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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
a_fenice Inserito il - 18/04/2016 : 23:25:26
Lanciata la sfida, vediamo quanti di noi sono realmente interessati all'ambiente e cosa han fatto e studiato per realizzare, in piccolo o in grande, per ogni cosa che possa riguardare inauinamento, risparmio energetico, produzione di energia alternativa e … chi più ne ha più ne metta.

Penso, ma lascio libero chiunque, che non dobbiamo scrivere per ipotesi, per tomi altisonanti, per ciò che qualche pinco pallo scienziato dei mi marroni abbia scritto chissà dove, ma le cose concrete, messe in pratica, realizzate o ipotizzate, di cui siamo attori, protagonisti o semplici conoscitori.
Mi auguro che siano davvero esperienze nostrane, su cui si possa dibattere in modalità costruttivo e produttivo.
30   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
dingopino Inserito il - 01/11/2016 : 13:16:26
Risveglio questo interessante topic.
Io non ho cambiato tutto quello che consuma energia in casa di mezzi più efficienti. Credo, almeno e questo la ragione mia perche non lo faccio, che anche buttare via un elettrodomestico che funziona e comprare uno nuovo e uno spreco enorme che difficilmente risparmio a livello globale in poco tempo.
Ho un orto in comune con altri 4 persone e da li arrivano tutti le nostre verdure. Compro molto dal gruppo del GAS che garantisce un mercato a km ridotto.
Vado quasi sempre in bicicletta o nel treno piu bici solo se vado in zone montose allora prendo la macchina, non sono abbastanza allenato per salire da per tutto.
Da quando sono nudista supporto temperature basse molto più facile. Di giorno il nostro riscaldamento e spento visto che abbiamo un appartamento esposto al sole con ampie vetri che fanno della nostra casa una piccola serra. In estate tanto abbiamo le tende sul balcone e le porte tutte aperte. Non avevo mai un climatizzatore.
La mia auto e del 1999 e va ancora benissimo allora non lo cambio.
Compro molto nei negozi Bio perché, prima le cose sono piu gustose, costano spesso il giusto cosi non compro troppo, non butto quasi piu niente di cibo.
La spazzatura faccio la differenziata anche se a casa nostra non e ancora arrivata il sistema porta a porta ma abbiamo nel quartiere il bidone del Verde della plastica e della carta e metalli.
L'umido in gran parte va nel orto a parte cibi di pesce o carne che metto nel umido della città. (Atira topi)
Per lavare il pavimento uso normalmente solo acqua caldo e per le lavastoviglie gel biodegradabile, come brillantante invece aceto di mele. Ottimo picchieri brillanti.
n/a Inserito il - 02/05/2016 : 21:22:17
Intervengo un po' a singhiozzo nel forum, scrivo e poi scompaio e molte volte non ho la costanza di continuare a ribattere...
Mi chiedete un mio parere più approfondito, ma non so se saprò soddisfarvi.

Le nostre abitazioni sarebbero da abbatte nella maggioranza dei casi e ricostruite secondo criteri di risparmio energetico appropriato, anche se sono del parere che con il nuovo se non si eseguono le opere in modo appropriato di problemi ve ne siano, purtroppo pur essendoci le tecniche molti che realizzano i lavori guardano molto più al loro profitto che al risultato finale.

Sono solo un umile idraulico e mi affido molto spesso ad un tecnico nella fase di progettazione per cui l'esperienza l'ho acquisita "sul campo" e non sui libri e devo molto spesso seguire gli studi fatti da altri.

Devo intervenire in merito ad un po' di imprecisioni.
Caldaia a condensazione - è vero che minore è la temperatura di mandata e maggiore è la differenza con quella di ritorno, maggiore è la resa di questa, ma sopratutto con le caldaie a condensazione riduciamo in ogni caso le immissioni di gas combusti in ambiente. Anche con le alte temperature comunque le caldaie a condensazione rendono di più di quelle classiche, i gas di scarico escono a temperature più basse e quindi richiedono meno energia avendo meno sprechi in fase di combustione. Un problema delle caldaie normali ad alta efficienza era quello di riuscire a non far creare le condense che sono corrosive (mai buttarle in terreno o negli scarichi soprattutto di acque piovane se non opportunamente trattate), quindi veniva innalzata la temperatura di combustione per far uscire dal camino le condense vaporizzate.
Comunque il problema caldaie normali o a condensazione non sussiste più essendo obbligatorio installare caldaie a condensazione dallo scorso anno, anche in sostituzione, con il conseguente aumento di interventi necessari per la sostituzione: Canne fumarie, Filtri, lavaggio impianto...

I radiatori in ghisa e quelli in acciaio:
La ghisa inizia lo scambio termico a temperature più alte rispetto a quelli in acciaio. A parte il costo attuale della ghisa, si utilizzano i radiatori in acciaio perché posso avere delle temperature di mandata anche relativamente basse, comunque più sono basse le temperature più dobbiamo aumentare le superfici del corpo scaldante (variazione di calcolo su delta T), comunque potendo si deve sempre preferire l'impianto a pavimento, a parete o al limite a soffitto Se calcolato in bassa temperatura si possono realizzare temperature di mandata anche a 28°.

Per il funzionamento è preferibile far funzionare l'impianto costantemente per un numero di ore congruo, a temperature basse, che avere dei picchi di temperatura nel funzionamento, limitando le accensioni e gli spegnimenti della caldaia. Molte caldaie a condensazione hanno una modulazione effettiva di 1 . 10, quindi caldaia dimensionata giusto per il tipo d'impianto che al minimo produce pochi kw in modo costante.

Il calcolo termico sui radiatori viene sempre fatto sui metri cubi mai sulla superficie indicativamente si calcolano 35 KW al metro cubo (Lombardia), in montagna si arriva anche a più di 50 kw, se aumento i coefficienti di isolamento diminuisce anche il fabbisogno di KW. Poi vi sono anche altri calcoli da fare in base all'esposizione alla destinazione dei locali ecc..

La sonda esterna è funzionale se applicata correttamente e se calcolata bene la curva, anche le testine termostatiche applicate sui singoli radiatori influiscono sui consumi.

Le case più sono isolate Cappotti, vetri termici ecc..., più sono soggette alla formazione di condense e quindi di muffe sopratutto se gli interventi vengono fatti male lasciando ponti termici, o con interventi di ristrutturazione parziali. Comunemente nelle costruzioni in classe A viene realizzato obbligatoriamente un impianto d'areazione e triplo flusso e a bassa entalpia. In sintesi si ha un costante ricambio d'aria (senza dover aprire le finestre) e l'aria che viene immessa in abitazione recupera il calore di quella in uscita, su questo sistema può essere applicato un deumidificatore per l'estate od addirittura un impianto di riscaldamento questo solo se la casa è in classe A +.

Pannelli solari termici, per il miglior utilizzo importante è il posizionamento Pieno sud, e l'inclinazione , mai sotto i 45° massimo 60° se utilizzati per integrazione al riscaldamento, e serbatoi d'accumulo appropriati.

L'Italia è lunga e se ho fatto un impianto in Puglia per una casetta che con 10 MQ di pannelli solari a 55° (a svuotamento) pieno sud, questa viene riscaldata con impianto a pavimento realizzato con tubazione in passo 10, serbatoio da L 500 ed un'integrazione per i giorni di pioggia, ma una tipologia simile di collettori solari con serbatoio da L 800 serve per produrre l'82% di acqua sanitaria per due famiglie in Valtellina in un posto molto ben esposto...

Per produrre acqua sanitaria se non si hanno spazi per posizionare i pannelli solari termici, che poi in caso di cielo coperto e d'inverno non rendono moltissimo, vi sono sempre gli scaldabagni in pompa di calore.

In un condominio Ho installato un pannello solare unico di 12 MQ con puffer da L 100 con un sistema particolare a stratificazione (il serbatoio incide in resa anche più del 20%), ma c'è pur sempre la caldaia ad integrazione, qui riesco a dare almeno il 60% di resa, ma solo perchè non avevo posto per posizionare un serbatoi9o da L 1500.

Soluzioni ideali non ve ne sono, in ogni situazione bisogna trovare la soluzione appropriata che tenga conto del bagget e di quello che si vuole ottenere. Tenete presente che a partire dal 2018 (2017 in Lombardia) per le nuove costruzioni, e per le ristrutturazioni importanti bisognerà garantire il 50% da energie rinnovabili sul totale dei consumi anche elettrici. Saranno cazzi e ci vorranno un sacco di soldi.

Le soluzioni applicabili pompe di calore Acqua Acqua (geotermico), o acqua aria, abbinate e pannelli fotovoltaici, eolico, o al limite cogeneratori. Le biomasse sono 100% rinnovabili, ricircolo dell'aria obbligatorio, soluzioni di illuminazione per i locali ciechi con installazioni di solartube.


Al dilà di tutte le difficoltà speriamo che queste soluzioni vengano applicate e non deroghino in materia altrimenti...

Comunque qui c'è un problema, se copriamo le nostre case con pannelli in polistirolo che salubrità diamo alle nostre abitazioni, alternative: il sughero è un materiale interessante ma alquanto limitato, ci sono le fibre vegetali, fibra di legno ottima, ma la più efficiente fibra di canapa è difficoltosa da avere grazie alle leggi proibizioniste in vigore, c'è la paglia, sulle alpi francesi ho visto realizzare un condominio nuovo ricoperto da balle di paglia da 50/60 cm di spessore.

Di soluzioni innovative non ve ne sono abbiamo comunque la possibilità di utilizzare quanto abbiamo a disposizione in maniera intelligente, ma qui c'è un ma, le qualità dei materiali che sono scese vertiginosamente rispetto al passato ed anche quelle che erano marche affidabili, per stare dentro al mercato si sono dovute adeguare al ribasso....

Ciao





a_fenice Inserito il - 29/04/2016 : 20:15:50
@ ionudista (senza quotare ancora) tema temperatura di esercizio.

Non ti dico i mei mq, son troppi, ma tengo sotto tiro solo la zona abitata, e comunque si, son passato da 1700 a circa 160, 230 nei mesi più gelidi.

Un particolare che ci siamo dimenticati di dire entrambi, ma che è fondamentale. E riguarda le case vecchie, con i termosifoni a parete.
Spesso in passato venivano montati quelli non in ghisa, Bellini da vedere, ma con rendimento zero. Posa areazione, quindi poco superficie radiante. E quando si ferma il circolo della caldaia, si freddano subito. La ghisa accumula calore, e lo restituisce piano e a lungo, rendendo utilizzabile le calorie per molto tempo. Vale la spesa in più a lungo andare.
Inoltre. In illo tempore calcolavano altezza e larcghezza, e mettevano i relativi elementi radianti. Nulla di più sbagliato. Vanno calcolate le calorie necessarie e messi termosifoni correttamente dimensionati, altrimenti l'acqua passa, ma non scalda, quindi soldi buttati via.

Se non ricordo male andava presa l'area dell'ambiente, mettendo come ipotesi 2,70 fisso come altezza del vano, e moltiplicare per 40/44 calorie a metro quadro. I termosifoni vengono venduti a calorie prodotte, quindi basta sapere le dimensioni utili del "buco" sul muro, e prendere gli elementi idonei, anche se cambiano da ambiente ad ambiente.
Una ottima alternativa alla ghisa oggi è data dagli elementi a tubi sovrapposti in acciaio, si freddano un po prima della ghisa, ma hanno una verniciatura solidissima, e per adattare alle calorie necessarie, pur avendo "buchi" piccoli, si possono prendere con più serie di colonne, quindi trovare quello giusto per ogni ambiente.
Avere i termosifoni sottodimensionati, e come pretendere di scaldare un ambiente col vecchio scaldino della nonna. Si sentirà freddo e consumeremo una balla di soldi in più. Io ho già sostituito quello più necessario e più caro di tutti, in camera, dato che avevo un'altezza utile di soli 50 cm, ma pian piano che avrò due soldi, provvedo a cambiarli tutti.
siman Inserito il - 29/04/2016 : 18:18:03
maro58 ha scritto:

a_fenice ha scritto:


@ Siman. Papete, santo domingo, e Canarie no? Andiamo tutti dalla Cri, e fancups al riscaldamento


posso venire anche io ?




https://www.youtube.com/watch?v=lSXOSMDjqzI




maro58 Inserito il - 29/04/2016 : 17:48:47
a_fenice ha scritto:


@ Siman. Papete, santo domingo, e Canarie no? Andiamo tutti dalla Cri, e fancups al riscaldamento


posso venire anche io ?
siman Inserito il - 29/04/2016 : 17:42:56
ionudista ha scritto:


A Sergino volevo dire, visto che sei del mestiere, perché non ci parli delle tue soluzioni impiantistiche?




Concordo.
Se (ovviamente se ne hai voglia e quando avrai tempo) posti qualche dritta professionale e/o esperienza personale, molti potrebbero riflettere su cose che ignoravano o non avevano mai preso in considerazione.


P.S.
Una volta chiacchierando con un tale che era sia idraulico che venditore...ad una domanda circa le caldaie a condensazione...mi ha detto che nel mio caso (solo acqua sanitaria) non solo sarebbero stati soldi sprecati ma, addirittura, avrei corso il rischio di consumare più gas rispetto alla normale caldaia istantanea (rinnai infinity).





ionudista Inserito il - 29/04/2016 : 17:05:18
a_fenice ha scritto:

Anche io all'inizio, a casa nuova, ho provato con temperature di esercizio più basse, attorno ai 60*

Raggiungevo malapena 17/18 gradi, e tenendo in esercizio anche 15 ore al giorno.

Dopo la prima bolletta bimestrale da 1.700 €, ho mandato a quel paese l'idraulico installatore, e son andato sugli antichi 70.
Mezz'ora e la temperatura era a 20*, e la caldaia cessava di funzionare per raggiunta temperatura. Riprendeva solo a piccolo sprazzi ogni 30-45 minuti, e q quel punto ho creato le zone orarie: 12/13 e 18/20.


Eeeeh? 1700 €? Ci credo che hai mandato a quel paese l'istallatore!
Vuoi sapere quanto è venuta l'ultima bolletta bimestrale del gas di gennaio-febbraio, i mesi più freddi? Casa circa 100 mq abitata da 3-4 persone. Sotto e sopra niente appartamenti riscaldati. 250 €.
Temperatura di acqua calda riscaladamenti intorno ai 60° come ti dicevo, pannelli dietro i termosifoni (in ghisa) incassati nei muri esterni (costo pannelli circa 7 € cadauno e vanno bene per fino a un 12 elementi figuratevi) temperatura raggiunta di 20,5° con differenziale a 0,3 decimi di grado a termostato ambiente. Termosifoni accesi grosso modo in tre fasce orarie: 6.30-8.30, 14.30-15.30, 18-20. Si a volte anche 5 ore (che col termostato non sono mai 5 perché a temperatura raggiunta stacca).

Però sono d'accordo con te che vanno fatte le dovute prove. Ognuno dedichi per due o tre giorni di seguito un 20 minuti, faccia varie configurazioni con le temperature dell'acqua sanitaria e riscaldamenti, e con le temperature di un buon termostato ambiente. Di solito nelle istruzioni di caldaia e termostato ci sono buoni consigli da cui partire.

A Sergino volevo dire, visto che sei del mestiere, perché non ci parli delle tue soluzioni impiantistiche? Aiuterai sicuramente a farci capire tante cose, a sfatare il mito che i nudisti sono tutti dei menefreghisti gaudenti (buahahah), e qualcuno che ti leggerà delle tue zone potrebbe chiederti qualche parere più professionale... saluti
siman Inserito il - 29/04/2016 : 14:49:08
pan ha scritto:

siman ha scritto:

Mi avete convinto.
Riscaldarsi distrugge il pianeta.




30 anni fa fummo lì lì per fottere l'intera europa...











Fummo? Prima persona plurale?

Io mi fuori. Ho un alibi!

Ricordo benissimo che il 29 aprile 1986, nel mio albergo c'era una graziosa cliente che, tra il serio e il faceto, mi disse che avrebbe lasciato la porta della sua camera aperta.
Ora, per delicatezza e rispetto, non voglio esprimermi con l'inelegante verbo che hai usato nel tuo post...ma posso assicurarti, anche se non ricordo di preciso come si chiamava, che Europa non era sicuramente il suo nome.





Luzy_pan Inserito il - 29/04/2016 : 14:17:32
siman ha scritto:

Mi avete convinto.
Riscaldarsi distrugge il pianeta.




30 anni fa fummo lì lì per fottere l'intera europa...






a_fenice Inserito il - 29/04/2016 : 12:49:04
Anche io all'inizio, a casa nuova, ho provato con temperature di esercizio più basse, attorno ai 60*

Raggiungevo malapena 17/18 gradi, e tenendo in esercizio anche 15 ore al giorno.

Dopo la prima bolletta bimestrale da 1.700 €, ho mandato a quel paese l'idraulico installatore, e son andato sugli antichi 70.
Mezz'ora e la temperatura era a 20*, e la caldaia cessava di funzionare per raggiunta temperatura. Riprendeva solo a piccolo sprazzi ogni 30-45 minuti, e q quel punto ho creato le zone orarie: 12/13 e 18/20. Il necessario per mangiare caldi e tiscaldare la stanza sui 18 Max (sempre bene che la stanza sia fresca, meglio mettere uno scalda materasso che con 20 minuti a 40 W ti fa entrare nel letto senza soffrire, e senza dover forzare il riscaldamento.

Ora ho potenziato l'uso del camino, forse gli metterò anche i motori ventilati, e con 10/15 kg Max di legna al giorno, ho sui 24/25 gradi fissi nell'area giorno e 16 nella notte. Il riscaldamento parte solo una mezz'oretta la sera, giusto per tirare su la camera.
Ovviamente ho anche cambiato le valvole della zona giorno, mettendo delle termostatiche a 18/19, così se ho camino acceso, i termosifoni si chiudono, se son fuori, pensano loro a stemperare.

@ Siman. Papete, santo domingo, e Canarie no? Andiamo tutti dalla Cri, e fancups al riscaldamento
carla77 Inserito il - 29/04/2016 : 12:05:31
Se potessi metterei dei pannelli solari e farei l'orto; per ora mi accontento di limitare gli sprechi, usare lampadine a basso consumo energetico, usare poco l'auto e privilegiare la bici e il treno.
siman Inserito il - 29/04/2016 : 11:26:36
Mi avete convinto.
Riscaldarsi distrugge il pianeta.
Ho messo in vendita casa e attività: mi trasferisco a Papeete!





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ionudista Inserito il - 29/04/2016 : 01:04:45
Ripeto quanto scrivo è frutto dell'esperienza diretta. Volevo precisare sulle prese d'aria in infissi a doppio vetro: ferma restando l'importanza di aerare che abbiano ribadito entrambi, ti posso assicurate che un bagno molto umido col doppio vetro ha visto scomparire le macchie d'umidità grazie alla presa d'aria nell'infisso senza pregiudicare il contenimento del temperatura interna della stanza. Sarà perché l'ambiente era riscaldato e quindi l'umidità in soluzione nell'aria calda saliva verso l'alto fino a fare uno scambio con l'esterno (le prese d'aria sono nella parte alta del telaio) sarà per altri motivi ma il problema è stato risolto efficacemente.

Caldaia tradizionale (non a condensazione) in accoppiata con termosifoni. 70°? Nooo bastano 60 soprattutto se usiamo termosifoni di ghisa, testato! Con una temperatura esterna di 5 gradi, hanno portato un ambiente di 100 mq da 17 a 20,5 (temperatura interna impostata atermostato) gradi C in poco più di un'ora. Non male, direi. La regolazione della temperatura dell'acqua di riscaldamento va fatta quindi in base alla temperatura esterna. È citato che se bisogna recuperare più di 4 gradi in poco tempo 60 gradi non bastano. L'ideale, se non abbiamo la sonda esterna, è farlo manualmente col variare dei periodi climatici.
a_fenice Inserito il - 28/04/2016 : 22:43:08
sergino ha scritto:

****************

Mi rendo conto che è poco, che consumo e mangio almeno 20 volte tanto di quanto facevano i miei genitori e non so quanto di più ancora di coloro ai quali andiamo nei loro paesi a sottrarre materie prime contraccambiandoli con moneta a base di dittature, disastri ambientali e di guerre....

So che è poco , forse nulla, ma staccarci dal nucleare e dal petrolio è un fatto urgente ed iderogabile. Perlomeno pensare concretamente a come farlo!
comincio dal fondo di questo bel report per sottolineare questa che ritengo una frase importante ... e che al di la di mille altre considerazioni, mi ha fatto abbandonare il referendum. Facile chiudere, facile fregarsene di quello che avremo comprato, e con che costi umani, altrove. Ma se solo per il 3 %, o 14 % come dicono altri, sarà sempre una percentuale in meno che andiamo a sottrarre ad altri.


Proseguo con i ragionamenti di caldaie intrapreso.

Casa nuova. A parte le ovvie coibentazioni, ormai di legge, il suggerimento verte, a seconda delle condizioni ambientali, su tre elementi: caldaia a condensazione, sonda di temperatura esterna, riscaldamento a pavimento, più eventuali pannelli solari di compensazione/preriscaldamento come diceva Sergio.
La caldaia a condensazione merita il suo valore e sfrutta la sua tecnologia solo se lavora a temperature inferiori ai 45/50 gradi circa. A temperature più altre diventa una normalissima vecchia caldaia ciucciametano.
Non ricordo bene le percentuali, ma ci sarà chi mi correggerà i numeri. Dato lo stesso livello di riscaldamento, a parità di impianto:
caldaia tenuta a 60-80 °, ha un rendimento del 90%
caldaia tenuta a 30-40 °, ha un rendimento del 107 %

Cioè tenendo le caldaie a bassa temperatura, si arriva ad un risparmio di circa il 30 %

Però c'è un però: questo vale se si riesce a combinare una serie di installzioni.
1° se si installano radiatori a pavimento, si potranno tenere la caldaie anche a soli 30-35 °, quindi entra in funzione solo per pochi minuti ogni tanto, e si potranno/dovranno tenere accesi almeno per 12/15 ore al giorno.
2° se si hanno radiatori standard, inutile illudersi di tenere la caldaia a basse temperature. Sarà sempre attaccata, e non scalderà un bel nulla. Arrivare ad almeno 70° è un obbligo, e quindi addio al risparmio energetico
3° se la caldaia supera i 50/55° non entra in funzione il circuito di condensazione in modo decente, quindi si perde il recupero del calore dei fumi, quindi altro minor rendimento
4° idealissimo, se possibile, installare la sonda esterna. In pratica è una specie di termostato al contrario, ma va installata solo se si ha tutto l'impiano a regola (tipo radiatori a pavimento). La sonda percepisce la temperatura esterna, quindi accende o spenge o comunque regola il funzonamento della caldaia, quando c'è il giorno che fa caldo e non c'è bisogno di scaldare.

Inutile dire che chi la fortuna di avere caldaie alternative, o caminetti, o pannelli, possa collegare questi alla caldaia. Quest'ultima servirà solo come rafforzo o come tampone automatico in caso di assenza per lavoro o vacanze, per evitare gli eccessivi raffreddamenti.
UNa nota per i pannelli: questi riescono a riscaldare abbastanza decentemente l'acqua, e possono mandare avanti durante il giorno un riscaldamento a pavimento da soli. Dovranno essere suppliti solo di notte.

Casa vecchia.

Dove possibile far cappottare la casa, coibentare soffitti e fondi, onde isolare il più possibile. Se possibile buona l'idea di mettere i riscaldamenti a parete, oppure studiare di coprire il vecchio pavimento coi nuovi parquet semiplastico o naturali, e nell'intercapedine inserire i tubi del riscaldamento.
A prescindere sostituire le vecchie caldaie a regolazione d'acqua, sono dispensiosissime. Per non parlare di quelle fiamma pilota fisso, che ormai dovrebbero essere scomparse: consumano circa 250 mc/anno solo per la fiamma pilota.

Regolazione d'acqua o di metano. E' il tipo di stabilizzazione di temperatura che le caldaie hanno. Quando la caldaia raggiunge la temperatura stabilita, ha due possibili sistemi di stabilizzazione: ad acqua o a metano.
Quella ad acqua mantiene lo stesso livello di metano bruciato, ma regola l'afflusso d'acqua più o meno veloce per stabilizzare la temperatura scelta.
Quelle a metano, mantengono lo stesso flusso di circolo d'acqua, ma regolano il gas bruciato, come si fa con una pentola in cucina, per dare più o meno calorie. E' già intuibile di per se, ma sappiate che quelle a regolazione di metano risparmiano tantissimo, non influendo, tra l'altro, con l'apporto di calore negli ambienti, rimanendo costante il ricambio d'acqua negli elementi.
Inutile aggiungere che oltre al controllo biennale dei fumi, far controllare la pressione del polmone, e far pulire la camera del bruciatore ogni anno, contrinuisce notevolmente al risparmio globale. Un polmone non caricato a modo, fa si che la pressione di spinta sia insufficente, quindi l'acqua si scalda e gira in modo irregolare, se non quasi nullo. Cosi come un bruciatore pieno di ceneri e poveri. Il gas brucerà male, e buona parte di incobusto o un getto mal diretto sugli scambiatori, farà si che aumenti l'inefficenza della caldaia con relativi sprechi.

Acqua sanitaria. Giusta la riflessione di ionudista. Se a volte la usate per lavare i piatti, dovete tenerala a forza attorno ma non superiore ai 45 °
Ma se ci fate solo la doccia, e visto che la userete al massimo attorno ai 38-40 gradi, perchè scaldarla di più per poi raffreddarla mettendo il miscelatore a metà se non meno? Meglio fare delle prove, e metterla a temparatura utile, ma iù bassa possibile.

Finestre e umidità.
Sono di norma contrario ad ogni forma di fessura, spiffero, e buchi vari nei muri, a cominciare da quelli obbligatori e raccomandati, per il metano da cucina. Il flusso d'aria, per quanto minimo, è costante, quindi il raffreddamento ambientale sarà altrettanto costante. E non mi risulta che l'umidità presente trovi nell'ambiente dei segnali stradali che gli indichino l'uscita. Davvero mettere doppi vetri, magari anche l'ultima generazione a bassa emissione, mettere le guarnizioni tra le ante delle finestre, e poi lasciare gli spifferi....Meglio, molto meglio, appena possibile, aprire tutte le finestre soprattutto in contr'aria, cioè senza porte chiuse, anche solo per 10 minuti al giorno, a casa calda, svuota con una solo botto tutta l'umidità presente, in quanto essa, contenuta in soluzione nell'aria calda, appena aprite le finestre, si precipiterà fuori per effetto dello scambio termico. Otterrete ambienti asciutti, in pochissimo tempo, lasciando le pareti ancora calde e senza che risentano di raffreddamenti.
n/a Inserito il - 28/04/2016 : 21:13:11
Di mestiere faccio l'idraulico, da nove anni costretto a diventare artigiano, anche per farmi da voi un pò conoscere... mi limito a riportare la mia esperienza.

Essendo da sempre sensibile al discorso energetico, all'ecologia (il mio primo figlio l'ho chiamato Dimitri per il significato del nome "figlio della madre terra"), e per lunghi anni vicino agli ambienti ecologisti più radicali, ho sempre seguito con attenzione la questione.
Diventando artigiano ho cercato di proporre soluzioni impiantistiche magari non commerciali, ma funzionali al risparmio energetico, purtroppo con enormi difficoltà, talvolta uscendo dal mercato per aver proposto prodotti funzionali che magari non risultavano concorrenziali a prodotti di gran lunga inferiori ed installati solo perchè obbligati per legge o "venduti meglio"...

Comunque in casa ho cambiato quasi tutti gli elettrodomestici e le lampadine (purtroppo i soldi mancano), non ho potuto investire negli isolamenti termici, ma ho installato una stufa a legna in terracotta a camere d'aria che cede il calore lentamente all'ambiente con conseguenti risparmi nella legna combusta, minori immissioni in ambiente di CO2 ed ottimo confort, limitando così l'utilizzo dei radiatori a metano (Caldaia a condensazione da quasi 20 anni). Ho un sistema a pannelli solari per la produzione dell'acqua calda sanitaria con i pannelli solari inclinati a 50° posizionati in pieno sud, e l'accumulo in preriscaldamento che non viene mai riscaldato dalla caldaia...
Per il resto per anni in passato ho sempre girato in bici, treno, ma trasferendomi in un paesino in collina, per motivi di lavoro e per assenza di mezzi pubblici, mi sono dovuto adattare nel tempo ed adeguarmi al trasporto individuale e rapido (si fa per dire), per il resto pur avendo allentato molto l'attenzione a cosa mangio (sono sempre in giro per lavoro) cerco di acquistare a KM 0 o prodotti biologici da aziende o contadini che conosco e di cui ho la massima fiducia, facendo da questi acquisti collettivi che poi ci scambiamo pur non facendo parte di alcun GAS.

Mi rendo conto che è poco, che consumo e mangio almeno 20 volte tanto di quanto facevano i miei genitori e non so quanto di più ancora di coloro ai quali andiamo nei loro paesi a sottrarre materie prime contraccambiandoli con moneta a base di dittature, disastri ambientali e di guerre....

So che è poco , forse nulla, ma staccarci dal nucleare e dal petrolio è un fatto urgente ed iderogabile. Perlomeno pensare concretamente a come farlo!
ionudista Inserito il - 28/04/2016 : 16:49:24
Eh, già la vediamo morta questa discussione? Che pessimismo... Dai dopo la pausa pranzo e una gara all'autodromo, faccio io la parte di quello serio che dice cose noiose, eheheh

Tutte le indicazioni che do le ho sperimentate di persona e nella maggior parte dei casi le uso continuativamente e sono diventate parte della quotidianità. In più per la maggiore sono espedienti che consentono anche un risparmio economico (che non fa mai male...)

Allora, proviamo a riprendere il discorso consigli pratici...
Cercando di non ripetere quanto già detto nell'altro mio intervento.

Dicevamo:
Impianto idrico: i rompigetto per rubinetti. Ma quali sono i migliori? Sono detti anche aeratori o cartucce aerate e un intero kit per credo 5 o 6 rubinetti (lavandino cucina, lavabo, bidet...) costa dai 10 ai 12 euro. Il risparmio è dal 30 al 50% di acqua erogata nel flusso. Fate voi i calcoli. Eccoli qua i più efficienti hanno questa forma:

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Per il water dicevamo la doppia mandata. Ma se avete un vecchio impianto e non è il caso di rifarlo appositamente, potete utilizzare le cartucce di ricarica del sapone vuote. Le riempite dell'acqua desiderata, e le adagiate nel serbatoio dello scarico.

La caldaia: la maggior parte delle caldaie ha la regolazione dell'acqua calda sanitaria e di quella per i riscaldamenti.
Non serve impostare l'acqua calda sanitaria su valori altissimi: basta che esca da rubinetto il caldo che vi è confortevole, risparmierete
1.il tempo di regolazione col miscelatore (o manopole);
2.il metano in eccesso per portare a temperatura elevata l'acqua e poi doverla mischiare con la fredda per diminuirne la temperatura.
Se in casa c'è qualcuno di più freddoloso, aumentate la temperatura sulla caldaia di giusto un grado o poco meno.
Lo stesso vale per i termosifoni: è inutile averli con temperature da ustione, soprattutto se li usate per lugnhi lassi di tempo. E risparmierete anche i baffi neri sulle pareti. In ogni caso, e qui qualcuno storcerà il naso, degli abiti comodi quando fa freddo sono una buona soluzione; quando fa freddissimo ci aggiungiamo anche i riscaldamenti.
Un buon termostato poi è l'deale, vi stacca la caldaia quando arriva a temperatura desiderata. Per i termosifoni incassati o appoggiati nei muri a contatto con l'esterno, ci sono dei pannelli riflettenti che vi fanno recuperare alcuni decimi di grado evitando la dispersione verso l'esterno. Sembrano pochi i decimi, ma già se vi unifromano la temperatura rispetto alle stanze interne, avete ottenuto un confort.

Casa passiva
Doppi vetri, alcuni consigli. Alcune persone non amano i doppi (o tripli) vetri dopo qualche esperienza negativa di formazione di condensa e macchie di umido nei muri. Ma nella stragande maggioranza dei casi, per quel che dipende dai vetri delle finestre, l motivo è presto detto: quelle finestre non venivano aperte se non una volta a settimana o meno! Allora ritorniamo alla vecchia e salutare abitudine, in particolare con i doppi vetri, di aprire le finestre di mattina per fare un salubre ricambio d'aria che contribuirà ad asciugare l'umidità della notte. Se poi siete in una zona particolarmente umida allora il problema (che 'era già da prima) può essere comunque affrontato mettendo delle prese d'aria nei telai delle finestre. Direte voi: da una parte coibenti e dall'altra apri? Non è un controsenso? No, le prese d'aria massimizzano l'uscita di aria umida (l'aria si muove e cerca la via d'uscita) e minimizzano la perdita di calore che avverrebbe lungo l'intera superficie della lastra di vetro.

Se non potete rifare i pavimenti ma volete un sistema a diffusione a basse temperature come i riscaldamenti a pavimento, potete usare i tubi a parete (l'equivalente del risc a pavimento solo nella parete magari in una controparete oppure se dovete spostare tramezzi etc...)

E questa era la seconda puntata.
nick54 Inserito il - 27/04/2016 : 12:13:56
maro58 ha scritto:

Mi sento parecchio a disagio.
A parte aver cambiato di recente la caldaia a metano sopratutto per motivi di risparmio.... vado in ufficio in auto, annaffio il giardino con l'acqua potabile... non ho messo pannelli solari perchè, a conti fatti era antieconomico.
Compero l'acqua gasata...
Acquisto dei bellissimi faldoni colorati con dentro detersivi vari...
Vi sono tanti modi per adoperarsi positivamente ed in passato ho fatto quanto mi era possibile... ma a casa NO !
Pietà
Aiuterò siman a mangiare quello che passa il convento, però senza scodinzolare.



Sei stato grande, e non ti devi affatto vergognare, hai ammesso in tutta sincerità quello che forse fa la maggioranza degli italiani.....però tu a differenza degli altri sei consapevole, ed è questo aver preso coscienza, che ti potrà cambiare, sicuramente in meglio.
nick54 Inserito il - 27/04/2016 : 11:57:29
siman ha scritto:

nick54 ha scritto:



Quindi a prescindere dalle "etichette"(nudista-ecologista-naturista etc.),ognuno di noi, ha il dovere di comportarsi da persona civile, rispetto a tutto quello che lo circonda.




E' ben quello che ho cercato di dire.

Una persona per bene (a proposito: grazie di pensare questo di me) la è indipendentemente dal pisello celato oppure all'aria libera.

E infatti, permettimi, NON è mai stato appurato che appena ci si calano le mutande (per fare nudismo ovviamente), automaticamente appaia l'aureola sulla testa.




Infatti mi sono permesso di esprimere con parole mie quello che intendevi, anche per vedere se avevo capito.

Il mio pensiero sulla tua persona, è il frutto di tutto quello che scrivi(anche quello che non scrivi...fino in fondo).
nick54 Inserito il - 27/04/2016 : 11:42:19
a_fenice ha scritto:

vero siman. Talebani no, ma mettersi nudi in discarica, stendersi al sole in una nebbia di fumo..... non da gusto nemmeno ai nudisti, in teoria ancor meno che ai tessili, visto che di norma amiamo posti non strutturati, al contrario delle spiagge altamente turistiche.

e questo dovrebbe spingerci per primi a "sporcare" di meno, in tutto.

Poi, regola non esiste, visto che spesso ci incacchiamo noi stessi di quanti rifiuti roviamo in spiaggia.

@nick54.

bona la domanda, ma la realtà dei fatti rispecchia lo standard italiano. Di risparmiare il mondo, a pochi interessa..... e il topic defunge dopo appena il primo vagito, come sempre, quando si toccano argomenti seri.


Max (come al solito), hai centrato il problema, era quello che intendevo, ci si lamenta sempre quando si và in spiaggia, della sporcizia che si trova.....tanto a sporcare sono sempre gli altri...
siman Inserito il - 27/04/2016 : 11:41:13
nick54 ha scritto:



Quindi a prescindere dalle "etichette"(nudista-ecologista-naturista etc.),ognuno di noi, ha il dovere di comportarsi da persona civile, rispetto a tutto quello che lo circonda.




E' ben quello che ho cercato di dire.

Una persona per bene (a proposito: grazie di pensare questo di me) la è indipendentemente dal pisello celato oppure all'aria libera.

E infatti, permettimi, NON è mai stato appurato che appena ci si calano le mutande (per fare nudismo ovviamente), automaticamente appaia l'aureola sulla testa.




nick54 Inserito il - 27/04/2016 : 11:34:25
siman ha scritto:

nick54 ha scritto:

Credo che avrebbe avuto una maggiore partecipazione se si fosse chiesto:

Ma tu quanto inquini?

A parole siamo tutti naturisti, ecologisti etc. ma quando si tratta di tradurre le parole in fatti......mostriamo il nostro lato peggiore.



Molti seguono solo treads nudisti e neppure tutti.

In più, senza offesa e dato cmq che sono intervenuto volentieri in questa discussione , non è mica scritto da nessuna parte che essere nudisti presuppone essere naturisti, ecologisti etc etc.
Un nudista é una persona cui piace stare nudo all'aperto e l'unica differenza è la completa nudità.



Giusta la tua osservazione ed è anche condivisibile che un nudista non deve essere per forza un naturista e/o ecologista, e nel tuo caso, sei uno a cui piace stare nudo e basta, senza tanti fronzoli.

Però c'è da dire che nella vita di tutti i giorni, ti comporti da persona civile e che comunque hai rispetto per tutto quello che ti circonda.

Quindi a prescindere dalle "etichette"(nudista-ecologista-naturista etc.),ognuno di noi, ha il dovere di comportarsi da persona civile, rispetto a tutto quello che lo circonda.
quagliozzi Inserito il - 27/04/2016 : 11:13:38
siman ha scritto:

queste riguardano la persona nella sua interezza dello stesso siman e non del nudista siman.



Grande Siman!!!
siman Inserito il - 27/04/2016 : 10:43:18
a_fenice ha scritto:

vero siman. Talebani no, ma mettersi nudi in discarica, stendersi al sole in una nebbia di fumo..... non da gusto nemmeno ai nudisti, in teoria ancor meno che ai tessili, visto che di norma amiamo posti non strutturati, al contrario delle spiagge altamente turistiche.

e questo dovrebbe spingerci per primi a "sporcare" di meno, in tutto.

Poi, regola non esiste, visto che spesso ci incacchiamo noi stessi di quanti rifiuti troviamo in spiaggia.





Quello che intendevo io (sottolineando che tra i nudisti ci siano gli idioti che sporcano allo stesso modo che tra i tessili ci sono persone che non insozzano e anzi, ripuliscono) è un'altra cosa.

Provo a spiegarmi e assolutamente non deve essere letta come polemica e che infatti non è e non vuole essere, verso Nick o Emanuele Cinelli (altro tread) o chissà quanti altri.

Personalmente vivo e intendo il nudismo come una forma di massima libertà personale.
Detto questo, quando sento dire che il nudista

-"deve" essere coscienzioso per la natura (questo, l'ho sempre affermato, deve essere imprescindibile per ogni persona che sia con le mutande oppure no) e che

-"deve" dire ai quattro venti il suo essere nudista e che

-"deve" associarsi per lottare pro causa nudista e che

-"deve" fare propaganda e che

-"deve" ecc ecc ecc

non son e non sarò mai d'accordo.

Ma allora, penso io, se ho tutti questi "doveri" sulla testa quasi fossero tante spade di Damocle...dove si trova quella libertà che il nudismo mi trasmette?

Perciò e per quel che mi riguarda, il personaggio "siman" è un nudista punto e basta e per quel che riguarda le sue (eventuali e volontarie) lotte pro nudismo o pro natura o pro chissaché...
queste riguardano la persona nella sua interezza dello stesso siman e non del nudista siman.











a_fenice Inserito il - 26/04/2016 : 23:05:28
vero siman. Talebani no, ma mettersi nudi in discarica, stendersi al sole in una nebbia di fumo..... non da gusto nemmeno ai nudisti, in teoria ancor meno che ai tessili, visto che di norma amiamo posti non strutturati, al contrario delle spiagge altamente turistiche.

e questo dovrebbe spingerci per primi a "sporcare" di meno, in tutto.

Poi, regola non esiste, visto che spesso ci incacchiamo noi stessi di quanti rifiuti roviamo in spiaggia.

@nick54.

bona la domanda, ma la realtà dei fatti rispecchia lo standard italiano. Di risparmiare il mondo, a pochi interessa..... e il topic defunge dopo appena il primo vagito, come sempre, quando si toccano argomenti seri.
siman Inserito il - 26/04/2016 : 20:26:28
nick54 ha scritto:

Credo che avrebbe avuto una maggiore partecipazione se si fosse chiesto:

Ma tu quanto inquini?

A parole siamo tutti naturisti, ecologisti etc. ma quando si tratta di tradurre le parole in fatti......mostriamo il nostro lato peggiore.



Molti seguono solo treads nudisti e neppure tutti.

In più, senza offesa e dato cmq che sono intervenuto volentieri in questa discussione , non è mica scritto da nessuna parte che essere nudisti presuppone essere naturisti, ecologisti etc etc.
Un nudista é una persona cui piace stare nudo all'aperto e l'unica differenza è la completa nudità.




nick54 Inserito il - 26/04/2016 : 19:59:04
Credo che avrebbe avuto una maggiore partecipazione se si fosse chiesto:

Ma tu quanto inquini?

A parole siamo tutti naturisti, ecologisti etc. ma quando si tratta di tradurre le parole in fatti......mostriamo il nostro lato peggiore.
nick54 Inserito il - 22/04/2016 : 17:08:29
a_fenice ha scritto:

bel paese questo....dov'è che abiti che im trasferisco?


Si, ma poi dividiamo....50/50
a_fenice Inserito il - 22/04/2016 : 17:03:02
bel paese questo....dov'è che abiti che im trasferisco?
nick54 Inserito il - 22/04/2016 : 16:57:14
Io abito su di una collina,e per scendere in paese uso la macchina , ma senza metterla in moto.....e pensa che non faccio mai rifornimento.

Ma vi chiederete e per risalire....salgo a piedi, poi mando qualcuno a prendere la macchina, che a sua volta provvede fare rifornimento.

In questo modo risparmio tantissimo.
mario Inserito il - 22/04/2016 : 16:50:17
a_fenice ha scritto:

quagliozzi ha scritto:

Un consiglio automobilistico per risparmiare: abituatevi a guidare ignorando il pedale del freno. Regolate la velocità per affrontare le curve senza dover frenare, utilizzandolo solo quando non è possibile fare altrimenti. Risparmierete freni e carburante. Dopo le prime volte vi accorgerete di quante volte utilizzavate il freno inutilmente.
Ovviamente non rispondo di eventuali incidenti.


perchè le auto son dotate pure di freni?

e io che per fermarmi uso cunette, dossi, e paraurti altruiiiii!!!!



Scusa puoi sempre comprarti una di queste, dotate di paracadute....che ti aiutano a fermarti prima
Ti costerà un mutuo per comprarla.....mà al quantomeno risparmi i freni
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