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a_fenice
iNudisti Staff - S.Admin a_fenice@inudisti.it
    

Regione: Umbria
Prov.: Perugia
Città: città di castello
24279 Messaggi |
Inserito il - 12/09/2015 : 20:53:42
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La libertà: quella cosa in cui sei libero di essere e fare ciò che vuoi, fino al confine dettato dalla libertà degli altri.
Rispetto: quella cosa per cui lasci agli altri la propria libertà di essere, finchè non invadono la tua libertà di essere
Sempre più spesso in questi anni si legge di azioni pratiche o verbali o scritte, per cui qualcuno pretende del rispetto verso le proprie libertà, ma non si degna allo stesso modo nel rispettare le libertà degli altri.
I confini dell’agire purtroppo sono spesso stretti, molto stretti, e altrettanto spesso vengono prevaricati nella convinzione di poterselo permettere. Il tutto viene amaramente condito dalla propria convinzione di essere nel giusto, fino al punto di voler sopraffare l’altro.
Senza addentrarci nelle teorie dei massimi sistemi, teniamoci nella semplicità del nostro modo di vivere.
A noi piace stare nudi. A tanti non frega nulla se stai nudo, ad altri frega cosi tanto che “scendono in piazza” definendoti usando termini offensivi e denigratori.
Questa cosa ci sconvolge tantissimo, perché sappiamo che il nudismo vissuto in un certo modo non è ne perverso ne cattivo, ma è anzi un modo per stare in comunità, senza paletti sociali, quali razza, religione, sesso, sessualità, ricchezza, stato sociale. E tutto comincia semplicemente mettendosi letteralmente a “nudo”, senza indossare neanche un distintivo di classe, quale può essere anche un semplice costume. Ciò ci porta ad essere socievoli, a non guardare l’altro neanche nelle proprie fattezze, deficienze o difetti fisici, ma a considerarlo solamente per il contenuto intellettuale. Persone ormai fuori forma, anche pesantemente, con grossi difetti fisici devastanti, derivati anche da menomazioni chirurgiche, oltre che derivanti dall’età, non appaiono diversamente ai nostri occhi di giovani ventenni in piena forma fisica. Sappiamo ovviamente vedere le fisicità, ma ciò non ci fa disprezzare una persona se non ha più i requisiti del “bel fico o della bella gnocca”. Nonostante tutto veniamo continuamente attaccati, soprattutto dai media, che pur di fare scandalo e scalpore, non si astengono dal buttare la termini offensivi verso noi e la nostra filosofia, senza nemmeno domandarsi i perché e i percome.
Questo stato di fatto dovrebbe, e ripeto dovrebbe, portarci ad essere solidali con altri che subiscono la stessa sorte. Difficilmente qualcuno di questi si salva, perché il semplice fatto di appartenere ad una determinata categoria, fa si che qualcun altro si adombri solo a vederne la presenza nei luoghi comuni
Passiamo in rassegna velocemente varie “suddivisioni”, semplicemente per capire l’assurdità di quanto avviene.
- I singoli. Sono normalmente guardati di malocchio come una truppa di segaioli e affamati di sesso. Il loro ingresso nei campeggi è spessissimo impedito. La loro presenza in spiaggia disturba e mette ansia. La paura di essere assillati da loro è costante.
- I gay. Sono altamente temuti e considerati come degli invasori, come coloro che appena ti vedono, ci provano e attentano alla tua verginità anale.
- Le coppie. Sono considerate le portatrici di sesso di maggior rilievo. Che siano monogami, scambisti, exibit, tutte in spiaggia sono temute e tenute lontane, per non incorrere in inviti e visioni particolarmente calde (o scabrose)
Vista cosi non si salva nessuno, ma manca ancora una categoria negletta: I nudisti.
- I nudisti, sono quelle persone che trovi in spiaggia senza costume, coi ciondoli e le tette cascanti in piena vista, persone di dubbia fiducia, che stanno li per manifestarsi e rompere le @@ alla gente, turbando la tranquillità comune.
Non pare che ci sia qualcosa che non torna? Tutti che stanno in ansia per tutti, chiunque essi siano. Tutti che hanno in odio qualcun altro, timore di qualcun altro, terrore di ciò che può succedere.
A dar retta bisognerebbe invocare la dominazione dell’ISIS, cosi che tutti stiano belli chiusi in casa, senza che nessuno possa fare nulla di cosi terribile.
Conseguenza di tali paure, terrori, ansie, è che ognuno di questi dia addosso agli altri, senza riuscire a capire, o non volendo capire, qual è il punto di confine che permetterebbe a tutti di convivere senza paure, ansie … menate mentali
A mio parere il punto di confine è solo l’esercitare il proprio sesso e sessualità in ambito pubblico, dove non consentito e dove non accettato, o dove non è consuetudine. Il sesso, volente o nolente, è quell’elemento che tutti consumano, ma che ognuno esplica in modo diverso, e ogni modalità fa si che osteggi l’altra: insomma un tabù ancestrale, che pochi ancora hanno superato.
Cosi tocca leggere quasi quotidianamente del sagaiolo scoperto tra i cespugli, o si sentono accuse contro le coppie che si esibiscono, o contro quelle scambiste, del gay che attenta alla verginità di qualcuno, e si, pure del nudista che si esibisce in una spiaggia.
Nessuno si salva, tutti ugualmente perversi, nonostante arrivino spesso, troppo spesso, dei moniti dall’alto delle cattedrali umane, per cui ci sarebbe qualcuno di questi che sia migliore di qualcun altro, e che inneggi alla cacciata degli altri.
A mio parere, a mia esperienza, tutti possono tranquillamente convivere e condividere gli stessi spazi e luoghi. Ne ero convinto anni fa, e dopo anni di presenza nel sito, dopo aver organizzato e partecipato a tanti incontri e raduni, a cui hanno partecipato ognuna di queste singole “razze”, dopo aver visto migliaia di persone di ogni “credo” convivere tranquillamente, ho elaborato la mia teoria, che credo sia da molti condivisa, ma ancora poco praticata.
Il distinguo di base, inutile girarci attorno, è il sesso praticato pubblicamente.
Condanniamo chi lo pratica? Si e no. Si se vuol praticarlo dove, come dicevo sopra, non è consono, consuetudine, opportuno. No, se tale pratica viene esercitata in aree e luoghi definiti.
Se ad esempio la spiaggia è piccola, e tutti son commisti, chiaro che la regola generale sia: tranquillità delle azioni. Buoni con le mani e con gli ammennicoli.
Se la spiaggia è enorme, e permette di suddividere non nudisti da scambisti, da gay etc, ma chi non vuol praticare sesso (naturisti, famiglie, magari con prole al seguito, singoli etc) da chi vuol praticarlo (e non elenco un bel nulla).
Se questa suddivisione esiste, c’è possibilità di metterla in pratica, non capisco perché gli uni siano meglio degli altri, o perché devono essere additati. Starà a me andare nella zona che ritengo più idonea, lasciando in pace l’altrui categoria.
Sono uno di quelli per cui il sesso bla bla bla, … starò nella zona tranquilla.
Sono uno di quelli che ama far casino e xxxx …. Starò nella zona trasgressivo pratica.
Ma perché gli uni devono parlare male degli altri, e viceversa? Perché gli uni vogliono combattere gli altri, e viceversa?
Il mondo pare abbastanza grande per poter contenere tutti, e il rispetto reciproco dovrebbe farla da padrone, non teorie classiste, teorie da “io sono il santo, voi andate combattuti e fatti fuori”. Ognuno a questo mondo ha diritto di scelta e di vita. Nessuno è più perfetto di un altro.
Perverso è chi ruba, chi ammazza, chi mangia sulle disgrazie altrui.
Basterebbe seguire i semplici (per modo di dire) e antichi detti di cui all’inizio: Il esercito la mia libertà, finchè non invado la tua, ma te non devi pretendere di azzerare la mia libertà in nome della tua.
Parimenti io rispetto la tua libertà di esercitare, ma te devi rispettare la mia di non farlo o non vedere. Per cui, te che non vuoi vedere ne fare stà da una parte, senza inveire o diffamare o discriminare l’altro, e te che invece vuoi farlo, fallo, ma nei luoghi dove c’è consenso o è ammissibile, senza prendertela o inveire o diffamare chi non ama farlo.
Non c’è libertà ne rispetto quando: uno si vuol mettere nudo dove non è possibile, uno si mette a segarsi davanti a chi non vuole, uno non può stare da solo perché sospettato di azioni diverse, una coppia viene mal giudicata perché nel privato fa i cacchi suoi, una coppia si esibisce in mezzo ad altri non sessualmente liberi o interessati, un gay non può stare col suo compagno, un gay rompe le scatole ad un non gay o non interessato alle sue performance, uno si crede meglio dell’altro e diffama, discrimina, offende additando al “diverso” non rendendosi conto che anche lui, in primis, è già di per se un “diverso”
Potrei continuare all’infinito in un senso o nell’altro, ma credo e spero siate abbastanza intelligenti per capire da soli i vari limiti che intendo.
Questo è il mio credo…..
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 Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990
Libero Pensatore - Ciò che non farei non dovrà mai diventare ciò che non devono fare gli altri. - Stay hungry, stay foolish - Per aspera ad astra -
Gli schemi sono solo nelle menti di chi se li prefissa. Siate sinceri con voi stessi e ascoltate la vostra natura. Chi sono gli altri per definire che cos’è normale e cosa diverso
Casa mia e cosa ci puoi trovare http://villafenice.blogspot.com
 
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ulisse62
iNudistamico
 
Regione: Lombardia
Prov.: Como
195 Messaggi |
Inserito il - 13/09/2015 : 13:32:39
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Suggerico un libercolo scritto agli inizi del '900, è in assoluto il primo romanzo di una delle maggiori scrittrici del secolo scorso e morta non molti anni fa, si intitola Alexis ed è stato scritto da una giovane Marguerite Yourcenar. Ci si impiega poco a leggerlo ma contiene pagine che decrivono benissimo il comportamento della gente e la libertà altrui ad essere sè stessi. |
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PaoloBolsena
iNudistaffezionato
  

Regione: Lazio
Prov.: Viterbo
Città: viterbo
288 Messaggi |
Inserito il - 13/09/2015 : 19:49:36
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Quello che ci frega è la ricerca della nostra identità (chi sono? dove sono? quando sono assente di me?), che inseguiamo con disperazione anziché con curiosità e rispetto del grande mistero. Anziché nutrirci della ricerca delle domande compriamo quotidianamente le risposte, tutte disponibili a buon mercato in un mondo diviso in vinti e vincitori.
La conseguenza? Ci formiamo come individui spesso sparando sugli altri, descrivendo ciò che non siamo e accusando: non so cosa sono, non so come sono fatto, non so nemmeno cosa voglio ma dato che tu sei gay grasso o nudo fai schifo, e dirtelo, saperlo, socializzarlo mi aiuta a definire me stesso. Dire a se stessi cosa non si è offre una percezione di identità che, seppure fragilissima, di fatto tampona quel senso di disperazione e paura tipico di pressoché qualsiasi società competitiva.
Viviamo di desiderio di controllo e di centralità del nostro ego, siamo pronti a tutto pur di perimetrare uno spazio che sia a nostra immagine e somiglianza pensando che questo sia davvero possibile e che abbia persino un senso, abbiamo una bassassima soglia di tolleranza per tutto ciò che non capiamo (perché non lo abbiamo sperimentato, perché non lo abbiamo mai incontrato prima, perché viene da altre esigenze ecc.).
In più mettiamoci che tutto quello che non ha una forma riconoscibile lo respingiamo a priori grazie ad un atavico istinto di sopravvivenza (la lucertola non sa se tu la vuoi osservare e coccolare oppure vuoi farle del male, non sa cosa sei e quindi scappa, vede solo che sei molto più grande di lei; noi si fa la stessa cosa, reagiamo allo stesso modo, magari condendo la fuga con una denuncia o un articolo di giornale).
Godere della varietà della natura umana, sorridere dinanzi a comportamenti che non capiamo o non vogliamo per noi, superare con una battuta o persino con un abbraccio l'azione sgraziata o disarmonica di qualcuno, son tutte cose che richiedono una introspezione a cui siamo assolutamente disabituati. E' quel senso di rispetto del mistero di cui parlavo prima, mettersi in una posizione di attesa, accettare di sedersi in ultima fila, ascoltare molto prima di parlare.
Nell'epoca dei cosiddetti "social" la cosa temo non migliorerà, anzi la ricerca dell'identità diventa parossistica, ci si trasforma in personaggi e si diventa dipendenti dalla connessione con gli altri. Se la cosa riguardasse solo i giovani magari ci verrebbe in mente un modo per fare qualcosa, ahimé colpisce quasi tutti.
Insomma grazie per lo spunto Max, come sempre molto interessante, mi hai colto su un aspetto così centrale per me, un po' per un percorso di vita inusuale che quindi si scontra quotidianamente con i modelli dominanti, un po' per l'appartenenza ad una serie di minoranze discriminate in quanto portatrici di comportamenti rivelatori della diversità.
Buona serata a tutti!!
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Nudomark
iNudistfedelissimo
    
Regione: Lombardia
Prov.: Como
Città: Como
2782 Messaggi |
Inserito il - 13/09/2015 : 20:09:16
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E' un periodo che non ho voglia di niente, che vedo tutto nero e anche il naturismo mi è per quanto possibile nel mio ruolo lontano, leggere 3 interventi così, interessanti, intelligenti devo essere sincero mi apre un po' il cuore... |
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siman
iNudistfedelissimo
    

Regione: Liguria
Prov.: Savona
Città: Marchesato Del Carretto
12880 Messaggi |
Inserito il - 14/09/2015 : 12:28:21
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Bella riflessione anche se più volte affrontata in altri tread ma non per questo poco interessante.
Il fatto è che a volte (non mi permetto di scrivere "spesso") persino noi nudisti non ci fidiamo di altri nudisti se si sa (o si pensa ) che abbiano diverse visioni della vita seppur al di fuori di quando praticano lo stesso nudismo. . Appare quasi una pretesa di standardizzati e obbligatori pensieri dettati da un (per fortuna fantascientifico!!!) decalogo del "sano e provetto naturista" quasi che essere un nudista debba significare appartenere ad una perversa fotocopia di uguali e standardizzati pensieri e comportamenti anche e soprattutto nella vita di tutti i giorni.
Se andiamo a ben vedere nell'altro tuo tread "Ma...cosa dicono di noi"
http://www.inudisti.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=15175
si legge più rispetto e intelligenza nelle parole di un trasgressivo che in tanti, tantissimi interventi che di tanto in tanto appaiono qui e postati da nudisti o naturisti che, proprio di quella tanto agognata LIBERTA', dovrebbero essere i paladini.
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UN FORUM E' COME UN'ORCHESTRA. MA FAR PARTE DI UN'ORCHESTRA NON SIGNIFICA SAPER COMPORRE UNA SINFONIA.
SII FELICE DA VIVO PERCHE' RIMARRAI MORTO PER UN BEL PEZZO
Semel in anno licet insanire
 
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Modificato da - siman in data 14/09/2015 15:45:07 |
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Eroe
iNudistfedelissimo
    

Regione: Abruzzo
3568 Messaggi |
Inserito il - 14/09/2015 : 15:02:31
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Per me basterebbe mettere un cartello sotto quello di "Spiaggia naturista a 500 m." con scritto "Bordello a cielo aperto a 850 m." ed un altro "Area gay a 1.200 m." e chiaro che le aree ove si pratica sesso a cielo aperto dovrebbero avere delle sentinelle per rimandare indietro gli eventuali minorenni che dovessero li giungere senza essere accompagnati dai genitori. |
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Eroe
iNudistfedelissimo
    

Regione: Abruzzo
3568 Messaggi |
Inserito il - 14/09/2015 : 15:04:06
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Dimenticavo creerei anche un percorso segnalato con "Sentiero dei guardoni" così possono spiare fra i cespugli senza essere visti ... in fondo bisognerebbe accontentare anche loro. |
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siman
iNudistfedelissimo
    

Regione: Liguria
Prov.: Savona
Città: Marchesato Del Carretto
12880 Messaggi |
Inserito il - 14/09/2015 : 15:18:37
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| Eroe ha scritto:
Per me basterebbe mettere un cartello sotto quello di "Spiaggia naturista...
...ed un altro "Area gay a 1.200 m." ...
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Che ti hanno fatto di male i gay a spiaggia? Ti hanno rubato il cestello con la merenda? 
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nick54
iNudistaffezionato
  
Regione: Puglia
Prov.: Bari
525 Messaggi |
Inserito il - 14/09/2015 : 17:56:39
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Condivido quanto hai scritto, Max. Io penso, che la maggioranza delle persone tende sempre a giudicare, e a suddividere in categorie gli altri,questo a prescindere da qualsiasi ragionamento logico. Non ho ancora capito quale sia il meccanismo, o la molla che fa scattare questa "mania", ma forse, come giustamente ricordavi tu, è da ricondurre a questa voglia di elevarsi, di essere sempre al di sopra degli altri, della serie io sono meglio di te....che tristezza! Così, non andremo mai da nessuna parte. |
Io sono quello che sono, non quello che la gente vuole che io sia. (Bob Marley) |
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a_fenice
iNudisti Staff - S.Admin a_fenice@inudisti.it
    

Regione: Umbria
Prov.: Perugia
Città: città di castello
24279 Messaggi |
Inserito il - 14/09/2015 : 20:41:06
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Vedi 54, di norma uno tende a pensare sempre al proprio mulino, fregandotene degli altri, e ritenendosi migliore di altri. Pur tenendo presente il netto confine tra illecito e lecito, da cui e in cui tutto il discorso delle libertà crolla (che so, usiamo ad esempio la pedofilia, non ci sarà libertà che tenga, son persone da far fuori e basta), io ritengo che il mondo è così ampio e variegato che non possiamo misurare tutto col nostro metro (di giudizio, di morale, di regole societarie etc). Ogni persona ha un suo modo di vedere le cose, ma da nessuna parte è scritto che il nostro sia migliore o peggiore di altri. E questo finché vale la regola: la tua regola vale per te, non è detto che valga per me.
Ma la cosa che mi da più fastidio in assoluto sono le generalizzazioni. Non si può parlare male di un qualsiasi gruppo, così, per punto preso, per convinzioni ataviche. Proprio ieri sera spiegavo con un esempio parallelo ad un amico. Prendiamo i napoletani. Sappiamo che purtroppo c'è una buona dose di malavita, di mafia, dura da combattere e da vincere. Io accetto che uno mi dica: non amo i napoletani. Non amo napoli. Non mi piace la pizza, la vita in strada, quello che vuoi. Se ne può parlare discutere, e in ogni caso nessuno obbligherà mai nessun altro a cambiare idea. Ma non accetto ne tollero che venga emesso il diktat: i napoletani son tutti mafiosi, quindi da allontanare e combattere.
Tornando, mi pare di aver ben spiegato che non sto parlando di commistione tra chi vuol far sesso in pubblico e chi no, le due cose devono rimanere ben separate, non sono né credo saranno mai condivisibili. Ma allo stesso tempo non mi piace che venga presa e additata una categoria solo per punto preso.
@eroe: il voyeur è una patologia, più che uno stato di fatto. E fonda la sua realizzazione nel rubare immagini di altri. Se vuoi fargli il sentiero con i cespugli fallo, ma quelli violano la tua libertà per esplicare la loro, quindi l'esempio è fuori luogo. Ma perché non pensate un po' prima di inalberarvi? Se e dico se, un domani, ci sarà una spiaggia dedicata agli exibit, se poi i guardoni vanno li, saranno in tre a soddisfarsi a vicenda. Peccato che gli uni si sollazzano esibendosi a chi non ama sesso, e agli altri piace vedere non chi fa sesso all'aperto, ma innocenti nudi, slumandoci sopra. Come succede quando becchiamo i cerca foto o i pippaioli da chat: a quelli non piace andare sulle chat porno, li è scontato che dall'altra parte ci sia uno disponibile; ciò non fa trasgressione, quindi non interessa. Ma se non capite che io non ho detto queste cose, siamo ancora più indietro di quanto pensassi. |
 Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990
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Eroe
iNudistfedelissimo
    

Regione: Abruzzo
3568 Messaggi |
Inserito il - 14/09/2015 : 23:12:30
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| siman ha scritto:
| Eroe ha scritto:
Per me basterebbe mettere un cartello sotto quello di "Spiaggia naturista...
...ed un altro "Area gay a 1.200 m." ...
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Che ti hanno fatto di male i gay a spiaggia? Ti hanno rubato il cestello con la merenda? 
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Era tanto per dire visto che a qualcuno i gay danno fastidio e comunque, come in tutte le categorie, anche fra loro ci sono dei rompiballe ed alcuni li ho incontrati anch'io. |
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Eroe
iNudistfedelissimo
    

Regione: Abruzzo
3568 Messaggi |
Inserito il - 14/09/2015 : 23:25:50
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| a_fenice ha scritto:
...
@eroe: il voyeur è una patologia, più che uno stato di fatto. E fonda la sua realizzazione nel rubare immagini di altri. Se vuoi fargli il sentiero con i cespugli fallo, ma quelli violano la tua libertà per esplicare la loro, quindi l'esempio è fuori luogo. Ma perché non pensate un po' prima di inalberarvi? Se e dico se, un domani, ci sarà una spiaggia dedicata agli exibit, se poi i guardoni vanno li, saranno in tre a soddisfarsi a vicenda. Peccato che gli uni si sollazzano esibendosi a chi non ama sesso, e agli altri piace vedere non chi fa sesso all'aperto, ma innocenti nudi, slumandoci sopra. Come succede quando becchiamo i cerca foto o i pippaioli da chat: a quelli non piace andare sulle chat porno, li è scontato che dall'altra parte ci sia uno disponibile; ciò non fa trasgressione, quindi non interessa. Ma se non capite che io non ho detto queste cose, siamo ancora più indietro di quanto pensassi.
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Secondo me anche il sesso patologico alla ricerca di situazioni sempre più estreme è una patologia almeno per coloro che ne sono alla continua ricerca ed oltretutto hanno tanti luoghi ove possono incontrarsi per cui non vedo il motivo perché lo debbano fare in un'area pubblica. Se in spiaggia venissero per incontrarsi e conoscersi potrebbero essere anche i miei vicini di ombrellone e potrei fare anche amicizia con loro, in fondo è una scelta personale patologica o meno che sia, ma che esercitino i loro passatempi 200 metri più in la francamente sono del tutto contrario ed al massimo potrei essere d'accordo che gli si conceda una spiaggia in un luogo del tutto diverso da quello dove si pratica normale nudismo e/o naturismo. Lo stesso vale per i gay che vogliono praticare sesso all'aperto per il resto ho amici gay e con uno di loro una volta ho anche praticato nudismo e basta  |
Modificato da - Eroe in data 14/09/2015 23:26:44 |
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a_fenice
iNudisti Staff - S.Admin a_fenice@inudisti.it
    

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24279 Messaggi |
Inserito il - 14/09/2015 : 23:48:17
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| Eroe ha scritto:
| a_fenice ha scritto:
...
@eroe: il voyeur è una patologia, più che uno stato di fatto. E fonda la sua realizzazione nel rubare immagini di altri. Se vuoi fargli il sentiero con i cespugli fallo, ma quelli violano la tua libertà per esplicare la loro, quindi l'esempio è fuori luogo. Ma perché non pensate un po' prima di inalberarvi? Se e dico se, un domani, ci sarà una spiaggia dedicata agli exibit, se poi i guardoni vanno li, saranno in tre a soddisfarsi a vicenda. Peccato che gli uni si sollazzano esibendosi a chi non ama sesso, e agli altri piace vedere non chi fa sesso all'aperto, ma innocenti nudi, slumandoci sopra. Come succede quando becchiamo i cerca foto o i pippaioli da chat: a quelli non piace andare sulle chat porno, li è scontato che dall'altra parte ci sia uno disponibile; ciò non fa trasgressione, quindi non interessa. Ma se non capite che io non ho detto queste cose, siamo ancora più indietro di quanto pensassi.
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Secondo me anche il sesso patologico alla ricerca di situazioni sempre più estreme è una patologia almeno per coloro che ne sono alla continua ricerca |
il sesso patologico non è l'argomento in tema | ed oltretutto hanno tanti luoghi ove possono incontrarsi per cui non vedo il motivo perché lo debbano fare in un'area pubblica. |
anche i nudisti han tanti luoghi dove denudarsi, in casa, in doccia, nel letto...perchè devono farlo in area pubblica? | Se in spiaggia venissero per incontrarsi e conoscersi potrebbero essere anche i miei vicini di ombrellone e potrei fare anche amicizia con loro, |
che è l'argomento del topic | in fondo è una scelta personale patologica o meno che sia, ma che esercitino i loro passatempi 200 metri più in la francamente sono del tutto contrario |
reply, non è il tema del topic, inutile parlarne | ed al massimo potrei essere d'accordo che gli si conceda una spiaggia in un luogo del tutto diverso da quello dove si pratica normale nudismo e/o naturismo. |
questo sarebbe il massimo della libertà, e oltretutto eviterebbe continue commistioni | Lo stesso vale per i gay che vogliono praticare sesso all'aperto per il resto ho amici gay e con uno di loro una volta ho anche praticato nudismo e basta 
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una volta sei uscito con un gay? Una volta? Capperi hai fatto progressi. Nei nostri raduni non chiediamo la sessualità dei partecipanti, ma son sicuro che più o meno ogni "categoria" è ampiamente rappresentata, e nessuno si è mai posto il problema di contare quante volte e con quanti gay sia uscito a prendere il sole. Se è vera la stima che almeno il 15 % delle persone sia gay, te pensa con quanti ogni giorno ci esci, ci lavori, ci vai a confronto in ogni ambito e nemmeno lo sai. Chissà, forse anche il tuo urogolo lo è, occhio quando ti fa un'ispezione rettale....
questa da te non me l'aspettavo.....
Ma è tanto difficile dire: sono uscito con degli amici, ma di che sessualità sono non lo so e non me ne frega un cacchio? O pensate che chi pratica sesso "diverso" (che brutto termine, ma concedetemelo), non moglie marito e basta, sia sempre in giro a pipo dritto e patata spalancata a cercare orge? E' cosi difficile pensare e capire che chi è sessualmente libero, non è poi cosi sessualmente malato, o sessualmente in cerca costante? |
 Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990
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Eroe
iNudistfedelissimo
    

Regione: Abruzzo
3568 Messaggi |
Inserito il - 15/09/2015 : 00:08:03
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Va be' Fenice non mi va di complicarmi la vita discutendo sulla tua libera interpretazione di quanto ho scritto sai cavillare meglio di me per cui mi arrendo. Comunque il nudismo lo puoi praticare anche in casa il naturismo no. Io mi riferivo solo alle pratiche fatte all'aperto in pubblico per il resto se con me ti comporti normalmente delle tue idee politiche, dei tuoi gusti sessuali, se ti fai droghe o altro non me ne importa nulla in quanto sono solo fatti tuoi. |
Modificato da - Eroe in data 15/09/2015 00:12:54 |
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a_fenice
iNudisti Staff - S.Admin a_fenice@inudisti.it
    

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24279 Messaggi |
Inserito il - 15/09/2015 : 06:38:25
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Ottimo eroe, ora ti riconosco. Battuta che hai fatto a parte, sul post prima, e che ho utilizzato per rafforzare, questa è l'essenza del topic. " Io mi riferivo solo alle pratiche fatte all'aperto in pubblico per il resto se con me ti comporti normalmente delle tue idee politiche, dei tuoi gusti sessuali, se ti fai droghe o altro non me ne importa nulla in quanto sono solo fatti tuoi." Non potevi scegliere parole migliori!! È questo il punto. Se ti comporti normale, stai tranquillo, il resto son fatti tuoi. Perché dovrei combatterti a prescindere. Ed è proprio questo che mi da fastidio in molti post che riportano attività non consona. Che si parli dei singoli fatti, dei singoli comportamenti da cretini, senza esordire con "c'era questa specie umana quindi", o "combattiamo quest'altra specie". Sono delle massificazioni che non sopporto. |
 Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990
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Eroe
iNudistfedelissimo
    

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3568 Messaggi |
Inserito il - 15/09/2015 : 17:14:02
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| a_fenice ha scritto:
Ottimo eroe, ora ti riconosco. ... |
Come vedi abbiamo idee comuni è solo il modo di esporle che a volte è diverso e li capita di non capirsi figurati cosa succede quando la pensiamo diversamente  |
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a_fenice
iNudisti Staff - S.Admin a_fenice@inudisti.it
    

Regione: Umbria
Prov.: Perugia
Città: città di castello
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Inserito il - 15/09/2015 : 18:54:12
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Vero, il modo di esporle, e non mi riferisco a te, ma a quanti stan li a costruir barriere e a quanti invece, quelle battute, son tristi realtà. Un'altro aspetto che mi rode, già esposto, è che noi, per quanto numerosi, siamo un'altrettanta minoranza, che chiede libertà e rispetto. Come faremo ad ottenerla, se siamo i primi era erger barriere, in nome di un perbenismo? Dire: ma noi siamo bravi e tranquilli, crediamo basti davvero? A chi non vuol vedere nudi, se non è il Davide di Donatello, sai che gliene frega se poi in spiaggia fai sesso o meno? Il problema del l'accettazione di tutti, è molto più ampio di quanto andiamo predicando e sottolineando. Di sicuro forse faremmo meglio ad allearci, più che a condannare. Forse si capirà alla fine che la vera minoranza son proprio i tessili, monogami, omofobi, integralisti, baciapile, antinudo. E invece cosa succede? Una guerra tra poveri. Ci sgozziamo tra simili. E i furbi applicano il vecchio detto del potere: dividi et impera. |
 Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990
Libero Pensatore - Ciò che non farei non dovrà mai diventare ciò che non devono fare gli altri. - Stay hungry, stay foolish - Per aspera ad astra -
Gli schemi sono solo nelle menti di chi se li prefissa. Siate sinceri con voi stessi e ascoltate la vostra natura. Chi sono gli altri per definire che cos’è normale e cosa diverso
Casa mia e cosa ci puoi trovare http://villafenice.blogspot.com
 
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