri, rifiuti, con un minimo di servizi, anche solo bar e lettini.

Mi fermo qui, tanto la storiella la conosciamo tutti.
Ma i 3 canoni principali: paura di essere riconosciuto, maiali, costi, la fanno da padrone nelle scusanti più varie.

Ma tutte e tre si possono vincere non appellandosi a leggi (che ci sono già, vedi 527), non a riduzioni di costi (ho pochi posti e non rendono, se aumenta la gente posso ridurli, altrimenti lieviteranno sempre di più), essere più attaccati alle proprie scelte. Moltissimi non hanno paura a frequentare privè e a dirlo, molti comprano porno a raffica, ma hanno paura di dire che vivono nudi (vedi il 99% delle foto del sito, tutte senza volto).

Soluzione? Per me è e sarà sempre quella...se non c'è massa, non cambierà mai nulla.

---------

l'esempio della casa automobilistica.
Si, i gestori potrebbero:
- calare i prezzi
- ampliare le forme di ingresso (esempio ai single)
- dare più servizi.

La cosa però dovrebbe avvenire in simultanea. Ti pubblicizzo che te entri, che paghi poco, e che trovi servizi. Viene gente e lui va paro, anzi ci guadagna......ma rimane il ma che l'italiano medio resta in italia, per la maggiore, solo con la speranza di una trombata in più. Mi duole dirlo, ma è la realtà. All'estero va, magari tromba lo stesso, ma li è più libero di muoversi. Statisticamente il pericolo di essere riconosciuto e minimo, in italia è sicuro che incappa in qualcuno. E qui scatta il secondo problema: riusciremo a toglierci dalla testa, noi e i tessili, che non si ta nudi per trombare? Che se succede, è pari alle situazioni tessili, anzi è il minor aspetto? Che se io ad esempio perseguissi quello, tromberei di più a RIMINI che non a Dante? Finchè non capiremo, non divulgheremo che stare nudi non vuol dire essere più disponibili a far sesso, non facciamo lo stacco di cui abbiamo bisogno.


--------------

@conte max... anche a noi succede tutti gli anni, che nel nostro campeggio misto, i tessili cercano di intrufolarsi sempre, di giorno e di notte, sperando di vedere chissà che cosa. Il massimo è stato raggiunto dopo la festa rosa, in cui si è sparsa la voce che facevamo trenini nudi. Il buffo è che era verissimo, visto che li stiamo nudi e ballavamo (NDR come tutti i sabati sera), ma che il trenino in questione era quello che si fa con la samba. Non certo sessuale. Al chè abbiamo fatto comunicare loro, che se volevano erano inviati, e che gli avremmo dato il posto d'onore.... quello del capotreno ahahhahhaha
ConteMax Inserito il - 03/12/2010 : 08:13:12
Sono assolutamente d'accordo con fenice.

Chiedere una legge e magari ottenerne una un po' strascicata, un po' modificata per accontentare tutti, moralisti e liberali, rischia di soffocare il naturismo. I luoghi autorizzati ed autorizzabili rischiano di diventare dei club privè. Come ci sono, legalissimi, quelli in cui si tromba, ci sarebbero quelli in cui si chiacchiera nudi (ed in parte ci sono già, parlo di quei luoghi già autorizzati in cui chiudersi ben celati da sguardi esterni a tal punto che, chi "sa cosa c'è li dentro" ma non ne conosce filosofia e motivo, lascia spaziare la fantasia in chissà quali pensieri di depravazione ed eros...
Quanti di vooi sanno esattamente cosa succede in un club privè per scambisti? Quanti provano ad immaginare e cosa immaginano? Gente che s'accoppia ovunque, mascherine, body in pelle e fruste..orge e depravazione....mah! Magari c'è solamente buona musica e gente che chiacchiera..chissà.....
Quanti tessili sanno esattamente cosa succede al Villaggio del Sole o a Terranera o al Le betulle? Cosa immagineranno accada "li dentro"? "Uomini e donne completamente nudi che girano ovunque....mah!! che gente deviata!!"

Meglio guadagnare pian piano spiagge aperte, in cui TUTTI possano "controllare" e rendersi conto di cosa sia il naturismo, evitando ogni fantasticazione colorita.
Solamente così si può ottenere l'accettazione comune. Ogni altra conquista deve partire dalla serena accettazione.
a_fenice Inserito il - 02/12/2010 : 21:16:27
una piccola nota per chiarire le idee. Fare un campeggio nudista, che sia al mare o in montagna, E' una bella idea..... ma i soldi chi li mette? Fare un campeggio costa e molto.

Mimimalista non serve a nulla, perchè poi i bravi nudisti nostrani dicono che quelli esteri son meglio.

Massimalista non serve a nulla, perchè poi i bravi nudisti nostrani dicono che quelli esteri son meno cari.

Probabilista idem. Che significa? Che un campeggio, senza spiaggia, fiume/lago affincato nudista, a meno che non sia di almeno 100.000 mq, con tanto di tutti i servizi interni, nessuno ci va.

Abbiamo in italia 11 strutture autorizzate aderenti fenait(le betulle, il costalunga, leuchtenburg, ca le scope, classe, terranera, le peonie, naturist sporting club, pizzo greco, lo scoglio, senza frontiere), più Conait (villaggio del sole), e arriva notizia di altri hotel, agriturismi, ministrutture dove con una scusa o l'altra si può star nudi.

Tutte, TUTTE, soffrono di mancanza di clienti, e son molto propensi a chiudere bottega.

La domanda è scontata. Perchè chiederne altri? Chi mai investirà milioni di euro per qualcosa che poi nessuno frequenta? E' lo stesso problema di saune e centri benessere. Tutti ne chiedono di nudiste, ma poi, all'atto pratico, << costa troppo, troppo lontano, poche ore, tutti vestiti>> insomma una marea di scuse per non freuqentare.
Vedo anche il topic sul Gardacqua, che sta raccogliendo critiche sui tessili. Il dato di fatto è che nesusno investe, perchè per primi sono gli italiani a non frequentare.

E non si può sperare solo in olandesi e tedeschi.

RIFLESSIONE

Se solo solo cominciassimo a frequentare quelli che già esistono, poi gli investitori si fanno avanti da soli, senza nessun sollecito. Ma finchè tutti chiedono, ma poi di fatto fuggono in Croazia, spagna, canarie, perchè son meglio, perchè c'è più gioventù, fors'anche meno maialotti, (e dicono dove si tromba di più NDR), non è possible cercare altri investitori in questo campo.

E queste cose ve le dice uno che son due anni che sta in trattativa per prendere in gestione uno di questi posti, ma inutile, i conti non tornano. Chi li mantiene ancora aperti, lo fa soprattutto perchè bilancia parte delle perdite con il restante campeggio, e con la speranza di aumentare la frequenza, ma investirci di sana pianta, è dura.
Gli unici italiani che si vedono, tolti pochi stagionali affezionati, si riducono a poche persone a luglio/agosto. e solamente dal sabato alla domenica, come intermezzo in attesa delle ferie vere.
Pensate forse che questi posti si possano mantenere con gli olandesi (che non spendono un centesimo in più del prezzo piazzola? Pensate che si portano anche farina e macchina per farsi il pane in roulotte), con i tedeschi (che si scolano qualche birra extra, ma poi sono a dieta perenne e non utilizzano nessun servizio a pagamento), o con i fine settinama di pochi italiani? Se non ci sono i numeri, non ci sono i posti. Non si può sperare in un aumento dei posti, se non aumentano i numeri. I numeri non li fa aumentare una legge, ma la creazione delle strutture.
Ma le strutture resteranno, e aumenteranno, solo se gli italiani cominceranno a rimanere in italia. E faranno vedere che siamo tanti. E se siamo tanti noi che siamo timidi e falsomoralistiperbenisti, figurati quanti esteri stanno nudi, e l'italia piace per il mare, per gli 8000 km di coste, per come si mangia (ma non per come si sta nudi).

Se i sindaci vedranno sempre più gente che fa nudismo, alla fine son costretti a dare spiagge.

Se gli investitori vedranno spiagge autorizzate e piene, alla fine faranno campeggi.


Inutile sperare nel contrario.
crazybetty75 Inserito il - 02/12/2010 : 17:23:49
Scusate l'ignoranza... ma perchè negli altri paesi (tipo croazia) i campeggi possono avere le loro spiaggie e qui no...

ritengo che sarebbe più utile al nudismo/naturismo far cambiare la legge o ciò che impone il demanio prima di tant altre azioni che purtroppo per quanto valide e eccellenti, non portano a grandi risultati nella cultura nudista/naturista in quanto rimangono lontane dall'attirare le masse di turismo interno ed estero.
mi spiego se le migliaia di tedeschi, nordici, francesi ed altro venissero a praticare il turismo nudista da noi invece che in croazia, anche la cultura del posto si deve adeguare, avremmo le persone che vanno a lavorare sulle coste dall'interno che ben presto sarebbero in grado di accettare il nudo sulle spiaggie "private" e poi anche su quelle pubbliche senza andare a denunciare in procura una in topless...

questo era il mio pensiero... e spero che qualcosa si possa fare in merito... non una raccolta firme per abrogare una legge, farsi portavoci di una modifica legislativa in tal senso... portando anche a giustificazione gli aspetti economici della cosa, che spesso sembrano far muovere i nostri politici più di altri interessi...

a_fenice Inserito il - 01/12/2010 : 20:20:39
lorenzo m ha scritto:

Purtroppo, o piuttosto fortunatamente, non è possibile privatizzare le spiagge che sono e devono rimanere demaniali ( per ragioni militari pensate un po'!!!).
Il lavoro secondo me da fare è quello di Daniele , ossia con costanza battersi per ottenere nuove spiagge da dedicare al naturismo, e magari campeggi negli immediati dintorni che dedichino spazi al naturismo.
Se poi frequentate forum sul turismo o argomenti analoghi, lanciate messaggi sul naturismo, magari partendo da esperienze all'estero, questo per allargare la platea di potenziali naturisti anche in Italia
non posso non quotare alla stragrandissima!!!!!!
lorenzo m Inserito il - 01/12/2010 : 18:52:16
Purtroppo, o piuttosto fortunatamente, non è possibile privatizzare le spiagge che sono e devono rimanere demaniali ( per ragioni militari pensate un po'!!!).
Il lavoro secondo me da fare è quello di Daniele , ossia con costanza battersi per ottenere nuove spiagge da dedicare al naturismo, e magari campeggi negli immediati dintorni che dedichino spazi al naturismo.
Se poi frequentate forum sul turismo o argomenti analoghi, lanciate messaggi sul naturismo, magari partendo da esperienze all'estero, questo per allargare la platea di potenziali naturisti anche in Italia
crazybetty75 Inserito il - 30/11/2010 : 23:18:09
concordo con lorenzo sugli italiani, basti pensare a quanti di noi del forum non hanno ancora confidato in famiglia, a genitori, ad amici o a datori/colleghi di lavoro il fatto di frequentare spiaggie nudiste/naturiste all'estero.

poi riprendo il discorso che aveto lanciato, in italia secondo me, l'unico modo per poter lanciare o far in parte decollare la pratica nudista/naturista o di prendere il sole nudi in piena armonia con i "tessili", prima si devono avere strutture turistiche che attraggano gli stranieri con la loro mentalità aperta ai quali possiamo unirci e farci forza per far accettare questa normalità.
per questo credo che prima di tutto ci si debba battere per far liberalizzare le spiaggie, magari anche privatizzandole e trasformarle in strutture private/statali per nudisti/naturisti controllate e rispettate da tutti. poi il resto potrà venire col tempo, ma fino a quando gli stranieri vanno in altri posti e gli italiani per trovare una certa tranquillità, "anche legale", devono fuggire all'estero le cose difficilmente cambieranno.

saluti
lorenzo m Inserito il - 30/11/2010 : 19:06:48
Ho seguito un po', attraverso amici stranieri, l'evoluzione del naturismo in Spagna e Francia, che sono Paesi cattolici e mediterranei. Lì il diritto la naturismo è stato conquistato dalla gente che si è spogliata sulle spiagge e , dopo qualche anno, ha finito per rendere accettabile il nudo. C'è un film famoso di Luis de Funes sui nudisti alla spiaggia della Pampelonne in Costa Azzurra In Spagna le spiagge attualmente più frequentate sono state conquistate invadendole. In Francia non esiste ( o non esisteva fino a qualche anno fa', ora non so) una legge specifica, in Spagna la legge ha preso atto di una situazione esistente.
Quanto ai nordici, credo che la loro incredibile ( per noi) confidenza con la nudità, nasca dalla vecchia cultura pagana che il cattolicesimo non è mai riuscita a sradicare completamente, tanto che poi lo stesso rigido cattolicesimo ha ceduto il passo ad un più variegato mondo protestante, in cui sostanzialmente non c'è qualcuno ( come il papa) che decide per tutti che cosa è bene e cosa è male.
Quanto al numero degli italiani che in qualche occasione hanno preso il sole nudi in pubblico, credo che siano milioni. Solo che da noi vige il principio di non fare quello che si dice, e non dire quello che si fa.
ConteMax Inserito il - 30/11/2010 : 15:05:11
perdonami abx49, ma dissento su quanto riguarda la Croazia.

Probabilmente hai ragione se partiamo dalla definizione di "naturismo". In effeti, di naturisti secondo definizione probabilmente ce ne sono molto pochi in Crazia, ma penso anche in francia o in Spagna.

Se invece parliamo di "accettazione del nudo", posso dire con cognizione che all'est il nudo è concepito con naturalezza, sia in privato che in pubblico.

Nei miei anni da girovago per la croazia, ho visto ovunque che nelle spiagge libere il nudo è utilizzato esatatmente al pari del costume. Come detto più volte mi ha colpito come ci siano famiglie o compagnie al mare in cui alcuni sono nudi, altri in costume, qualcuna in topless, altre nude ed altre col costume intero. Tutti serenamente insieme. E questo partendo dalla costa Slovena fino al Montenegro.

Se invece parliamo solamente di filosofia naturista, allora sono d'accordo con te.....ma sinceramente credo siano davvero pochi i "naturisti" anche in questo forum. Io per primo.
jarod73 Inserito il - 29/11/2010 : 21:21:48
Che ne dite di progettare un volantino x Natale che faccia gli auguri ed allo stesso tempo parli di naturismo?Ognuno può in base alle proprie disponibilità/possibilità,scaricarselo,stamparne un po' e distribuirlo nelle cassette delle lettere di un po' di persone.Si è una spesuccia da farsi carico, ma come investimento,chissà...Se ogni naturista ne stampasse una cinquantina....
lorenzo m Inserito il - 29/11/2010 : 18:09:16
Tra dover mettere un divieto, con apposito atto legale, e invece dover concedere una spiaggia in modo esplicito, c'è tutta la differenza tra il silenzio assenso e il dover esplicitare il proprio dissenso.
Ma il vero problema è che in Italia ci sono comunque poche spiagge naturiste, perchè sono pochi i naturisti.
Se i naturisti fossero quanti in Francia o in Germania, certamente dovrebbero alla fine darci più spiagge, se non altro per portarci una gran massa di turisti. Come è accaduto in Francia o in Spagna.
Ci vorrebbe un'attività di propaganda, organizzata dalle associazioni, ma anche uno sforzo individuale di trovare nuovi adepti. In fondo sono ormai molti quelli che all'estero praticano il naturismo, ma non hanno il coraggio di farlo in Italia.
crazybetty75 Inserito il - 29/11/2010 : 15:51:53
si ma di fatto dove non vogliono i comuni mettono il divieto...

lorenzo m Inserito il - 29/11/2010 : 07:45:25
Io credo che non ci sia proprio niente da inventare: l'arretratezza dell'Italia ci consente di avere esempi di altri paesi che hanno da tempo risolto i problemi che molti hanno posto. I paesi più aperti al naturismo o non hanno leggi specifiche, come la Francia, o ne hanno una estremamente generica come la Spagna, che consente di stare nudi ovunque non sia vietato. In questi due paesi ci sono centinaia di migliaia di naturisti che prendono ogni giorno ( tempo permettendo) il sole nudi in centinaia di siti.
Anche in Italia, dal 2000, è possibile farlo nei fatti, considerato il gran numero di assoluzioni, ed anche la presenza di spiagge dedicate dai comuni al naturismo.
ConteMax Inserito il - 26/11/2010 : 16:16:38
Se mi mettessero per iscritto, autenticato e bollato, che fra 10 anni il naturismo in italia sarà come in Croazia o in Spagna....io sarei già contento.....
ConteMax Inserito il - 26/11/2010 : 09:55:30
Ad inizi 800, già era "strano" andare in spiaggia. Chi ci andava restava vestito, le donne coi gonnoni e l'ombrellino, solamente per passeggiare e respirare aria buona. Poi la cosa si è diffusa, con la nascita di qualche albergo vicino alle spiagge più belle. Ho preso un paio di anni fa una raccolta di foto storiche che rendono benissimo l'idea dell'evoluzione della vilelggiatura marina.
Qualcuno ha in seguito scoperto il piacere di fare il bagno...e chiaramente da vestiti era piuttosto difficoltoso. Fanmoso è lo scandalo dato da Cocò Chanel quando fece il bagno, da ragazzina, con un paio di pantaloni al ginocchio, considerati "indecorosi".

I primi costumi erano interi anche per i maschi, poi piano piano si sono ridotti ed è iniziata l'era dell'abbronzatura. Con l'abbronzatura si è cercato di esporre sempre più epidermide al sole, osando sempre di più sfidando moralismi e moralisti.
In 50anni si è passati dal considerare una donna con la pancia o le coscie esposte alla stregua di prostituta, al bikini e e quindi ai primi topless di Brigitte Bardot in Francia. Ricordo, circa 35 anni fa, una mia cugina che all'epoca ne aveva 25 ed andava a Cannes per prendere il sole in topless ed in italia si metteva nel terrazzino.

Ecco che, quello che qualche tempo fa avrebbe creato imbarazzo, oltraggio, condanna morale, nel giro di qualche aano o decennio è diventato la norma. Vero che il topless o il perizoma non sono la normalità sulle spiagge come lo può essere il bikini, ma è anche vero che un topless o un perizoma non creano più nessuno scandalo. Semmai qualche commento.

A me basterebbe che il nudo arrivasse a questo. Non normale o consueto, basterebbe accettato.

Perchè questo accada, bisogna proprio cercare di non soffocarlo con leggi troppo specifiche, non relegarlo in "recinti" in chi chi è fuori non sa e non capisce cosa accada all'interno e contemporanemente evitare la sfontatezza di volerlo "imporre".

Luoghi appartati, spiagge libere, zone adibite ma libere, dovrebbero con pazienza far accettare l'idea...così come è accaduto per il costume, inconcepibile solamente 100 anni fa.

a_fenice Inserito il - 25/11/2010 : 21:02:17
No non c'è nessuna legge in merito al topless: la questione del topless è stata affrontata la prima volta nel'82 dalla suprema corte, con tre sentenze contradditorie. Di fatto ha definitivamente concluso la vicenda con la sentenza dalla III sezione penale Corte di Cassazione che, con sentenza numero 3557 del 2000, ha sancito la liceità del topless in spiaggia, in quanto «ormai da vari lustri è comunemente accettato ed entrato nel costume sociale». (leggi allegato). Le tre, se non sbaglio numero, denuce di quest'anno son finite in non luogo a procedere perchè il reato non sussite (due a Roma e una a Cervia, sempre se non ricordo male). Ricordiamoci che le denunce possono scattare a prescindere di leggi o non leggi (meno di un mese fa sono stato chiamato a rispondere per il 590 cp., ma hanno sbagliato persona, e sto attendendo per denuncia di diffamazione). Insomma, legge o non legge possiamo sempre avere qualcuno a cui rode il didietro, e il fatto di finire in tribunale può essere normale anche se innocenti in partenza.


Per la località, ricordiamoci che anche a Barcellona si può stare tranquillamente nudi. A suo tempo abbiamo postato fior di filmati in merito. E li non si paga ingresso, solo che essere in pochi è disarmante. Altrettanto succede a Berlino e a Monaco, dove nei parchi pubblici in estate è uopo spogliarsi durante la pausa pranzo, senza alcun problema. Ancor meno in qualunque posto fluviale etc germanico. In olanda poi, se è vero che tutto è definito, lo stare nudi non è cosi assurdo, se non per il freddo. Nelle spiagge non riservate addirittura, fa legge chi arriva per primo. Se per primo arriva il nudista, sono i tessili che arrivano dopo che, o stanno tranquilli, o si spostano (loro però non il nudista).

@jarod. Si concordo, quasi impossibile dire qual'è il posto "abituale". Certo se è un luogo in cui si va per la prima volta..... se parli di spiagge in cui da anni si legge o scrive in giro, sicuramente si trova pezza d'appoggio. Ma il tutto è lasciato al giudice, non avendo parametri scritti. E poi, è ovvio che all'inizio ognuna sia "illecita", solo dopo anni può diventare "abituale".


@crazy. ora si, il ragionamento è più completo. Se questi son i pensieri, concordo. Di tutto un po.


@tutti. Occhio. Una qualsiasi struttura non può riservarsi al nudismo, se non affiliata a qualcuno, e con ingresso riservato. Per questo i posti dove si sta nudi, dove è possibile stare nudi, sono legati all'essere associati a qualcuno, che sia FENAIT, ARCIGAY, o FEDERSEX o altri. Le associazioni possono essere anche di tipo privato, cioè il campeggio x può fare un'auto associazione propria, e far entrare solio i suoi clienti, ma che devono essere schedati partendo da registrazione di carta d'identità. In questi luoghi è possibile ispezione di polizia, e se trova non tesserati, può far chiudere il posto. Per questo e non per altri motivi che a ognuno di noi chiedono tessera associativa per entrare nei campeggi. Sai che gli freaga ad un operatore chi sia ad entrare se non ci fossero vincoli legali? Per questo che in altri stati, dove invece lo star nudi è cosa normale, non chiedono tessere. Non è questione di perbenismo, ma di leggi. (PS, tanto per esser chiari, ciò vale sia per i posti dove si sta nudi, come per quelli dove si tromba, tipo privèè o scannatoi vari. Insomma, traducendo, hanno associato lo stare nudi all'essere....sessualmente liberi.)



Allegato: 3557 2000.pdf
12,35 KB
jarod73 Inserito il - 25/11/2010 : 11:14:50
Ci sarebbe anche da capire meglio, quando un luogo, si definisce o con che criterio diventi " abitualmente frequentato da naturisti ", non vorrei che qui, il margine temporale di interpretazione dei giudici, sia molto variabile.
Per paese o villaggi tipo Cap d' Agde, ci sono in Italia diversi paeselli svuotati dalla popolazione o con un numero di abitanti esiguo per varie ragioni che si potrebbero individuare allo scopo.
SHAMBALA Inserito il - 25/11/2010 : 11:02:52
Crazybetty75 ha perfettamente ragione: nel nostro paese è utopistico pensare ad un nudonaturismo libero da sciocche pastoie moralistiche.
E' vero: sarebbe auspicabile la creazione di un paese, non una struttura o villaggio, in cui rimanere nudo dal mattino alla sera. Mi interesserebbe saperne di più. Avevo sentito, oltre a Cap d'Agdè, di qualcosa in Spagna e Germania e ricordo di aver visto un vecchissimo filmato in cui si parlava di un condominio tedesco interamente abitato da nudisti.
Potreste postare più informazioni? Grazie!
crazybetty75 Inserito il - 25/11/2010 : 10:30:42
sono d'accordo e sarebbe bello come in altri paesi che ci fosse tolleranza reciproca fra tessili e nudisti, come avviene in molte spiaggie libere di croazia ed altri paesi, ma purtroppo (e questa è una mia convinzione non una certezza e me ne auguro) in italia non sarà mai possibile questa convivenza. il guardone, il perbenista o altro di turno ci sarà sempre pronto a criticare, giudicare fare sentenze (o peggio approffittarsene) sulla nudità altrui (lo fanno anche fra tessili pensiamo ad una ragazza che esce dalla piscina con un costume bianco "trasparente" i commenti che si sentono in bene e male, figuriamoci se fosse nuda... e idem per un uomo).

quindi io preferisco di gran lunga una struttura (ed intendo non solo villaggi o alberghi, ma va benissimo anche solo una spiaggia attrezzata) ma separata solo per naturisti/nudisti) autorizzata e "protetta"/vigilata dal privato/pubblico/associazioni con ingresso per dire selezionato, dove viene garantito che ci posso restare in massima tranquillità con tutta la mia famiglia.

altrimenti saremo cmq costretti a stare rintanati in piccole isole per lo più nascoste ed irraggiungibili alla massa.

credo poi che se fosse intenzione di qualcuno rimanere nudo dalla mattina alla sera, andare al lavoro nudo, fare la spesa nudo, ecc. sarebbe auspicabile la creazione di un paase (stile cap d'adge ma anche altri di cui ho sentito o visto servizi) dove uno può trasferirsi (ed acquistare casa) e vivere con il suo stile di vita.

il pensare che si possa girare nudi per le strade assieme a tutto il resto della società sarebbe bello (per chi ha questa aspirazione a stare a contatto con la natura) ma temo sia solo utopistico.

ciao
n/a Inserito il - 25/11/2010 : 07:49:48
Son daccordo Fenice sopratutto affermando che negli ultimi anni le cose hanno un spiraglio positivo per il futuro.Ciao
a_fenice Inserito il - 25/11/2010 : 00:59:38
i fattori che isolano i nudisti son molti.

uno è che essendo movimento libero, molti preferiscono viverselo da soli

uno è che molti si vergognano o hanno paura di essere riconosciuti, indi vanno solo all'estero e vivono nascosti

uno è che non credono nelle associazioni e le stesse fanno poco per farsi conoscere e aggregare

uno è che molti sono giovani, e con un pensiero estetico (e for'anche di confronto) perferisocno viverselo solo tra giovani (indi ibiza etc)

uno è che di fatto molti, pur cercando compagnia, sono sessisti, e lo fanno solo tra simili (solo tra etero, solo tra gay, solo tra coppie e cosi via)

uno è che molti non si ritengono all'altezza, han paura di erezioni, di misure sotto media, e preferiscono farlo da soli

uno è che molti si spogliano solo se in campeggio, e siccome in italia ce ne sono pochi.........

uno è che molti odiano alcune manifestazioni, diciamo di sesso, pubbliche, e pur comprendendoli, però se non frequentano, e il sesso se non è contrastato dalla massa, dilaga.

Mi fermo, ma le intenzioni del sito sono di arrivare a tutti, o a molti, e dare tante piccole dritte per potersi finalmente associare, radunare, fare massa.

Solo e soltanto quando saremo massa, numeri, potremo dire "ci siamo anche noi, ascoltateci".

Finchè riamerremo separati, i tessili falsoperbenisti e falsomoralisti avranno la meglio.

Per fortune negli ultimi anni le cose stanno cambiando, speriamo che la paura cessi, la voglia dilaghi, e il radunarsi diventi sempre più importante.
n/a Inserito il - 24/11/2010 : 22:40:42
Ti do ragione fenice,ma quello che mi sta nel gozzo è l'assoluta individualistica pratica della nudità.Si parla di 500.000 persone che lo praticano tra campeggi e spiagge e solo pochi sparuti,cioè noi ed associazioni,che lo rendono visibile come fenomeno collettivo.Tra l'altro poca circolazione tra associazioni,forum e la stragrande maggioranza di nudisti che praticano.Ognuno di questi ambiti con la pretesa di essere gli unici rappresentanti di questo mondo di nudi.E se cominciassimo a pensare più ad un movimento,cultura che estrae il nudismo dall'individualismo al colletivismo,cultura come formazione in senso alto del termine.
Non so,ma mi sembra che non ci accorgiamo che c'è una massa di nudisti,tesserati,non tesserati e coloro che vivono in maniera solo personale la cosa.Mi faccio spesso la domanda:c'è una forza che è quasi tutta addormentata e non troviamo il modo di svegliarla per avere un diritto sacrosanto.
Ciao
a_fenice Inserito il - 24/11/2010 : 20:39:05
@abx. tutto giusto ciò che dici, voglio solo spiegare ulteriormente. In passato abbiamo avuto "proclami" di sindaci, che han preso dati dal nostro forum, unico punto nazionale dove erano stati scritti, per cui ben identificabili. Abbiamo avuto articoli di giornale con dati naturistici, sempre presi dal nostro sito (e siamo anche stati nominati, indi più che indentificati). La tv svizzera ha fatto reportage prendendo spunti dal nostro sito, e nemmeno c'era scritto più di tanto su di loro. Chi gestisce la cosa pubblica, spesso, per fortuna, prima si informa su ciò che va a fare. E lo fa, tramite collaboratori, anche sui siti specifici come il nostro. E ciò è fatto da giornalisti, politici e associazioni, oltre alla miriade di curiosi a vari livelli. Non riporto tutte le riprove di ciò, ma per fortuna succede. Che poi, dopo, succeda A o succeda B o la cosa viene caldeggiata od osteggiata, tutto vero ciò che dici. Ma rimane il fatto che più si sta zitti, peggio è. Al massimo, non ci sente nessuno pari pari ad ora (quasi!!!).

@crazy Immagino, credo che questo sia molto più difficile. La privatezza del demanio pubblico è un cardine imprescindibile, per la legislazione italiana, anzi, diventa ogni giorno più ostativa, e ti dirò che non mi dispiace. Perchè? Semplice. Perchè oggi si liberalizza per un campeggio nudista? Bene, domani perchè non per uno tessile, o per un megavillaggio? O per il mega residence? E ne vediamo moltissimi di esempi di strutture residenziali alberghiere sotto inchiesta e sotto demolizione continua. Vero che abbiamo 8.000 km di coste, ma ognuno il suo pezzetto dove andiamo a finire? Una cosa è un possibilità di fruirne, e un'altra è darne possesso.

Ma quant'anche fosse: una domanda (non una polemica sia chiaro, solo una riflessione): ma perchè per mettersi nudi dovremmo, alla fine, essere costretti a campeggiare e/o pagare qualcuno per forza? Se avessimo una spiaggia libera non sarebbe meglio? Accetterei quasi volentieri uno stabilimento balneare, nel senso di bagnino, lettini, ombrelloni, bar, e li ovviamente pagare i servizi. Accetterei di pagare un servizio di vigilanza, magari la presenza di un chioschetto per le necessità più impellenti ma.....
Ma vogliamo mettere il silenzio, la tranquillità di una spiaggia nature? Non che mi dispiaccia se qualcuna sia anche organizzata, ma non forzatamente solo tale. Pensa ritrovarsi nudi in spiagge tipo RIMINI o simili. Sarebbe solo uno stare senza mutande, ma il contatto col la natura, il sole, il vento, tutte quelle libertà semplici che ogni giorno scriviamo qui, nei nostri profili, nei nostri intenti?

Anche perchè, il mercato economico lo si ha lo stesso solo per la presenza di nudisti in spiaggia. Gli operatori intelligenti possono fornire, a margine: pizzerie, ristoranti, alloggi, panini e bibite per il giorno, teli mare (non costumi ehehe), giornali e cosi via dicendo. Io ho l'esempio di Lido di Dante. Li c'è una guerra infinita da parte di un solo consigliere e l'appoggio a metà di un assessore. L'anno scorso avevano anche l'appoggio anche del consiglio cittadino e circoscrizione del mare. E allora noi siamo passati bottega per bottega, salutando i commercianti, e dicendo loro: "peccato che il prossimo anno non ci saremo, perchè voi ci cacciate. Sperimo che le zanzare vengano a fare spesa". Già una prima loro mossa da subito, un volantino di appoggio. L'inverno per pensarci e quest'anno interviste a non finire sui giornali e in tv, cartelli su tutti gli esercizi, in cui dichiarano che sono dalla nostra parte e che il comune deve darci il nostro spazio. Perchè? Perchè con poche parole, gli abbiamo fatto capire che in una spiaggia di riserva naturale affatto appetibile dai tessili, dove non può esserci stabilimento balneare, dove non puoi nemmeno scansare i pali di legno, dove sopravvivono solo le zanzare, in un paese rifutato dai tessili (valutati solo in 2/3000 a stagione, contro i 3000 giornalieri dei nudisti), in un posto dove esistono solo 3 ristoranti e 1 alimentari, senza discoteche o altro, non sarebbe mai arrivato il turismo tessile di massa.

Anche questo è uno stimolo socioeconomico molto toccante: o nudisti o morte del paese. E sai in quanti posti potrebbe essere la stessa cosa?
crazybetty75 Inserito il - 24/11/2010 : 16:36:43
ma scusate non sarebbe allora un punto di partenza far liberalizzare l'utilizzo delle spiaggie da privati e non (anche mediante acquisto) per far nascere strutture tipo valalta o simili, quindi da innescare anche tutto un mercato economico legato al turismo nudo-naturista, che vista la crisi in italia farebbe solo che bene, e in questo modo di conseguenza anche la società dovrebbe prenderne atto e la politica legiferare in modo adeguato?

alla fine non credo che il problema sia che un nudista vuole andare in giro nudo sempre in qualsiasi situazione.

almeno io la vedo così.

n/a Inserito il - 24/11/2010 : 11:53:48
Giustissimo
n/a Inserito il - 24/11/2010 : 11:14:20
Sul mio intervento da profano ,sempre se interpreto giustamente,nella legge sarebbero previste aree anche pubbliche per la pratica del naturismo,anche spiagge leggo io.In Francia come ho visto ci sono spiagge pubbliche che arrecano cartelli specificando che in quell'area si pratica naturismo,spiagge sempre aperte anche ai tessili ovviamente.Io mi son trovato bene anche perchè vi erano un minimo di attrezzature,doccia e bagni per tutti ovviamente.E' questo che volgliamo?Credo che non sia male come soluzione e credo che appositi cartelli siano necessari per chi il naturismo non lo pratica se non addirittura lo osteggia.Se vogliamo la libertà in tutte le spiagge senza cartelli,qui bisogna fare cultura nel senso che la gente apprezzi il naturismo e vedere persone nude sia "normale"almeno accettabile dalla coscienza collettiva.Cosa che oggi in Italia non c'è.Il cammino è lungo,ma non basta una legge che indichi che lo spogliarsi non è reato,bisogna costruire una cultura diversa e penso che noi dovremmo essere in prima fila,farci vedere in tutti gli ambiti sociali oltre che assieme preticare la nudità collettiva in spiaggia...Spero di non ever detto castronerie.ciao
a_fenice Inserito il - 24/11/2010 : 00:18:31
il nostro forum è stravisitatissimo, e non solo dai nudisti, ma anche da chi s'informa su di noi. Alias anche politici. ne abbiamo avuto dimostrazione più volte.

Per questo dico: esprimiamo i nostri pensieri. Anche se non ci contattano personalmente, ci leggono e cosi li vedranno. Salvo poi ci decidiamo per cose tipo il manifesto proposto, e lo portiamo alla loro attenzione; o gli scriviamo addirittura. In fondo, per comodo o per affari, o perchè ci credono pure loro, in qualche modo stan cercando di aiutarci. Se gli diamo delle dritte, magari ci aiutano anche nel giusto modo.

Me so spiegato meglio ora?
a_fenice Inserito il - 23/11/2010 : 22:07:07
Novello ha scritto:

Accidenti, mi ero inserito in una discussione fra legulei!!!! Mi tolgo il cappello davanti a tanta scienza.

A parte gli scherzi, questo dimostra sempre di più che comunque manca una normativa in merito. MA questo è già stato detto forse fin troppe volte.

nessuna avvocatura, ma son anni che corriamo dietro alle mille proposte di legge, che stiamo a contatto con chi va in causa, per cui a forza di cose, qualcosa impari. Ma ragazzi, è bene che ognuno dica la sua. Chi dico io ci legge, magari possiamo anche scrivergli, per fargli sapere cosa ne pensiamo, prima che succeda il casino totale.
a_fenice Inserito il - 23/11/2010 : 19:21:33
vero quanto ha scritto lorenzo. A differenza di ciò che scrivono in altri forum, ha messo il cosiddetto "dito sulla piaga".

Il seno nudo o topless, non ha mai avuto una legge specifica, ma solo una sentenza della cassazione che diceva che ad oggi, un seno nudo non si poteva più ritenere indecente. E questa sentenza data ben 40 anni ad oggi.

Per il nudismo, fatto in luoghi normalmente a frequentazione nudista (e per questo che noi sosteniamo sempre il "facciamolo assime, non state isolati, mai"), ci sono ben 3 sentenze della cassazione. A tutt'oggi gli unici multati o condannati, lo sono stati solo perchè o hanno violato specifici divieti, o perchè stavano facendo sesso. Tanto è vero, che i milit chiamati ad intervenire, spesso, molto spesso, lo fanno solo perchè chiamati. Non volendo cadere in richiamo per mancanza d'intervento, però ci fanno un regalo: non denunciano mai per il 726, ma per il 527. E dato che di fatto il nudista colto, non stava facendo cose oscene, questi viene sempre assolto.

Ed è cosi vero, che per vietare il nudismo, i sindaci (vedi Vizzola) non possono semplicemente mandare militi a controllare, ma devono emettere specifica ordinanza di divieto. Se una cosa fosse già vietata, a che prò ribadirlo? basterebbe applicare.

Quello che invece imbarazza noi, anche se capibile, perchè alla fine davanti al giudice ci si va di persona, è la paura di farsi beccare. Ma se ci beccano, noi forti di queste sentenze, possiamo sempre uscirne puliti.

Come fare per non dover andare noi di fronte al giudice? Semplice. Associarsi alle associaizoni naturiste, frequentare luoghi naturisti e non la prima spiaggia che ci viene in mente, e in caso malauguratamente fortuito, è l'avvocato dell'associazione che ci difenderebbe, e con una massa tale di sentenze a favore, quante noi non potremmo mai trovarne.

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