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DieC79
iNudistfedele
   

Regione: Lazio
Prov.: Roma
Città: Roma
787 Messaggi |
Inserito il - 16/07/2015 : 18:05:26
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Carissimi, è con estremo piacere che allego, qui sul forum, il testo del comunicato che Uni Lazio sta inviando alle agenzie di stampa, a seguito dell'incontro avuto con l'assessorato all’Ambiente e Sostenibilità del Comune di Roma, in mano a Estella Marino :
OASI NATURISTA DI CAPOCOTTA: Unilazio chiede al Campidoglio il ripristino della situazione originaria.
In vista del rinnovo del bando per l’assegnazione della gestione dei servizi all’interno dell’Oasi Naturista di Capocotta, una delegazione del Consiglio Direttivo di Unilazio (Unione Naturisti Italiani – Sezione Lazio) si è incontrata con l’Assessorato all’Ambiente e Sostenibilità del Comune di Roma, in mano a Estella Marino, per chiedere che su questo tratto di arenile, dedicato dal 1999 alla pratica naturista, si faccia uno sforzo per riportalo alle origini. In questi 16 anni, infatti, l’Oasi Naturista di Capocotta ha conosciuto una metamorfosi ingiustificata che l’ha trascinata oltre le indicazioni contenute nella delibera comunale con la quale venne istituita, conferendole da alcuni anni l’appellativo di “spiaggia clothing optional”. La rimessa a bando del chiosco e della spiaggia dovrà quindi, per Unilazio, riportare all’utilizzo esclusivamente naturista dell’Oasi, oggi frequentata anche per il 50% da gente in costume, a tutto discapito dei naturisti stessi che, già costretti – per evidenti motivi di legge - in un’area deliminata di 250 metri, per giunta erosa dalle mareggiate, si trovano ora a doverla condividere con chi naturista non è ed ha peraltro a disposizione, sulle stesso tratto di Capocotta, altri 5 chioschi con arenile. Tutto ciò – precisa Unilazio - se da un lato non può che evidenziare l’avvio, da parte del mondo “tessile”, di un nuovo approccio e di una nuova attenzione culturale nei confronti del naturismo, dall’altro lato “ci costringe comunque a tener conto del fatto che nel nostro Paese le norme del codice penale ancora lasciano alta la barriera tra chi è “dentro” e chi è “fuori” queste filosofie di vita. Prova ne è che in Italia dobbiamo ancora ricorrere alle spiagge naturiste legalizzate (e dunque ben circoscritte ed evidenziate) per poter esercitare in aree di pochi metri quadri ciò che in altri Paesi è da sempre un diritto rientrante nelle libertà dell’individuo.”
L’auspicato ritorno al passato imporrà di conseguenza una ponderata riflessione anche sulla presenza del ristorante all’interno dell’Oasi, mentre lo studio da parte dell’Assessorato di un “progetto-pilota” sulla prima spiaggia naturista autorizzata nel nostro Paese, la spiaggia naturista della Capitale, potrebbe indurre – suggerisce Unilazio – ad un ampliamento dell’area legalizzata proprio in vista del raggiungimento di quelle finalità turistico-ricreative sulla utilizzazione del demanio marittimo richiamate nella legge 26 giugno 2015, n. 8, recentemente approvata dalla Regione Lazio.
Per il Campidoglio potrebbe essere questa l’occasione per iniziare a lavorare su soluzioni progettuali che portino allo sviluppo del turismo naturista nella Capitale secondo un modello esportabile anche in altri Comuni: “non lasciamocela scappare di mano”, esorta Unilazio.
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"fingo d' aver capito che vivere è incontrarsi, aver sonno, appetito, far dei figli, mangiare, bere, leggere, amare... grattarsi!" |
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pieros_it
iNudisti Staff - Admin pieros_it@inudisti.it
    

Regione: Campania
Prov.: Napoli
Città: Napoli
8435 Messaggi |
Inserito il - 16/07/2015 : 22:00:06
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| Bene ragazzi, speriamo si riesca a far ritornare Capocotta un'oasi naturista! Buon lavoro |

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Stare nudi crea dipendenza....una volta che provi non ne sai più fare a meno...
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