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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
naturik Inserito il - 29/05/2016 : 19:25:50
Al Consiglio regionale della Sardegna è stata presentata una proposta di legge sul turismo.
Si parla anche di riconoscimento del turismo naturista.

PROPOSTA DI LEGGE N. 320

"Art. 2
Obbiettivi specifici

1. La Regione, .......
-----
dd) riconosce il turismo naturista, nel rispetto delle persone, della natura e dell'ambiente circostante, purché praticato in aree, spazi e infrastrutture appositamente destinati, delimitati e segnalati con appositi cartelli o con altri efficaci mezzi di segnalazione;"

Questo il comma in questione.

Credo che sia un buon segno che qualcuno se ne occupi e prenda ufficialmente atto dell'esistenza del naturismo.
Poi bisogna vedere come si possa sviluppare un seguito ad una prima dichiarazione di intenti, anche se quel mettere le mani avanti con quel "purché ..." mi lascia comunque molto perplesso.

Chi vuole leggere la PL completa la trova qui:

http://consiglio.regione.sardegna.it/XVLegislatura/Disegni%20e%20proposte%20di%20legge/PL320.asp
30   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
naturik Inserito il - 12/08/2018 : 18:54:56
Sono stato a Piscinas parecchi anni fa. Un posto eccezionale.
Ecco un ottimo motivo per tornarci se capito in Sardegna!!
gomper Inserito il - 10/08/2018 : 20:37:40
Era ora. Complimenti a SN.
Fiden Inserito il - 10/08/2018 : 13:46:13


Allegato: delibera Arbus Sardegna 2018 cartografia.pdf
292,43 KB
erik Inserito il - 07/08/2018 : 11:30:49
Sonno veramente felice
Complimenti a chi lo ha reso possibile
Prossimo anno ci si potrebbe andare in ferie
Nuda Natura Inserito il - 28/07/2018 : 01:24:07
Complimenti a Sardegna Naturista, ottimo lavoro
Marcolino Inserito il - 26/07/2018 : 22:22:17
starless ha scritto:

Congratulazioni al gruppo di Sardegna Naturista, in particolare Sergio, Giuseppe, Fabio ... che in questi anni si sono spesi molto e bene per questo primo importante risultato.
Grazie a nome di tutti noi.


Ben fatto ragazzi...grazie per l'impegno, avanti cosi'!!

Marcolino
a_fenice Inserito il - 26/07/2018 : 22:08:59
uahooo grandiiiiiiiii

Bravi



arystarko Inserito il - 26/07/2018 : 07:16:14
Ottima notizia!!! Complimenti!!
naturista-mi Inserito il - 25/07/2018 : 21:25:04
Mi accodo alle congratulazioni al gruppo Sardegna Naturista di cui ho avuto il piacere di conoscere alcuni aderenti giusto a Porto Ferro il mese scorso.
Fede Inserito il - 25/07/2018 : 18:21:17
Grande notizia! Complimenti!
starless Inserito il - 25/07/2018 : 09:01:55
Congratulazioni al gruppo di Sardegna Naturista, in particolare Sergio, Giuseppe, Fabio ... che in questi anni si sono spesi molto e bene per questo primo importante risultato.
Grazie a nome di tutti noi.
mizioeanto Inserito il - 25/07/2018 : 08:47:03
Ottima notizia!
quagliozzi Inserito il - 25/07/2018 : 07:46:51
NOVITÀ!!!
Nella giornata di ieri, 24/07/2018, l'intero Consiglio comunale di Sassari ha approvato la mozione proposta dal gruppo PD che autorizza l'Amministrazione comunale a emanare entro il 1° agosto 2018 un'ordinanza sindacale che istuisce la prima spiaggia naturista autorizzata in parte dello spiaggione di Porto Ferro. La mozione che parla di diritto alla nudità prima ancora che di turismo naturista e sottolinea l'importanza dell'attenzione per i diritti civili e la libertà d'espressione e la voglia di Sassari di essere una città civile.


Un ringraziamento agli amici dell'Associazione Sardegna Naturista, grazie ai quali è stato raggiunto questo importante risultato.
angelogabriel Inserito il - 03/06/2016 : 18:01:04
a_fenice ha scritto:

E si Marco, diventa quasi inutile parlarne, le idee son diverse, ognuno le sue. Te sai quanto abbia collaborato a fare stesure di leggi meno castranti possibili nel tempo, e l'esempio lombardo ottenuto è un esempio. Dichiarazione senza troppe chiose.

Ma è ciò che succede poi dal vero che ti fa rendere conto dell'effetto contrario di leggi a favore.

In questi giorni ricorrono 10 anni (anni, non giorni) della promulgazione della prima legge romagnola. Non una spiaggia è nata da quella legge. Anzi, l'unica che c'era è stata vietata, salvo poi che si sta (stava) lo stesso nudi grazie, buffa la cosa, al rifiuto del PM delle multe della forestale.

Le altre spiagge, Capocotta, Nido, Fiumicino, Gela, il Troncone, Aquarilli, e anche l'ultima, Piombino, tutte nate da decreti comunali dove NON ESISTE una legge vincolante.

La cosa fa riflettere, e la riflessione ti fa contrario ad una qualsiasi legge, usata ahimè, al contrario allo spirito della stessa, dove i vincoli di protezione diventano castranti e a favore dei negazionisti.

Tutto qua.



Puntualizzazione perfetta Max!! e il nocciolo è tutto qui, le famose associazioni naturiste lavorano tutte in unico senso, vogliono spazi limitati e anche recintati ma solo li che intendono il nudismo, non riescono a comprendere che la più affascinante forma di nudismo è abbinarla in contesti meravigliosi che Madre Natura ci ha donato, solo trasmettendo la bellezza(comprese le inevitabili imperfezioni fisiche) e la normalità del nudo si depotenzia il fastidio che possono arrecare dei tessili bigotti e diffidenti, oppure guardoni frustrati sessualmente. Come dice bene Marò nessuno dotato di buon senso verrebbe in mente di mostrare la sua nudità in contesti urbani, ma bisogna lavorare affinché non sia reato di nessun genere mostrare il proprio corpo nudo immerso in contesti adeguati allo spirito naturista, anche se siamo una minoranza dobbiamo e abbiamo il diritto di farci rispettare


Fede Inserito il - 02/06/2016 : 19:36:05
I timori più diffusi sono:
- avere una legge che solo nel titolo legalizza il nudismo, ma di fatto lo rende più impraticabile;
- non avere una legge e quindi incappare in sanzioni non sempre certe o da non escludere.
Altre paure?
siman Inserito il - 02/06/2016 : 12:55:39
maro58 ha scritto:

Preoccupante mooolto preoccupante, ma condivido il pensiero di siman !






Siamo in due ad essere mooolto preoccupati....





siman ha scritto:
Fede ha scritto:

Eh si, Emanuele ha ragione.
Chissà se, alla fine, ci dovranno essere recinzioni alte due metri, guardie giurate, bagnini, servizi igienici ecc... altrimenti non ti danno nessuna concessione.



Io concordo al 100% con Maro: meglio poco che nulla!









siman Inserito il - 02/06/2016 : 12:40:47
maro58 ha scritto:

In piazza del duomo a Milano ci passo quasi ogni giorno in giacca e cravatta e non mi sono mai posto il problema del perchè non ci posso andare biotto.








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maro58 Inserito il - 02/06/2016 : 11:51:20
Preoccupante mooolto preoccupante, ma condivido il pensiero di siman !
Già a suo tempo ho avuto un vivace battibecco con altri nel sito quando asserii che adoravo il costalunga ( campeggio nudista nei boschi opportunamente recintato).
Siamo una minoranza, vogliamo che siano tutelati i nostri diritti, ma attenzione, sempre, diritti di minoranza.
Con questo non voglio dire che ci debbano rinchiudere in un lagher, è un nostro diritto andare nudi... nei luoghi idonei.
In piazza del duomo a Milano ci passo quasi ogni giorno in giacca e cravatta e non mi sono mai posto il problema del perchè non ci posso andare biotto.
Non mi è mai nata una tale esigenza.
Ogni cosa al momento e nel posto giusto.
siman Inserito il - 02/06/2016 : 10:36:12
a_fenice ha scritto:

E si Marco...
...le idee son diverse, ognuno le sue...





Come giusto che sia (sennò sai che martellamento di zebedei se tutti si dicesse la stessa cosa ).

Sono meno d'accordo sull'inutilità di parlarne altrimenti si torna ai tempi delle elementari quando il leit motive era:
"Il pallone è mio e le squadre si fanno come dico io"


Per conto mio una legge si può sempre migliorare, cambiare, perfezionare mentre una NON legge lascia le cose come stanno.

E come stanno le cose in Italia, a parte quei due o tre luoghi (non privati) consentiti al nudismo?
Semplice risposta -TU NUDO NON CI STAI-

A me personalmente di stare nudo in spiaggia (o altrove) con il timore di essere ripreso da qualcuno (maggiormente se anche multato), non mi va.

Rispetto ma ovviamente non condivido chi preferisce fare il carbonaro e stare nudo anche se non si "può" o fare passeggiate tra i monti con occhio vigile nel timore di incontrare qualcuno.

Come più volte affermato, mi ritengo un "tranquillo pretendente dei miei diritti" ma, e come infatti è, mi rendo conto di appartenere ad una minoranza (quella dei nudisti), perciò trovo ineccepibile che vengano creati luoghi adibiti al nudismo proporzionalmente alla intera collettività dove vivo.


Pretendiamo, giustamente, di essere rispettati. Perché mai non dovremmo a nostra volta rispettare chi si sente infastidito dal nudismo?


Tra di noi c'è chi auspica un -triplo salto mortale con avvitamento a schioppo mentre fa la punta al belino della chiave inglese- ?
(n.d.s. leggi: -da niente nudismo a nudismo libero dove e quando cacchio vuoi-)

Io vi faccio i più sinceri auguri che accada ma....
...la fantascienza non è proprio il mio forte.



















a_fenice Inserito il - 02/06/2016 : 07:04:40
E si Marco, diventa quasi inutile parlarne, le idee son diverse, ognuno le sue. Te sai quanto abbia collaborato a fare stesure di leggi meno castranti possibili nel tempo, e l'esempio lombardo ottenuto è un esempio. Dichiarazione senza troppe chiose.

Ma è ciò che succede poi dal vero che ti fa rendere conto dell'effetto contrario di leggi a favore.

In questi giorni ricorrono 10 anni (anni, non giorni) della promulgazione della prima legge romagnola. Non una spiaggia è nata da quella legge. Anzi, l'unica che c'era è stata vietata, salvo poi che si sta (stava) lo stesso nudi grazie, buffa la cosa, al rifiuto del PM delle multe della forestale.

Le altre spiagge, Capocotta, Nido, Fiumicino, Gela, il Troncone, Aquarilli, e anche l'ultima, Piombino, tutte nate da decreti comunali dove NON ESISTE una legge vincolante.

La cosa fa riflettere, e la riflessione ti fa contrario ad una qualsiasi legge, usata ahimè, al contrario allo spirito della stessa, dove i vincoli di protezione diventano castranti e a favore dei negazionisti.

Tutto qua.

Nudomark Inserito il - 01/06/2016 : 22:11:13
Ricordo che la depenalizzazione è stata decisa dal governo, non da altri. E il problema è in fase di valutazione dal Ministero e ancora non si hanno notizie sulla effettiva applicazione.
Per la non applicazione del 726 al naturismo UNICA possibilità è che venga approvata una legge NAZIONALE. Le regioni non possono legiferare sulla non applicazione del 726.
Su tutto il resto non intervengo, non è necessario, ognuno pensi ciò che più ritiene giusto.
naturik Inserito il - 01/06/2016 : 22:01:48
Più la leggo e più concordo con Emanuele.

Non si tratta di mugugni, ma di constatazioni della realtà.
Con finte aperture ci stanno togliendo il terreno da sotto i piedi, altro che piccoli passi (o forse sì, ma all'indietro).

Il risultato è:

Depenalizzazione = rischiamo grosse multe

Individuazione spazi (ci saranno?) = intanto se ti becco fuori ...

Guardoni e C. = non chiamo le autorità altrimenti mi autodenuncio


Beh, se tutto questo è per stare qualche ora all'anno nudo in un buco di spiaggia allora tanto vale che stia vestito!
siman Inserito il - 01/06/2016 : 19:56:41
Fede ha scritto:

Eh si, Emanuele ha ragione.
Chissà se, alla fine, ci dovranno essere recinzioni alte due metri, guardie giurate, bagnini, servizi igienici ecc... altrimenti non ti danno nessuna concessione.



Io concordo al 100% con Maro: meglio poco che nulla!


Accidenti da anni che sono qui e sento sempre due mugugni principali:

1) In Italia è vietato il nudismo

2) In Italia è pieno di guardoni e pippaioli


Adesso nasce il terzo mugugno:
no agli steccati e ai controlli.


Ormai non vi rimane che una strada da percorrere...
...chiedere la pena di morte per i tessili e i voyeurs.


a_fenice Inserito il - 01/06/2016 : 19:42:07
mozartiano ha scritto:

Alla luce della recente "depenalizzazione", che ha passato la palla delle sanzioni alla competenza di sindaci e prefetti, sarebbe assai importante ottenere una formulazione dei testi legislativi meno penalizzante per il naturismo.

Se nei testi delle leggi regionali passa la formula "la Regione riconosce il turismo naturista ..., purché praticato in aree etc.", non vedo come si possa cantare vittoria o ritenerlo un buon segno. Infatti è chiaro che così si rischia di legittimare le sanzioni per il naturismo praticato fuori dalle aree in questione (mentre in assenza di legge se ne può discutere con maggiori probabilità di successo...) e d'altronde non vi è alcun incentivo/obbligo circa la creazione di tali aree riservate, che potrebbero non essere mai realizzate!

Se si ha a cuore la causa nudonaturista, credo che sia necessario lavorare affinché nelle leggi regionali si adotti lo "schema" che sta alla base della proposta di legge Lacquaniti e che separa il riconoscimento del naturismo tout court dalla individuazione delle aree destinate, in maniera tale che la seconda non valga a condizionare il primo.

Si potrebbe ad esempio pensare a un testo di questo tipo: "La Regione riconosce e tutela il turismo naturista. Ai fini della promozione dello stesso, favorisce l'individuazione da parte dei Comuni di aree appositamente destinate e incentiva la creazione di infrastrutture a esso dedicate".


già scritto in altre leggi regionali.

Il naturismo è bello, la pratica sostenuta, i comuni vincolati a trovare aree (non possono ma devono), però... (recitano ancora) le suddette aree devono essere riservate, non invadenti, facilmente individuabili, separabili, non contigue, non commiste non..... e tutti questi "non" di fatto hanno dato corda a molti sindaci per dire: ok, devo individuare un' area, ma a parte le discariche, tutte le altre sono a vocatio turistica tessile, nulla di separabile, quindi cari nudisti naturisti integralisti del nudo, andavene a denudarvi altrove. Qui non ci sono spiagge, lidi, fiumi, prati...adattbili all'uopo.

Non c'è scritto: ok, sei nella spiaggia di Jesolo (un esempio), la tua spiaggia del Mort è confinante, metti un solo cartello e ciccia, oppure crea un cumulo di rocce/sassi/scogli che separi la vista, e tieniti il Mort tutto tuo. No, la spiaggia tessile è confinante, li voglio farci altro, il campeggio russo era un sogno imboccato ai gionalisti e tale è rimasto, quindi.... ok al naturismo, ma li non c'è area confinabile, non c'è sul lago di Garda, non c'è in nessun altro posto in Veneto.(e ripeto è un esempio, ma vale per tantissimi altri posti e con le stesse scuse).


Per fare uno dei semplici esempi di provenienza estera, in Spagna avvano una città che accettava il nudo, come un po ovunque, ma voleva dividere nudisti da tessili, in modo da proteggere entrambi e venire incontro alle diverse esigenze. Non ricodo il neìome della città, ma ne ho visto il report su you tube con amministratori e quant'altro, hanno trovato le semplice soluzione di valutare la quantità di afflusso delle due "fazioni", hanno equamente diviso la spiaggia, e ci hanno messo in mezzo un cumulo di rocce con un cartello piazzato sopra.

A Brihgtown hanno adottato una soluzione ancor più semplice, visto che li problema era la strada confinante. Il cumulo di sassi lo hanno piazzato lungostrada, mettendo solo due cartelloni di un due metri, inizio e fine spiaggia con su scritto quacosa tipo "Reale spiaggia nudista", e basta (vedi foto).

Nelle nostre spiagge, e ancor più in sardegna dove sono gigantesche, non sarebbe cosi difficile realizzare una cosa simile...




Immagine:

17,55 KB

Nella foto è visibile parte della lunga "barriera" di sassi lungostrada.

a_fenice Inserito il - 01/06/2016 : 19:19:35
sergino ha scritto:

Be per quanto riguarda l'anarchia essendo un pensiero complesso bisognerebbe conoscerlo e non banalizzarlo semplicemente con delle affermazioni fuori luogo... Ma è di naturismo che si sta parlando, concordando in parte sulla macchinosità di leggi "che comunque potrebbero per assurdo anche essere valide",


si è un argomento complesso, che sinceramente non sostengo. In una società civile delle regole ci vogliono, non oppressive, ma per dare il giusto spazio a tutti. E il legislatore è a questo che dovrebbe rivolgere il suo pensiero e operato: far si che tutto sia uguale per tutti e non per pochi.
Purtroppo non tutto è cosi, e non riguarda solo il naturismo. Ho messo solo un esempio a caso, evitando di riscrivere i già mille che ho scritto altrove, tanto sappiamo, ognuno per il suo mulino, qual'è l'acqua che tira controcorrente.



devo solo farti un appunto in Abruzzo (Torino di Sangro), esiste una legge regionale sul naturismo e la spiaggia in questione è stata concessa successivamente all'emanazione della stessa e non è una spiaggia recintata o circondata da cavalli di frisia elettrificati, ma semplicemente delimitata e segnalata da appositi cartelli......


sfondi una porta aperta, e mi hai letto velocemente o bypassato. L'ho già detto nell'intervento del 31/05/2016 : 19:55:45

Però, continuo l'appunto. Ciò che una legge, di per se direi abbastanza libertaria e possibilista, di fatto ha trovato appoggio di un solo sindaco. Tutti gli altri si sono finora appellati ad altri vincoli per dire di no: ne più ne meno di quanto fatto dal sindaco di Ravenna con la storia dei cessi a Lido di Dante.

Nel senso, non sempre ciò che libera qualcosa, diventa libertà ovunque.

E continuo: tranne le Morge, tutte le altre poche spiagge autorizzate, sono tutte in regioni senza alcuna legge specifica. Direi che c'è tantissimo da meditare





mozartiano Inserito il - 01/06/2016 : 08:37:14
Alla luce della recente "depenalizzazione", che ha passato la palla delle sanzioni alla competenza di sindaci e prefetti, sarebbe assai importante ottenere una formulazione dei testi legislativi meno penalizzante per il naturismo.

Se nei testi delle leggi regionali passa la formula "la Regione riconosce il turismo naturista ..., purché praticato in aree etc.", non vedo come si possa cantare vittoria o ritenerlo un buon segno. Infatti è chiaro che così si rischia di legittimare le sanzioni per il naturismo praticato fuori dalle aree in questione (mentre in assenza di legge se ne può discutere con maggiori probabilità di successo...) e d'altronde non vi è alcun incentivo/obbligo circa la creazione di tali aree riservate, che potrebbero non essere mai realizzate!

Se si ha a cuore la causa nudonaturista, credo che sia necessario lavorare affinché nelle leggi regionali si adotti lo "schema" che sta alla base della proposta di legge Lacquaniti e che separa il riconoscimento del naturismo tout court dalla individuazione delle aree destinate, in maniera tale che la seconda non valga a condizionare il primo.

Si potrebbe ad esempio pensare a un testo di questo tipo: "La Regione riconosce e tutela il turismo naturista. Ai fini della promozione dello stesso, favorisce l'individuazione da parte dei Comuni di aree appositamente destinate e incentiva la creazione di infrastrutture a esso dedicate".
n/a Inserito il - 01/06/2016 : 06:40:55
Be per quanto riguarda l'anarchia essendo un pensiero complesso bisognerebbe conoscerlo e non banalizzarlo semplicemente con delle affermazioni fuori luogo... Ma è di naturismo che si sta parlando, concordando in parte sulla macchinosità di leggi "che comunque potrebbero per assurdo anche essere valide", devo solo farti un appunto in Abruzzo (Torino di Sangro), esiste una legge regionale sul naturismo e la spiaggia in questione è stata concessa successivamente all'emanazione della stessa e non è una spiaggia recintata o circondata da cavalli di frisia elettrificati, ma semplicemente delimitata e segnalata da appositi cartelli......
a_fenice Inserito il - 31/05/2016 : 22:50:50
Tutte spiagge elette a nudiste senza alcuna legge regionale, ma solo grazie a lungimiranza delle amministraIoni comunali, e senza "recinti" di sorta, ma solo cartello di avviso.

Mentre le regioni che hanno leggi valorizzanti il nudismo, di fatto non hanno più nessuna spiaggia, anzi la legge è stata utilizzata per negare e per aiutare i detrattori.

Avremo torto, ma questo è il dato di fatto.

Quanto ad essere anarchici… più anarchia di quella che c'è ora? Leggi fatte ad personam e utilizzate a fini personali o che diventano limitative nella loro stessa espressione di libertà? Mi basta già questa di anarchia.

Faccio un piccolo Ot, perché la mia contestazione non si ferma alle leggi sul nudismo, ma a tante protezioni personali che di fatto negano la libertà personale.
Io nel mio lavoro facevo, come turno fisso, un pomeriggio a settimana, ero reperibile lo stesso giorno del pomeriggio, e facevo un we di reperibilità al mese.
In soldoni ero impegnato extra turno un giorno a settimana e un we al mese. Dei giorni un po pesanti a volte, ma alla fine gli altri sei giorni settimanali ero di turno solo la mattina

Prima legge protettiva: stacco di 11 ore tra un turno è un altro. Perfetto, ora ho un pomeriggio, un altro giorno reperibile, sabato e domeniche divisi. Significa due giorni fissi legati al lavoro e due we impegnati.
Cassazione, sentenza di marzo. Il turno di reperibilità domenicale obbliga ad un giorno di riposo settimanale non compensativo dell'orario. Che significa?
Che domenica lavoro, lunedì devo far riposo, due pomeriggi devo rientrare per compensare le sei ore di recupero.
Settimana più fantastica? Lavoro domenica, due giorni rientro, un giorno faccio pomeriggio, è uno son reperibile.

Prima facevo solo domenica è un infrasettimanale. Alla faccia del miglioramento dello stato di riposo del lavoratore.
Da due giorni a tutta la settimana chiuso al lavoro senza possibilità di attività familiari.

È questa la chiamano protezione del lavoratore. Ma annate aff …

Fine ot.

Nel nudismo stiamo facendo la stessa fine. Per proteggere una spiaggia, di fatto siamo le armi per farla chiudere, per farci fare multe salate, insomma per farla finita. Non sempre ciò che sembra proteggere ha questo fine. Liberi tutti di crederci, ma riflettere su quanto è già successo dove le leggi sono già in vigore e ditemi che ci facciamo di leggi di tal guisa.



n/a Inserito il - 31/05/2016 : 21:23:52
Fede ha scritto:

Credo che siamo in linea con le direttive delle altre regioni che si sono mosse per normare il naturismo.
L'impressione è che tali aree verranno recintate e segnalate solo da chi avrà interessi economici.
Nessuno si spinge a legalizzare il naturismo il aree libere, perché non è di nessun interesse economico.

Solo quest'anno hanno autorizzato una spiaggia a Gela di qualche Km, all'Elba altra spiaggia, a Piombino sembrerebbe che abbiano concesso una spiaggettina. Vi sarebbero poi anche le spiagge a San Vincenzo, Marina di Camerota, Torino di Sangro, Capocotta, Fiumicino, poche luoghi ma tutti liberi e pubblici.
Altre amministrazioni sarebbero disponibili a concedere spazi "pubblici", ma non avere una legge che li sostenga non agevola queste nei loro intenti...

Per il resto (rispondendo un po' anche agli altri), concordo che una legge serva solo per regolamentare, limitare, impedire, o al limite elargire privilegi e mai concedere "liberta" ma allora cerchiamo di essere coerenti e non scagliamoci solo contro le leggi che regolamento il naturismo o gli emendamenti che lo prevedono, rifiutiamo in toto leggi e stati e diventiamo tutti anarchici, sposando questo nobile ma difficile pensiero che della libertà fa un valore assoluto....
a_fenice Inserito il - 31/05/2016 : 19:55:45
Già, a parte la questione nudismo libero salvo ove non vietato o nudismo a zolle, quello che mette ansia non è una citazione tipo "la zona sarà segnalata con cartelli" punto, ma tutti quei presupposti del tipo "ti costruisco un muro attorno e avviso che ci sono appestati in zona", che rompe maggiormente gli zebedei.

A prescindere ad oggi, ogni legge emanata in favore, ha di fatto vietato il nudismo anche dove si faceva da sempre. Unico punto diversamente sfociato, sono i 300/500 mt delle Morge



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