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Eroe
iNudistfedelissimo
    

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Andrea vi
iNudistfedelissimo
    

Regione: Italy
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Inserito il - 27/11/2012 : 20:12:39
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Boy, two, with brain cancer is 'cured' after secretly being fed medical marijuana by his father
Read more: http://www.dailymail.co.uk/health/article-1383240/Boy-brain-cancer-cured-secretly-fed-medical-marijuana-father.html#ixzz2DS3GjbMW
A desperate father whose son was suffering from a life-threatening brain tumour has revealed he gave him cannabis oil to ease his pain. And he has now apparently made a full recovery.
Cash Hyde, known as Cashy, was a perfectly healthy baby when he was born in June 2008 but became sick shortly before his second birthday.
At first he was misdiagnosed with glandular fever before his parents Mike and Kalli, from Missoula in Montana, were given the devastating news he had a serious brain tumour.
The little boy had to have arduous chemotherapy treatment to reduce the growth, which had drastic side effects including seizures and a blood infection
His distraught parents were repeatedly told he was likely to succumb to the illness because the condition was so bad.
After one bout of high-dose chemotherapy, Cash was so weak he could not lift his head and was too sick to eat any solid food for 40 days.
It was at this point that Mr Hyde decided to take action and go down the route of medical marijuana to try to help his young son. Cash's doctors refused to even discuss the option but his father went and sought authorisation elsewhere and then secretly administered it through his son's feeding tube.
He also told doctors to stop giving Cash the cocktail of anti-nausea drugs he had been taking - although he never told them what he was doing.
Mr Hyde told KXLY News that his son started looking better right away
Mr Hyde said: 'He hadn't eaten a thing in 40 days - and, it was really incredible to watch him take a bite of a piece of cheese. It shows that he wants to live'.
He credits the cannabis oil with helping his son get through the chemo, and say Cash has now been declared cancer free by doctors.
The boy is now back and home and living the life of a typical young boy, playing with his elder brother Colty.
Medical marijuana is legal in some states, including Montana, but its use for children is poorly understood and quite rate.
The US federal government does not recognise the legality of using the drug for medical reasons and frequently clashes with states over the issue.
Mr Hyde told KXLY: 'It's very controversial, it's very scary. But, there's nothing more scary than losing your child.'
Bambino di due anni, con il cancro al cervello, dopo essere stato curato segretamente dal padre "con olio di marijuana", è guarito completamente
"Il bambino doveva avere un trattamento arduo chemioterapia per ridurre la crescita, che ha avuto effetti collaterali drastici tra cui crisi epilettiche e di una infezione del sangue. Dopo un attacco di chemioterapia ad alte dosi, il bambino era così debole che non poteva alzare la testa ed era troppo malato per mangiare cibi solidi per 40 giorni. Fu a questo punto che il signor Hyde deciso di intervenire e di imboccare la strada della marijuana medica per cercare di aiutare il suo giovane figlio. Padre diede al figlio, segretamente, marijuana medica attraverso un tubo di alimentazione. "Lui non aveva mangiato una cosa in 40 giorni - ed è stato davvero incredibile vederlo prendere un morso di un pezzo di formaggio, ciò mostra che vuole vivere". Egli riconosce all'olio di cannabis di aver aiutato il figlio a superare la chemio, e poter dire "mio figlio è stato dichiarato libero di cancro da parte dei medici"." Il ragazzo è tornato a casa ed e vivere la vita di un tipico ragazzo giovane, gioca con la sua Colty fratello maggiore.
La marijuana medica è legale in alcuni stati, tra cui Montana, ma il suo utilizzo per i bambini è poco conosciuta e abbastanza velocità.
Il governo federale degli Stati Uniti non riconosce la legittimità di usare il farmaco per ragioni mediche e spesso scontri con gli Stati sulla questione.
Mr Hyde ha detto KXLY: 'E' molto controverso, è molto spaventoso. Ma, non c'è niente di più spaventoso di perdere il bambino |
life is like yoyo,luck is just a given up go! go! |
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Andrea vi
iNudistfedelissimo
    

Regione: Italy
2301 Messaggi |
Inserito il - 12/12/2012 : 17:19:37
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Infanzia drogata di Maria Gabriella Gatti
Genitori e operatori di base denunciano un forte incremento di psicofarmaci somministrati ai più piccoli. E l’associazione Giù le mani dai bambini scrive al ministro della Sanità Renato Balduzzi per «l’emissione di nuove linee guida per l’utilizzo di questi psicofarmaci sui minori, perché gli interessi finanziari delle multinazionali farmaceutiche non possono venire prima della salute dei nostri ragazzi». left ha chiesto un commento alla psicoterapeuta e docente di neurologia neonatale dell’università di Siena.
La prescrizione di psicofarmaci nei bambini e negli adolescenti ha subìto a partire dagli anni Ottanta un rapido e costante incremento. Il fenomeno è ben evidente negli Stati Uniti ma anche in Europa, sebbene in misura minore, vi è una tendenza simile. Il 10 per cento è la percentuale della popolazione infantile statunitense che soffrirebbe dell’Adhd, Sindrome da Iperattività e Deficit di Attenzione secondo l’Oms. In tutto il mondo si valutano circa 17 milioni di casi trattati. Non solo è aumentato il numero e la varietà di principi attivi ma anche la quantità di farmaci prodotti e prescritti. Sono 20 milioni le ricette compilate negli Usa ogni anno per la somministrazione dei soli psicofarmaci di tipo stimolante all’infanzia. Agli stimolanti vanno aggiunti gli antidepressivi oltre agli antipsicotici e stabilizzanti dell’umore: l’entità del fenomeno del ricorso a sostanze psicoattive fin dai primi anni di vita è veramente impressionante.
La ricerca sugli effetti collaterali provocati dagli psicofarmaci a livello fisiologico e sullo sviluppo della psiche dei bambini e adolescenti rimane però molto carente. I bambini non possono essere semplicisticamente considerati degli adulti in miniatura. I processi che controllano l’assorbimento, la distribuzione, il metabolismo, l’escrezione e gli effetti farmacologici dei medicinali sono nei bambini ancora immaturi. Inoltre la maggior parte dei farmaci psicotropi prescritti per pazienti pediatrici non sono stati testati in studi controllati ed il dosaggio necessario per i giovani pazienti è stato stimato tenendo semplicemente conto del peso corporeo in rapporto a quello degli adulti. Molti medicinali psico-attivi hanno effetti collaterali significativi. Gli stimolanti, analoghi delle anfetamine, utilizzati nella terapia nell’(Adhd) hanno ripercussioni sull’attività cardiaca con conseguenze a volte letali e sulla produzione dell’ormone della crescita. Il più grande studio compiuto riguardo l’uso degli stimolanti nei bambini, pubblicato nel 2009 da Molina Brooke nel Journal of the American Accademy ha mostrato come nel lungo termine l’uso di tali farmaci non solo perda di efficacia ma conduca a un peggioramento della sintomatologia. Va aggiunto che lo studio rivelava che i bambini che avevano assunto stimolanti erano cresciuti meno in altezza e peso . Inoltre come evidenziato da una nota della Food and Drugs Administration americana (Fda) gli stimolanti oltre a disturbi del sonno, perdita di appetito, frequenti crisi di pianto possono indurre mania e psicosi. Nel 2003 l’Agenzia inglese di controllo dei medicinali (Mhra) aveva deciso di vietare la prescrizione degli antidepressivi al di sotto del diciottesimo anno di età. Nel 2004 la prestigiosa rivista britannica Lancet evidenziava come l’uso di antidepressivi nell’infanzia non avesse alcuna efficacia terapeutica e fosse sostenuto da pochi studi non significativi. Nel 2005 Agenzia Europea dei Medicinali ha messo il luce una correlazione fra l’uso di antidepressivi nei bambini e negli adolescenti e l’aumento di comportamenti aggressivi e a rischio suicidario mentre, a questo proposito la Drug and Food Administration americana ha stabilito addirittura di utilizzare un black box warning come massimo grado di avvertenza fra i cinque disponibili.
È chiaro a questo punto che lo psichiatra che somministra psicofarmaci mette in atto un’impotenza terapeutica e conferma l’idea di incurabilità della malattia mentale che è alterazione del pensiero e non deficit organico. Partendo dal presupposto senza fondamento scientifico di una causa genetica e di una alterazione neurotrasmettitoriale che sarebbe presente fin dalla nascita si cancella ogni possibilità di ricerca sul ruolo patogeno dei rapporti umani. Nelle lesioni cerebrali da cause perinatali si possono evidenziare carenze cognitive, ritardi di sviluppo ma non patologie del pensiero che può essere semplice ma non malato. L’unico intervento possibile nelle patologie psichiche dell’infanzia è la psicoterapia basata nel valutare la relazione del bambini con i genitori, i rapporti con gli altri bambini, la qualità del linguaggio verbale o non verbale il suo carattere di ripetizione o spontaneità. Nel corso del trattamento lo psichiatra interpreta le dinamiche patologiche nelle quali sono coinvolti i genitori: egli deve comprendere la dimensione irrazionale del bambino, i suoi movimenti interni, la sua identità profonda rendendoli accessibili al padre ed alla madre. I genitori per pregiudizi culturali, considerano spesso il figlio “tabula rasa” fin dalla nascita o naturalmente cattivo o perverso. L’unico rapporto possibile con quest’ultimo sarebbe allora la repressione o l’indottrinamento razionale.
E quando l’educazione genitoriale o scolare falliscono subentra il contenimento e la repressione farmacologica. Siamo immersi in una cultura che, da sempre, ha negato che l’origine del pensiero è alla nascita per la trasformazione della realtà biologica. Il neonato è psichicamente sano, persona con una sua identità fatta di pulsioni, immagini e movimenti senza parola. Già nelle prime ore di vita il bambino si rivolge, senza incertezza verso il volto e la voce della madre piuttosto che verso oggetti inanimati: si struttura così, durante il primo anno un rapporto che ha un carattere soprattutto non cosciente. La psicoterapia è l’unico metodo che consente di ricreare la dimensione irrazionale della nascita che dà un senso alla vita ed è alla base della relazione sana fra il bambino ed il mondo umano che lo circonda. fonte: http://www.left.it/2012/06/18/infanzia-drogata/4425/ |
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