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Rivolte private individuali

di Marcino
08/03/2011 17:43:07

Quando faccio post aspri sul passato del paese e/o sul suopresente, c'e' sempre la stessa reazione: qualcuno che "crede nellapolitica" il quale mi dice che , ommioddio, che bisogna fare o chebisognava fare qualcosa per risolvere il problema, che bisogna trovarne"le cause", la "colpa", e quindi "agire sullacultura" o nonsocche'. Che sono meramente palle. Altri mi chiedono invece"come fare a ribellarsi?" Ecco, io ho solo una mia personale miseraesperienza, che e' questa qui:

 

Innanzitutto, nessuno cambia le societa'. La societa' cheprecedette gli anni '80 era bigotta perche' non c'era ancora un vero cetomedio, e perche' era relativamente povera. Negli anni '80 ci fu un boomeconomico e si creo' un ceto medio per la prima volta. Quindi la societa' si sprovincializzo'un minimo, e divenne meno bigotta.

 

Ora l'Italia sta diventando meno ricca, e quindi diventera'piu' bigotta. Tutto qui. O siete in grado di arricchire il paese, o non c'e'nulla che potete farci.

 

Si tratta di un fenomeno meramente economico, o perlomenostrettamente legato ad un fenomeno economico. Quindi no, e' inutile che viilludiate: formare partiti, movimenti, fare politica, non cambia un cazzo. Eno, non esistono le rivoluzioni.

 

Le societa' non fanno rivoluzioni: semplicemente si rompono.Ad un certo punto, le relazioni economiche tra individui, le relazioni cherendono possibile la vita della societa', si rompono. Non funzionano piu', ede' questo il momento nel quale le masse si muovono. Non necessariamente perche'affamate: semplicemente perche' i meccanismi economici in essere non funzionanopiu' in percentuale consistente.

 

Il problema non e' se il paese sia ricco o meno: il problemae' se i meccanismi di cui e' fatta la societa' riescono a sopravvivere o meno.Se le relazioni economiche funzionano, il paese sta in quiete, anche se e'poverissimo. Se le relazioni economiche tra individui non funzionano, il paesesi rompe, anche se e' ricco. E allora la massa fa una rivolta e cambia lerelazioni economiche, o le leggi che le disciplinano.

 

L'individuo singolo NON puo' cambiare l'economia del paese.In Italia non ci sara' (ne' c'e' stata in passato) alcuna rivolta perche' larete di relazioni economiche e' altamente stabile. L'insieme di conoscenze,favori, diritti acquisiti, contratti , amicizie, lobby, e' estremamentestabile. Quindi non cambia e difficilmente si rompe: non con un PIL come ilnostro. No, non ci sara' alcuna rivolta, fatevene una ragione. E cosi', lasocieta' non cambiera'.

 

Si sta impoverendo, ma questo non modifica normalmente lastruttura di relazioni economiche: passano meno soldi , ma i flussi sonostabili. E' come se dicessi che ci sono meno automobili, ma tutte le stradesono li'. Ecco, finche' le strade non si rompono, cioe' finche' la rete diconoscenze, amicizie, consuetudini &co non si rompe, non ci sarannorivolte. Ovvero non ci saranno cambiamenti.

 

Ne'  imagistrati ne' qualsiasi altra cosa possono cambiarle un paese, se non larottura di tutti i rapporti economici, almeno in gran parte. Ma siamo lontanissimi da questo stato, quindi nonfatevi illusioni.

 

Quando avevo i miei 12/13 anni (momento nel quale inizio'per caso - e per decisione altrui, anche se la cosa mi piacque assai )  il mio "conflitto" colpaesello non facevo ragionamenti economici Intuivo che fosse inutile battersicontro "tutti". Sentivo in qualche modo, intuitivamente, che"tutti" non era niente di piu' che l'emblema  della vigliaccheria con la quale isingoli rifiutano di battersi a viso aperto.

 

Mi rendevo conto che una lotta contro "tutti"sarebbe stata un infinito braccio di ferro contro strategie piu' che collaudatenel tempo, proprio per reprimere e rispondere a quelli come me. Ne' la politica(che pure in seguito frequentai per 1-2 anni) poteva servire. Per quantoconfidente in me stesso, sapevo benissimo che qualsiasi discussione mi avrebbevisto perdente perche' loro avevano gia' pronte le  parole per zittirmi. Il paesello era bellissimo, orgogliodella  meravigliosa macchina dellavivibilita' che erano i paesi dell'emilia rossa. Non potevo lamentarmi.

 

Non potevo lamentarmi della mentalita' perche' essendo unpaese rosso dell'emilia rossa si supponeva che fosse quanto piu' avanzatopossibile al mondo. Non potevo lamentarmi della cultura locale perche' essendoun paese a maggioranza comunista era ovvio che tutti pensassero nel modogiusto: quando anche accennavo l'argomento, mi veniva risposto che "perfortuna qui da noi questi pregiudizi non ci sono".

 

Cosi', in qualche modo euristico (e forse semplicementeindovinai) , arrivai alle stesse conclusioni di Thoreau, quelle che il filosofoamericano illustra cosi' bene in "Disobbedienza Civile":

 

   "non devo aspettare che venga un

Commenti
08-03-2011 17:59
E' un'analisi semplicemente perfetta anche se pochi riusciranno d assaporarla fino alla fine. Io ci sono riuscito e ne ho tratto un grande beneficio. Ora sono consapevole che occorra vivere la vita giorno per giorno cercando di fare quello che più piace.
vislu47

08-03-2011 18:59
leggo e mi sorgono dei dubbi: come puo una persona nata nel 1981 (come da profilo) parlare della sua esperienza PCI quando il PCI si sciolse quando aveva 10 anni? e come mai lo stesso post appare in un un altro bolg (di ben altro genere)?
pukmar

08-03-2011 20:33
É tratto da Wolfstep un blog. Pistolotto prolisso e scarsamente interessante, tanto che non si riesce a leggere fino in fondo. Ma la domanda sorge spontanea: ma cosa c'entra 'sta roba con questo sito?
m_roberac2006

08-03-2011 21:30
Ci abbiamo riflettuto molto. Al di la dei fatti riportati, c'è un dato di fondo, che può far riflettere: (parafrasando) quanti qui non hanno il coraggio/possibilità di vettere il proprio volto, la propria identità? Quanti hanno il coraggio di ESSERE
a_fenice

08-03-2011 21:30
al di fuori della tsatiera? Si il caso riportato è particolare, ma credo che se letto bene, possa insegnare, e molto
a_fenice

08-03-2011 22:58
@m_rob: ha solo lo scopo di occupare inutile spazio @fenice: meglio ESSERE con le proprie opinioni e azioni (anche semplici e banali) che con cose scopiazzate in giro dal il web (esattamente dal blog che io avevo evitato di citare)
pukmar

09-03-2011 09:22
noi non ci "mettiamo la faccia" per paura che qualcuno ci rubi l'identità e usi le nostre foto in qualche sito di dubbia reputazione. Emilia
m_roberac2006

09-03-2011 11:24
Un pistolotto sul comportamento sessuale non sul nudismo,che dice come fare per "continuare a spassarsela" in santa pace senza fare assolutamente NULLA per cambiare le cose...vi sembra un atteggiamento sano, consapevole e in linea col sito? A me no.
itaindo

09-03-2011 11:58
Per Pukmar: infatti al fondo del testo ho citato la pregevole fonte e poi, come potrai ben intuire, l'ho voluta condividere con noi perché… tutto il mondo è paese. PS: anche chi nasce negli anni ’80 può essere intelligente, saggio o colto.
Marcino

09-03-2011 12:00
Per M_roberac2006: il nudismo è proibito in pubblico dalle leggi italiane. Come recita anche il testo di questo blog, "più una cosa è proibita più è divertente. Pensi davvero che non c'entra nulla?
Marcino

09-03-2011 12:01
Per A_fenice: hai colto perfettamente il senso di tutto, che non può dividere nudisti e omosessuali…
Marcino

09-03-2011 12:03
Per Itaindo: prima di salire in cattedra, prova a rispondere ad una domanda. Il nudismo non è spassarsela… la vita? Stare in pace con se stessi non è spassarsela la vita? Occhio alle bucce di banana. Si scivola.
Marcino

09-03-2011 12:32
Mai salita in cattedra,ho solo espresso la mia opinione e per favore anche tu leggi bene prima di sparare(l'ho fatta prima io una domanda):non sono d'accordo sul non fare nulla e starsene nelle crepe,se no non starei su questo sito.
itaindo

09-03-2011 12:50
Facciamo cosi':ci spieghi per favore cosa ne pensi tu e quali sono le tue conclusioni?
itaindo

09-03-2011 13:20
Per Itaindo: Le mie deduzioni sono semplici. Ogni storia di passioni personali, che sono indirizzi di vita (sessuali, nudiste, nturiste e altro) possono essere fonte di insegnamento per tutti. Infatti, c'è proprio chi si è espresso in questa direzione.
Marcino

09-03-2011 13:25
Per Itaindo: tu non hai tratto una conclusione, che vuol dire aver analizzato il senso anche critico di qualcosa. Tu hai espresso un giudizio (un pistolotto sul comportamento sessuale) e poi hai bocciato come si fa a scuola. E io ti ho ricambiato a tono…
Marcino

09-03-2011 13:28
Ora dimmi una cosa tu: pensi davvero che con battaglie individuali o di minoranza alla Don Chisciotte si possa cambiare la società in cui viviamo? Pensi di non trovarti in un Paese bigotto? Ma viviti serenamente il nudismo e fregatene…
Marcino

09-03-2011 13:44
come sei spocchioso Marcino...e tutta quella interminabile filippica (fra l'altro scopiazzata) per dire solo che "più una cosa è proibita più è divertente". Avremmo apprezzato di piu', se avessi postato qualcosa di tuo, invece di un semplice copia/incoll
m_roberac2006

09-03-2011 13:59
..ed è insopportabile che gente appena iscritta (iscritto dal 08-03-2011) venga qui a farci la morale, insegnarci come va il mondo e dirci cose è bene e cosa è male. E in piu' si inc****o se solo provi a dissentire...
m_roberac2006

09-03-2011 15:43
ammetto che mi sia sfuggita la citatazione della fonte.mai voluto dire che uno nato nell'80 possa essere colto. ma credo che sia maggior segno di cultura l'espressione di opinioni con proprie parole ripetto a pedisseque ed acritiche citazioni.
pukmar

09-03-2011 15:44
inoltre se una persona decide di bloggare, deve accettare il gioco in tutto e per tutto, anche le opinioni discordanti e le critiche... anche questo è segno di cultura e saggezza
pukmar

09-03-2011 18:58
x m_robera.... il riferimento a mettere la faccia, non è sul sito, ma nella vita. x molti.... vedo che i blog su chi mette in lista nera, su chi non contatta single, son più apprezzati. Per una volta che c'era qualcosa di culturale.. da discutere, senza
a_fenice

09-03-2011 19:00
forzatamente essere daccordo con lo scritto, che poi è solo una provocazione. Bene, vi renderò tutti i blog di lagne, son molto più appetibili per fare liti in sito.
a_fenice

09-03-2011 19:01
Ohibo',io il nudismo lo vivo serenamente da prima che tu nascessi... E cmq hai ragione:chissenefrega,tanto ci sono gli altri a sbattersi per difendere anche i diritti di chi se ne frega.
itaindo

09-03-2011 20:55
X a_fenice Scusami. Non mi ero accorta che era qualcosa di culturale.
m_roberac2006

09-03-2011 21:27
Cultura=Costumi e abitudini acquisite da esseri umani per il semplice fatto di vivere in determinate comunità, comprese quindi le azioni ordinarie della vita quotidiana. Tanto per dare una delle mille definizioni.
a_fenice

10-03-2011 10:44
ahhh. ok
m_roberac2006

10-03-2011 16:28
Per M_roberac2006 e simili: Nuovo iscritto perché mi sono cancellato e reiscritto per motivi miei. Nessuno ti ha obbligato a leggere il blog e non dirmi che te l'ha ordinato il medico. Incazzato? No, sono contento, guarda che successo ha avuto il blog…
Marcino

10-03-2011 16:31
Per tutti: accetto e rispetto le critiche, però vedo che in molti non gradiscano che gli vengano smontate le loro teorie… Ma cos'è un amichevole forum o una setta?
Marcino

10-03-2011 20:00
Questo e' un blog,non un forum...
itaindo

12-03-2011 21:40
m_roberac2006, il vostro intervento è stato cancellato dalla moderazione per violazione dell'art 6, e non dall'utente autore del blog.
iNudistiStaff

13-03-2011 17:53
Grazie per la precisazione Staff. Eviterò di fare ulteriori interventi sui blogs. Emilia.
m_roberac2006


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