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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
ConteMax Inserito il - 06/07/2016 : 17:39:53
Diciamo che dopo la questione dei peli, quella dell'art. 726 sia la più discussa.

Ora, appurato che non esistono ad oggi leggi che vietino il naturismo, nemmeno leggi che vietino la nudità in se stessa ma bensì l'offesa che la stessa può provocare e non esiste una scala di misurazione della nudità (i rumori si misurano in decibel, se si supera un tot è reato, la velocità in km/h, ogni luogo ha un suo limite stabilito, l'ebbreza da alcool si misura in mg/l nel sangue ed è ben chiaro il limite) ma per la nudità tutto è soggettivo e dipende dal Magistrato che analizza la denuncia, proporrei di preparare una lettera, possibilmente firmata da TUTTI oppure una raccolta firme da inviare o altro, magari qualcuno più esperto può suggerire la cosa migliore, per avere una definizione chiara ed univoca sul naturismo/nudismo ed inviarla all'Associazione Nazionale Magistrati perchè si esprima una volta per tutte.

Io devo sapere con certezza quando la mia pelle commette reato. Credo sia anticostituzionale altrimenti. Non è plausibile poter commettere reato se non si può sapere di commetterlo.

La giurisprudenza dice che ciò che non è vietato è consentito.
30   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
arystarko Inserito il - 27/07/2016 : 18:48:13
ConteMax ha scritto:
Questo è il punto a cui vorrei arrivare (dall'inizio). Il nudo con il 527 ed il 726 non ci deve azzeccare nulla. Va benissimo che ci si colleghino azioni che si fanno da nudi, ma non il nudo già da se.

Bere non è vietato. Non esiste nessuna legge che autorizzi a bere. Dipende da cosa, dove e quanto si beve. Se mi bevo una vodka, no ci sarà automaticamente il reato di ubriachezza molesta ma una serie di eventuali reati se guido, se ho più o meno di 18 anni, se sono al lavoro ecc.....
Appurato e puntualizzato questo, il resto è tutto discesa. Leggi, regolamenti, autorizzazioni, strutture ecc......


Caro ConteMax, è esattamente quello che ho detto io qualche messaggio fa con la mia "proposta di legge"!
siman Inserito il - 27/07/2016 : 15:36:36
dingopino ha scritto:

insomma dico solo che ce assai di peggio e di molto piu probabile



Zeno ha scritto:

Forse dingopino voleva solo dire qualcosa del genere: "Questa delle possibile multe è una paura eccessiva, viviamo serenamente che i problemi della vita sono altri!" ? Perché messa così concordo che sia un'uscita un poco infelice ..





Ovvio che si. Anche gli antichi romani solevano dirlo: al peggio non c'è mai fine.
Seguendo il ragionamento tuttavia, mi pare si cada nei soliti luoghi comuni.

Ma se davvero è così, anche non fare più nudismo per sempre, è preferibile a moltissime cose più brutte o gravi.
A meno che ovviamente, non ci sia qualcuno, qui dentro, che vive solo e soltanto per il nudismo e non ha altre passioni o motivi esistenziali diversi.

Se esiste una persona simile, ovviamente non la criticherei assolutamente ma, sicuramente, mi farebbe tanta, tanta, tanta pena.





ConteMax Inserito il - 27/07/2016 : 12:09:58
a_fenice ha scritto:

arystarko ha scritto:

Ovviamente a_fenice, basta che la gente si abitui al nudo. E comunque anche adesso non è che ci siano tutte queste denunce ... si tratta di pochissimi casi ogni anno.
vero, tato che finiscono subito sui giornali, e se le rapportiamo a quanta gente sta nuda ovunque … solo che vien da pensare … e se quel fesso alla fine sono io e mi becco la mega multa?

Però diciamoci una verità. Ammettendo che le notizie giornalistiche, per quanto enfatizzate per fare notizia, abbiano un minimo di fondamento: chi sono i denunciati?
Gente che sta nuda dove normalmente non c'è nudo, exibit, cretini, e maialotti.

A naso non sono cose che ci tangono, e che alla fine sarebbero più da 527 che da 726
Il che è anche un parziale sollievo a doppio senso.


Questo è il punto a cui vorrei arrivare (dall'inizio). Il nudo con il 527 ed il 726 non ci deve azzeccare nulla. Va benissimo che ci si colleghino azioni che si fanno da nudi, ma non il nudo già da se.

Bere non è vietato. Non esiste nessuna legge che autorizzi a bere. Dipende da cosa, dove e quanto si beve. Se mi bevo una vodka, no ci sarà automaticamente il reato di ubriachezza molesta ma una serie di eventuali reati se guido, se ho più o meno di 18 anni, se sono al lavoro ecc.....
Appurato e puntualizzato questo, il resto è tutto discesa. Leggi, regolamenti, autorizzazioni, strutture ecc......

dingopino Inserito il - 27/07/2016 : 11:15:01
Zeno ha scritto:

Forse dingopino voleva solo dire qualcosa del genere: "Questa delle possibile multe è una paura eccessiva, viviamo serenamente che i problemi della vita sono altri!" ? Perché messa così concordo che sia un'uscita un poco infelice ..

Grazie oer la traduzione
Hai fatto bene
Zeno Inserito il - 27/07/2016 : 00:40:38
Ah ok, avevo interpretato bene e dingopino ha risposto mentre avevo lasciato la pagina aperta e scrivevo sull'altro topic
Zeno Inserito il - 27/07/2016 : 00:38:42
Forse dingopino voleva solo dire qualcosa del genere: "Questa delle possibile multe è una paura eccessiva, viviamo serenamente che i problemi della vita sono altri!" ? Perché messa così concordo che sia un'uscita un poco infelice ..
dingopino Inserito il - 27/07/2016 : 00:15:33
insomma dico solo che ce assai di peggio e di molto piu probabile
siman Inserito il - 26/07/2016 : 23:28:26
dingopino ha scritto:


Se penso quanti nudisti avevano gia il cancro e quanti hanno preso una multa da nudista ......



Questa battutona te la potevi evitare.

dingopino Inserito il - 26/07/2016 : 22:24:06
Dopo 7 pagine mi e venuto in mente che la denuncia per i vari leggi depenalizzati e una possibilità molto raro per rovinarsi la vita oso di dire che si tratta di un pericolo immaginato quasi irreale mentre altri pericoli molto piu reali vengono visuti molto meno da paura
Se penso quanti nudisti avevano gia il cancro e quanti hanno preso una multa da nudista ......
spagna Inserito il - 25/07/2016 : 09:43:05
a_fenice ha scritto:


Altro aspetto non indifferente è l'approccio economico sbagliato di alcuni investitori. Il nudista è minimalista, si potrebbe quasi dire "genovese" (prendilo scherzosamente). Non vuole spendere molto, anche perché ha poco a poca distanza.


Se il nudista è taccagno non possiamo certo sperare che qualche investitore butti i suoi soldi in questo "non business".
Senza qualche imprenditore che ci crede nessuna ammistrazione muoverà mai un dito a favore del nudismo.
spagna Inserito il - 25/07/2016 : 09:21:57
a_fenice ha scritto:



La questio delle lunghissime spiagge nominate da Siman? Buone, peccato che per essere così lunghe e solitarie fanno di norma parte di Parchi Nazionali, quindi è già facile che ci sia pure il divieto di ingresso (me lo sono sempre domandato: ma se un parco serve a tutelare una bellezza naturale, poi nessuno può entrarci e vederlo e goderlo, a che serve? Capisco non costruire, urbanizzare, ma nemmeno visitare a piedi, boh?)



Sono frequentatore di 2 spiagge "nudiste" all'interno di parchi naturali, La frequentazione della spiaggia non è vietata, mentre è vietato, di solito, addentrarsi tra le dune e pinete retrostanti fuori dai sentieri segnalati. Poichè molti "non sanno leggere", ad un certo punto chi di dovere emana regolamenti più severi ed il giochino finisce per tutti.
Basterebbe solo un pò più di rispetto e buon senso
siman Inserito il - 24/07/2016 : 15:09:53
a_fenice ha scritto:

Su come funziona il turismo italiano, di qualsiasi specie, non bisogna ricordarcelo, dato che lo sappiamo benissimo.



Il personale è nella stragrande maggioranza rumeno e albanese. Fanne tre mesi di servizio, e ne beccano sei di disoccupazione. Se però stai aperto per più tempo, nulla toglie che il turnover sia fatto tra più persone.

Pulizia bagni, rasatura prati, nei mesi bassi non servono decine di persone. Bastano pochi elementi (un campeggio da 4000 posti necessita, anche se con tempi vicino allo schiavismo, di 4/5 persone, più un cuoco se hai ristorazione. )
Ne servono 3/4 in più solo per le forti affluenze, giusto per stare dietro alle rotture di @@, ai bagni, e al ritiro dell'immondizia.

Nulla toglie che se viene più gente del previsto, te non trovi al volo le persone che servono. C'è così tanta disoccupazione che puoi avere gente al volo in ogni momento e situazione.





Da imprenditore, e che è aperto tutto l'anno pur se con un solo dipendente, senza offesa non concordo.

Sinceramente, se fossi più giovane una mezza idea di fare "qualcosa" nudista mi avrebbe già conquistato.
Ma prima di fare....per dirla come Gomper...CIACK SI GIRA, ci penserei non una, ma due o tre volte.

Però, sempre parlando da imprenditore, se tu cercassi un socio per rilevare l'albergo nudista OZ'INN (1.594€ una camera doppia con prima colazione nella prima settimana di settembre....in agosto non lo so perché è completo ) beh....non credo starei a rifletterci a lungo.


a_fenice Inserito il - 24/07/2016 : 13:41:57
Su come funziona il turismo italiano, di qualsiasi specie, non bisogna ricordarcelo, dato che lo sappiamo benissimo.

Qui si parla di investimenti con possibilità di sfruttarli nel lungo periodo, o diventano proibitivi.

Quando parlo di turisti da "bassa stagione" per lo di tutti quegli esteri da paesi nordici, dove i nostri 20 gradi scarsi di marzo e di settembre per loro son già caldo più che abbondante. Ci aggiungono che c'è poca gente in giro, quindi si godono i posti (sia spiagge che città) in tutta tranquillità.

Solo che, vogliono spendere poco, e i conti tornano. Bassa stagione, bassi i prezzi, vacanza economica assicurata.
Ho visto per anni inglesi, tedeschi e olandesi venire alle aperture, ripartire a giugno, e farsi la doppia vacanza tornando da metà agosto, nonostante le migliaia di chilometri che devono affrontare.
Se si riuscisse a tenere il basso profilo anche in alta stagione, possiamo provare a immaginare cosa succederebbe.

Costi stipendi e quant'altro. Quando hai comprato un materasso, questi si degrada nel tempo, che sia usato o meno, e di norma si parla di spazi camper e roulotte. Quindi più gente serve, più ammortizzato sarà. Idem per ogni altra attrezzatura di pulizia, cucina e quant'altro.
Mettendoci che nei campeggi ho visto più roba proveniente dalle aste fallimentari che non da distributori di prima classe.

Il personale è nella stragrande maggioranza rumeno e albanese. Fanne tre mesi di servizio, e ne beccano sei di disoccupazione. Se però stai aperto per più tempo, nulla toglie che il turnover sia fatto tra più persone.
Animazione, se proprio si deve usare, serve solo luglio e agosto o poco prima.
Pulizia bagni, rasatura prati, nei mesi bassi non servono decine di persone. Bastano pochi elementi (un campeggio da 4000 posti necessita, anche se con tempi vicino allo schiavismo, di 4/5 persone, più un cuoco se hai ristorazione. )
Ne servono 3/4 in più solo per le forti affluenze, giusto per stare dietro alle rotture di @@, ai bagni, e al ritiro dell'immondizia.

Nulla toglie che se viene più gente del previsto, te non trovi al volo le persone che servono. C'è così tanta disoccupazione che puoi avere gente al volo in ogni momento e situazione.

siman Inserito il - 24/07/2016 : 11:43:22
a_fenice ha scritto:


Altro aspetto non indifferente è l'approccio economico sbagliato di alcuni investitori. Il nudista è minimalista, si potrebbe quasi dire "genovese" (prendilo scherzosamente). Non vuole spendere molto, anche perché ha poco a poca distanza.
Il guadagno deve essere calcolato sulla massa e sul periodo.
Un campeggio tessile lavora da giugno a agosto. Uno nudista organizzato lavora da marzo a ottobre e anche oltre.
Di norma vogliono applicare prezzi assurdi, che allontanano la gente o sono solo per pochi danarosi.
Chiedere meno, il giusto, realizza più presenze, e per più del doppio dei mesi. Non si fa la stagione con un campeggio nudista, si fa mezzo anno, è solo se il posto è freddo d'inverno. Se no fai anche quasi tutto l'anno. Nei mesi centrali gli italiani, negli altri gli stranieri, che non hanno paura delle basse (per noi) temperature.

Ma questo discorso non è facile per farlo capire.
Quando si parla di turismo nudista, è solo questo su chi bisognerebbe fare conto.
Cosa succede invece? Aprono il campeggio, chiedono tariffe da grand hotel, rimangono vuoti, e dicono che il turismo nudista non esiste.

Per forza, ciò è naturale, e non ci vuole una scienza a capirlo. Riesci te a spiegarlo a loro?





Qui caro Fenice ci addentriamo in un campo minato.

Intanto chiariamo una cosa: un imprenditore non è o meglio: non può e non deve essere un nudista.
Nel senso che un conto è la passione personale ben altro il rischio di impresa.

Anche io sono arciconvinto che un nudista, appena c'è una giornata di sole e assenza di vento, piomba a spiaggia senza attendere l'arrivo della canonica Pasqua/fine della stagione di sci-inizio di quella balneare.

Ma bisognerebbe svestirsi dei panni nudisti (bella questa! ) e ragionare dal punto di vista di chi rischia capitali (se li ha) o la stessa casa se accede ad un mutuo ipotecario che, sarai d'accordo, non è di pochi spiccioli.

Ecco allora i famosi conti della serva di cui bisogna tenere conto:

Più allunghi la stagione, più costi hai.
-oltre agli stipendi, aumentano gli importi delle ferie maturate da pagare più i contributi inps ed ovviamente anche la liquidazione è diversa tra chi lavora tre mesi invece che otto o nove.
-luce, acqua e gas (i pannelli solari sono costosi e non è certo ci si riesca a dotarsene i primi anni).
-il deterioramento di ogni cosa più tempo viene usato.

Quanto al fatto che i nudisti siano generalmente "genovesi" (parole tue ) beh di questo fatto non si possono incolpare certo i gestori (e lì si torna sempre all'annoso problema/dilemma del perché o del motivo per cui una mastodontica realtà nudista estera abbia virato anche su....altro per poter sopravvivere e anzi, direi che ora sopravvive più che bene, visti i costi per soggiornare e vivere laggiù ).
Il mea culpa in questo caso, deve essere tutto nostro.


Perciò, secondo me, ben vengano le lamentele di chi, zainetto in spalla con spesa alla LIDL desidera poter stare nudo a spiaggia al mare o fiume o in collina su un prato...
...ma, a questo punto, se nessuno decide di investire sul turismo nudista...dobbiamo ammettere che ne ha tutte le ragioni.


a_fenice Inserito il - 24/07/2016 : 09:04:52
arystarko ha scritto:

Ovviamente a_fenice, basta che la gente si abitui al nudo. E comunque anche adesso non è che ci siano tutte queste denunce ... si tratta di pochissimi casi ogni anno.
vero, tato che finiscono subito sui giornali, e se le rapportiamo a quanta gente sta nuda ovunque … solo che vien da pensare … e se quel fesso alla fine sono io e mi becco la mega multa?

Però diciamoci una verità. Ammettendo che le notizie giornalistiche, per quanto enfatizzate per fare notizia, abbiano un minimo di fondamento: chi sono i denunciati?
Gente che sta nuda dove normalmente non c'è nudo, exibit, cretini, e maialotti.

A naso non sono cose che ci tangono, e che alla fine sarebbero più da 527 che da 726

Il che è anche un parziale sollievo a doppio senso.

arystarko Inserito il - 24/07/2016 : 07:50:21
Ovviamente a_fenice, basta che la gente si abitui al nudo. E comunque anche adesso non è che ci siano tutte queste denunce ... si tratta di pochissimi casi ogni anno.
a_fenice Inserito il - 24/07/2016 : 07:09:41
Ma soprattutto, se partissero robe così, in massa (altra utopia), il nudismo e il suo riconoscimento pubblico si sdoganerebbe da solo senza norme particolari, e diventerebbe così comune, che dei nudi "extraterritoriali", da barca come dice contemax, sarebbe così normale che cesserebbero denunce e quant'altro.

a_fenice Inserito il - 24/07/2016 : 06:57:59
Nudomark ha scritto:

Faccio sommessamente notare che gli olandesi amano i nostri piccoli campeggi naturisti e odiano quelli enormi e superorganizzati francesi.
Se avessi qualche soldo...investirei subito in una struttura in Italia, in qualsiasi posto. La riempirei sempre, con ospitalità e sole, quello che i "nordici" desiderano più di ogni altra cosa.
Chiaro che se poi ci fosse anche il mare fuori dal campeggio tutto sarebbe più bello e facile.
Ma ci arriviamo, poco alla volta, non quest'anno ma a breve, fidatevi.


Vero per alcuni, soprattutto in età, che amano ronfare stesi su una sdraio, in posti senza bimbi, senza musica, e pure senza mare (vedi ca le scope), ma non per tutti, altrimenti ci sarebbe già il "tutto esaurito" che gli investitori cercano.

Di sicuro l'offerta turistica dev'essere differenziata, onde poter attirare ogni tipologia, ma la massa vera ama posti che hanno un bel mix di tutto: tranquillità ma anche casino (musica, animazione) , spiaggia da passeggiare, birra buona, giovani e anziani, sole, arte, città storiche, ma la cosa più forte è il prezzo economico, giusto. Basta vedere come sono i posti che attraggono maggiormente.
Però c'è una certezza: l'Italia potrebbe offrire tutto ciò, in tutte le varianti, e poter attirare con poco sforzo ogni tipologia che si smisterebbe da sola nelle diverse opzioni.
Potrebbe offrire posti tipo Ibiza, così come posti tipo "dimenticati da dio", selvaggi al massimo. Dipende solo da … avere mentalità sveglie e soprattutto moderne, senza tanti paletti del cacchio.

arystarko Inserito il - 24/07/2016 : 06:36:17
La situazione ideale per un villaggio naturista, anche grande, è a Gela, in Sicilia, dove ci sono 6 km di spiaggia naturista autorizzata, senza alcun vincolo ambientale. E l'amministrazione è favorevole allo sviluppo di questo tipo di turismo.
Nudomark Inserito il - 24/07/2016 : 02:31:03
Faccio sommessamente notare che gli olandesi amano i nostri piccoli campeggi naturisti e odiano quelli enormi e superorganizzati francesi.
Se avessi qualche soldo...investirei subito in una struttura in Italia, in qualsiasi posto. La riempirei sempre, con ospitalità e sole, quello che i "nordici" desiderano più di ogni altra cosa.
Chiaro che se poi ci fosse anche il mare fuori dal campeggio tutto sarebbe più bello e facile.
Ma ci arriviamo, poco alla volta, non quest'anno ma a breve, fidatevi.
a_fenice Inserito il - 23/07/2016 : 23:13:11
Appunto perché quando un terreno è dichiarato parco, non puoi farci nulla, né campeggio, ne cessi (Dante), ne spesso c'è possibilità di accesso nemmeno a piedi, e se ci ammazzi una zanzare deturpi l'ambiente e ti arrestano più facilmente che se hai fatto una rapina in banca.

Quando non è parco… va analizzato punto per punto.

Vidi anni fa un posto in Calabria perfetto. Venni a sapere che la Famiglia locale non voleva estranei, preferendo tenere la gente sotto scacco e farla lavorare solo con la forestale per i ripopolamenti mirati (incendi dolosi appositi) e a dimostrazione c'erano ancora le rovine di una "tentata" pizzeria di un milanese.

Altri sono così fuori dal mondo e arcaici, che non offrirebbero nulla di interessante lì vicino. Oltre ovviamente a non volere nudisti.

Di situazioni ce ne sono mille diverse, di cui sicuramente la prima è l'opposizione alla gente nuda. Bene due persone sporadiche da combattere volta per volta, diverso è marchiare il paese come pervertito perché accoglie nudisti (ricordi le opposizioni di quel partito paraLega di Garda contro i raduni a Gardacqua?)

Basta vedere gli esempi di Brussa, Vizzola, e tutti noi ne conosciamo almeno uno che ha avuto questi problemi.

Altro aspetto non indifferente è l'approccio economico sbagliato di alcuni investitori. Il nudista è minimalista, si potrebbe quasi dire "genovese" (prendilo scherzosamente). Non vuole spendere molto, anche perché ha poco a poca distanza.
Il guadagno deve essere calcolato sulla massa e sul periodo.
Un campeggio tessile lavora da giugno a agosto. Uno nudista organizzato lavora da marzo a ottobre e anche oltre.
Di norma vogliono applicare prezzi assurdi, che allontanano la gente o sono solo per pochi danarosi.
Chiedere meno, il giusto, realizza più presenze, e per più del doppio dei mesi. Non si fa la stagione con un campeggio nudista, si fa mezzo anno, è solo se il posto è freddo d'inverno. Se no fai anche quasi tutto l'anno. Nei mesi centrali gli italiani, negli altri gli stranieri, che non hanno paura delle basse (per noi) temperature.

Ma questo discorso non è facile per farlo capire.
Quando si parla di turismo nudista, è solo questo su chi bisognerebbe fare conto.
Cosa succede invece? Aprono il campeggio, chiedono tariffe da grand hotel, rimangono vuoti, e dicono che il turismo nudista non esiste.

Per forza, ciò è naturale, e non ci vuole una scienza a capirlo. Riesci te a spiegarlo a loro?

siman Inserito il - 23/07/2016 : 22:28:20
Ovviamente il mio precedente post non voleva essere critico verso le tue parole.

Ho solo "capito" leggendo qui e in vari post, che spiagge senza ancora alcun stabilimento balneare esistono e sono abbastanza grandi (Cap d'Agde alla fin fine è lunga 3 km, non certo come certe spiagge francesi in Linguadoca verso la Spagna o quelle atlantiche).
Certo, Cap è pur sempre una piccola città dove provare l'ebbrezza di girare nudi in ogni dove ma ha anche...come dire?... certi aspetti che molti nudisti....ehm...aborrono.
E dato che è nata nudista e basta e poi, negli anni è diventata "anche" nudista...un motivo ci sarà bene non credi? E se un motivo c'è, suppongo che sia esclusivamente economico.

Però, seguendo un ragionamento tutto mio personale, riflettevo:
se ci sono in Italia spiagge lunghe e non frequentate, perché mai nessuno ha mai pensato di farci un campeggio addossato alla spiaggia?
In Corsica i villaggi di Punta Chiappa e Bagheera, per esempio, non sono propriamente confinanti con alcun paesino o cittadina.
Se funzionano in Corsica perché non dovrebbero funzionare anche in Sardegna o in Italia in generale? Visto, tra l'altro, che leggi nudiste o no esistono strutture nudonaturiste sul territorio nazionale?




a_fenice Inserito il - 23/07/2016 : 21:28:47
è semplice mettersi daccordo, se non ti fosse sfuggito il mio "di norma".

Prendere singoli situazioni e posti e generalizzarli, non ve bene ne per chi dice "tutta la Spagna è nudista" (non l'ho letto da nessuna parte, ma ammettiamo ci sia scritto), ne per chi dice "son tutti posti piccoli anche all'estero".

Ci sono luoghi e situazioni diverse in ogni dove. Cri stessa ha scritto che di solito va altrove, cioè una spiaggia non specificatamente autorizzata, ma dove nessuno rompe, solo che c'erano delle gare, ed è andata altrove, solo che è successo xyz.

Quagliozzi parla di una spiaggia abbandonata, ma nessuno ha detto che non ci siano posti non organizzati, liberi, ma non usufruibili.

Più o meno dal Lazio/marche in giù, la maggior parte delle spiagge è poco attrezzata, e più che altro lo è in ambito cittadino (vicino alle città). Il resto o è abbandonato o è parco. Torre guaceto, per dirne una.

Quello che intendevo io, rispondendo alla tua domanda, è che per avere turismo occorre un dualismo "campeggio+spiaggia".
Per attirare uno straniero, che ama tra parentisi venire in Italia per il clima, per la bellezza dei luoghi incontaminati, per il cibo, occorre un campeggio, ma non può essere solo quello, dato che non vengono a chiudersi in un recinto per le vacanze (es, Al Classe ci sono solo 100 x 100 mt di campeggio, un buco insomma). Vogliono anche andare al mare, in spiaggia, e starci nudi.
Al contrario solo una spiaggia e piccola, senza struttura ricettiva, costringe la gente a fare chilometri poi per raggiungerla, e ciò non stimola.
Naturist Park del Gargano è stupendo, ma sta a 20 minuti d'auto dal mare. Non proprio una vacanza nudista semplice.
Al Mort, visto mai che ci facessero un campeggio, ci sono più o meno 40 minuti a piedi da fare.
Alle Morge, il campeggio più vicino è a tre chilometri.
Al Troncone, il campeggio sovrasta la spiaggia, ma non è nudista.

Quello che intendo, se non hai capito, è che necessita un dualismo per avere la perfezione, tipo Cap per intendrci. Esci dall'appartamento, camper, tenda, 4 passi e sei in spiaggia.

Purtroppo le spiagge più belle e isolate dell'Italia sono immerse nei parchi, e se alcune puoi starci, ma fuori norma (Dante ad esempio), in altre hai proprio un divieto specifico (Torre Guaceto).

Se te fosti un imprenditore, dove faresti il tuo campeggio? Non lo vorresti sopra una spiaggia senza problemi, e sufficentemente grande? Chi va nudo a Cap D'Ail, non viene in albergo da te, giusto?

siman Inserito il - 23/07/2016 : 20:44:49
a_fenice ha scritto:


La questione delle lunghissime spiagge nominate da Siman? Buone, peccato che per essere così lunghe e solitarie fanno di norma parte di Parchi Nazionali, quindi è già facile che ci sia pure il divieto di ingresso






ALT, RAGAZZI!!!!!!!

Chiariamoci tutti perché non ci sto capendo più nulla.
Io credo a tutto ciò che chiunque afferma su status quo in altre realtà estere e nostrane.
Non ho motivo di dubitare delle loro parole e infatti non lo faccio.


Quagliozzi (o qualcun altro forse, ma appena leggerà ci dirà se è stato lui) affermava in un altro tread che una bellissima spiaggia è piena di cicche, cartacce, bottiglie di vetro rotte e plastica a volontà...
...adducendo come spiegazione che faceva parte di un piccolo comune come abitanti (e perciò con poche risorse economiche per affrontare pulizie di arenili) e che è terzo in Sardegna, come superficie comunale (quasi tutta di costa marina).

Ora, pur non essendo sicuramente un discendente di Einstein, trovo strano che quella spiaggia possa essere parte di una riserva naturale visto che non solo è frequentata ma anche (non me ne voglia Quagliozzi o chi per esso) anche mal frequentata.



Poi mi si dice che in Spagna si che intendono il nudismo in modo moderno e libertario e poi leggo il tread di Cri...

http://www.inudisti.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=16155

...dove, nel suo giustissimo sfogo, narra di una spiaggia a Fuerteventura (Spagna! Non Afghanistan) che nei suoi 3 chilometri di lunghezza, puoi fare nudismo solo in 100mt.



Ci vogliamo mettere d'accordo?




maro58 Inserito il - 23/07/2016 : 19:31:38
Nota ministeriale ????
E' vero ma piccolo particolare dingopino, siamo in italia !!
Paese degli azzeccagarbugli di manzoniana memoria dove le leggi semplici non sono mai approvate !
Per definire la tematica occorrono quantomeno 2 o 3 Decreti Leggi con altrettante modifiche in sede di converione in Legge e quindi almeno una ventina, sia per il decreto che per la conversione, circolari ministeriali per chiarire come interpretare ed applicare i vari commi degli articoli....
dingopino Inserito il - 23/07/2016 : 17:55:03
Lo dicevo sul serio se il semplice nudo non basta perevocare il 627 e questo viene stabilito in una nota ministeriale sarebbe giasufficente
a_fenice Inserito il - 23/07/2016 : 16:24:30
@ conte. Anche Laghi insiste con questa cosa degli "atti" e dello "stato".

Ciò che conta non è se ti muovi, ma ciò che sei.
Ti faccio un esempio per ragionare, utilizzando quanto detto finora. Se mi metto nudo e mi paralizzo in piazza S. Marco sono nudo in stato o nudo in atto?
Quindi se entro in un museo, e mi faccio calare la tunica che mi copre e guardo un quadro nudo, evito il divieto/disagio/non conformità del mio stato, quindi posso farlo? O conta semplicemente che sto a palle al vento?

@ dingopino.
Faccio l'avvocato del diavolo. Cos'è il nudismo? O il naturismo? Essere nudi e basta, o con tutta una serie di parametri? Se sto nudo e basta, se sto nudo e spippolo, se sto nudo e guardo? Chi misura cosa?

Della serie, noi sappiamo, o meglio, abbiamo i nostri significati. Non sono identici per altri, a cominciare dal mondo nudista.

Se viaggio nudo in auto, per me sono solo nudo, per altri nudisti, già nelle nostre fila, sono un esibizionista (a chi poi mi sto esibendo ancora devono dirmelo), per un legislatore, come determina dove finisce uno e comincia l'altro? Se mi pongo in situazione di essere ammirato nelle vie cittadine oppure se sono in autostrada?

Già ci sono state sentenze in passato per determinare se un nudo casalingo era exibit o meno.

Credo che al di là della vecchia barzelletta, poco si possa fare.
La barzelletta?
I carabinieri arrivano chiamati da una vecchietta che strilla che il vicino gira nudo nel suo cortile (di lui)
Loro arrivano e entrano nel giardino della donna, completamente recintato da un muro di tre metri
"Signora, dov'è questo nudista? Noi non lo vediamo!"
"Salire sul l'albero e guardate al di là del muro e lo vedrete"

Forse questa è la morale (legale) di tutta la storia. C'è nudo e nudo pur essendo lo stesso nudo, ciò che cambia è il muro in mezzo, ed è quello che può cambiarne il significato.
Oppure guardiamo il peccato, piuttosto che la morale. Il peccato della donna che non si fa i cacchi suoi, e arriva a salire sull'altro pur di cogliere il tranquillo nudista.

Mi ricordo di un caso, nudista in casa, finestre senza tende. La sentenza fu semplice: il giudice domandò se veniva visto mentre girava per casa o perché stava fisso alla finestra per farsi vedere nudo.
È il pericolo della discriminazione è questo. Magari stavi alla finestra per fumarti una sigaretta, ma c'è chi ha l'occhio cattivo e vede invece un esibirsi.

Domanda. E se chi vede vedesse solo un corpo nudo e si facesse l'11^comandento?

Il problema sarebbe risolto prima di essere posto


dingopino Inserito il - 23/07/2016 : 15:40:18
a_fenice ha scritto:

dingopino ha scritto:

Il nudo dove normalmente si indossa il costume e dove non e espressamente vietato non costituisce reato


Tipo cosi?

potrebbe, ma sicuramente esce qualcuno che fa distinguo tra la spiaggia di Forte dei Marmi e quella di "galliegalline", e si torna punto e a capo.

La questio delle lunghissime spiagge nominate da Siman? Buone, peccato che per essere così lunghe e solitarie fanno di norma parte di Parchi Nazionali, quindi è già facile che ci sia pure il divieto di ingresso (me lo sono sempre domandato: ma se un parco serve a tutelare una bellezza naturale, poi nessuno può entrarci e vederlo e goderlo, a che serve? Capisco non costruire, urbanizzare, ma nemmeno visitare a piedi, boh?)

Alla fine ritorna sempre quello: cambio di mentalità e comportamento (si non diamo sempre la colpa ai tessili, ma anche ai maniaci che hanno chiuso tutte le porte in questo senso)

Altre idee?




Oin alternativa
Legge 10000:
Il nudismo non e perseguibile con la ex legge 726 e 527 punto
ConteMax Inserito il - 23/07/2016 : 15:39:29
ionudista ha scritto:

Volevo dire ad arystarko e ConteMax che il problema stando nudi di incorrere in accusa di atti osceni in luogo pubblico (art. 527 ex cp) non c'è. cito testualmente (Cassazione Penale, Sez. III, 16 settembre 2013 (ud. 12 giugno 2013), n. 37823
Presidente Mannino, Relatore Amoresano, P. G. Izzo):

Quanto alla distinzione tra la fattispecie di reato di cui all’art. 726 c. p. (“atti contrari alla pubblica decenza”) e quella di cui all’art. 527 c. p. (“atti osceni”) – prosegue la Corte – essa consiste nel fatto che, mentre gli atti osceni offendono, in modo intenso e grave il pudore sessuale, suscitando nell’osservatore sensazioni di disgusto oppure rappresentazioni o desideri erotici, gli atti contrari alla pubblica decenza ledono il normale sentimento di costumatezza, generando fastidio e riprovazione (si veda, tra i precedenti, Cass. pen. sez. III n. 2447 del 14.3.1985).



Mi fa piacere che tu ce lo ricordi, ma già lo sapevamo e non solo, lo sto portando avanti da 6 pagine.
Il 726 parla di atti che ledono il comune senso del pudore. Atti=azioni. Il nudo non è un'azione. Camminare nudo è un'azione, orinare in autobus è un'azione, sputare su una vetrina è un'azione. azioni che ledono la comune decenza.
Se si riesce a stabilire come nel caso dell'allattare al seno in pubblico o il topless sulle spiagge (sanzionati col 726 fino a qualche anno fa) che il corpo umano nudo non riprovevole se non in determinate situazioni, come qualsiasi cosa, solamente allora si potrà pensare a qualche legge in proposito.

Ad oggi, che legge serve? qualcuno me lo dica.
ionudista Inserito il - 23/07/2016 : 14:26:21
Volevo dire ad arystarko e ConteMax che il problema stando nudi di incorrere in accusa di atti osceni in luogo pubblico (art. 527 ex cp) non c'è. cito testualmente (Cassazione Penale, Sez. III, 16 settembre 2013 (ud. 12 giugno 2013), n. 37823
Presidente Mannino, Relatore Amoresano, P. G. Izzo):

Quanto alla distinzione tra la fattispecie di reato di cui all’art. 726 c. p. (“atti contrari alla pubblica decenza”) e quella di cui all’art. 527 c. p. (“atti osceni”) – prosegue la Corte – essa consiste nel fatto che, mentre gli atti osceni offendono, in modo intenso e grave il pudore sessuale, suscitando nell’osservatore sensazioni di disgusto oppure rappresentazioni o desideri erotici, gli atti contrari alla pubblica decenza ledono il normale sentimento di costumatezza, generando fastidio e riprovazione (si veda, tra i precedenti, Cass. pen. sez. III n. 2447 del 14.3.1985).

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