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Istria... al di là delle strutture molto frequentate

di gomper
24/08/2012 14:14:27

Dopo tanta attesa, ecco riavvicinarsi finalmente quell’appendice eccentrica d’Italia, che tale era pure nel trentennio (1918-47) in cui ne fece parte politicamente. Mi riferisco all’ISTRIA, Croazia, dove sarò dal 27 al 31 agosto prima di completare la fascia nordica del giovane Paese passando per Rijeka o Fiume (curiosità: D’Annunzio e i “legionari”, quando la occuparono nel 1919 e vi proclamarono la Reggenza Italiana del Carnaro, LEGALIZZARONO espressamente il naturismo; peccato che durò solo un anno!) e concludendo nella capitale Zagabria.

Il rammarico di non poter stare nello stesso luogo marittimo per più di due giorni (è un viaggio “turistico”, con e senza “na-”…), è comunque ben ripagato. Un po’ puerilmente, questo dispiacere mi aveva indotto a ragionare come la volpe e l’uva circa i posti più noti e fin troppo frequentati, dove conviene appunto trattenersi per giorni o settimane. Alludo in particolare a Koversada e Valalta, i tops europei spesso in competizione tra loro nei gusti di tanti naturisti: pari per alcuni stile Mazzola o Rivera, e sproporzionate per altri con Koversada superiore in quantità; in subordine anche al Solaris e al Kanegra. Peraltro, ragionare che queste strutture siano affollate anche in media stagione non è che consoli più di tanto… Consolano invece le alternative offerte, quelle spiagge (e altre strutture) più raccolte e tranquille eppure naturiste al 100%, senza “infiltrazioni” di sorta, tanto che può sembrare quasi incredibile, se si sta ad esempio in zona Umago, aver l’Italia visibile di fronte e col suo confine a poco più di trenta chilometri.

Ecco quindi alcuni (altri) nomi della zona di Rovinij (Rovigno), indicatimi poi dal presidente di Anita, che ringrazio vivamente: CRVENI OTOK (ISOLA ROSSA), OTOK KATARINA (parte occidentale dell’isola) e POLARI (campeggio, anche tessile). Infine, a sud di Pola, un amico del posto indica la breve penisola fra Premantura e Capo KAMENIJAK (o Promontore), che è un area protetta dove assaporare la natura in tutto e per tutto.

Che sia pace/natura o affollamento/vita, che dire… Fortuna che esiste e sta praticamente nella porta accanto.

Commenti
25-08-2012 12:18
bella la storia non la sapevo eppure andai a visitare il Vittoriale..complimenti come al solito ineccepibile!
photox

25-08-2012 14:27
Grazie, carissimo.
gomper

02-09-2012 12:30
E noi triestini 'sta storia la sappiamo benissimo. Vorremmo che i nostri connazionali ricordassero molto bene i fatti. Poi si possono superare, avendo chiaro ciò che di censurabile ci siamo fatti vicendevolmente.
marcopolo

02-09-2012 12:34
Inoltre Istria e Dalmazia devono la loro cultura italiana a Venezia (500 anni di sovranità) e a Roma in anni molto precedenti. Il lavoro recente è comunque di Venezia. Ultimi sono arrivati i fascisti, scacciati prontamente, alla prima occasione.
marcopolo

02-09-2012 12:35
Quelli hanno deturpato i nostri secolari buoni rapporti con la vicina collettività slava.
marcopolo

02-09-2012 12:38
Dobbiamo comunque alla cultura mitteleuropea (K&K) il fenomeno naturismo in Istria e Dalmazia
marcopolo

02-09-2012 15:04
ciao come al solito leggerti è affascinante. Sia per cosa scrivi che per come lo scrivi.
tattooo

22-09-2012 17:57
Caro marcopolo, in ritardo (ero ancora in Croazia quando hai scritto) ti ringrazio per aver completato e aggiunto aneddoti interessantissimi su questi eventi ke fanno un po' di storia del naturismo, nonché di quello, malgrado tutto, anche italiano.
gomper

22-09-2012 17:59
A proposito. A posteriori, non cambio una virgola di quello che avevo scritto, ora che quella bellissima terra (naturismo incluso) l'ho vissuta di persona.
gomper


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