V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Capitanonemo |
Inserito il - 02/09/2008 : 09:56:10 Il cielo La prima visione dell’isola è dall’alto, mentre l’aereo si appresta al corto finale. Muretti a secco, campi arati, macchia mediterranea, strade, scogliere a picco. L’aria, il vento plasmano Minorca. Non c’è un solo giorno che non spiri almeno una brezza; che si trasforma in una impetuosa tramontana che arriva a 90 chilometri orari. Per questo, poco fuori Mahon hanno costruito quattro enormi generatori eolici, costante presenza da quadro metafisico. Minorca è, prima di tutto vento, aria che passa, scompiglia, scolpisce,trasforma.
La terra Rossiccia, sassosa. Le pietre tratte dal terreno servono per i muretti a secco, dividenti fondi finitimi. Ce ne sono di lunghi chilometri. I più raffinati sono intonacati sulla sommità e dipinti di bianco, ma in genere sono semplici, solide pietre unite tra loro dal mestiere dell’uomo. Anche la razza di mucche locali è rossiccia, ombrosa e facile alla carica. I cavalli invece sono neri, molto amati centro di feste e sagre dove arrivano lustri e infiocchettati. Il grande giardiniere, il vento, plasma le specie arboree; in prossimità del mare gli alberi si appiattiscono, sviluppano in larghezza. Ho visto un olivo selvatico stendersi come una capanna per quindici, venti metri. Nell’interno, nelle zone meno esposte gli alberi raggiungono maggior statura, boschi di pini. Fuori dalle fattorie è spesso piantata una palma: un segno di buona fortuna, forse. Il vento plasma la terra vaporizzando, durante le tempeste, acqua di mare letteralmente per chilometri. Le rocce più prossime al mare sono scavate, arse dalla salsedine, grigie. Lentamente il mare le trasforma in sabbia, affare di secoli. Il monte Toro (350 metri) in qualsiasi altro posto sarebbe considerato modesta collina ma qui diviene una rocca da cui si domina l’isola: rifugio dai pirati, luogo sacro, fortezza. Ciutadella ha angoli incantevoli, mi hanno ricordato i campielli di Venezia (mio grande amore)e le case di Burano. La lunga dominazione britannica hanno lasciato a Mahon un edilizia di sapore anglosassone, fatta di strade dritte e silenziose ed edifici presi da un romanzo di Dickens. Fra le due città, poste all’estremità dell’isola e legate dalla statale M1, che l’attraversa e le unisce, come un elastico allentato; paesini candidi, ville e casali di antica memoria o di recente edilizia. Tutto sembra immerso in una coltre di silenzio e pacatezza, il tempo scorre senza fretta.
Il mare Raggiungerlo non è affare semplice, trovare una caletta, una spiaggia richiede attenzione. Il più delle coste è formato da scogliere, a picco. Le spiagge sono piccoli approdi la sabbia finissima, bianca a volte rossa; utile per la pulizia del corpo fino ad apparire dei pellerossa… In realtà per visitare tutte le spiagge, cale, punti d’approdo servirebbero anni. E’ strano come in un’isola così piccola ci siano tante cose diverse ma armoniche. Il mare ha riflessi incredibili, trasparenze, azzurri, verdi. I fari di Favaritx, posto sulla nera lavagna in un paesaggio bretone o quello di Cavalleria, a picco su una scogliera vertiginosa segnano una umana verticalità sull’orizzontalità imposta dal vento.
Il naturismo Con piacevole sorpresa ho costatato che a Minorca non esistono spiagge nudiste o tessili ma spiagge miste: quanti civilmente convengono su un arenile possono scegliere se liberarsi del costume ovvero mantenerlo. Buona parte dei turisti e dei naturisti sono iberici: la stragrande maggioranza sono coppie, anche giovanissime, ovvero intere famiglie. Su una spiaggia nei pressi del faro di Cavalleria ho visto una signora spagnola, ultrasettantenne, immergersi con maschera e autorespiratore ma … senza costume. Noto , altrimenti, che un buon terzo delle donne spagnole preferisce il topless, portato con disinvoltura e senza malizia. Sottolineo come vi sia grande atteggiamento di grande rispetto sia da parte di chi porta il costume e di chi non lo indossa; i primi rispettando una scelta diversa dalla loro, i secondi con misura dei comportamenti. Il naturismo viene percepito, giustamente, per quello che è: una forma di libertà completa, un modo di unirsi all’ambiente naturale e niente altro. In due settimane, frequentando diverse spiagge, anche isolate non ho percepito nessun comportamento di intolleranza ovvero di volgarità o di esibizionismo. Inutile dire che la fauna dei “soliti noti” che alligna sulle italiche spiagge, almeno a Minorca, è felicemente sconosciuta. A tal proposito basti pensare che il retroterra della spiaggia di Son Bou, la maggiore dell’isola, è interdetto al passaggio costituendo area protetta. Tale divieto, qualificato con una serie di cartelli e da una bassa recinzione, viene rispettato senza particolari controlli. Quanti vogliono passare ore di libertà senza costume possono quindi vedere in quest’isola un approdo tranquillo. L’ultimo giorno ho sentito il rammarico non solo della fine di una vacanza ma per il fatto che volendo fare del sano naturismo si debba varcare i confini nazionali. Minorca: bonnes nouvelles…
|
4 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
nudistaforever |
Inserito il - 09/09/2008 : 12:27:33 | robi nood ha scritto:
Bentornato Capitano e grazie dell'ottimo reportage! Certo io avrei un po' di timore a immergermi nelle rosse acque dell'isola di Menarca...
|
  ma è possibile che vai sempre a segno?    |
nudistarm |
Inserito il - 08/09/2008 : 19:46:33 Sono molto contebto che tu ne sia tornato soddishattom è una soddisfazione anche per me. Chissà che il prossimo anno io non ci torni di nuovo....
Scrivimi o chiamami se cuoi.
A presto...... |
trionat |
Inserito il - 02/09/2008 : 10:53:36 Caspita, che magnifico posto ed è comprensibile provare del rammarico alla fine. Ciao e ben ritrovato. |
robi nood |
Inserito il - 02/09/2008 : 10:13:48 Bentornato Capitano e grazie dell'ottimo reportage! Certo io avrei un po' di timore a immergermi nelle rosse acque dell'isola di Menarca... |
|
|