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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Nudomark Inserito il - 15/09/2015 : 19:27:29
http://www.milanotoday.it/cronaca/turismo-naturista-lombardia-nudisti.html

Siamo al corrente della cosa in quanto A.N.ITA. ha collaborato con i consiglieri e i rispettivi Gruppi Consigliari nella stesura della bozza del testo che è molto semplice. L'augurio è che possa essere approvato nelle modalità indicate!
30   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Nudìvago Inserito il - 24/10/2015 : 11:22:40
L'Assessore regionale al turismo, Mauoro Parolini, sarà a Iseo lunedì prossimo, 27 ottobre. Partecipa a un convegno organizzato dalla locale Cooptur. Parlerà dell' «Applicazione della nuova legge regionale sul turismo e riflessi sul territorio»
L'inizio del Convegno è alle ore 17 presso la Sala Civica del Castello Oldofredi, via Mirolte, Iseo.
Nudìvago Inserito il - 08/10/2015 : 07:29:00

... e come sarebbe bello se... [/quote]

Tutte le volte che siamo passati dal condizionale all'indicativo è stato bello; tutte le volte che abbiamo concretizzato questo sogno è diventato realtà, e nessuno la può negare né cancellare.
Non ci vuole coraggio per realizzare i nostri sogni, sono delle indicazioni incosce di quel che è meglio per noi. Il coraggio, la determinazione, la forza vengono da soli: fatto il primo passo, il resto viene da sé, senza fatica, senza desiderio di dimostrare alcunché, senza scopi se non quello di far del bene a noi stessi, in pace col resto del mondo. Nessuno verrà ad invitarci e se lo facesse mi metterei in sospetto. Azioni pure, precise e perfette che se le abbiamo decise in testa vanno a posto da sole.
Nudìvago Inserito il - 08/10/2015 : 07:16:56
ulisse62 ha scritto:

Quindi le escursioni naturiste sarrebbero vietate? (A meno che il comune di competenza non avvisi della presenza di naturisti)


Bisognerà vedere come viene interpretato il punto w) dell'art. 2: se ammette come sola forma di pratica nudista il "turismo naturista", cioè solo quello che si espleta nelle strutture ricettive e alle condizioni lì indicate (cartelli di "attenzione, zona riservata all pratica del naturismo").
Già l'"ordine del giorno" approvato contestualmente all'approvazione della legge mette le mani avanti in tal senso. Non credo che i politici siano disposti a gicarsi il 98% del loro elettorato (calcolando che i nudisti sono ottimisticamente il 2%). A meno che non vedano nel nudismo "libero & misto" un'"attratività" turistica che non avevano considerato e che "porta soldi" in ogni caso (persone che si spostano, comprano cibarie, si fermano al bar ad escursione terminata, pernottano nei rifugi, hanno un punto base in un campeggio ecc.)
Certo è che se abiamo paura a farci vedere non ci "vedranno" mai e mai penseranno a noi, cellule impazzite, estremiste alla Steve Gough.
naturik Inserito il - 06/10/2015 : 23:48:15
siman ha scritto:
Perché ciò che manca legislativamente, in Italia, è proprio l'esistenza questa parola: nudismo.


... e come sarebbe bello se questa parola non esistesse proprio in assoluto perchè non necessaria, come non esiste "vestitismo", e ognuno potesse stare naturalmente come meglio gli piacesse senza bisogno di classificare in alcun modo la cosa.
bayron Inserito il - 05/10/2015 : 10:28:46
Bella notizia speriamo in bene e un grazie a tutte quelle persone che si battono con le istituzioni perchè la nostra passione possa trovare altri spazi ufficiali.
siman Inserito il - 05/10/2015 : 09:53:44
sergino ha scritto:


Ora un appunto mio.
Io sono del parere che le leggi siano fatte solo ed esclusivamente per limitare o a fini di interessi precisi da parte dei legislatori o di coloro che li tengono a libro paga. Questo molto in sintesi è quanto penso in merito all'argomento (e non voglio trovare o meno consensi su questo), per questo sono convinto che ci voglia dell'altro per potersi conquistare i propri diritti. Allora impegniamoci tutti a fare del nostro, a creare quel tessuto sociale e creare l'immaginario collettivo che sia da humus per quanto stiamo cercando di portare avanti anche da questo forum. Liberiamoci veramente delle nostre vesti mentali e tracciamo un percorso che squarci il falso modo di vedere la nudità che hanno moltissimi degli abitanti di questo nostro paese. Schierarci gli uni contro gli altri, cercare peli nell'uovo, lanciare scomuniche (sto scrivendo in generale), ci indebolisce ci allontana gli uni dagli altri.
Tornando all'emendamento in questione. Non mi pare proprio, che questo, cambi in peggio le cose rispetto a come sono attualmente, se vai in giro nudo per i boschi e le montagne, al fiume o al lago, se ne avrai la forza e la volontà lo fai, lo si è fatto fin'ora e lo si continuerà a fare e più lo si farà più si apriranno spazi, ma quelle due righe, scritte dai politici nostrani, le vedo comunque come un riconoscimento che anche dagli scranni regionali lombardi si sono accorti che quei quattro nudonaturisti non sono proprio una cosa così anormale, ed in un'ottica di mercato, con trentasei parole, aprono delle porte che sta a noi saperle sfruttare non per far soldi, ma per iniziare a costruirci degli spazi che siano i più liberi possibile dai quali conquistare altre frontiere nelle quali vivere in nudo/liberta...
Per ora in Lombardia vi è veramente poco se volgiamo che quel poco cresca e si affermi cerchiamo ognuno di fare con intelligenza il proprio percorso, se proprio non lo si riesce o vuole condurre assieme.




Ottime parole Sergino.

Un po' è ciò che ho sempre sostenuto: legge bella, legge brutta ma almeno la parola "nudismo" è scritta nero su bianco.
Questo, secondo me e al di là delle diverse interpretazioni del nudismo da parte di tutti noi, è il primo passo per poter conquistare più ampie e soggettive liberalizzazioni delle pratiche nudiste.


Di una legge, e per futuri traguardi, secondo me, bisogna "usare" ciò che può servire alla causa.
Al limite, andrebbe bene anche una legge che dica: IL NUDISMO E' VIETATO".
Perché ciò che manca legislativamente, in Italia, è proprio l'esistenza questa parola: nudismo.









n/a Inserito il - 04/10/2015 : 22:13:26
Mi sembri una persona capace, "nudivago", e mi spiace ma dai purtroppo l'impressione di voler mistificare. Le due righe dell'emendamento sono abbastanza chiare e rientrano in un pacchetto riguardante il turismo in regione Lombardia. L'ART 726 c.p. esula dalle competenze della legislazione regionale punto.
Ora un appunto mio.
Io sono del parere che le leggi siano fatte solo ed esclusivamente per limitare o a fini di interessi precisi da parte dei legislatori o di coloro che li tengono a libro paga. Questo molto in sintesi è quanto penso in merito all'argomento (e non voglio trovare o meno consensi su questo), per questo sono convinto che ci voglia dell'altro per potersi conquistare i propri diritti. Allora impegniamoci tutti a fare del nostro, a creare quel tessuto sociale e creare l'immaginario collettivo che sia da humus per quanto stiamo cercando di portare avanti anche da questo forum. Liberiamoci veramente delle nostre vesti mentali e tracciamo un percorso che squarci il falso modo di vedere la nudità che hanno moltissimi degli abitanti di questo nostro paese. Schierarci gli uni contro gli altri, cercare peli nell'uovo, lanciare scomuniche (sto scrivendo in generale), ci indebolisce ci allontana gli uni dagli altri.
Tornando all'emendamento in questione. Non mi pare proprio, che questo, cambi in peggio le cose rispetto a come sono attualmente, se vai in giro nudo per i boschi e le montagne, al fiume o al lago, se ne avrai la forza e la volontà lo fai, lo si è fatto fin'ora e lo si continuerà a fare e più lo si farà più si apriranno spazi, ma quelle due righe, scritte dai politici nostrani, le vedo comunque come un riconoscimento che anche dagli scranni regionali lombardi si sono accorti che quei quattro nudonaturisti non sono proprio una cosa così anormale, ed in un'ottica di mercato, con trentasei parole, aprono delle porte che sta a noi saperle sfruttare non per far soldi, ma per iniziare a costruirci degli spazi che siano i più liberi possibile dai quali conquistare altre frontiere nelle quali vivere in nudo/liberta...
Per ora in Lombardia vi è veramente poco se volgiamo che quel poco cresca e si affermi cerchiamo ognuno di fare con intelligenza il proprio percorso, se proprio non lo si riesce o vuole condurre assieme.
ulisse62 Inserito il - 04/10/2015 : 09:43:59
Quindi le escursioni naturiste sarrebbero vietate? (A meno che il comune di competenza non avvisi della presenza di naturisti)
Nudìvago Inserito il - 02/10/2015 : 00:22:27
Il Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia pubblica oggi 2 ottobre la

Legge regionale 1 ottobre 2015 - n. 27
Politiche regionali in materia di turismo e attrattività del territorio lombardo.

http://www.consultazioniburl.servizirl.it/ConsultazioneBurl/

Nulla è stato mutato rispetto alla discussione in Consiglio: il sub-emendamento dell'Assessore compare come lettera aggiuntiva alla fine dell'elenco dell'art. 2 (finalità):


«w) riconosce il turismo naturista, nel rispetto delle persone, della natura e dell’ambiente circostante, purché praticato in aree, spazi e infrastrutture appositamente destinati, delimitati e segnalati con appositi cartelli o con altri efficaci mezzi di segnalazione.»


Così enunciato, il testo manca a mio avviso di coerenza e consequenzialità: nel senso che pur non citandolo si recupera l'articolo 726 c.p. ribadendo il divieto della vista del nudo "in un luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico", imponendo la segregazione o l'avviso di "pericolosità", tipo: Attenti al cane! Facendo valere per altre vie l'equazione nudità = atti contrari alla pubblica decenza. Come a dire: "nei centri sono concessi gli atti osceni che tanto vi piacciono, perché almeno lì nessuno vi vede!" Alla faccia del "Riconoscimento".
Non so se la formulazione sia più gesuitica o gattopardesca, in ogni caso è italianissima, corrispondente a certo nostro carattere nazionale: pusillanime, furbesco, pecoresco e papalino.
Da Italiani abbiamo certamente altre virtù, ma guai a mostrarle in pubblico, quasi fossero - quelle sì - oscene e ci rovinassero la reputazione!
Nudìvago Inserito il - 30/09/2015 : 13:52:41
Il testo della Legge Regionale Regionale nr. 87

"Politiche regionali in materia di turismo e attrattività del territorio lombardo"

votato e approvato in aula il 16 settembre scorso è visibile qui: http://www.consiglio.regione.lombardia.it/banchedati/elencogeneraleatti?p_p_id=motorericercaatti_WAR_motorericercaatti&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&p_p_mode=view&p_p_col_id=column-3&p_p_col_count=2&_motorericercaatti_WAR_motorericercaatti_method:actDetail=&_motorericercaatti_WAR_motorericercaatti_actId=workspace%3A%2F%2FSpacesStore%2F0e1f8723-ea8c-4edd-a8e7-acf073b19663&p_auth=KHc0f9tK

secondo cavaliere "Documenti allegati", sotto «Atto votato in aula»

Come previsto il sub-emendamento dell'Assessore compare come lettera aggiuntiva alla fine dell'elenco dell'art. 2 (finalità):


«w) riconosce il turismo naturista, nel rispetto delle persone, della natura e dell’ambiente circostante, purché praticato in aree, spazi e infrastrutture appositamente destinati, delimitati e segnalati con appositi cartelli o con altri efficaci mezzi di segnalazione.»

A giorni verrà pubblicato sul Bollettino Ufficiale.
Nudìvago Inserito il - 30/09/2015 : 13:41:05
Per non lasciare nulla nel vago delle possibili interpretazioni, trascrivo dal Regolemanto interno del Consiglio Regionale [della Lombardia] (Regolamento Interno 9 giugno 2009 , n. VIII/840, art. 85 modificato dalla legge regionale 21 ottobre 2014, nr. 494, art. 29) la definizione di "Ordine del giorno":

«Ciascun consigliere può presentare, come primo firmatario, fino a cinque ordini del giorno sui contenuti di un progetto di legge, recanti impegni rivolti alla Giunta regionale, nell'ambito delle sue competenze, ad assumere determinate iniziative in relazione a specifiche disposizioni del progetto di legge, entro le ore dodici e trenta del giorno non festivo precedente quello dell'inizio della seduta nella quale il progetto viene discusso. Nel corso della discussione generale possono ancora essere presentati ordini del giorno da parte dei presidenti dei gruppi consiliari in numero massimo di tre per ciascun gruppo.'»

L'"ordine del giorno" è una attività di indirizzo (http://www.consiglio.regione.lombardia.it/AttivitaConsiliari/LavoriAssemblea/attivita_indirizzo):
«L’attività di indirizzo consiste nell’approvazione, da parte del Consiglio regionale, di atti con i quali esprime il proprio orientamento su questioni specifiche o di interesse generale.

Gli atti di indirizzo sono:
- ordini del giorno (art. 85 Reg. generale del Consiglio), proposti da uno o più consiglieri prima o durante la seduta e riferiti espressamente ad un provvedimento in discussione;
- mozioni (art. 122 Reg. generale), documenti motivati proposti da uno o più consiglieri;
- risoluzioni (art. 38, comma 2, Reg. generale), proposte da una commissione consiliare.»

I parallelismi con gli emendamenti ritirati sono evidenti. Pare di capire che con questo ordine del giorno si sia voluto demandare a un provvedimento legislativo organico la normazione specifica, facendone esplicito invito alla Giunta, dando comunque le imbeccate giuste, cioè le condizioni perché la maggioranza del Consiglio le possa approvare come legge sul turismo naturista, ancorando comunque a un precedente legislativo (la nuova legge approvata, di prossima pubblicazione) l'ndirizzo di massima.
Nudìvago Inserito il - 29/09/2015 : 00:07:52
Sull'ultimo Bollettino Ufficiale della Regione Lomardia del 29, p. 6 settembre è stato pubblicato come Decreto del Consiglio Regionale un ordine del giorno concernente "le aree idonee alla pratica del turismo naturista".

http://www.consultazioniburl.servizirl.it/ConsultazioneBurl/

Ecco il testo:


D.c.r. 16 settembre 2015 - n. X/826 Ordine del giorno concernente le aree idonee alla pratica del turismo naturista
Presidenza del Presidente Cattaneo

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA

Visto l’Ordine del giorno n.25673 presentato in data 15 settembre 2015, collegato al progetto di legge n.236 «Politiche regionali in materia di turismo e attrattività del territorio lombardo»;
a norma dell’art.85 del Regolamento generale, con votazione nominale, che dà il seguente risultato:

Consiglieri presenti n. 67
Consiglieri votanti n. 48
Non partecipano alla votazione n. 19
Voti favorevoli n. 40
Voti contrari n. 0
Astenuti n. 8

DELIBERA

di approvare l’ordine del giorno n.25673 concernente le aree idonee alla pratica del turismo naturista, nel testo che così recita:

“Il Consiglio regionale della Lombardia
premesso che

- l’Italia risulta essere l’unica nazione in Europa a non avere una legge sul riconoscimento della pratica del naturismo;
- il naturismo propone un ritorno a stili di vita in armonia con la natura, con lo scopo di favorire il rispetto proprio, degli altri e dell’ambiente;
- il naturismo si propone il miglioramento della salute psico¬fisica e sociale attraverso l’utilizzo di alimenti, medicine na¬turali e la pratica di attività fisica;

considerato che

- le organizzazioni naturistiche, rappresentate in Europa da circa 20 milioni di cittadini, chiedono da anni di poter ve¬der realizzate o gestire strutture per tali stili di vita secondo norme precise;
- alcune Regioni italiane hanno già una normativa in mate¬ria di riconoscimento e valorizzazione del turismo naturista;

invita la Giunta regionale

- a predisporre indirizzi, strumenti e criteri utili a localizzare le aree naturiste nel rispetto e a tutela del paesaggio e di ter¬zi non naturisti;
- a dare comunicazione a comuni, province e alla Città metropolitana di Milano delle norme che regolano la pos¬sibilità di destinare aree idonee alla pratica del turismo naturista.”.

Il presidente: Raffaele Cattaneo
I consiglieri segretari: Maria Daniela Maroni - Eugenio Casalino
Il segretario dell’assemblea consiliare:
Mario Quaglini
a_fenice Inserito il - 28/09/2015 : 22:53:42
spagna ha scritto:


Se le strutture ricettive obbligano l'iscrizione ad una associazione potrebbe essere giusto dal punto di vista della cautela, nel senso che se io son disposto a sborsare altri quattrini, oltre a quelli del soggiorno, in teoria, sono una persona seria e contribuisco in questo modo alle finanze associative.

Spero di aver frainteso il tuo post perchè per me
TESSERA = PERSONA SERIA = BANALE
Quali sono i controlli per dare la tessera?? occorre il certificato del casellario giudiziale per averla??
Va bene anche l'iscrizione alla Croce Rossa, Scout, Rotary, Lions o anche la Tessera del Tifoso per essere ritenuti persone serie????
non esisterà mai un controllo sufficente. E' come per il sito: foto perfette, integerrime, profili da naturista integrale e incorruttibile, bell'avviso di "non cerco sesso e guai a chi mi contatta per quello, sarà segnalato" e poi......MP: "bella tua moglie, ce la tromxxxx in due?"

In teoria il minimo di sicurezza te la da la presentazione da parte di un altro conosciuto, ma anche questo......ha i suoi limiti.
Ti dirò: noi abbiamo bannato dei pollicioni, dapprima raccomandati, e poi scoperti come solo zozzoni (nel senso di uso del nudismo e del sito per cercare altro, non che siano dediti al sessolibero, alias cacchi loro)

La questione tessera/campeggio è tutt'altra questione. Non è una patente di buona persona...
Andrea vi Inserito il - 28/09/2015 : 12:09:57
più che una certificazione di persona seria è una certificazione che grosse caxxate da ritiro tessera uno non le ha mai fatte
spagna Inserito il - 28/09/2015 : 11:50:27

Se le strutture ricettive obbligano l'iscrizione ad una associazione potrebbe essere giusto dal punto di vista della cautela, nel senso che se io son disposto a sborsare altri quattrini, oltre a quelli del soggiorno, in teoria, sono una persona seria e contribuisco in questo modo alle finanze associative.
[/quote]
Spero di aver frainteso il tuo post perchè per me
TESSERA = PERSONA SERIA = BANALE
Quali sono i controlli per dare la tessera?? occorre il certificato del casellario giudiziale per averla??
Va bene anche l'iscrizione alla Croce Rossa, Scout, Rotary, Lions o anche la Tessera del Tifoso per essere ritenuti persone serie????
siman Inserito il - 28/09/2015 : 10:21:21
ulisse62 ha scritto:



1) Se le strutture ricettive obbligano l'iscrizione ad una associazione potrebbe essere giusto dal punto di vista della cautela, nel senso che se io son disposto a sborsare altri quattrini, oltre a quelli del soggiorno, in teoria, sono una persona seria...

2) Credo sia questa stortura a dover essere raddrizzata, se io ho una struttura ricettiva mi deve essere impedito di accettare deleghe perchè è ovvio che da solo, o insieme ad altri gestori, tramite le deleghe posso fare il bello e il cattivo tempo. Del resto approvare una mozione simile quando il direttivo è composto quasi esclusivamente da gestori di qualche cosa è un'impresa ardua.

3)Credo che la via da seguire sia la meno democratica, cioè minacciare una fuori uscita di massa se le regole non vengono cambiate, solo così si può fare pressione e, nel caso più estremo, essere disposti a creare una nuova associazione con

4)regole chiare che impediscano scalate da parte di deleghe cumulative, cioè si dovrebbe porre un limite al numero di deleghe che si possono avere.



Belle parole ma:

1) Non è detto che chi paga la tessera (per entrare in una struttura intendo) sia per forza una persona seria.
Intendo: chi va allo stadio col tirapugni nascosto in fondo ai jeans non dirà mai che non entra per vedere la partita ma per fare rissa.
Idem per quelli che vanno in discoteca per divertirsi a rompere le scatole e altri "gentiluomini" analoghi.
Spendere 60 o 80 euro in più non è sinonimo di perfetto nudista.

2) appunto: non arduo ma addirittura impossibile che accada

3) Qui dovrebbe rispondere ad una precisa domanda e con il cuore in mano, un responsabile di qualche associazione:
"Se la tua associazione non potesse più dare agevolazioni/diritti di entrata nelle strutture nudiste riservate ai tesserati, quanti abbonati rimarrebbero?"

L'unica associazione che possa facilmente uscire dalla federazione potrebbe essere solo una che ha fisicamente una propria attività ricettiva (e non che sia appoggiata da quest'ultima).
Ma se anche fosse e la stessa pretendesse la sottoscrizione obbligatoria della tessera per poter entrare, allora, si rimarrebbe sempre allo stesso punto di prima.

4) mai sentito parlare di prestanomi? Questa limitazione è facilmente raggirabile


Rimango della mia idea: un costoso e lungo iter legale affinché venga resa illegale la richiesta di doversi munire di una qualunque tessera.

Un'altra possibilità è che qualche spiaggia (o luogo) venga destinato al nudismo da qualche regione e che lo stesso luogo sia dato in gestione come pulizia e controllo ad una associazione (ma senza fine di lucro).
Però e in questo caso si torna all'infinito dilemma più volte letto qui dentro su VOGLIAMO UN NUDISMO LEGIFERATO/NON VOGLIAMO LEGGI NUDISTE.





ulisse62 Inserito il - 28/09/2015 : 09:50:39
La questione tessera a quanto mi pare di aver capito è controversa.
Se le strutture ricettive obbligano l'iscrizione ad una associazione potrebbe essere giusto dal punto di vista della cautela, nel senso che se io son disposto a sborsare altri quattrini, oltre a quelli del soggiorno, in teoria, sono una persona seria e contribuisco in questo modo alle finanze associative. Il problema, mi pare di aver capito, non è tanto la tessera, ma la delega. Se io rappresento 100 iscritti perchè ho un campeggio e faccio firmare le deleghe ai miei clienti ho un peso, se sono un singolo ne ho ovviamente un altro. Credo sia questa stortura a dover essere raddrizzata, se io ho una struttura ricettiva mi deve essere impedito di accettare deleghe perchè è ovvio che da solo, o insieme ad altri gestori, tramite le deleghe posso fare il bello e il cattivo tempo. Del resto approvare una mozione simile quando il direttivo è composto quasi esclusivamente da gestori di qualche cosa è un'impresa ardua. Credo che la via da seguire sia la meno democratica, cioè minacciare una fuori uscita di massa se le regole non vengono cambiate, solo così si può fare pressione e, nel caso più estremo, essere disposti a creare una nuova associazione con regole chiare che impediscano scalate da parte di deleghe cumulative, cioè si dovrebbe porre un limite al numero di deleghe che si possono avere.
angelogabriel Inserito il - 28/09/2015 : 07:44:42
Sono d'accordo, con te Siman, che una struttura ricettiva di qualsiasi genere ti obblighi a fare la tessera della FENAIT, è da cretini e opportunisti, cosi se qualcuno si avvicina al nudismo in area pubblica per la prima volta gli passa la voglia di ripetere l'esperienza, vuol dire dagli una sberla di benvenuto, smorzandogli l'entusiasmo con cui sé deciso a provare la nudità. Che poi un'associazione nudista abbia bisogno di un sostegno economico per poter svolgere una attività adeguata e credibile questo è fuor di dubbio, ed io come nudista pago volentieri la mia quota associativa a patto che la mia struttura si dia da fare, che non si limiti ad organizzare qualche sporadico evento al chiuso in qualche piscina magari a 100/150 km di stanza dalla mia abitazione; vorrei che fosse più coinvolgente che presidiasse con maggior impegno spiagge ,luoghi dove sia conseitudine praticare nudismo, ogni singolo tesserato deve contare e tenerlo sempre aggiornato direttamente non attraverso un forum o di un blog, la tecnologia oramai lo permette, diamoci da fare se vogliamo che il nudismo sia riconosciuto come stile di vita e come una conquista di civiltà
siman Inserito il - 27/09/2015 : 22:13:23
Il "mugugno" era in generale su ciò che spesso leggo non sicuramente in risposta alle tue parole.
Pretendere che chi ha strutture nudiste si batta x un nudismo libero è a dir poco un eufemismo.
Ciò che intendevo dire è che se lotta deve esserci bisognerebbe vedere se è legale (secondo me no! ) che una struttura turistica ricettiva pretenda che un cliente sia associato e, addirittura se non è... debba associarsi ad un "qualcosa".

Quando non esistevano i cannoni, per conquistare castelli poderosi, si scavava sotto le mura per farle crollare.


angelogabriel Inserito il - 27/09/2015 : 21:22:28
Caro Siman, il mio non è un mugugno è una constatazione, le leggi regionali fin qui scritte e approvate non hanno ottenuto il risultato sperato, come puntualizzano benissimo alcuni nudisti con attitudine e talento nell'esporre problematiche e tematiche inerenti al nudismo, secondo il mio modesto parere i vertici della Fenait e chi dirige una associazione nudista (salvo le solite poche eccezioni) non stanno facendo tutto il possibile per far decollare far accettare il nudismo in area pubblica come avviene in altri paesi europei; ma probabilmente le colpe maggiori sono degli stessi nudisti che ripercuotono gli stessi difetti tipici dell'italiano medio: individualista, menefreghista, dotato di scarsa personalità, poco propenso a far gruppo, cerca sempre scappatoie per rimandare e non affrontare i problemi e si accontenta passivamente che qualcuno dall'alto li risolva, ma come succede quasi sempre in politica, chi ha il potere è troppo distante dalla realtà, non riesce a legiferare con competenza ed obiettività tenendo in conto per primo degli interessi della maggioranza, ma sta succedendo, anche nel nudismo sono tutelati solamente determinati interessi che riguardano come al solito i soliti furbi ed opportunisti. Mia speranza ed augurio è che i Presidenti e nudisti influenti delle varie associazioni si uniscono e collaborino maggiormente e diano uno scossone alla FENAIT "O SI CAMBIA O FACCIAMO A MODO NOSTRO"
angelogabriel Inserito il - 27/09/2015 : 20:47:57
siman ha scritto:

angelogabriel ha scritto:

Scusandomi verso chi meriterebbe analoga considerazione,ma che non conosco personalmente,provo a provocare......con ahimè utopia....se nel consiglio direttivo della FENAIT venissero elette in modo democratico e trasparente persone del calibro di Emmanuele Cinelli Vittorio Volpi (nudivago per iNudisti) Max_a fenice Alfredo (Trebbia/nat)sarebbe uno tsunami per il nudismo italico,sono convinto che in breve tempo avremmo un chiaro orientamento legislativo senza ambigue interpretazioni da parte delle forze dell'ordine,ci sarebbe un cambio di rotta e di vedute da parte della società verso il nudo pubblico, il turismo nudista decollerebbe finalmente con grandi numeri
Ma........resterà utopia se come in politica permetteremo sempre che non i migliori assumano compiti direttivi



Mumble mumble mumble...
Conosco personalmente due delle persone da te menzionate (forse anche tre) e concordo assolutamente con la tua opinione che siano persone più che stimabili ed oneste ma...proprio per la tua giustissima sete di democrazia e trasparenza...non possiamo essere certi che il nostro parere sia condiviso da tutti (per tutti ovviamente intendo le persone estranee a questo sito e/o che non le conoscono).

Premetto che sono ignorante (anche) su cose associative/federative:
ma son sicuro che non lo abbia ordinato il medico che in Italia ci debba essere una sola Federazione.
Basterebbe che tre associazioni si staccassero da FENAIT per poterne istituire un'altra e (ovviamente) provare a portarne in seguito altre ancora.

A quel punto se il numero complessivo degli associati della nuova superassero quelli della vecchia, INF si troverebbe in obbligo di far riferimento alla nuova.

Certo, bisogna vedere se le attuali attività ricettive nudiste che ammettono come clienti solo associati paganti bollini annui, accetterebbero anche quelli appartenenti alle associazioni "ribelli".
In caso contrario dubito che le stesse associazioni "ribelli" potrebbero continuare a convincere i proprio associatiti a versare se privati di tale ambito lasciapassare.

Da qualche parte ho letto che ci sarebbero molti voti in delega provenienti dai clienti non associati e che, per entrare nelle stesse strutture, hanno "dovuto" associarsi ad una associazione, di fatto, firmando più o meno consapevolmente anche una delega.
Ovviamente non affermo ciò ma è solo ciò che ho capito da qualche discorso non so quando e non ricordo da chi.

Ecco, fosse per me, più che mugugnare per questo immobilismo di cariche ai vertici, proverei a vedere se c'è qualche nudista "scontento" che sia anche un legale.
Secondo me è illegale che una struttura pubblica pretenda un bollino associativo. Se pago l'entrata io entro e non che, per entrare, pago l'ingresso subito dopo una tessera di cui non mi frega e non fregherà mai nulla.
Tolti i tesseramenti obbligatori, sono tolti i voti delega e allora si che sarebbe semplice cambiare/rinnovare i vertici federali.

In ogni caso, come nudista da ferie all'estero: auguri!





a_fenice Inserito il - 27/09/2015 : 20:12:53
Ringrazio della fiducia, io ci ho provato, ma ho trovato un muro al primo scalino, e non sono ne Mazinga ne Ercole. Queste non sono cose che si fanno in uno... ma in tanti che si pongono in discussione, propositiva, migliorativa, fino ad trovare soluzioni, raggiri, accordi, salite comuni della montagna. Ma una cordata non si fa in solitaria, si chiama appunto "cordata". Da free climbing si possono fare solo pareti, grattacieli, ma non l'Everest.

Quindi, rispettendo gli antichi detti latini "ubi major, minor cessat".... e proseguo come libero pensatore e sparo le mie cavolate dove posso....
siman Inserito il - 27/09/2015 : 18:45:05
angelogabriel ha scritto:

Scusandomi verso chi meriterebbe analoga considerazione,ma che non conosco personalmente,provo a provocare......con ahimè utopia....se nel consiglio direttivo della FENAIT venissero elette in modo democratico e trasparente persone del calibro di Emmanuele Cinelli Vittorio Volpi (nudivago per iNudisti) Max_a fenice Alfredo (Trebbia/nat)sarebbe uno tsunami per il nudismo italico,sono convinto che in breve tempo avremmo un chiaro orientamento legislativo senza ambigue interpretazioni da parte delle forze dell'ordine,ci sarebbe un cambio di rotta e di vedute da parte della società verso il nudo pubblico, il turismo nudista decollerebbe finalmente con grandi numeri
Ma........resterà utopia se come in politica permetteremo sempre che non i migliori assumano compiti direttivi



Mumble mumble mumble...
Conosco personalmente due delle persone da te menzionate (forse anche tre) e concordo assolutamente con la tua opinione che siano persone più che stimabili ed oneste ma...proprio per la tua giustissima sete di democrazia e trasparenza...non possiamo essere certi che il nostro parere sia condiviso da tutti (per tutti ovviamente intendo le persone estranee a questo sito e/o che non le conoscono).

Premetto che sono ignorante (anche) su cose associative/federative:
ma son sicuro che non lo abbia ordinato il medico che in Italia ci debba essere una sola Federazione.
Basterebbe che tre associazioni si staccassero da FENAIT per poterne istituire un'altra e (ovviamente) provare a portarne in seguito altre ancora.

A quel punto se il numero complessivo degli associati della nuova superassero quelli della vecchia, INF si troverebbe in obbligo di far riferimento alla nuova.

Certo, bisogna vedere se le attuali attività ricettive nudiste che ammettono come clienti solo associati paganti bollini annui, accetterebbero anche quelli appartenenti alle associazioni "ribelli".
In caso contrario dubito che le stesse associazioni "ribelli" potrebbero continuare a convincere i proprio associatiti a versare se privati di tale ambito lasciapassare.

Da qualche parte ho letto che ci sarebbero molti voti in delega provenienti dai clienti non associati e che, per entrare nelle stesse strutture, hanno "dovuto" associarsi ad una associazione, di fatto, firmando più o meno consapevolmente anche una delega.
Ovviamente non affermo ciò ma è solo ciò che ho capito da qualche discorso non so quando e non ricordo da chi.

Ecco, fosse per me, più che mugugnare per questo immobilismo di cariche ai vertici, proverei a vedere se c'è qualche nudista "scontento" che sia anche un legale.
Secondo me è illegale che una struttura pubblica pretenda un bollino associativo. Se pago l'entrata io entro e non che, per entrare, pago l'ingresso subito dopo una tessera di cui non mi frega e non fregherà mai nulla.
Tolti i tesseramenti obbligatori, sono tolti i voti delega e allora si che sarebbe semplice cambiare/rinnovare i vertici federali.

In ogni caso, come nudista da ferie all'estero: auguri!




angelogabriel Inserito il - 27/09/2015 : 13:49:20
Scusandomi verso chi meriterebbe analoga considerazione,ma che non conosco personalmente,provo a provocare......con ahimè utopia....se nel consiglio direttivo della FENAIT venissero elette in modo democratico e trasparente persone del calibro di Emmanuele Cinelli Vittorio Volpi (nudivago per iNudisti) Max_a fenice Alfredo (Trebbia/nat)sarebbe uno tsunami per il nudismo italico,sono convinto che in breve tempo avremmo un chiaro orientamento legislativo senza ambigue interpretazioni da parte delle forze dell'ordine,ci sarebbe un cambio di rotta e di vedute da parte della società verso il nudo pubblico, il turismo nudista decollerebbe finalmente con grandi numeri
Ma........resterà utopia se come in politica permetteremo sempre che non i migliori assumano compiti direttivi
musicman11 Inserito il - 27/09/2015 : 09:17:57
sono d'accordo! non creiamo ulteriori "riserve"
angelogabriel Inserito il - 27/09/2015 : 09:06:53
https://emanuelecinelli.wordpress.com/2015/09/26/il-piede-in-due-scarpe/ Bellissimo articolo
19alberto60 Inserito il - 21/09/2015 : 21:45:20
Per favore non facciamo leggi!!!!

Oppure facciamone una di un solo articolo che recita: "L'art. 726 del codice penale è abrogato".

Tutto il resto serve solo a non consentirmi più di andare a Castelletto di Cuggiono, a Porto d'Adda o in giro per i monti. La legge drà "...nei luoghi autorizzati...." Nessuna autorità autorizzerà i luoghi e quindi, anche quelli storici, diverranno proibiti.

NO GRAZIE.

Alberto
Miki1110 Inserito il - 21/09/2015 : 12:04:16
Ritorno con piacere alla discussione, molto ben avviata ed interessante ...
Per alcune precisazioni:
1. Quando ho inserito il testo della regione Veneto ero ben consapevole che quella era una legge ad hoc sul naturismo mentre le norme in discussione si riferiscono ad una legge (al momento era una proposta) sul turismo nella quale si tenta in parte di “riconoscere e regolamentare” il naturismo (speravo fosse palese)
2. La cosa che volevo far notare è che gli emendamenti lombardi prendevano pari pari alcune commi di articoli contenuti nella legge veneta
3. E quindi non capivo dove risiedeva l’opera di mediazione e consulenza dell’associazione naturista (ma sarà un mio limite)
4. Comunque non ci vedo nulla di male che le associazioni naturiste vengano coinvolte o si propongano (hanno degli interessi che legittimamente tentano di perseguire)
5. È anche lecito che altri non condividano contenuti e linea di azione
6. Ribadisco che l’attuale attivismo della politica nasce da una semplice interesse economico (si è presa consapevolezza che non possiamo lasciare ai nostri vicini le quote del turismo naturista). Sull’efficacia dei provvedimenti vedremo …
7. Ritengo infine che tutta questa luce sul mondo nudista/naturista non sia negativa o peggiorativa rispetto allo stato attuale delle cose
angelogabriel Inserito il - 20/09/2015 : 23:51:43
Caro Sergino, dopo aver letto il tuo post devo intervenire per testimoniare in favore di Nudivago, cui ho la fortuna di condividere le nostre fantastiche nude escursioni organizzate magistralmente dal grandissimo E.Cinelli.
Hai platealmente usato la parola astio nell' etichettare le sacrosante argomentazioni di Nudivago ma, ti assicuro, che hai clamorosamente fatto una gaffe enorme, la confermeresti, con un po' d'imbarazzo, se un giorno lo incontrerai personalmente; scopriresti che hai di fronte un uomo che prima di argomentare, di parlare a vanvera come fa la maggioranza, ascolta, osserva, legge e si documenta, per sintetizzare hai di fronte un uomo che possiede una grandissima saggezza e intelligenza, valori che al giorno d'oggi,in una società italiana sempre più misera e decadente, sono oro puro. Concordo in pieno su tutto quello che ha civilmente ed educatamente espresso, non riesco a capire perché parli di astio nelle sue argomentazioni, se vi sentite a posto, se avete fatto di tutto per avere contribuito a scrivere una legge regionale decente che tenga in conto la libertà e i diritti di tutti i nudisti, perché vi sentite offesi dalle sue parole e apertamente l'avete accusato di astio..? ha solo fatto notare quello che in tanti di noi pensano, permettendo che un sindaco, un consigliere regionale qualsiasi varino una delibera o una legge senza averne le competenze e capacità di vedute a lungo termine, vuol dire essere complici di queste normative scritte con il chiaro intento di limitare, relegare i nudisti in un recinto e spremerli solo a scopo turistico, questo non è certamente lo spirito della filosofia nudista intesa come stile di vita. Le associazioni nudiste dovrebbero essere più aggressive e determinate, nel far valere i nostri diritti, devono scrollarsi di dosso la sudditanza psicologica quando si va a contatto con politici, quasi sempre, incompetenti e miopi, di larghe vedute solo quando si tratta di avere un tornaconto; come tantissime cose storte e ingiuste della società civile, create da una classe politica fra le peggiori al mondo,è allucinante che siamo arrivati al 2015 con la situazione attuale per il nudismo italico, con amarezza, quando mi arriva ogni trimestre la rivista della FENAIT, ho la conferma delle mie convinzioni, la rivista è divulgativa solo per un tipo di nudismo, quello recettivo e turistico e stop...poi per fare un esempio da chi siamo rappresentati basta leggere quello che a pag.15 dell'ultimo numero scrive, un mio, sciaguratamente, concittadino bresciano Renato Ardigò presidente incontrastato della locale ( 3 gatti ?) associazione bresciana Anei. Come in politica, al vertice della Fenait, mia ferma impressione, ci sono le persone sbagliate, per promuovere il nudismo italiano, le associazioni migliori dovrebbero fare di tutto per azzerare il consiglio direttivo, mandarli a casa!!! indire una votazione trasparente attraverso la rete cui possono partecipare TUTTI gli associati, (che dimostrino di essere in regola con l'iscrizione annuale) e mettere persone competenti che amano fare le cose non per proprio tornaconto, ma per pura passione nudo naturista, sono convinto che puntando su questo tipo di persone, il nudismo italiano farebbe un salto di qualità enorme.
Nudomark Inserito il - 20/09/2015 : 23:27:23
Non interverrò più sull'argomento non perché non abbia da controbattere parola per parola ai commenti di Nudivago ma perché la discussione non porta a nulla visto che ormai è diventata un dialogo a due.
Tutto quello che fa l'associazione è pubblicato sul forum di A.n.ita. a cui tutti i soci (e non) possono iscriversi e leggere ogni documento e attività perché pubblichiamo tutto. Compreso il testo studiato in oggetto di cui si può trovare tutto quanto fatto e le modalità nel forum nella sezione soci.
Tutte le interpretazioni delle parole, delle frasi le lascio a chi ha la possibilità e il tempo per studiare la migliore risposta secondo quanto desidera far intendere. Io non capisco perché si debba parlare per deduzioni. Sarebbe bastato letta la notizia chiedere, anche per mail o sul forum spiegazioni di cosa era stato fatto e come si era arrivati alla cosa. Ripeto sul forum si trovava tutto ma era forse troppo semplice.
Per quanto riguarda essere il portavoce di qualcuno non lo penso affatto.


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