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vele
iNudistaffezionato
  
576 Messaggi |
Inserito il - 15/03/2018 : 15:28:12
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Vorrei far notare che l'8 marzo a Bergamo come in altre piazze italiane si sono svolte manifestazioni.
| IL GIORNO ha scritto:
Per l'8 marzo, in Italia e nel mondo, le donne tornano a riempire le piazze. Anche a Bergamo CGIL, CISL e UIL celebrano la Giornata Internazionale della Donna con due iniziative: la prima è una manifestazione organizzata da una rete di associazioni locali con il sostegno, appunto, dei sindacati confederali per chiedere “lo stop alla violenza contro le donne in ogni sua forma”. L’appuntamento è per giovedì alle 18 con partenza dal piazzale della Malpensata e arrivo via XX Settembre. In serata, alle 21, sempre giovedì, i sindacati propongono la proiezione del film "Libere, disobbedienti, innamorate" al Cinema Conca Verde (Via Mattioli 65 Bergamo, ingresso libero fino a esaurimento posti). La pellicola di Maysaloun Hamoud con Mouna Hawa, Sana Jammelieh, Shaden Kanboura, (Israele/Francia 2016, 96') racconta di tre ragazze palestinesi a Tel Aviv: Laila è un’avvocatessa sempre circondata da uomini sbagliati, Salma è una dj lesbica figlia di genitori tradizionalisti, mentre Nour è una studentessa modello, schiacciata dal sistema maschilista. Quale sarà il prezzo da pagare per essere libere di vivere la propria vita?
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Credo che siamo tutti d'accordo che ognuno di noi ha la stessa dignità e lo stesso diritto al rispetto. Una carineria alla persona in difficoltà è sempre gradita, un giorno potremmo essere noi al suo posto. E' questo pensiero che ho fatto un primo pomeriggio di quest'inverno: "magari un giorno sarà mio figlio ad aver bisogno e qualcuno gli tenderà una mano". Da quest'estate, quasi tutti i giorni, sulla panchina della piazza del mio paese, all'una, si siede un uomo (non so definire l'età vedendolo dalla finestra), mangia un panino, beve dalla termos e per le due se ne va. E' sempre da solo. Arriva l'inverno e incomincio a dire ai miei figli che tornano a casa tra le 13 e le 14: "vedete quel signore che mangia al freddo da solo, uno di questi giorni lo invito a salire per pranzo, almeno sarà al caldo. Un giorno all'una lo vedo dalla finestra della cucina, seduto sulla panchina, col suo panino, un po' mi vergogno, ma lo chiamo "Mi scusi, la vedo sempre lì a pranzare, fa così freddo, salga, almeno sarà al caldo!" Lui accetta educatamente, pochi minuti dopo arrivano anche i miei figli, chiacchieriamo insieme e poi lui si congeda, fa impiegato e torna al lavoro. Siamo d'accordo che quando vuole può tornare, basta suonarmi il campanello.
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