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Quando ci spogliamo di cosa ci spogliamo veramente?

di AleUK
17/03/2020 01:00:35

E quando ci vestiamo cosa indossiamo? In una società dove la maggior parte delle persone scopre il corpo nudo attraverso la pornografia é difficile dissociare la nudità dal sesso. Questo é forse il pregiudizio più grande col quale si confrontano molti nudisti/naturisti ma mi chiedo, quanta responsabilità abbiamo noi stessi? Quando ci liberiamo dei vestiti indossiamo invece quell’etichetta? E poi per chi ci spogliamo o per cosa? Si tratta davvero di libertà o invece é una qualche dipendenza camuffata? Ed in fine: siamo davvero nudi quando non indossiamo i vestiti?

Commenti
17-03-2020 11:39
In effetti poni questioni differenti ma che, almeno secondo me, hanno in comune la questione del contesto culturale. In effetti nelle comunità mediterranee è più diffusa l'idea che la nudità sia associata inevitabilmente all'esibizione erotica. Tutt'altra cosa nelle società dell'Europa centrale e del nord. Spogliarsi potrebbe inoltre significare liberarsi dai linguaggi convenzionali, ma con tatuaggi e palestramenti vari non mi pare sia più così.
amintore

17-03-2020 13:07
In realtá metto in discussione l'idea di libertá personale e la motivazione che ci spinge a spogliarci. I tatuaggi e i palestramenti non fanno alcuna differenza. Qual é il motivo che ci sta dietro? Anche vestirsi in un modo piuttosto che un'altro ha un motivo. Parli di societá, contesto culturale e altre idee. Ma il singolo essere umano e la sua responsabilitá? Mi comporto in un certo modo perché etichettato in un "gruppo" oppure sono libero?
AleUK

17-03-2020 19:43
Cosa ci spinge a spogliarsi........! Nel mio caso, è una cosa che mi viene naturale, stare in spiaggia Tessile, per me è una tortura........
Mauroverona

18-03-2020 13:23
Di cosa ci spogliamo veramente? È una bella domanda..ma per ognuno di noi è soggettivo. Il corpo libero non è una moda e secondo me non da una vera dipendenza..è solo una condizione migliore e ideale pet la nostra natura che ci fa stare e sentire meglio con noi stessi e permette una connessione ideale con la natura facendoci tornare al nostro stato primordiale.
gabrius

18-03-2020 13:26
La tua ultima domanda mi sembra che dimostri che il contesto sia fondamentale. Se sei nato in una famiglia naturista probabilmente stare vestito può essere un gesto di "ribellione". In una tradizione culturale come la nostra dove la religione ha mortificato il corpo per secoli stare nudi può essere molto liberatorio....
amintore

18-03-2020 17:29
Io penso che il discorso sulle religioni vale fino ad un certo punto..si hanno una forte eredità ma non credo siano la causa per i pregiudizi e stereotipi contro il nudismo al giorno d'oggi. Tenendo conto che le religioni sono in crisi da molto tempo,dove sta il problema? A mio parere nella mentalità bigotta e conservatrice di una società oppressa dal consumismo e dal pensiero unico dominante.
gabrius

18-03-2020 19:46
I miei sono sono punti di riflessioni, cmq nel nordeuropa è tutto diverso. E li son protestanti.... Ma la discussione è di respiro ampissimo..... quindi con sfaccettature infinite.....
amintore

18-03-2020 20:56
Io credo sia solo una questione mentale. Se spogliarti ti fa stare bene lo fai, quando puoi, senza pensare ad etichette, pregiudizi o affinità sessuali. Qualsiasi ragionamento viene successivamente, ma è appunto una cosa dettata dalla società, un po' imposta, non è realmente quello che si ha nella testa, il benessere personale che si ricerca al di là di qualsiasi definizione.
nudodasolo

19-03-2020 11:01
Io credo che tutto di per se é neutro, ogni cosa acquisisce il valore che da chi vi si approccia. Non credo si debba mai assolutizzare perché non credo nel giusto o sbagliato. Credo si debba riflettere sulle cose. Si parla del sentirsi a proprio agio, assenza di pregiudizi, libertá mentale. Perché allora pubblicare le foto dei genitali e non del viso? É la libertá legata hai genitali? É libertá il nudismo nascosto?
AleUK

21-03-2020 06:48
Provo a dare un contributo. Spogliarsi le prime volte era in parte legato a qualcosa che nessuno fa (credevo) o molto pochi, ed era legato ad una forma mix di libertà, ribellione e trasgressione insieme. Mostrare pelle in più, genitali e tette comprese, era di per se uscire dagli schemi ed entrare in un mondo diverso. Col tempo capisci che nuda tra i nudi la parte trasgressiva viene a mancare (trasgredisci una regola quando sei nella regola)
Fullnaked

21-03-2020 06:51
Rubi la marmellata quando la marmellata è vietata. Se è disponibile e tutti possono mangiarla diventa una tua voglia e non più un trasgredire la regola. Col tempo leghi allo stare nudi la voglia di essere libera da schemi e da orpelli che si usano per freddo o per mascherasi: da figa, da seria, da studiosa è così via. E se ne apprezzi la libertà, che non cambia mai, ti trovi a stare libera in sempre più occasioni, fino a diventare il tuo status
Fullnaked

21-03-2020 06:54
naturale, sempre, fisso, in ogni momento. Foto coi soli genitali? Son quelli che sono ancora in fase trasgressiva, sto nudo perché posso mostrarti il piaellino, quindi come riesco a rubare la marmellata. Si vede bene una foto intera naturale e quella che: non mi spoglio mai a parte il mare, ma vedi che di nascosto da mia moglie ti faccio vedere il pisello? Quindi sono un grande e quasi quasi vorrei usarlo pure e magari con te. Quanta pochezza
Fullnaked

21-03-2020 06:56
E ultima risposta, credo siamo veramente nudi solo quando riusciamo a non legarlo a nulla che non sia la semplice libertà di stare liberamente senza orpelli societari di classe ricchezza sessualità ma soprattutto sesso. Sesso si può fare comunque, fa parte della vita, ma se stai nudo solo per quello, beh rivestiti per piacere.
Fullnaked

21-03-2020 12:00
Grazie per il tuo intervento Fullnaked, questo era il mio punto alla fine della fiera. Ogni azione legata ad un contesto non é libertá o forse la libertá include sempre la dipendenza a qualcosa. Tutto si riconduce alla persona alla fine. Posso anche sentirmi libero di vestire in un certo modo, magari di appartenere ad un contesto per trasgredire la "normalitá" che mi é stata imposta dalle circostanze nelle quali mi trovo...
AleUK

21-03-2020 12:07
... ma siamo ingrado di "rinfrescare" di tanto in tanto le motivazioni che stanno dietro le nostre decisioni? Siamo in grado di dirci che la nostra coppia aperta é forse l'inizio di una chiusura? Sappiamo distinguere l'indipendenza dalla solitudine? Il coraggio dalla paura? Io credo di essere in grado di guardarmi con obiettivitá, ma ritengo giusto mantenere sempre viva la capacitá di mettersi in discussione.
AleUK

22-03-2020 14:24
Ciao a tutti. Segnalerei un altro abito che secondo me è problematico, quello di chi distingue "tessili" da "nudisti" come categorie di persone separate e opposte. I vestiti per me sono un mezzo, che devono assolvere a dei compiti, dalla protezione alla rappresentanza ma non possono diventare un fine o un "non fine" per distinguere e far sorgere barriere. Se il nudismo è anche e soprattutto accettazione, bisogna accettare anche il non nudista!
zamilon68

22-03-2020 17:46
Ciao zamilon68, esatto, sono d'accordo con te! "Siamo davvero nudi quando non indossiamo i vestiti?" Purtroppo é il modo in cui molti di noi vivono, scegliere un lato e scagliarsi contro l'altro. Ed é lì che muore la libertá...
AleUK

22-03-2020 18:57
Assolutamente d’accordo con zamilion68. Dobbiamo assolutamente esssre i primi ad accogliere chi non la pensa come noi, per poter mostrare il nostro lato aperto al dialogo ed argomentare su quanto può essere bello il nudismo e il contatto con la natura.
Bertolacci37

18-06-2020 18:47
Difficile dare una risposta assoluta. Personalmente non mi ritengo un nudista ideologico - trovo curiosa l'espressione "dove pratichi". Se ho caldo, mi levo i vestiti, tornando a quello stato naturale di animale tropicale che è l'Homo Sapiens, altrimenti no. Sapendo che per motivi culturali questo non è possibile in pubblico, ho cominciato a cercare luoghi e persone con cui non sono costretto a vestirmi quando il mio corpo mi dice di non farlo.
paolo_milano

18-06-2020 18:55
Quanto all'aspetto comunicativo, la sessualità è ovunque, è una forma di comunicazione che permea ogni gesto. Perfino un innocente calzino può essere più seducente di una nudità, dati certi contesti. Se vuoi, non siamo mai tutti nudi. Siamo sempre vestiti di qualcosa, che poi è la nostra autoaffermazione, il modo in cui diciamo "io". Nell'incontro con l'occhio che ci guarda sorge la complessa dialettica dell'interazione umana.
paolo_milano


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