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Emanuele Cinelli
iNudisti Staff - Caporedattore e-Zine
    

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a_fenice
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Inserito il - 30/12/2011 : 22:29:03
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Anno zero. Nasce il Cristo. Poco dopo la Chiesa, e i suoi sacerdoti. Tutti rigorosamente ligi a dei testi, ma soprattutto alle spiegazioni del momento. Tutto senza la semplice..semplicità del--- volersi bene e stop
Anno 1000. Da una parte l'inquisizione, la ricerca di colui che dice eresie, che è al di fuori delle regole, dall'altra chi è alla sede centrale, e decide su tutto e tutti, avendo possedimenti, ricchezze, e molti pure mign..... Da un'altra ancora chi cerca di leggere il tutto nella sua più ampia semplicità (Es S. Francesco), e rivoluziona tutto un modo di vivere e vedere le cose. Inizia la rivolta dei pensieri
Anno 1500. C'è chi ama le stesse cose degli altri, ma ha una diversa visione della sua applicabilità. Ci prova a dirle, ma poi si arrende, e fonda una cosa tutta sua (Martin Lutero). Giusta o sbagliata che sia, dura tutt'oggi. Due universi paralleli, stesso credo, due modi applicativi diversi.
Anno 2000. MOlti se ne sono andati, molti non credono più, molti sono integralisti, molti sono per ampie visioni, molti ragionano sulle cose, e pur rispettanto il credo di base, poi mette in atto quel credo secondo coscienza. Ma troppi, hanno solo una cosa in testa...idee che nessuno ha mai detto, che non si possono estrapolare da nessuna parte, che vengono spacciate per religiose, ma religiose non sono.
Oggi. C'è chi chiede l'oscurantismo, chi l'integralismo, chi la piena libertà, chi .... non sa da che parte stare e se la vive come meglio può e crede. Questi sono la maggioranza assoluta.
(Ps ho messo un esempio di storia della religione, perchè nonostante tutto è conosciuta da tutti e può aiutare ciò che voglio far capire; perdonate l'associazione)
Ho letto cosa dice Ribolzi, so cosa dice Consiglio, ho riletto cosa dice Valerio, leggo cosa dice Agnoli, Fiorella, e tanti altri.
L'inizio del naturismo è stato un certo inizio. Giusto ritornare a quei tempi, a restringere le idee libertarie, o accettare di allargare la visione della vita e del modo di essere? Nudismo, Naturismo? E' più buono chi fa l'asceta, chi è in convento, o chi fa il suo dovere corretto ogni giorno? E' più nelle regole chi promulga idee, lasciando fuori dalla porta chi vuol conoscere, o chi dice: questo era, questo sarebbe bello e giusto, ma cerchiamo soprattutto di.....?
Io sono un naturista degli albori? Sicuramente no!!!! Sono un naturista moderno? Sinceramente boh? Sono un nudista? Sicuramente si!!!
Quale il mio obiettivo? Cercare di vivere nudo, perchè cosi è che a me piace stare, senza che ciò sia modello di vita o costume da imporre a nessuno. Basta che ci possa vivere io, e se ho qualcuno vicino è ancora più piacevole. Sicuramente ricercare il bene per la natura, per il mondo, per i fratelli, per il mio corpo. Ci riesco? Boh, ma sicuramente ci provo.
Ciò genera una etichetta apposita per me, che sia di identificazione di ciò che sono per gli altri? La mia vita non è un raduno, non è un'incontro.... non mi interessa etichettare.
Le do un nome; alcuni concordano, altri no. Vivo lo stesso.
*************************
grazie emanuele per aver riportato a galla questi scritti che avevo ormai rimosso, messo nei ricordi storici....che servano di esempio |
 Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990
Libero Pensatore - Ciò che non farei non dovrà mai diventare ciò che non devono fare gli altri. - Stay hungry, stay foolish - Per aspera ad astra -
Gli schemi sono solo nelle menti di chi se li prefissa. Siate sinceri con voi stessi e ascoltate la vostra natura. Chi sono gli altri per definire che cos’è normale e cosa diverso
Casa mia e cosa ci puoi trovare http://villafenice.blogspot.com
 
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19alberto60
iNudistaffezionato
  

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Inserito il - 30/12/2011 : 23:32:59
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Come al solito tendo a essere d'accordo con Max. Come lui voglio stare nudo, possibilmente in compagnia e se c'è anche mia moglie è meglio. Poi le filosofie sul nudismo contrapposto al naturismo, sul naturismo di ortodossia A e quello di ortodossia B mi risultano incomprensibili: pensate davvero che "naturismo" e "ortodoissia" possano stare assieme nella stessa frase? ...a me pare un ossimoro.
Mi è piaciuto molto il primo dei due articoli segnalati da Emanuele. Mi ritrovo appieno nell'uso del corpo come strumento di azione "politica" nonviolenta. Dai digiuni di Ghandi e Pannella in poi ma anche in cose meno eroiche ma ugualmente efficaci. Mi riferisco per esempio ad alcune iniziative Americane:
-National Go-Topless Day: una serie di manifestazioni in diverse città statunitensi con donne in topless e uomini in reggiseno a sottolineare la disparità di trattamento tra maschi e femmine circa i costumi da bagno sulle spiagge americane.
-Go Braless Day: manifestazioni in cui attiviste donne si espongono a seno nudo per sensibilizzare tutte le donne circa l'opportunità della diagnosi precoce del tumore al seno
-Slut Walk (letteralmente: Parata delle Mign..te!): anche questa tenuta in varie città statunitensi e recentemente estesa a Londra ed altre città europee. Iniziativa femminista (di civiltà, direi io) contro lo stupro. Lo slogan è: "Se dico si è si, se dico no è no!" checchè ne dica il mio abbigliamento. Troppe volte si è data colpa di uno stupro all'abbigliamento succinto delle vittime. E allora, queste attiviste sfilano in abiti succinti e provocanti, e anche nude, rivendicando il diritto di farlo senza essere stuprate.
Solo 3 esempi di un uso politico/comunicativo della nudità. A me piacciono.
A voi? |
Mi piacciono i vini giovani e le donne mature. |
Modificato da - 19alberto60 in data 30/12/2011 23:35:17 |
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Emanuele Cinelli
iNudisti Staff - Caporedattore e-Zine
    

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Inserito il - 31/12/2011 : 06:59:20
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Mi sa che, in merito al secondo articolo, non avete catturato il succo del discorso di Valerio e, soprattutto, non avete letto le risposte ai commenti date da Nico, in particolare ce n'è una in cui chiarisce che non esistono obblighi di nessun genere, chiunque può fare quello che vuole e ritenersi quello che crede. Valerio contesta, correttamente, l'uso improprio che le associazioni fanno del termine "Naturismo", contesta, giustamente, la limitazione contestuale imposta dall'INF con la definizione di Adge, contesta, appropriatamente, la vergogna all'uso della parola nudismo, contesta, coerentemente, l'appropriazione indebita del termine per farne un esclusivo viatico per lo sviluppo di commercio del nudismo, per giunta occasionale, spacciato per naturismo; non contesta, invece, quello che i singoli fanno, pensano, credono.
Verò è che i tempi cambiano, ma esiste una cultura della parola che chi fa comunicazione o anche solo di comunicazione deve agire (Federazioni e Associazioni in primis) non può ignorare e stravolgere, come ho più attentamente spiegato in questo mio articolo.ì: http://ezine.inudisti.it/articolo.aspx?idezine=61. Se vogliamo rifiutare la cultura della parola, se vogliamo nascondere le nostre insicurezze dietro la facile scusante del non etichettare, se vogliamo sentirci a tutti i costi un qualcosa (andondoci così, contradditoriamente, ad etichettarci), allora dobbiamo rigettare il significato di qualsiasi parola, non solo di nudismo e natursimo, ma allora non esiste più un vocabolario, non esiste più una sintassi, non esiste più, allargando il concetto, nemmeno una grammatica, insomma sarebbe il caos comunicativo. Eh, si non ci si scappa, volenti o nolenti ci dobbiamo etichettare, dobbiamo etichettare, è necessario alla chiarezza comunicativa, l'importante è non prenderlo come un metro di valutazione, come uno schierarsi delle parti, come un dire io sono meglio e tu sei peggio; ed è questo che spesso ancora accade e che, in alcuni passaggi, anche il discorso di Valerio finisce col fare.
Infatti anch'io non mi ritrovo in alcune cose dette da Valerio, come si può evincere da quanto ho proprio ieri scritto nel gruppo FB dell'ANITA a proposito di un messaggio sullle definizioni di nudismo e naturismo: "Troppo complicate e, specie quella sul nudismo, limitative, preferisco le mie, più semplici e consone alla società odierna che sempre più (giustamente) rifugge dagli schemi rigidi e dalle imposizioni di visione: nudismo, movimento sociale che ha per obiettivo, in ragione di un'esigenza fisica (liberazione dalla costrizione delle vesti) e a seguito del superamento dei tabù indotti da secoli di cultura gymnofobica, il vivere nudi; naturismo, movimento sociale che ha per obiettivo la vita sana e naturale e usa il nudismo come strumento per facilitare l'avvicinamento al suo obiettivo.". Pensiero, il mio, che avevo a suo tempo espresso scientemente nell'articolo http://ezine.inudisti.it/articolo.aspx?idezine=69.
Questo, però, non vuol dire che si debba rifiutare il tutto e soprattutto il senso del discorso di Valerio, altrimenti facciamo come i nostri politici che per colpa delle virgole stanno pian piano distruggendo l'Italia.
Vorrei però mettere in evidenza anche l'importante discorso fatto nel primo articolo e con il quale mi ritrovo in piena sintonia: il nudo è sempre buona cosa per il nudismo, poco importa come e per cosa sia fatto, l'importante è che sia nudo e non "finto nudo" ovvero il nudo appositamente ed evidentemente mascherato ricorrendo a palesi trucchetti vari (su questa seconda parte mi discosto un pochetto da Valerio, quando i mascheramenti non sono esteticamente sgradevoli li ritengo comunque ininfluenti sulla positività del messaggio nudista). Personalmente ritengo utili anche i messaggi pubblicitari, specie quando il nudo è usato in modo semplice e naturale, anche se non si vede collegamento tra prodotto reclamizzato e nudo e ci si potrebbe chiedere a che pro metterci il nudo (ma è proprio questo che il pubblicista fa e deve fare: indurre le persone a chiedersi perchè di certe scelte, la domanta si reitera nel cervello e porta con se l'immagine del prodotto). Più nudo pubblico si vede, più il nudo perde la sua aurea di privatezza e sessualità, con tutti gli indubbi positivi riflessi sulla diffusione del nudismo (parlo di diffuzsione e non di accettazione in quanto quest'ultima la ritengo già fatto acquisito visto che i sondaggi danno anche in Italia una maggioranza assolutamente non contraria). |
Emanuele - Vivere in Natura, per la Natura, con la Natura e di Natura! Ideatore e amministratore di "Mondo Nudo, il blog che mette a nudo il mondo!" Organizzatore di "VivAlpe: escursioni inclusive per educare a una vita sostenibile, ecologica e salutare". Vestiti è bello, nudi è meglio: #rinormalizzailmondo
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a_fenice
iNudisti Staff - S.Admin a_fenice@inudisti.it
    

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Inserito il - 31/12/2011 : 13:02:26
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chiarisco un paio di punti. Non contesto l'evoluzione storica, e le motivazioni che han portato alla nascita del naturismo. Cosi come non contesto il fatto che troppi stanno portando il tutto ad un uso "commerciale", che è cosi svilente, cosi fuori tema......... No. Io dico semplicemente due cose, prendendo me ad esempio, cosa per cui invece AMO il motto di Cap, secondo me un tantino lungimirante, anche se limitativo. Perchè sto nudo? Perchè odio i legami che i tessuti, scarpe etc portano al corpo. Odio i sudori derivati da questi, odio i costringimenti, odio il dover essere vestito per consuetudine e per....gli altri. Per me i vestiti sono quelle cose che devono essere usate per dire qualcosa, per proteggere, stop. Se devo friggere e lo faccio nudo, potrei ricevere ustioni, meglio coprirsi. Se devo stare al freddo, ovvio che mi vesto. Se devo stare con gente che ha in odio la pelle umana, ovvio che sto vestito. Idem scelgo il tipo di vestito secondo l'occasione (lavoro, matrimonio, funerale, ballo). Ma se e quando sono in luogo riservato (casa mia, amici, campeggio) il mio unico vestito è la nudità. Cosa c'è di più bello che viverci in nudità, accogliere gli amici in casa propria stando già nudi, senza falsi pudori...
Perchè rispetto la natura? Perchè è anche il mio mondo, perchè se lo zozzo, se lo consumo, faccio del male a me, agli altri, alla natura stessa.... ai miei figli e nipoti. Darei mai una serpe ai miei nipoti invece di una caramella? Direi di no. Se inquino, se non rispetto l'ambiente in ogni suo aspetto, per quanto possibile, è come se facessi del male ai miei figli e nipoti, e ciò è intollerabile.
MI guardo in giro, e scopro (eufemismo) che chi la pensa come me si chiama nudista (come dice Emanuele tutti siamo e abbiamo un etichetta, inutile tentare di sottrarsi). Se poi ha mire più alte, tipo discorso natura e allontanamento dagli schemi consumistici in genere, si chiama naturista. Questo ovviamente con i significati di oggi. Domani già potrebbe essere diverso. Infatti leggiamo da un presidente nazionale, che è naturismo SOLO se lo si fa dentro le strutture, solo se lo si fa in famiglia, solo se lo si fa in coppia. Cari single m/f, gay, conviventi, voi che state nudi anche in spiaggia o in casa da soli.... siete solo nudisti. Silenzio!!! Oppure ciò che si legge da un presidente locale, che dice che naturismo è solo quando ci si spoglia sotto il sole, indi ora fa freddo, siamo tutti.... cosa? Boh? (ma certe castronerie non possono tenersele dentro la loro testolina?) Oppure ciò che dice un consigliere nazionale, per cui non solo è pervertito, immaturo, irrazionale, ma anche non naturista chi fuma, chi ha pierging e tatuaggi, oppure l'altro presidente che ce l'ha con i non vegani.... Cari tatuati, fumatori, piergingati, carnivori....non siete ne sarete mai naturisti, mettetevi il cuore in pace. Per non parlare dell'altro presidente che dice che chi si cura con medicine naturali, chi va al lavoro, e non vive solo del prodotto dei campi, non è naturista....cari operai/impiegati, malati... sparatevi, non siete naturisti. OT: ma allora quanti ne rimangono di naturisti.....veri? O abilitati tale?
Concludo: di sicuro sono un nudista (non lo faccio solo in doccia, amo star nudo). Di certo perseguo il naturismo (amo la natura) e tutto il discorso naturista lo vedo nel limitante motto di Cap (sono nudista/naturista anche se sono ecologico/nudo da solo, non solo quando sono in compagnia), e dico che almeno in questo il buon Marcacci ha ragione.... fondiamo una nuova etichetta: nudonaturismo.
Poi sia chiaro, ciò che dice Valerio è corretto: quello era lo scopo e le origini del naturismo. Direi semmai che oggi c'è da decidere se accettare il motto INF come nuova era del naturismo, oppure c'è da rirevisionare il tutto, oppure seguire Consiglio e darsi agli albori rifiutando tutti in blocco (perchè sia chiaro, di naturisti primo stampo non esiste nessuno, nemmeno lui/loro, visto che come prima cosa spesso non portano rispetto agli umani).
La vita evolve, usi e costumi pure. In bene e in male. Ma come diceva la buonanima... indietro non si torna. E per fortuna soggiungerei....
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 Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990
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Emanuele Cinelli
iNudisti Staff - Caporedattore e-Zine
    

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Inserito il - 31/12/2011 : 13:08:09
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Max, ti sfugge una cosa: il Naturismo, quello citato dal Valerio esiste ancora, non è scomparso e mai scomparirà. Non c'è bisogno d'inventarsi nuove etichette, già c'è confusione con due, esiste già una definizione più che corretta che è quella di Nudisti e di Nudismo, stop non serva altro! Proprio non riesco a comprendere questa reticenza all'adottare questi termini: chiari, semplici, conformi e... inequivocabili.
Tutto è cambiato nel tempo, ma le parole restano quelle, non possiamo stravolgere il loro significato naturale, possiamo ampliarlo ma non limitarlo, possiamo esterderlo ma non ridurlo, possiamo dirigerlo anche verso altri contesti ma non eliminare quello originari, altrimenti mettiamo in discussione tutto il substrato su cui il linguaggio si fonda: l'etimologia delle parole!
Per altro, ripeto, è solo una questione formale di comunicazione sociale, poi, nel privato (che ne io ne Valerio mettiamo in discussione, e ripeto pure questo) ognuno è e dev'essere libero di sentirsi quello che vuole, contrariamente a quanto alcuni (da te citati) vorrebbero affermare!
Meno regole, meno divieti e più spontaneità, questa doverbbe essere l'unica regola, e non solo nella società nudista o in quella naturista. Anzi fosse per me un divieto dovrebbe esserci: il divieto di... vietare.
Ah, io cosa mi ritengo? Semplice, principalmente Nudista, in quanto ho l'esigenza di stare nudo il più possibile, in quanto lavoro per far si che il Nudismo Libero diventi una realtà, in quanto il mio stare nudo deriva dal fastidio della costrizione delle vesti e non è rivolto alla ricerca di un contatto migliore con la natura, contatto che già avevo, pari pari, quando ancora non mi mettevo nudo, che avevo anche con i pesanti abbigliamenti dellla montagna o la muta dell'immersione, contatto che mi portava ad arrampicare o camminare per i monti in solitaria, a girare per i monti anche con la pioggia, anche con la bufera, anche di notte (si comprendo e condivido che non è così facile arrivarci da vestiti, ma tant'è che come ci sono arrivato io, assicuro che ci sono arrivati tanti altri). E poi anche Naturista, in quanto da tantissimi anni mi piace vivere in Natura e promuovo il rispetto della Natura, ma nella vera forma di rispetto, non quella che vuole escludere l'uomo dalla Natura ma quella che vede l'uomo come parte stessa della Natura. Nudista e Naturista due cose assolutamente distinte e che non c'è ragione di mescolare assieme.
Faccio un altro esempio: a me piace moltissimo camminare, ma mi piace tantissimo anche guidare, cosa sono? Un cammobilista? No sono una persona a cui piace sia camminare che guidare, indi in certi momenti sono camminatore e in altri automobilista, stop!
Lasciamo perdere i neologismi e atteniamoci a quello che l'Italiano e la sintassi italiana già ci mettono a disposizione! |
Emanuele - Vivere in Natura, per la Natura, con la Natura e di Natura! Ideatore e amministratore di "Mondo Nudo, il blog che mette a nudo il mondo!" Organizzatore di "VivAlpe: escursioni inclusive per educare a una vita sostenibile, ecologica e salutare". Vestiti è bello, nudi è meglio: #rinormalizzailmondo
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Biotto
iNudistfedelissimo
    
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Prov.: Pavia
1997 Messaggi |
Inserito il - 31/12/2011 : 14:19:39
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| ...a me piace moltissimo camminare, ma mi piace tantissimo anche guidare, cosa sono?...
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Un cammelliere?
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 Le cose al di fuori della norma non sono alla portata della massa: l'eccellenza non è accessibile ai più. Meglio aiutare un cieco ad attraversare la strada che lasciare che un non vedente utilizzi le sue differenti abilità.
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a_fenice
iNudisti Staff - S.Admin a_fenice@inudisti.it
    

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Inserito il - 01/01/2012 : 21:58:08
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Forse si, esiste ancora quella forma di naturismo, ma quanti effettivamente son cosi...talebani? E, visto che per accedere alle strutture FKK dobbiamo essere tesserati, per ottenere nuove spiaggia, bisogna agire da tesserati, le attuali associazioni naturiste, rientrano in quei parametri, o si sono...diciamo, modernizzate?
Se accettiamo l'ipotesi che tutto evolve, che certi "requisiti" erano lo spirito alla nascita, ma che poi, anche se vengono promossi, ciò non significa che dobbiamo escludere gli altri, oppure bisognerebbe dire a INF, Fenait e a tutti gli altri, che è ora che nei nomi scompaia la parola, l'etichetta naturismo, e si parli si semplice nudismo tout court.
Ma se bisogno ritornare alle origini di un qualcosa che è nato in un certo modo, e che si + evoluto accettando altri...adattamenti, mi chiedo quanto al nostro mondo non è più ciò che era allo stato originale. Se ci pensi bene ogni tipo di associazione, partito, cultura, religione etc, ogni cosa si è evoluta col tempo. Si è modificata, adattata al procedere del tempo.
A questo punto, direi, o si dice che LE ORIGINI erano quelle, che OGGI, pur stante che certe cose siano comunque da perseguire, però la realtà si è modificata, ed è inuitile ritornare sulle "lamentazioni del buon Geremia", oppure ci starebbe molto bene che invece di chiedere la chiusura di Conait, deviassimo tutti in botto in quella conferazione (tanto per citare un nome esistente), perchè qui di naturisti della prima ora, forse rimangono in 3/4 si e no. Tutti gli altri 6.000 e rotti sono a tutti gli effetti solo nudisti.
Salvato indi il fatto che l'etichetta di partenza sia quella, i naturisti non sono dei nudisti, semmai si denudavano per anticonformismo o quasi, erano esseri afumatori, animalisti, ecologisti, ambientalisti, antifarmacopea, anticonvenzioni sociali, hppies di fine 800..... oggi si stà usurpando un'etichetta.... o qualcosa è cambiato, perchè poi di fondo, alcune regole non sono cosi essenziali a preseguire lo scopo iniziale, e esiste una nuova forma di naturismo?
E' una domanda riflessione....... |
 Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990
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