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 Interrogazione parlamentare On.Lacquaniti

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Nudomark Inserito il - 16/03/2016 : 18:32:44
Dalla proficua collaborazione con l'On. Lacquaniti in occasione dei festeggiamenti per i 50 anni di A.N.ITA nasce la seguente interrogazione parlamentare.
Allego comunicato stampa e interrogazione.


COMUNICATO STAMPA DELL’ON. LUIGI LACQUANITI
Segreteria dell’On. Luigi Lacquaniti
INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
AL MINISTRO DI GIUTIZIA
NATURISMO: NON SI RITORNI A SANZIONARE
PRATICHE RICONOSCIUTE ORMAI COME LECITE
In data 6 febbraio 2016 è entrato in vigore il decreto legislativo n. 8/2016 con il quale sono depenalizzati e
trasformati in illeciti amministrativi una serie di reati considerati di minor allarme sociale, tra cui tutti i reati per i
quali è prevista la sola pena della multa o dell’ammenda. Si ritiene che l’applicazione di una sanzione
amministrativa avrà un effetto dissuasivo maggiore rispetto alla minaccia di un processo destinato spesso a cadere
nel nulla. Tra le fattispecie depenalizzate, con gli obiettivi di deflazionare il sistema penale data la scarsa
offensività degli illeciti previsti, è compresa quella degli atti contrari alla pubblica decenza (art. 726 c.p.).
Per diversi anni l’art. 726 è stato utilizzato per sanzionare la pratica del Naturismo, ma la sentenza della Corte di
Cassazione n.3557 del 2000 afferma che il Naturismo non sia assolutamente da considerare indecente, se praticato
in luoghi adatti. Così il testo: “E' evidente che non può considerarsi indecente, ad esempio, la nudità integrale ….
di un naturista in una spiaggia riservata ai nudisti o da essi solitamente frequentata”.
La depenalizzazione degli atti contrari alla pubblica decenza rappresenta apparentemente un passo avanti per il
Naturismo, ma rischia in realtà di trasformarsi in un boomerang: prima infatti gli atti contrari alla pubblica
decenza erano un reato contravvenzionale, punito con ammenda. Il Pubblico Ministero spesso, se il fatto avveniva
in una zona pacificamente dedita a naturismo, pur non regolamentato, richiedeva al Giudice l'archiviazione. Ora,
oltre ad aver considerevolmente alzato la pena pecuniaria, l'ente che irroga la sanzione ha tutto l'interesse, per fare
cassa, a non archiviare la posizione, tramutando in questo modo la depenalizzazione in una beffa.
Il naturismo è un movimento nato in opposizione al degrado della vita urbana, che persegue pratiche di vita
all’aria aperta e, nel rispetto della persona e dell’ambiente circostante, utilizza il nudismo in armonia con la
natura.
In Italia, paese nel quale non esiste una legge che regolamenti su tutto il territorio nazionale nudismo, i naturisti si
stimano siano circa 500.000. Mentre il numero di naturisti in Europa è attestato intorno ai 20 milioni di praticanti
censiti. Nei paesi Europei il naturismo ricopre una parte consistente del turismo estivo; nella sola Francia viene
valutato circa un 20%. Il naturismo è ben presente in Spagna, Croazia, Grecia e Portogallo e poi i paesi del Centro
e Nord Europa come l'Austria, la Svizzera, la Germania, il Belgio, l'Olanda, l'Ungheria, la Danimarca, la Gran
Bretagna.
Si calcola che almeno due milioni di naturisti potrebbero ogni anno venire in Italia a trascorrere le loro vacanze se
vi fosse una legge che non li sanzionasse: il giro d'affari potrebbe essere di almeno 1 miliardo di euro l’anno;
contrastandolo si sottraggono importanti entrate economiche al nostro Paese.
Per tutto questo oggi ho presentato un’interrogazione parlamentare con risposta immediata in Commissione
Giustizia al Ministro di Andrea Orlando, per sapere se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti, se
non ritenga che a seguito dell’applicazione del decreto legislativo n.8/2016 di depenalizzazione di alcuni reati non
si sortisca il risultato del tutto paradossale di raggiungere l’effetto contrario alla penalizzazione, e cioè di
abbandonare una giurisprudenza comunemente applicata oramai favorevole alla cultura naturista, ritornando a
sanzionare gravemente pratiche oggi riconosciute come lecite, diffuse e da sostenere, anche per il considerevole
indotto economico Turistico in grado di apportare al Paese, e quali iniziative di sua competenza intenda
intraprendere per chiarire le modalità e modularità di applicazione delle sanzioni economiche, riferite agli atti
contrari alla pubblica decenza, in maniera da non colpire indebitamente i praticanti il Naturismo.
Il testo di cui sono primo firmatario è stato sottoscritto anche dai colleghi Alessandro Zan e Gessica Rostellato.
On. Luigi Lacquaniti,
Partito Democratico


Interrogazione a risposta immediata in Commissione
Al Ministro della Giustizia
Per sapere – premesso che:
In data 6 febbraio 2016 è entrato in vigore il decreto legislativo n. 8/2016 con il quale sono depenalizzati e trasformati in illeciti amministrativi una serie di reati considerati di minor allarme sociale, tra cui tutti i reati per i quali è prevista la sola pena della multa o dell’ammenda previsti al di fuori del codice penale ed una serie di reati presenti invece nel codice penale, con esclusione dei reati previsti dalla normativa sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ambiente territorio e paesaggio, sicurezza pubblica, giochi d’azzardo e scommesse, armi, elezioni e finanziamento ai partiti;
la depenalizzazione persegue gli obiettivi di deflazionare il sistema penale: data la scarsa offensività degli illeciti, si ritiene che l’applicazione di una sanzione amministrativa in tempi rapidi e certi avrà un effetto dissuasivo maggiore rispetto alla minaccia di un processo penale destinato spesso a cadere nel nulla;
tra le fattispecie depenalizzate previste nel codice penale è compresa quella degli atti contrari alla pubblica decenza (art. 726 c.p.);
per diversi anni l’art. 726 è stato utilizzato per sanzionare la pratica del Naturismo, ma la sentenza della Corte di Cassazione n.3557 del 2000 afferma che il Naturismo non sia assolutamente da considerare indecente, se praticato in luoghi adatti. Così il testo: “E' evidente che non può considerarsi indecente, ad esempio, la nudità integrale di un modello o di un artista in un'opera teatrale o cinematografica, ovvero in un contesto scientifico o didattico, o anche di un naturista in una spiaggia riservata ai nudisti o da essi solitamente frequentata, mentre invece suscita certamente disagio, fastidio, riprovazione chi fa mostra di sé, ivi compresi gli organi genitali, in un tram, in strada, in un locale pubblico, o anche in una spiaggia frequentata da persone normalmente abbigliate.”;
la depenalizzazione degli atti contrari alla pubblica decenza con trasformazione in illecito amministrativo, apparentemente un passo avanti per il Naturismo, rischia in realtà di trasformarsi in un boomerang con maggiori pregiudizi in capo ai Naturisti;
prima infatti gli atti contrari alla pubblica decenza erano un reato contravvenzionale, punito con ammenda. Questo significa che, ricevuta la notizia di reato, il Pubblico Ministero spesso, se il fatto avveniva in una zona pacificamente dedita a naturismo, pur non regolamentato, richiedeva al Giudice l'archiviazione;
ora, con la trasformazione in illecito amministrativo, che scatta automaticamente, oltre ad aver considerevolmente alzato la pena pecuniaria e reso più difficile per chi colpito dalla sanzione opporvisi, l'ente che irroga la sanzione è il Comune, con tutto l'interesse, per fare cassa, a non archiviare la posizione, tramutando in questo modo la depenalizzazione in una beffa;
Il naturismo è un movimento nato in opposizione al degrado della vita urbana, che persegue pratiche di vita all’aria aperta e, nel rispetto della persona, della natura e dell’ambiente circostante, utilizza il nudismo come forma di sviluppo della salute fisica e mentale, in armonia con la natura;
il numero di naturisti in Europa è attestato intorno ai 20 milioni di praticanti. In Italia, paese nel quale non esiste una legge che regolamenti il nudismo, i naturisti si stimano siano circa 500.000;
diverse sono in questi anni le regioni che hanno approvato una legge in materia: Emilia Romagna, Abruzzo, Veneto; nel 2015 la Regione Lombardia ha riconosciuto nella legge regionale sul turismo la pratica del naturismo;
nei paesi, Europei il naturismo ricopre un importante settore del turismo estivo; nella sola Francia viene valutato circa un 20% del turismo estivo. Spagna, Croazia, Grecia e Portogallo e poi i paesi del Centro e Nord Europa come l'Austria, la Svizzera, la Germania, il Belgio, l'Olanda, l'Ungheria, la Danimarca, la Gran Bretagna, sono tutte nazioni nelle quali il naturismo è ben presente;
per quanto riguarda i dati economici si possono solo fare delle ipotesi: se si calcola che almeno due milioni di naturisti potrebbero ogni anno venire in Italia a trascorrere le loro vacanze se vi fosse una legge che non li sanzionasse il giro d'affari potrebbe essere di almeno 1 miliardo di euro l’anno;
si consideri quindi, oltre lo spreco di risorse volte a reprimere il fenomeno del naturismo, il numero elevato di famiglie con bambini che, intendendo praticare il naturismo, si rivolgono ad altri Paesi Europei come mete turistiche, sottraendo importanti entrate economiche al nostro Paese;
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti, se non ritenga che a seguito dell’applicazione del decreto legislativo n.8/2016 di depenalizzazione di alcuni reati non si sortisca il risultato del tutto paradossale di raggiungere l’effetto contrario alla penalizzazione, e cioè di abbandonare una giurisprudenza comunemente applicata oramai favorevole alla cultura naturista, ritornando a sanzionare gravemente pratiche oggi riconosciute come lecite, diffuse e da sostenere, anche per il considerevole indotto economico Turistico in grado di apportare al Paese, e quali iniziative di sua competenza intenda intraprendere per chiarire le modalità e modularità di applicazione delle sanzioni economiche, riferite agli atti contrari alla pubblica decenza, in maniera da non colpire indebitamente i praticanti il Naturismo.
On. Luigi Lacquaniti
On. Gessica Rostellato
On. Adriano Zan
8   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Eroe Inserito il - 30/03/2016 : 20:24:41
L’Espresso sulla mia interrogazione: il naturismo e le conseguenze paradossali delle depenalizzazioni

26 marzo 2016 · di luigilacquaniti2013

Questo articolo dell’Espresso che rilancio oggi, è stato pubblicato lo scorso lunedì. L’articolo si occupa dell’interrogazione che ho depositato, in merito alle conseguenze paradossali che le depenalizzazioni rischiano di produrre a quanti praticano il naturismo. Ma lunedì era il giorno del cordoglio nazionale per la tragica morte in terra di Spagna delle nostre studentesse dell’Erasmus. Così ho atteso il giorno successivo per rilanciarlo: qualcuno non avvezzo a cosa sia veramente il naturismo, avrebbe potuto intenderlo come una leggerezza, una mancanza di rispetto.
Martedì tuttavia, sul treno che mi conduceva a Roma, mi raggiungevano le drammatiche notizie di Bruxelles: era il momento per altri commenti, e per replicare agli strilli d’isteria che in Lombardia avrebbero preso a pretesto quei fatti drammatici, che pure reclamano indagini accurate e punizioni esemplari, per dar sfogo al più bieco razzismo, a quel cuore di tenebra che taluni politici nostrani sono dediti coltivarsi con cura.
L’articolo dell’Espresso presenta puntualmente il problema in cui rischiano d’incorrere quanti praticano il naturismo nel nostro Paese, a seguito delle depenalizzazioni che abbiamo approvato e che invece avrebbero dovuto favorirli. Una conseguenza paradossale e inattesa. Tuttavia con la mia interrogazione al Ministro della Giustizia e da interlocuzioni avute col Governo, ritengo che dovremmo riuscire a trovare una soluzione.
Prima di questa interrogazione vi era stata la mia mozione sul rilancio del turismo in Italia, che anche al naturismo dedicava un capitolo, e che fu approvata dall’Aula di Montecitorio all’unanimità, col parere favorevole del Governo a tutti gli impegni elencati.
Prima ancora la mia proposta di legge che organicamente vorrebbe arrivare a un riconoscimento del naturismo, che da troppo tempo attende in questo Paese, con un’attenzione specifica al rilancio del turismo che pure da questo settore può arrivare. L’articolo dell’Espresso molto puntualmente linka entrambi questi atti.
Sono almeno 30 milioni i naturisti censiti in Europa, ma è una stima al ribasso che non considera quanti praticano il naturismo senza essere iscritti alle associazioni e alle federazioni nazionali. E si può intuire notevole il fatturato che il nostro comparto turistico perde ogni anno, semplicemente per l’assenza di un riconoscimento e di una disciplina del naturismo, fatturato che rimane appannaggio degli altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo e che invece hanno riconosciuto e disciplinato questa pratica da molto tempo.
Ho ringraziato il giornalista dell’Espresso per l’attenzione mostrata e per non aver ridicolizzato il tema, come invece aveva fatto un articoletto apparso un anno fa, sul supplemento del Venerdì di Repubblica. Chi conosce veramente la comunità naturista e non la confonde con taluni individui che si aggirano ai suoi margini scambiando il naturismo con altre pratiche, sa che si tratta di persone che amano e rispettano profondamente la natura. Persone, singoli, intere famiglie, molto socievoli, accoglienti, grandi chiacchieroni, amano le pratiche sportive all’aria aperta, coltivano l’amicizia, la pace, la nonviolenza, e chiedono alle Istituzioni giustizia sociale e legalità. Alcuni di loro, i più anziani, scoprirono il naturismo tanto tempo fa, come stile di vita alternativo, all’epoca delle comuni che si costituirono all’indomani del ’68. La maggior parte l’ha scoperto più tardi, nei decenni successivi. I più giovani sono stati educati al naturismo dai genitori e crescendo l’hanno scelto essi stessi liberamente.
«Lei è naturista?», mi ha chiesto il giornalista. Gli ho risposto di no, ho avuto troppe poche esperienze di questo tipo per potermi considerare tale, e adesso il tempo libero che mi rimane è davvero poco. Chissà in futuro… Però «sono sensibile ai temi che riguardano la libertà delle persone», e il naturismo è una delle più belle esperienze di libertà che si possa fare: libertà dalle convenzioni e dalle classi sociali.
Passione per la libertà dunque, amore per la natura e per la vita all’aria aperta, amicizia, dialogo, affabilità, gentilezza, condivisione: il naturismo è fatto di tutto questo. E questo glossario di parole belle diventa un augurio che vi faccio, al termine di una settimana tanto difficile e tanto drammatica, e alla vigilia della Pasqua cristiana e della Speranza assoluta che essa conduce. Io sono convinto che il futuro che ci attende sarà bellissimo. Ovviamente dipende da noi renderlo tale.
http://luigilacquaniti.net/2016/03/26/lespresso-sulla-mia-interrogazione-il-naturismo-e-le-conseguenze-paradossali-delle-depenalizzazioni/

L’espresso, news e approfondimenti
http://espresso.repubblica.it/attualita/2016/03/18/news/la-preoccupazione-dell-onorevole-dem-salviamo-i-nudisti-rischiano-multe-salate-1.254513
Il caso. La preoccupazione dell’onorevole dem: «Salviamo i nudisti, rischiano multe salate»
Il reato di “atti contrari alla pubblica decenza”, usato in passato contro i naturisti, è stato trasformato in illecito amministrativo. Ma le ammende sono aumentate di 20 volte. E le associazioni sono in allarme. Ora la questione è finita in Parlamento con un’interrogazione del pd Lacquaniti: «Il ministro intervenga»
...segue
DI PAOLO FANTAUZZI
bobby Inserito il - 25/03/2016 : 22:51:51
Hanno dimenticato di scrivere che tutti gli italiani che si recano in Spagna Croazia Francia etc. per non rischiare sanzioni pesanti esportano denaro all'estero con aggravio della situazione monetaria. Perchè non ci hanno pensato ?
Bobby e Sig.ra
siman Inserito il - 24/03/2016 : 10:23:23
Speriamo di leggere la...."risposta immediata" richiesta dai proponenti e firmatari l'interrogazione.




Zeno Inserito il - 23/03/2016 : 23:39:16
Ragazzi sono totalmente ignorante in materia, qual è l'iter di un'interrogazione del genere?
Marcolino Inserito il - 23/03/2016 : 19:35:24
PassioneFkk ha scritto:

Una domanda: ma una legge sul naturismo non è stata riconosciuta anche dalla Regione Piemonte? Se sì, per darne maggiore visibilità bisognerebbe citarlo e inserirlo sul sito delle associazioni naturiste.

Mentre in Lombardia? Non sono aggiornato, o meglio... Sapevo che non era stata approvata propriamente una legge, ma si dava solamente un accenno a tale pratica. E' così?


Legge regione Piemonte: SI, sul forum dovrebbe esser stata pubblicata tempo fa. (sulla bonta' o meno di questa legge si potrebbero dire tante cose...)

Legge regione Lombardia: NO, e' pero' stato approvato uno specifico emendamento che riconosce almeno l'esistenza del naturismo nella legge regionale sul turismo.
PassioneFkk Inserito il - 21/03/2016 : 13:33:29
Una domanda: ma una legge sul naturismo non è stata riconosciuta anche dalla Regione Piemonte? Se sì, per darne maggiore visibilità bisognerebbe citarlo e inserirlo sul sito delle associazioni naturiste.

Mentre in Lombardia? Non sono aggiornato, o meglio... Sapevo che non era stata approvata propriamente una legge, ma si dava solamente un accenno a tale pratica. E' così?
dingopino Inserito il - 17/03/2016 : 13:42:55
Speriamo che e questo il sassolino che muove la slavina a portare via tuute le detriti del passato che ostacolino la vita dei nudisti
quagliozzi Inserito il - 17/03/2016 : 08:47:17
Bel lavoro. Apprezzo il fatto che, contrariamente ad altre iniziative del passato, il naturismo non venga rappresentato come un "diritto di una minoranza", ma come un'occasione di sviluppo.

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