ma no dai, la pratica di allattare in pubblico è talmente diffusa che ovunque vedi mamme che al momento della poppata non hanno timore a sfoderare il poppatoio!
ma no dai, la pratica di allattare in pubblico è talmente diffusa che ovunque vedi mamme che al momento della poppata non hanno timore a sfoderare il poppatoio!
Premessa: il mio intervento è volutamente lungo, per necessità di essere chiaro nell'espressione e non generare malintesi. Come sempre...è solo la mia opinione...quindi se non vi va di leggere saltate tranquilli la lettura a pié pari... E sottolineo in anticipo che il mio viso nel parlare è disteso e sorridente.. ...non vorrei mai che questo mezzo di comunicazione desse l'idea di un tono incazzoso che non ha ragione di essere (semmai solo un'appassionata veemenza).
venus ha scritto:
Un esibizionista allora spesso è anche nudista/naturista? (parlando di esibizionista nel senso di colui che trova appagamento nel mostrare atti sessuali in pubblico). Ma nel momento in cui pratica nudismo/naturismo dovrebbe per definizione smetterla di essere esibizionista, altrimenti sta praticando esibizionismo, non nudismo/naturismo; ossia, se un esibizionista è anche naturista, automaticamente nel momento in cui si trova in mezzo ad altre persone nudiste in spiagge da essi frequentate, dovrebbe comportarsi da naturista, in quanto crede nel rispetto di tutti gli altri. Se invece fregandosene del rispetto si esibisce, allora in quel momento non può essere definito naturista. Dovrebbe quindi scegliere di volta in volta, se comportarsi da naturista o da esibizionista. Contemporaneamente non mi pare possibile. Quindi come un naturista non può essere contemporaneamente un esibizionista, nemmeno un esibizionista secondo me può essere allo stesso tempo naturista. Quindi le definizioni che vogliono mischiare le due cose tipo "naturista di larghe vedute", per me non hanno senso, se non nell'auto-giustificazione per non sentirsi troppo amorali.
Miiiii..che casino! Uhm...scusate tutti, ma..non sarebbe meglio fermarsi prima e dire che il nudismo e il naturismo, sono solo nudismo e naturismo (e tessilismo se vogliamo), cioè un modo come un altro di stare insieme, vivere, prendere il sole, esprimersi, ecc....che nulla hanno a che vedere con le manifestazioni di varia natura di cui si parla qui e che appartengono invece a una sfera più personale e a una dimensione privata come l'autodeterminazione sessuale? Perché complicare il tutto volendo mischiare fenomeni diverssi? Come c'è l'elettricista, o l'avvocato, o l'ingegnere, o l'operaio etero, quello gay, quello bi, quello a cui piacciono i pito pitò dove gli pare a lui (hehehe! ), quallo a cui piace il sesso di gruppo, quello che predilige l'autoerotismo e così via...ma a noi, che sulle nostre spiagge dove proviamo timidamente ad abbandonare i costumi e con essi i calcoli e i condizionamenti a cui la società ci abitua...scusate, checcenecale di tutto questo finché non ce ne viene imposta spiacevole fruizione anche passiva delle predilezioni altrui, a cui penso siamo d'accordo in molti occorra dare una ferma e pronta risposta?
Per me il problema di "staccarsi dai libertini" qui non si pone (e mai vi dirò se io lo sia o meno, non è sede questa, in ogni caso) proprio perché esula dal discorso "nudismo". Non me lo pongo neppure perché non vedo come si possa abbinare le due cose e dò per scontato che siano distinte, appartenendo il libertinaggio a altra sfera dal nudismo. E, caro Conte Max, mi suona strano il ragionamento "fai un salto dall'altra parte della staccionata"...se, come dici tu, qui "ragioniamo da nudisti/naturisti" è proprio perché di quello si parla e discute qui. E se ci sono due modi di pensare è perché appartengono a due realtà distinte, a mio avviso, non perché sono modi diversi di vedere la stessa cosa. O è nudismo o è sesso. Punto. Il sesso nudi in spiaggia va chiamato tale e non "sesso nudista" (e il sesso tessile qual è?). Il sesso davanti ad altre persone è sesso davanti ad altre persone o esibizionismo sessuale, non "nudismo sessuale di fronte ad altri". Se faccio la doccia nudo, nnon sono nudista, sto semplicemente facendo una doccia (andando fuori tema, mi fanno morire dal ridre quelli che mandano messaggi "Ciao, io sono nudista, e pratico spesso nudo da solo in casa"). Tornando al punto, secondo la mia umile opinione il problema al centro di tutta la questione resta sempre quello di non ledere i diritti altrui, calpestandoli o ignorandoli, con le difficoltà che come evince bene Berik derivano dall'aleatorietà di un concetto fuggevole come quello di "comune senso del pudore". E, per fare un esempio parallelo, checché ne dicano lorsignori fumatori, la legge Sirchia ha fatto solo del gran bene impedendo a tutti di subire passivamente nei luoghi chiusi - e dove non c'è altra scelta - il fumo che (sempre giustamente e legittimamente) ai tabagisti appassionati piace tanto. Non vedete affinità? Subire le attenzioni sessuali moleste, invadenti e arroganti, non gradite, non è comunque una violenza subita,se fatta in modi e termini invadenti, al pari di qualunque altro atto di "maleducazione" o invadenza? Ritorno a dire che per me è sempre e solo un problema di modi, di come si sa e vuole porsi nei confronti degli altri.
Scusate, sempre con il solito e solo desiderio di esprimere la mia personalissima opinione, vorrei un attimo allargare, ma allo stesso tempo restringere il discorso. Mi spiego. Allargare nel senso inteso da Nietzsche, che scriveva: "perché tendere gli orecchi a quel che dice il prossimo? È così provinciale obbligarsi a delle opinioni che, qualche centinaio di miglia più il là, già cessano di obbligare. Oriente e occidente sono tratti di gesso che qualcuno disegna davanti ai nostri occhi per beffarsi della nostra pavidità". Capisco in questo senso l'opinione molto "distaccata" ed evoluzionista di Berik, che ha ragione a dire che è solo questione di usi e costumi e luoghi. Mi sembra invece un po' che si stia tutti a girare intorno a questioni di lana caprina (con il forte rischio che qualcuno facendo leva su queste "elevate" considerazioni, poi ci marci), incocciandosi a cornate complicandoci la vita con questa smania di classificazione e definizione, che lascia letteralmente il tempo che trova. Ma vorrei anche, come dicevo, restringere il discorso, e riportarlo più terra terra, facendo ad esempio notare anche a Berik e a chi è in grado di avere una visione così "aperta" e distaccata dei fenomeni che lo circondano (quasi fosse uno studio sociologico) che però non è da tutti, e non è nemmeno concepibile, almeno nel presente e nel mondo in cui viviamo, immaginare che il sesso in pubblico venga visto "levando il velo di ipocrisia", come dice qualcuno, come "cosa naturale" (e non a caso evito il termine "normale"). Forse apparterrà, non lo so, a un mondo futuro che neppure vedremo. Ma già si fa fatica a far "comprendere" a chi ne è fuori il solo nudismo. Figuriamoci se si allarga troppo il discorso (ed è, credo io, quello che stiamo facendo qui..con qualche gocciolina di troppo che cade fuori dal vaso). E in questo senso comprendo un po' meno quella che rischia diventare un'equazione "spiaggia-club privé" o peggio "tolleri il nudo quindi dovresti tolleri la visione di due o più corpi che fanno sesso". Perché mai? Dove sta scritto che le due cose vanno a braccetto? Per questo Koala non riesco a essere d'acordo quando dici:
Koala ha scritto:
Chi invece vuole praticare nei luoghi liberi,"illegalmente",deve accettare tutte le conseguenze:guardoni,esibizionisti,segaioli,maiali etc.;come ci siamo noi,ci possono stare puro loro,inutile fare gli ipocriti,noi si loro no....
Non è una questione di ipocrisia, al contrario è un'apertura verso un fenomeno che, come è tutto, può liberamente essere fra persone consenzienti (consenso da cui non vedo come si possa prescindere, se qualcuno ti impone la sua "sana o meno" porcaggine) in tempi e luoghi adatti. Ma ferma restando tale libertà di autodeterminazione sessuale, proprio perché è una questione diversa, e sottolineo diversa, distinta, dal nudismo in sé, quella di voler far passare per "normali" certe pratiche è forse una mentalità "troppo avanti" perché possa essere compresa e accettata così, qui adesso e ora, in tempi ed epoche come quelle in cui viviamo. Ci vuole anche un minimo di realismo e di senso della realtà in cui si vive. Altrimenti mi viene da chiedermi a quando pipì e pupù liberi ovunque in pubblico (che c'è di più necessario, istintivo e naturale), e chi più ne ha più ne metta.
Insomma personalmente mi sento di condividere e in parte accettare il discorso "o tempora o mores!" (Che tempi! Che costumi!) e la relativizzazione del pensiero, evitando sempre e comunque gli apriorismi e i pregiudizi, ma non che si usi la stessa relativizzazione come scusa, per favore! Che se è vero che il sesso è cosa naturale, è anche vero che il principio base di una convivenza in società (appartati nelle proprie case e/o calette deserte tutto è concesso) è il reciproco rispetto come lo è evitare di imporre agli altri situazioni o atteggiamenti sgraditi (ovviamente se invece si è tutti d'accordo è altra cosa). E allora forse meglio lottare o "spendersi" per fare accettare il nudismo facendo comprendere di cosa si tratta esattamente e come la pensa in genere chi lo pratica, con la speranza che un giorno anche in Italia (e sottolineo ANCHE in Italia) sia prima o poi cosa che non lede il rispetto per gli altri o non offende occhi. Se ho caldo e voglio aprire la finestra, ma un collega ha il raffreddore o sente freddo, mi sacrifico e non la apro. Altrimenti noi torniamo al discorso (ipocrita e pretestuoso, sempre e comunque) dei fumatori che si sentono violentati e offesi e oggetto di sopruso se non possono fumarsi la loro bella sigarettina al chiuso, sbuffando il fumo in viso ai non fumatori. E poi il nostro volerci in un certo modo "liberare" non si è spesso detto che semmai è un lavoro che andrebbe fatto sulla mentalità e sul piano culturale (degli italiani in questo caso)? L'unico modo di farci accettare e permettere che si possa convivere con chi indossa i costumi sulle spiagge è quello di far capire che è una cosa normale e che nn c'è nulla di male in un corpo nudo. O no?
Sono io che semplifico troppo? O mi stupisco per nulla? Quante volte dovrò ancora sentir parlare di queste questioni con qualcuno che solleverà il dubbio che sia normale offrire agli altri spettacoli di copule varie e che nessuno, specialmente un nudista, dovrebbe in fondo stupirsene? Ma "che c'azzecca" tutto ciò col nudismo scusate? Sempre e ancora etichette. Se vogliamo parliamone, per carità, ma non assimiliamo le due cose, che restano in ogni caso distinte.
Mah, bò e rimmah!!!
Per quanto riguarda l'italianità e lo sputare nel piatto dove si mangia..bè, mi spiace, ma io in questo piatto non ci mangio e proprio non mi sento di mangiarci, e non me ne vogliano tutti i commensali. Almeno finché il menù rimarrà quello attuale.
"In fondo io non volevo che vivere liberamente tutto ciò che voleva nascere spontaneo da me...Perché mai era tanto difficile?"
Modificato da - ReNoire in data 05/08/2009 18:29:00
Concordo con il tuo intervento ReNoire,ma io intendevo nella frase che hai estrapolato dal mio post,che la realta' che ho descritto,e' intrecciata con i nudisti che praticano in luoghi liberi;mi sono spiegato male io.
Vorrei formulare una semplice osservazione: anche quest'anno sono in vacanza a Minorca, isola di cui mi sono letteralmente innamorato. Qui le spiagge sono miste, come dissi al mio rientro lo scorso anno ciascuno puo' liberamente scegliere tra costume,topless, naturismo, cappotto e quanto altro. Ieri su una spiaggia ho visto una giovane signora iberica (naturista) che allattava al seno il suo bimbo, una scena da agurarsi di vedere su ogni spiaggia italiana. Tanto per me basta
Con poche parole hai detto tantissimo. Grazie.
"In fondo io non volevo che vivere liberamente tutto ciò che voleva nascere spontaneo da me...Perché mai era tanto difficile?"
................................ E, caro Conte Max, mi suona strano il ragionamento "fai un salto dall'altra parte della staccionata"...se, come dici tu, qui "ragioniamo da nudisti/naturisti" è proprio perché di quello si parla e discute qui. E se ci sono due modi di pensare è perché appartengono a due realtà distinte, a mio avviso, non perché sono modi diversi di vedere la stessa cosa. O è nudismo o è sesso. Punto. ................................
mi spiego. Per noi è normale ragionare in questo modo.
o sono velista.Per me è normale navigare 15 ore in mezzo al nulla per raggiungere un posto che tu in auto raggiungi in un'ora. Tu non capirao mai come possa piacermi stare 15 ore a farmi cucinare dal sole, sballottato dalle onde, sperando che non arrivi il brutto tempo. Se io non facessi un salto dalla tua parte della staccionata, ti darei dell'ottuso e conformista. Ma non posso pretendere che tutti abbiano la mia passione.
Per questo dico: proviamo a guardarci coi loro occhi (tessili e "libertini". 1 su 500 riuscirà a capire la diferenza tra nudismo e facili costumi/sesso.
Anche la legge, tra l'altro, genera confusione a tal punto che non possiamo nemmeno definirci dalla parte giusta della staccionata. Per la legge siamo dalla stessa loro parte. Di qui ci sono solo quelli che col loro bel costumino affittano l'ombrellone.
Dirci e convincerci tra di noi d'aver ragione, serve a ben poco.
Solo guardandoci con gli occhi dei tessili (gli unici al momento che possono vantare di aver ragione), riusciremo a capire su cosa dobbiamo puntare per convincerli di quella abissale differenza che per noi invece è lampante (ragioniamo da naturisti).
Se e quando si riuscirà ad essere visti dalla società in modo diverso da fauna che gira nuda tra sabbia e cespugli e qualche volta si inchiappetta, potremo pretendere di essere legalizzati. E solo una volta legalizzati, quindi dalla parte giusta, potremo combattre quelli dalla parte sbagliata.
la vita è come il caffè. Puoi metterci tutto lo zucchero che vuoi ma se non mescoli rimane amaro. A. Zanardi
Concordo con il tuo intervento ReNoire,ma io intendevo nella frase che hai estrapolato dal mio post,che la realta' che ho descritto,e' intrecciata con i nudisti che praticano in luoghi liberi;mi sono spiegato male io.
Scusa se ti ho frainteso allora, ma il tuo tono sembrava piuttosto perentorio. Il problema non trovi sia proprio questo? Questa commistione che non dico non abbia ragione di essere (nel senso già detto che se ho bisogno dell'elettricista non mi interessa che sia gay, etero, ecc, ma che conosca il suo mestiere), nel senso che ogni nudista è libero di fare quello che gli pare della sua vita (ed è un fenomeno così trasversale che raccoglie tutto e tutti) ma di cui non vale forse la pena neanche chiedersi se sia giusta o meno, perché è altra cosa dal nudismo appunto. Insomma, questo intreccio "di altri interessi" con i nudisti che praticano in luoghi liberi di cui parli (prevalente, e sfido chiunque a negarlo, soprattutto in Italia) non può essere tollerato solo perché uno sceglie di praticare in luoghi liberi e non di rinchiudersi.
In soldoni, facendo un esempio concreto, l'esibizionista che vuole mostrare la propria erezione, andrà trattato da persona maleducata se lo fa indiscriminatamente davanti a tutto e tutti, al pari di ogni altra forma di maleducazione (se uno mi sputa sul viso per strada perché gli piace e la cosa lo eccita, perché dovrei tollerare?) mentre potrà essere indifferete o gradito se lo fa privatamente o in luogo appartato con persone consenzienti. O no? Sembra troppo semplice?
Aloha!
"In fondo io non volevo che vivere liberamente tutto ciò che voleva nascere spontaneo da me...Perché mai era tanto difficile?"
Modificato da - ReNoire in data 05/08/2009 18:39:54
Non ci vedo nulla di strano a praticare nudo in casa,e' sempre una forma di nudismo,da'un senso di liberta',sono solo nudisti chi pratica all'aperto ? Ma per favore.....
................................ E, caro Conte Max, mi suona strano il ragionamento "fai un salto dall'altra parte della staccionata"...se, come dici tu, qui "ragioniamo da nudisti/naturisti" è proprio perché di quello si parla e discute qui. E se ci sono due modi di pensare è perché appartengono a due realtà distinte, a mio avviso, non perché sono modi diversi di vedere la stessa cosa. O è nudismo o è sesso. Punto. ................................
mi spiego. Per noi è normale ragionare in questo modo.
o sono velista.Per me è normale navigare 15 ore in mezzo al nulla per raggiungere un posto che tu in auto raggiungi in un'ora. Tu non capirao mai come possa piacermi stare 15 ore a farmi cucinare dal sole, sballottato dalle onde, sperando che non arrivi il brutto tempo. Se io non facessi un salto dalla tua parte della staccionata, ti darei dell'ottuso e conformista. Ma non posso pretendere che tutti abbiano la mia passione.
Ma appunto caro Conte! Se sei velista ci vai tu da solo in barca in mezzo al mare per 15 ore! Non è che mi leghi prendendomi al lazo e mi trascini con la tua barca alla deriva mentre vai allegramente di bolina, no? Ed è proprio questo che invece fa, con i suoi comportamenti imposti, ripeto l'esempio, esattamente come il fumo passivo chi invece è "dall'altra parte della staccionata". Io non dico al tessile "devi spogliarti". E no, non è nudismo piazzarsi a pochi metri da qualcuno a smanettarsi. E chi vuole divertirsi da solo, in coppia, in gruppo, lo faccia da solo, in coppia e in gruppo, ovunque gli pare, anche al mare, ma non imponendo la vista dello spettacolo a chi non è sicuro possa gradire.
"In fondo io non volevo che vivere liberamente tutto ciò che voleva nascere spontaneo da me...Perché mai era tanto difficile?"
...la pratica di allattare in pubblico è talmente diffusa che ovunque vedi mamme che al momento della poppata non hanno timore a sfoderare il poppatoio!
Io ne ho viste davvero tante, dovunque, l'ultima in aeroporto e immagina la folla che c'era.
Questo che hai linkato è un caso perché accaduto in un albergo 4 stelle, magari anche se ci fossero stati dei bambini rumorosi che scorazzavano per i tavoli, la mamma sarebbe stata inviatata a spostarsi in un luogo dove avrebbero dato meno fastidio alla compassata clientela....
Non ci vedo nulla di strano a praticare nudo in casa,e' sempre una forma di nudismo,da'un senso di liberta',sono solo nudisti chi pratica all'aperto ? Ma per favore.....
Questa volta forse non sono stato chiaro io. Anch'io sto nudo in casa e ovunque non appena posso (la mia compagna lo sa bene). Mi sento più libero. Parlavo di quei "fenomeni" che fanno i brillanti millantando esperienze nudiste e affinità mandando messaggi in privato che seguono il principio "me ne sto nudo in casa da solo"="sono nudista". Per me chi sta nudo in casa non sta facendo nudismo, ma sta nudo in casa, considerato che la stessa pratica del nudismo viene definita (odio le definizioni come sempre, ma qua si tratta di lingua italiana e di una definizione enciclopedica del termine) come "dottrina che propugna la pratica della nudità all’aria aperta, senza separazioni per sesso o per età". Ho detto.
"In fondo io non volevo che vivere liberamente tutto ciò che voleva nascere spontaneo da me...Perché mai era tanto difficile?"
Carissimo Renoire, ti giuro, ho ben notato il tono sarcastico della tua risposta, e rigiuro, non credevo di far il sostenuto o lo "strano", rispondendo sottolineando un paio di particolari.. Forse sarà un periodo nero nella comunicazione, forse sarò particolarmente stanco e bisognoso di ferie, bisognoso soprattutto di staccare un attimo da cose troppo ambigue che mi rattristano, che so che fan parte del nostro mondo, ma che non comprendo, per il mio modo di vedere le cose.
Ooops....scusa tu allora di cuore, Fenice caro, per aver "frainteso nel fraintendere"...
a_fenice ha scritto:
Giammai. A me non interessa come uno fa sesso, ma è e deve essere chiarissimo che non può pretenderlo di farlo vicino a me/noi....Ma non ho mai detto che le cose frammiste van bene, mica son scemo!
Ecco, confesso che se non ti avevo pensato dell'idea opposta, comunque questo punto del tuo pensiero non mi era chiaro, e forse ha generato tutti i malintesi. Ho capito dopo che erano una sorta di "battute per provocare" (maledetto internet!).
a_fenice ha scritto:
1) non ritengo giusto usare termini dispregiativi quando si parla di "categorie sessuali", anche perchè a questo punto dovrei giustamente giustificare anche chi chiama i nudonaturisti nello stesso modo, solo perchè non ci comprendono, tano per fare un esempio. E comunque userei il termine dispregiativo, non per descrivere la categoria di persone interessate, ma solo chi costringe altri a subire quelle situazioni di sesso pubblico praticato su chi non ha affatto voglia di subirlo.
E' per questo che io addirittura preferisco, anche se a volte non se ne può fare a meno, evitare direttamente a priori di parlare o di coinvolgere nel discorso le categorie o gli orientamenti sessuali, perché è un qualcosa che esula (o dovrebbe farlo credo!) da ciò di cui si tratta qui in questo forum. Poi se quando ci si conosce nella vita VERA e REALE e nel quotidiano (e tra questo anche le conoscenze che si possono fare nell'ambito della pratica nudista) si sente l'esigenza per i più svariati mtivi di manifestarsi, è altra cosa. Ma qui si parla di nudismo, che uno che lo pratica accanto a me, se non è maleducato, è gay, etero ecc non me ne può fregare di meno al pari che se fosse gay o etero l'elettricista (ormai ce l'ho con la categoria! ).
a_fenice ha scritto:
...in una visione allargata della pratica delle libertà, non mi dispiacerebbe che come ci sono locali per tutto, dalle chiese per pregare, ai club privè per trombare, non vedrei male in un futuro delle spiaggie separate per le diverse principali categorie. Perchè? Perchè cosi magari finirebbe una volta per tutte quel mischiaticcio che c'è oggi, che ci fa inca.... per la presenza di segaioli, exibit etc.
E qui non sono sicuro che sarebbe cosa giusta, sinceramente. Non pensi che invece i problemi rimarrebbero come prima perché molti degli attuali "molestatori" traggono fonte di soddisfazione ed eccitazione proprio dall'imporre le proprie attenzioni (di sguardi, verbali, fotografiche, o di esibizionismo imposto o altro) proprio a quei soggetti che non le vogliono subire? Sono proprio questi credo io il nocciolo del problema. Penso che invece chi lo fa con altre persone consenzienti sarebbe ben lieto di frequentare un privé o una spiaggia dedicata figurati!
a_fenice ha scritto:
Come dice marcolino: - quanto agli epiteti poco rispettosi tipo "maiali", "porci", e via dicendamendo anche di peggio, onestamente ritengo che chi compie certi atti a portata della vista della mia bambina non possa semplicemente cavarsela con un "maleducato" o con uno "sciocchino".. scusate ma qui rasenteremmo il ridicolo...se lo facessero in un prive' o in casa o in barca per carita' nulla da dire anzi, massimo rispetto;
Se non era chiaro ne prima ne dopo, lo riaffermo ora: rispetto quando di definiscono categorie, non offensivi, ma combattivi con chi ci obbliga a subirne i "calori".....
Ottimo!!! Sottolineiamolo speso perché sia sempre e costantemente chiaro. Mettiamo un cartello, gridiamolo, facciamoci una canzone.
Infine perdonami per il ritardo nel risponderti, ho visto solo ora questo tuo post (eppure mi pareva di avere fatto scorrere tutti i messaggi vecchi, curioso..ohibò! ). Mi spiace per il malinteso. No problem at all!
"In fondo io non volevo che vivere liberamente tutto ciò che voleva nascere spontaneo da me...Perché mai era tanto difficile?"
Modificato da - ReNoire in data 05/08/2009 19:16:25
Altrove ho fatto il paragone di Windsurfisti e Kitesurfisti.
Nelle spiagge attrezzate d'ombrelloni e sdraio, danno sicuramente fastidio e possono essere pericolosi. Se io ho deciso di stendermi sul mio sdraio all'ombra a pisolare, non tollero che mi passi accanto gente con ingombranti attrezzature urtandomi o alzando sabbia così come non tollero di dover nuotare fuggendo dalle tavole che mi passano ovunque. Però non è detto che io detesti questi sport Potrebebro appassionarmi come non interessarmi, ma non posso pretendere di eliminarli. Son passioni diverse dalle mie.
Praticati invece su spiagge dedicate sono perfetti e coreografici per chi piace. A quel punto però saranno loro a non tollerare più la mia presenza. Uno che si mette con sdraio ed ombrellone dove loro attrezzano, depositano, passano o uno che nuota intralciando le loro evoluzioni va cacciato se vuol guardare, si metta dove non può intralciare e magari aiuti. Una netta distinzione permette ad ognuno di godersi il proprio piacere. Pisolare sullo sdraio o le evoluzioni.
Tolleranza totale per chi ha gusti diversi, tolleranza zero per chi li impone agli altri.
Ma senza eleggersi a paladini del giusto. Il giusto sarà solamente nel luogo giusto.
'azz, questo tuo post mi era sfuggito ConteMax...ahem, faccio outing e mi confesso kitesurfer e surfer (non scherzo)...mi autorizzi a riprendere il tuo intervento e metterlo sul forum del kite per far vedere che qualcuno ci comprende?
Scherzi a parte, è esattamente la stessa cosa in un certo senso: i cretini, cioè, ci sono ovunque...tra kitesurfisti, tra nudisti, tra comuni bagnanti e in qualunque altra categoria. Quelli vanno banditi, e fermamente, però, e non il mondo intero dei praticanti. Questo dovremmo far capire alla gente quando ci accomuna tutti indistintamente a pervertiti .Come, in qualità di kiters, si fatica a volte a far capire che non tutti facciamo gli sboroni con l'aquilone che ti fa la barba rischiando di tagliarti in due a pochi metri da riva, anche se la convivenza con le ingombranti attrezzature e i pochi spazi sulle spiagge è spesso difficile. La questione esplode in alta stagione quando le spiagge sono intasate. Anche qui una soluzione semplice, e che potrebbe essere pari pari presa nella nostra situazione di nudisti, ci sarebbe, ma non sempre c'è la volontà da parte di Comuni o bagni di metterla in pratica: su alcune spiagge "lungimiranti" cioè ci son corridoi appositi (come quelli per i natanti, assolutamente non invadenti (delimitati da boe) e interdetti ai bagnanti per permettere a chi pratica qualunque sport a vela o nautico di partire senza dare fastidio o essere infastidito. Ottimo paragone cmq, bravo!
"In fondo io non volevo che vivere liberamente tutto ciò che voleva nascere spontaneo da me...Perché mai era tanto difficile?"
Modificato da - ReNoire in data 05/08/2009 19:29:11
Regione: Umbria
Prov.: Perugia
Città: città di castello
24256 Messaggi
Inserito il - 05/08/2009 : 22:23:47
Rinforzo e provo a spiegare il mio punto di vista su due particolari esposti:
ReNoire ha scritto:
a_fenice ha scritto:
1) non ritengo giusto usare termini dispregiativi quando si parla di "categorie sessuali", anche perchè a questo punto dovrei giustamente giustificare anche chi chiama i nudonaturisti nello stesso modo, solo perchè non ci comprendono, tano per fare un esempio. E comunque userei il termine dispregiativo, non per descrivere la categoria di persone interessate, ma solo chi costringe altri a subire quelle situazioni di sesso pubblico praticato su chi non ha affatto voglia di subirlo.
E' per questo che io addirittura preferisco, anche se a volte non se ne può fare a meno, evitare direttamente a priori di parlare o di coinvolgere nel discorso le categorie o gli orientamenti sessuali, perché è un qualcosa che esula (o dovrebbe farlo credo!) da ciò di cui si tratta qui in questo forum. Poi se quando ci si conosce nella vita VERA e REALE e nel quotidiano (e tra questo anche le conoscenze che si possono fare nell'ambito della pratica nudista) si sente l'esigenza per i più svariati mtivi di manifestarsi, è altra cosa. Ma qui si parla di nudismo, che uno che lo pratica accanto a me, se non è maleducato, è gay, etero ecc non me ne può fregare di meno al pari che se fosse gay o etero l'elettricista (ormai ce l'ho con la categoria! ).
visto che parlandone cominciamo a capirci, ritorniamo al punto di partenza e svisceriamo un po meglio le cose. Nella parte inziale, tra i motivi per cui scrivevo, c'era scritto: - come credo sia giusto condurre il forum, da parte di tutti Dunque a) concordo, come scrivo poi più sotto sempre nel post iniziale, che invece di fare i rapportini, "ho visto, ho trovato", ci son 1000 altre info da scambiarsi, possibile che ultimamente non si parli d'altro che di quanti maiali siamo riusciti a beccare, manco dovessimo fare una gara. Ci sono, lo sappiamo, già è abbastanza deprimente che ci siano.....parliamo d'altro dai....è sconfortante sentire sempre questa solfa. b)come dicevo, sto parlando anche di conduzione di forum, per cui smettiamola di dare appellativi e radunare tutti sotto la stessa bandiera, se no facciamo come quelli che dicono: c'è un rumeno che ha fatto un furto....i rumeni tutti ladri...... e poi, se ci mettiamo un attimo di ragionamento, due che maialeggiano in spiaggia davanti a tutti, non possono anche essere moglie e marito o fidanzati? Perchè allora diamo la colpa solo a scambisti e gay principalmente? Ci sono sicuramente nel mazzo, ma non generalizziamo ne discriminiamo, anche perchè se questi poi agiscono solo nel loro privato, saran ben cavolin loro come si divertono no? Per cui mi sta bene se leggo, c'era a & b che maialeggiava (anche se non vorrei più leggerlo), ma non "c'erano gay o c'erano scambisti" (magari tutti buoni e rispettosi) e automaticamente la spiaggia vien definita malevola. Tra l'essere e il fare c'è di mezzo il mare, o dico sbagliato?
a_fenice ha scritto:
...in una visione allargata della pratica delle libertà, non mi dispiacerebbe che come ci sono locali per tutto, dalle chiese per pregare, ai club privè per trombare, non vedrei male in un futuro delle spiaggie separate per le diverse principali categorie. Perchè? Perchè cosi magari finirebbe una volta per tutte quel mischiaticcio che c'è oggi, che ci fa inca.... per la presenza di segaioli, exibit etc.
E qui non sono sicuro che sarebbe cosa giusta, sinceramente. Non pensi che invece i problemi rimarrebbero come prima perché molti degli attuali "molestatori" traggono fonte di soddisfazione ed eccitazione proprio dall'imporre le proprie attenzioni (di sguardi, verbali, fotografiche, o di esibizionismo imposto o altro) proprio a quei soggetti che non le vogliono subire? Sono proprio questi credo io il nocciolo del problema. Penso che invece chi lo fa con altre persone consenzienti sarebbe ben lieto di frequentare un privé o una spiaggia dedicata figurati!
Beh è la stessa storia che ci troviamo in chat. Che gusto ci sarà a venire nella nostra per vedere un pisello o a mostrare il proprio? Sicuramente il gusto del proibito attirerà sempre qualcuno alla sfida. Ma quelli che vengono nella nostra chat sono pochissimi, rispetto allo strabordante numero che frequenta chat porno apposite. Quando il porno non esisteva o quasi, anche il vecchio catalogo di Postal Market (e chi è della mia generazione se lo ricorda bene) serviva allo scopo, poi si arriva ad oggi, e sicuramente il 99,9% sta nei siti porno, dove trova di tutto e di più senza faticare. Poi, ripeto, il gusto del proibito non lo toglierà mai nessuno, e ci sarà sempre lo scemo che ci prova. Idem in spiaggia, perlomeno per come la penso io. Se ci sarà la spiaggia libera per il sesso, la maggioranza andrà li, anche se qualcuno rimarrà sempre frammisto in quelle nudiste, non c'è speranza di togliere di mezzo la piaga, ma sicuramente potremo, sempre secondo me, diminuirla fortemente.
Poi, per fortuna, non faccio io le leggi, forse sarei troppo vecchia maniera, diciamo troppo medievale........
Libero Pensatore - Ciò che non farei non dovrà mai diventare ciò che non devono fare gli altri. - Stay hungry, stay foolish - Per aspera ad astra -
Gli schemi sono solo nelle menti di chi se li prefissa. Siate sinceri con voi stessi e ascoltate la vostra natura. Chi sono gli altri per definire che cos’è normale e cosa diverso
'azz, questo tuo post mi era sfuggito ConteMax...ahem, faccio outing e mi confesso kitesurfer e surfer (non scherzo)...mi autorizzi a riprendere il tuo intervento e metterlo sul forum del kite per far vedere che qualcuno ci comprende?
Ho tirato fuori più volte questo esempio perchè da ormai cinque anni, con un amico ho intrapreso una battaglia con lignano per avere uno spazio dedicato agli sport d'acqua.
Ho passato la mia giovinezza insegnando vela sulle derive nella spiaggia, quando erano semplicemente tollerate perchè storicamente presenti e perchè portavano attenzione turistica. Poi, qualche turista ha iniziato a lamentarsi d'avere l'ombrellone in prima fila pagato profumatamente ma d'avere le barche davanti e dover fare il bagno col rischio d'essere investito. Allora, via tutte le barche e avanti con gli ombrelloni.
Io amo il mare e l'acqua. Quindi la nostra battagkia non si è fossilizzata a poter metetre le barche asecco sulla spiaggia ma ad avere in concessione un tratto dedicato a qualsiasi sport acquatico. Vela, Windsurf, Kitesurf (mai fatto), canoa o nuoto. Ci siamo ormai vicini. Regione, Capitaneria ecc...son d'accordo. Comune e società concessionarie invece ostacolano. La gente non vuole. Ai sornioni della tintarella da fastidio chi invece non sta fermo un momento.
Assomiglia tantissimo alla situazione naturisti/tessili. Si è visti male. Inoltre, la paura più grande della gente è che oltre alle varie discipline pulite (senza motore) si affianchino anche moto d'acqua e sci nautico (i nostri "libertini"?).
Quindi...stiamo lavorando per cercare d'avere una concessione che escluda totalmente moto d'acqua e motoscafi, unaico modo per essere accettati. Se riusciremo un giorno ad avere una zona dedicata, voglio proprio vedere quanti di quelle persone che protestavano verranno a curiosare e magari iscriversi ad un corso, appassionandosi.
P.S. ReNoire, sei autorizzato a postarlo ovunque. Ciao!
la vita è come il caffè. Puoi metterci tutto lo zucchero che vuoi ma se non mescoli rimane amaro. A. Zanardi
'azz, questo tuo post mi era sfuggito ConteMax...ahem, faccio outing e mi confesso kitesurfer e surfer (non scherzo)...mi autorizzi a riprendere il tuo intervento e metterlo sul forum del kite per far vedere che qualcuno ci comprende?
Ho tirato fuori più volte questo esempio perchè da ormai cinque anni, con un amico ho intrapreso una battaglia con lignano per avere uno spazio dedicato agli sport d'acqua.
Ho passato la mia giovinezza insegnando vela sulle derive nella spiaggia, quando erano semplicemente tollerate perchè storicamente presenti e perchè portavano attenzione turistica. Poi, qualche turista ha iniziato a lamentarsi d'avere l'ombrellone in prima fila pagato profumatamente ma d'avere le barche davanti e dover fare il bagno col rischio d'essere investito. Allora, via tutte le barche e avanti con gli ombrelloni.
Io amo il mare e l'acqua. Quindi la nostra battagkia non si è fossilizzata a poter metetre le barche asecco sulla spiaggia ma ad avere in concessione un tratto dedicato a qualsiasi sport acquatico. Vela, Windsurf, Kitesurf (mai fatto), canoa o nuoto. Ci siamo ormai vicini. Regione, Capitaneria ecc...son d'accordo. Comune e società concessionarie invece ostacolano. La gente non vuole. Ai sornioni della tintarella da fastidio chi invece non sta fermo un momento.
Assomiglia tantissimo alla situazione naturisti/tessili. Si è visti male. Inoltre, la paura più grande della gente è che oltre alle varie discipline pulite (senza motore) si affianchino anche moto d'acqua e sci nautico (i nostri "libertini"?).
Quindi...stiamo lavorando per cercare d'avere una concessione che escluda totalmente moto d'acqua e motoscafi, unaico modo per essere accettati. Se riusciremo un giorno ad avere una zona dedicata, voglio proprio vedere quanti di quelle persone che protestavano verranno a curiosare e magari iscriversi ad un corso, appassionandosi.
P.S. ReNoire, sei autorizzato a postarlo ovunque. Ciao!
Concordo, ci sono molti paralleli. E poi sappiamo benissimo che molti tentativi di ostracismo o disapprovazione, in tante cose e non solo nel nudismo, vengono semplicemente "dall'ignoranza", nel senso della non conoscenza dei fenomeni oppure, come si divceva sopra, dalla pubblicità negativa di pochi cretini che fanno "regola generale" purtroppo. A volte basterebbe sempre e solo applicare in ogni campo le regole di un sano rispetto per le altrui persone e della buona educazione (ma dà più fastidio uno nudo che prende il sole e fa il bagno o uno ch ein spiaggia ti pompa lo stereo a palla a due centimetri dalle orecchie, per fare un esempio banale? ).
Mi scuso per il fuori tema e lo dico per inciso: ma quanto mi piacerebbe praticare kite o surf ignudo!...Sigh!!!
"In fondo io non volevo che vivere liberamente tutto ciò che voleva nascere spontaneo da me...Perché mai era tanto difficile?"
Modificato da - ReNoire in data 06/08/2009 11:55:05
Hai ragione ReNoir,,se si applicassero le regole del rispetto per le altrui persone e della buona educazione,si eviterebbero discussioni come questa. Ma ahime',cosi' non e'.
Regione: Umbria
Prov.: Perugia
Città: città di castello
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Inserito il - 06/08/2009 : 14:26:44
matteone ha scritto:
Questa discussione andrebbe rinominata "La commedia degli equivoci" se William Shakespeare non avesse i diritti d'autore.
quoto in pieno, a dimostrazione soprattutto di una cosa: se riusciamo a capirci male fra noi, figuriamoci come ci capiranno gli altri, i tessili...........sigh
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Regione: Calabria
Prov.: Catanzaro
Città: lamezia terme
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Inserito il - 06/08/2009 : 15:23:27
a_fenice ha scritto:
matteone ha scritto:
Questa discussione andrebbe rinominata "La commedia degli equivoci" se William Shakespeare non avesse i diritti d'autore.
quoto in pieno, a dimostrazione soprattutto di una cosa: se riusciamo a capirci male fra noi, figuriamoci come ci capiranno gli altri, i tessili...........sigh
non ti demoralizzare feni.... alla fine, quando le cose vengono chiarite e puntualizzate, le cose dovrebbero evolversi per il meglio spero....
drwho1996 - "I'm the Doctor. I'm a Time Lord. I'm from the planet Gallifrey in the constellation of Kasterborous. I'm 903 years old and I'm the man who's gonna save your lives and all six billion of the people on the planet below. You got a problem with that?"
Modificato da - drwho1966 in data 06/08/2009 15:24:20
Questa discussione andrebbe rinominata "La commedia degli equivoci" se William Shakespeare non avesse i diritti d'autore.
quoto in pieno, a dimostrazione soprattutto di una cosa: se riusciamo a capirci male fra noi, figuriamoci come ci capiranno gli altri, i tessili...........sigh
Ah...quindi secondo i personaggi "equivoci" hanno i diritti d'autore e noi non possiamo capire e solo i tessili riescono a capirlo???? Ma mi facci il piacere!!!!!!!!!!!!!
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Regione: Umbria
Prov.: Perugia
Città: città di castello
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Inserito il - 06/08/2009 : 22:26:48
ConteMax ha scritto:
....portate pazienza...ho bisogno di ferie....
a te mando mio nipote, che gli piace tanto sculacciare i cani, e ancora bisogna redarguirlo........(speriamo prima o poi capisca che non va fatto)........ma con te sto zitto e lo lascio fare.........hihihihi.....
Battute a parte, ci abbiam fatto la battuta, ma il problema dell'incomprensione, della tolleranza, quale e fino a che punto, son questioni spinosissime e attualissime, te non ti immagini quanto e su quanti campi, sia reali che virtuali..........Già fare l'ago della bilancia, determinare ciò che è bianco, ciò che è nero, ciò che è grigio soprattutto, e quanto grigio, è difficilissimo....ogni testa dice la sua. Se poi andiamo sulle cose scritte, diventa una torre di babele, prima di intendersi sulle parole usate, magari dici la stessa cosa, ma in modo diverso, è cmq vien giù il finimondo. Se invece vai sul parlato, allora si che diventa più facile. Alle risposte date al momento, poi subito interagire scegliendo maglio termini ed esempi, puoi usare intonazioni diverse, che danno tutto un altro significato a ciò che stai dicendo.....infatti noto che mentre in spiaggia e campeggio, o raduni, non ho mai problemi, si sistema tutto al volo, tra forum, moderazione etc...è un vero casino. Un esempio parallelo? moderi, nel senso cancelli una foto, un profilo grigio, magari letto bene può sembrare normale, ma te devi pensare a chi lo leggerà, cosa ci vedrà dietro, se puoi scatenare casini lasciandolo, o decidi che il tizio è tranquillo e può scrivere quelle cose. E poi di conseguenza aspettarti i rimbrotti, o dell'utente a cui hai cancellato, o di utenti vecchi del sito, che ci leggono altre cose se lo hai lasciato. E devi essere superiore, fare il babbo della situazione, decidere se spiegare o mandarli a caga..re del tutto. E contemporaneamente non devi farti coinvolgere da nessuno, perchè te hai in mano il polso della situazione, perchè dopo 20.000 utenti riesci abbastanza bene a capire (anche se spesso ti fregano, ovvio) come possa pensarla il tizio che scrive. Poi mettici che qui accettiamo tutti, purchè non sessisti di spiaggia, e devi capire quelli che sono libertini, ma che useranno il sito in modo educato e corretto, e quelli che invece ci han scambiato per sito di incontri di sesso. Discriminare non è facile, e magari dopo che passi 3/6 ore a far questo, vieni qui e ti accusano di alimentare ste cose....Non è solo non capirsi, ma proprio parlare lingue completamente diverse... Ma va bene cosi, andiamo avanti. L'importante è raggiungere il risultato. Nessuno ha detto che la strada era in discesa, anche se non ti aspetti che le salite arrivino proprio dai tuoi, piuttosto che dagli altri
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