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Forum de iNudisti - NUOVA CONSAPEVOLEZZA O MODA DEL MOMENTO?
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Fede
iNudistfedelissimo

Bunny


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3176 Messaggi

Inserito il - 16/10/2019 : 16:50:50  Mostra Profilo Invia a Fede un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao ragazzi, io non sono così bene informato come voi. Comunque io distinguerei l’energia che serve per gli utilizzi indispensabili, come scaldare la casa muoversi in auto eVia dicendo. Purtroppo la maggior parte dei processi inquinanti sono a carico delle industrie che producono i più svariati beni di consumo.
Faccio solo un esempio. L’industria tessile consuma moltissime risorse sia materiali che energetiche, producendo tantissimi rifiuti sia a monte della lavorazione sia alla fine della vita dei capi. In genere noi pensiamo a quanto consuma un’automobile, ma non facciamo mai un computo energetico di quanta energia occorre per costruirne una. Personalmente, io non vorrei fare a meno delle comodità che sono state faticosamente acquisite nel corso dei secoli, piuttosto farei un discorso di ottimizzazione delle risorse. Ottimizzazione significa far durare un’automobile trent’anni invece di 10. Purtroppo le nostre esigenze non sono più dettate da dei bisogni effettivi, piuttosto siamo condizionati dalle mode e dalle proposte continue di beni sempre Più innovative e alla moda.

nosci te ipsum
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maurob
iNudistfedelissimo



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Inserito il - 16/10/2019 : 17:25:46  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Fede ha scritto:

Ciao ragazzi, io non sono così bene informato come voi. Comunque io distinguerei l’energia che serve per gli utilizzi indispensabili, come scaldare la casa muoversi in auto eVia dicendo. Purtroppo la maggior parte dei processi inquinanti sono a carico delle industrie che producono i più svariati beni di consumo.
Faccio solo un esempio. L’industria tessile consuma moltissime risorse sia materiali che energetiche, producendo tantissimi rifiuti sia a monte della lavorazione sia alla fine della vita dei capi. In genere noi pensiamo a quanto consuma un’automobile, ma non facciamo mai un computo energetico di quanta energia occorre per costruirne una. Personalmente, io non vorrei fare a meno delle comodità che sono state faticosamente acquisite nel corso dei secoli, piuttosto farei un discorso di ottimizzazione delle risorse. Ottimizzazione significa far durare un’automobile trent’anni invece di 10. Purtroppo le nostre esigenze non sono più dettate da dei bisogni effettivi, piuttosto siamo condizionati dalle mode e dalle proposte continue di beni sempre Più innovative e alla moda.

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siman
iNudistfedelissimo

siman


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Prov.: Savona
Città: Marchesato Del Carretto


12816 Messaggi

Inserito il - 16/10/2019 : 19:15:34  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di siman  Rispondi Quotando
dingopino ha scritto:

Si potrebbe lasciare il albero anche in terra nel bosco dove sarebbe il suo posto naturale lì si decomposice e diventa dopo anni umus che contiene la maggior parte dei co2 accumulato...



E allora che t'incazzi a fare su facebook, un giorno si e l'altro anche, che tagliano gli alberi?

Non scambiano il normale ciclo vitale con l'inquinamento, senno non ne veniamo fuori.




UN FORUM E' COME UN'ORCHESTRA. MA FAR PARTE DI UN'ORCHESTRA NON SIGNIFICA SAPER COMPORRE UNA SINFONIA.

SII FELICE DA VIVO PERCHE' RIMARRAI MORTO PER UN BEL PEZZO

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Modificato da - siman in data 16/10/2019 19:17:30
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siman
iNudistfedelissimo

siman


Regione: Liguria
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12816 Messaggi

Inserito il - 16/10/2019 : 19:22:55  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di siman  Rispondi Quotando
Fede ha scritto:

Ciao ragazzi, io non sono così bene informato come voi. Comunque io distinguerei l’energia che serve per gli utilizzi indispensabili, come scaldare la casa muoversi in auto eVia dicendo. Purtroppo la maggior parte dei processi inquinanti sono a carico delle industrie che producono i più svariati beni di consumo.
Faccio solo un esempio. L’industria tessile consuma moltissime risorse sia materiali che energetiche, producendo tantissimi rifiuti sia a monte della lavorazione sia alla fine della vita dei capi. In genere noi pensiamo a quanto consuma un’automobile, ma non facciamo mai un computo energetico di quanta energia occorre per costruirne una. Personalmente, io non vorrei fare a meno delle comodità che sono state faticosamente acquisite nel corso dei secoli, piuttosto farei un discorso di ottimizzazione delle risorse. Ottimizzazione significa far durare un’automobile trent’anni invece di 10. Purtroppo le nostre esigenze non sono più dettate da dei bisogni effettivi, piuttosto siamo condizionati dalle mode e dalle proposte continue di beni sempre Più innovative e alla moda.


Certo che si, Fede.
Facile dire "non usate l'auto" per coloro che non ce l'hanno o non ne hanno bisogno.
Oppure dire non bruciate gas (che peraltro è il meno inquinante) a chi abita in città, non ha un ricovero merci e magari abita pure ai piani alti e senza ascensore.

L'ipotetico discorso tra padre e figlia a inizio tread, poneva appunto questa provocazione: chi inizia ad acquistare meno merci che per la loro produzione (e successivo smaltimento) inquinano più di 1000 auto?




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Modificato da - siman in data 16/10/2019 19:29:52
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a_fenice
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a_fenice


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Inserito il - 16/10/2019 : 19:42:32  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
https://www.reteclima.it/co2/

https://www.informazioneambiente.it/anidride-carbonica/

Mi era sembrato di leggere delle inesattezze su quanto esposto nei post precedenti, e in effetti avevo ragione, ma ho cercato su google dei rapporti di genere e ne ho messi un paio dei tanti.
Leggevo cose del tipo: più la pianta e vecchia più co2 ha immagazzinato.
Non funziona così. L’anidride carbonica è prodotta dalla combustione (artificiale=fuoco o naturale=decomposizione) formando il legame carbonio ossigeno. Il carbonio si ossida dando origine all’anidride, gassosa, che assieme a molti altri elementi, forma la “coperta” del mondo, che se è giusta aiuta a vivere, se è troppa porta danni. Ma il carbonio è contenuto in maggior misura in tutto ciò che da morto è più vecchio (petrolio, carbone) e da vivo è più giovane (piante verdi, corpo umano).
La nostra stessa morte è inquinante a livello Serra. Se pensiamo all’aumento di popolazione e morti… smettete di mettere incinta le nostre donne !!!!

Tutti i rapporti concordano che la legna inquina di più e scalda di meno. Però non vedo nessun conto effettivo su quantità effettive consumate, e mi domando quanti di questi conti siano fatti a proporzioni di quantitativi e non di risultati.
Di fatto, salvo errore, i maggiori consumi, e quindi produzione di inquinanti, son dovuti a impianti fatti male, non “riscaldanti”, non ben strutturati/calcolati, piuttosto che al genere di comburente usato. Un impianto fatto male (mi limito al riscaldamento domestico) con elementi non diffusori e in quantità irrisorie, fanno si che per scaldare gli stessi ambienti occorre molta più energia del necessario.

E qualche conto comincia a tornarmi.
Anni fa cambiai un termosifone nella mia camera maledetta, e dovetti farne uno “gigantesco” per garantire le calorie sufficienti. Mi domando cosa scaldano gli altri elementi in giro per casa, e quanto questo incida su tutte le abitazioni italiane e nel mondo.
Scaldiamo acqua ma non gli diamo possibilità di diffondere il calore.
Accendiamo stufe e camini, ma non diffondiamo il calore prodotto tramite diffusosi di aria (come ho fatto io) o collegandoli all’impianto dei termosifoni perché … perché la caldaia costa il doppio.
Ma quanto risparmieremmo negli anni? E quanto consumeremmo di meno e quindi quanto inquineremmo di meno?



Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

Libero Pensatore - Ciò che non farei non dovrà mai diventare ciò che non devono fare gli altri. - Stay hungry, stay foolish - Per aspera ad astra -

Gli schemi sono solo nelle menti di chi se li prefissa. Siate sinceri con voi stessi e ascoltate la vostra natura.
Chi sono gli altri per definire che cos’è normale e cosa diverso

Casa mia e cosa ci puoi trovare http://villafenice.blogspot.com

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dingopino
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Inserito il - 16/10/2019 : 21:10:14  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Certo che non incammera co2 ma solo il c dal co2 che li arriva e espelle o2 quello che di respira
Dopo brusciandolo si riprende il o2 e noi abbiamo meno
Per Siman mi i cavolo per i alberi tagliati per fare cassa e biomassa che invece servono in città per rendere la vita urbano possibile

nudo e semplicemente bello
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Eroe
iNudistfedelissimo

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Inserito il - 16/10/2019 : 22:25:48  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Eroe Invia a Eroe un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
siman ha scritto:

...
Supponendo che un albero di 50 anni non ti basterà per scaldarti, cucinare e produrre acqua calda (non penso brucerai l'inquinante gas per cucinare e acqua calda sanitaria ), di alberi ne abbatterai minimo due. Bene, a questo punto i 50 anni diventano 100.
Pensa che dramma se per caso di alberi cinquantenni ne abbatti tre.

Se abbatti 10 alberi di 50 anni e ripianti 10 alberi dello stesso tipo ci metteranno sempre 50 anni per recuperare il CO2 prodotto bruciando i primi 10. Fidati che ad analisi matematica presi 30
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Eroe
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Puma 4


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Inserito il - 16/10/2019 : 22:30:26  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Eroe Invia a Eroe un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
dingopino ha scritto:

Si potrebbe lasciare il albero anche in terra nel bosco dove sarebbe il suo posto naturale lì si decomposice e diventa dopo anni umus che contiene la maggior parte dei co2 accumulato se poi pensi che sopra nasce un nuovo albero hai un bel surplus che poi usare per il metano

Il discorso fila però dovremmo avere il bilancio totale ovvero quanto ossigeno producono mari e foreste e quanta anidrite carbonica producono gli esseri viventi non vegetali (mettendo da parte le altre attività umane) anche perché ogni anno le superfici boschive e forestali si riducono come pure i terreni incolti (vedi cementificazione) visto che anche le cosiddette erbacce producono ossigeno mentre noi umani aumentiamo di numero ed anche gli animali da allevamento, di cui alcuni si nutrono, aumentano di numero.

Per quanto riguarda l’energia è necessario investire nella ricerca sulle fonti alternative.
Per la spazzatura 2 esempi: http://www.youtube.com/watch?v=BUeVCjVn9ds
http://www.lastampa.it/2010/10/28/cultura/opinioni/buongiorno/virtuoso-fuori-luogo-34c41OaxKdIyzlqwhUrHDP/pagina.html
Iscritto A.N.AB. https://www.abruzzonaturista.it

Modificato da - Eroe in data 16/10/2019 22:35:55
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siman
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siman


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Inserito il - 17/10/2019 : 13:33:01  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di siman  Rispondi Quotando
Eroe ha scritto:

siman ha scritto:

...
Supponendo che un albero di 50 anni non ti basterà per scaldarti, cucinare e produrre acqua calda (non penso brucerai l'inquinante gas per cucinare e acqua calda sanitaria ), di alberi ne abbatterai minimo due. Bene, a questo punto i 50 anni diventano 100.
Pensa che dramma se per caso di alberi cinquantenni ne abbatti tre.

Se abbatti 10 alberi di 50 anni e ripianti 10 alberi dello stesso tipo ci metteranno sempre 50 anni per recuperare il CO2 prodotto bruciando i primi 10. Fidati che ad analisi matematica presi 30


Io mi fido ciecamente che tu abbia preso 30 in analisi matematica.
Ma se uno ci impiega 50 anni a recuperare...tagliandone dieci, avrai per 50 anni la perdita di ossigeno prodotto moltiplicato per dieci.
Non si tratta di analisi matematica ma di tabellina pitagorica.




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a_fenice
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a_fenice


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Inserito il - 17/10/2019 : 20:49:54  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Se continuate a ragionare uno a uno il conto non tornerà mai, avendo entrambi ragione.
Di fatto va usata la regola della forestale per il taglio dei boschi. Segnano come tagliabili le piante vecchie, considerando quante c’è ne sono di nuove/giovani, o relativo programma di rimboschimento (ma che di norma è naturale.
Quindi non tagli tutto, ma solo una percentuale, che è già coperta o lo sara a brevissimo dalla nuova generazione.
Nel tempo questo sistema a scalare prevede (metto dei numeri a caso solo per esempio):
Nel bosco X taglio1/3 delle piante ma lascio il resto di cui 1/3 giovani, 1/3 età media. Quindi a rotazione nel bosco ci saranno sempre 2/3 di bosco attivo.
Anche il territorio circostante viene suddiviso in questa maniera, per cui, sempre ad esempio, su 1000 mq di superficie, per 500 li taglio ma applico le regola del 1/3-2/3, gli altri 500 mq non li tocco, i successivi 500 applico il taglio, e così di seguito.
Gli anni successivi, sempre verificando la crescita, non è una regola matematica ma viene verificata, si alterna, quindi quella tagliata riposa, quella indenne viene tagliata.

Ecco che se pianti un albero, non bisogna innanzi tutto aspettare 50 anni, ma ne bastano 4/5 perché abbia quasi la stessa fronda, e comunque più attiva di un vecchietto (come gli umani, uno di 20 anni mangia come un porco, uno di 50/60 mangia una minestrina), ma intanto i suoi colleghi giovani fanno il lavoro. Da lì a poco anche l’albero nuovo farà il suo dovere, e il conto torna e più che positivamente.

Vi sono spiegato?


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dingopino
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Inserito il - 17/10/2019 : 21:42:19  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Certo come te dici tutti conti tornano ma si gira solo intorno per giustificare lo status quo e non si dice nulla sul vero cambiamento di risparmio
Li unico e max con il suo nuovo impianto
La domanda è più che altro cosa è ogni uno disposto a cambiare?

nudo e semplicemente bello
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a_fenice
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a_fenice


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Inserito il - 17/10/2019 : 22:28:12  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ne abbiamo parlato tante volte: non sono un ecologista, nel senso che non sono fissato, ma cerco nel mio piccolo di fare ciò che so o/e che posso fare.
Rifiuti umidi: uso il sistema compost dì mamma e li riciclo da me nel suo orto, evitando concimi chimici.
A casa divido tutto il possibile, avendo inventato un sistema di tubi messi in cucina, e che finiscono in un ambiente di servizio a piano terra, ognuno in un secchione, su cui divido i quattro elementi principali. In cucina non avevo posto per tenere 5 bidoni, ma così ne devi tenere solo uno, quello del cosiddetto umido. Gli altri secchi tutti sotto

Vivo nudo per piacere, e scalzo minimo in casa (e fuori d’estate), pochi cambi di vestiti quindi poche lavatrici, e sempre fredde Idem quasi nessuna stiratura, se non pochi che bisogna per forza. Non sto dietro alle mode, quindi niente rinnovo guardaroba tanto per cambiare. Non uso nemmeno le mutande
Tutte le luci a led, e che altro? Ah, esempio uso sapone nero per lavare pavimenti.
Con l’impianto addolcitore non uso anticalcari, saponi al minimo.
Piatti: li raduno per due-quattro giorni e poi lavastoviglie, con detersivi senza fostati, e ciclo economico: ho scoperto che usa meno acqua ed energia per l’acqua calda di quanta ne userei nel corrispondente a mano.

Riscaldamento già descritto

Dieta: beh faccio il possibile senza negarmi nulla di particolare
Mi son posto la questione capsule, ne verrò a capo.
Piante: ne ho messe tantissime, anche se le forze per poterle vengono meno.
Ho anche diversi alberi da frutta, così consumo di mio, strabiologico, e ci faccio pure marmellate per nipoti e colleghi
La carne salata invernale la produco da me senza chimica, e rifornisco le mie quattro famiglie di contorno e qualche amico.
Pomodoro mi autoproduco la passata, anche questa senza chimica, con cui vengono poi nutriti i nipoti

E vado avanti.

Dingo ci ha parlato del suo ripiantare alberi.
Mi piacerebbe che ciascuno dica cosa fa, o ha studiato, o ha messo in pratica, per dare altre idee meno da massimi sistemi ma più concrete


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Eroe
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Inserito il - 17/10/2019 : 23:46:36  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Eroe Invia a Eroe un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
siman ha scritto:

Eroe ha scritto:

siman ha scritto:

...
Supponendo che un albero di 50 anni non ti basterà per scaldarti, cucinare e produrre acqua calda (non penso brucerai l'inquinante gas per cucinare e acqua calda sanitaria ), di alberi ne abbatterai minimo due. Bene, a questo punto i 50 anni diventano 100.
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Io mi fido ciecamente che tu abbia preso 30 in analisi matematica.
Ma se uno ci impiega 50 anni a recuperare...tagliandone dieci, avrai per 50 anni la perdita di ossigeno prodotto moltiplicato per dieci.
Non si tratta di analisi matematica ma di tabellina pitagorica.

A parte che il riferimento era a terreni boschivi, utilizzati per ricavare legna, in cui ogni anno si tagliano un certo numero di piante e s ne piantano un egual numero tu dicevi che se per un albero nuovo ci volevano 50 anni per recuperare il CO2 ottenuto bruciandone uno di 50 di età per tre alberi ce ne volevano 150 quindi non parlavi dell'ossigeno non prodotto ma solo del CO2 ed in questo senso sbagliavi e ti ho risposto ora se modifichi il ragionamento il discorso è un'altro. In ogni caso l'umanità da sempre ha utilizzato gli alberi sia per fare case e mobili sia per cucinare e riscaldarsi lo squilibrio avviene quando la popolazione mondiale aumenta troppo (se continuiamo ad aumentare ancora si rischia il cannibalismo) e sono subentrati altri elementi, che prima non esistevano, con consumi sempre più alti di combustibili fossili. Se poi ci aggiungiamo le superficie delle strade e delle aree cementificate che tolgono spazio al regno vegetale vien fuori il quadro complesso in cui ci troviamo ora. Senza considerare le altre fonti di inquinamento.

Per quanto riguarda l’energia è necessario investire nella ricerca sulle fonti alternative.
Per la spazzatura 2 esempi: http://www.youtube.com/watch?v=BUeVCjVn9ds
http://www.lastampa.it/2010/10/28/cultura/opinioni/buongiorno/virtuoso-fuori-luogo-34c41OaxKdIyzlqwhUrHDP/pagina.html
Iscritto A.N.AB. https://www.abruzzonaturista.it
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maurob
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Inserito il - 18/10/2019 : 07:00:49  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
a_fenice ha scritto:
Ah, esempio uso sapone nero per lavare pavimenti.



Mi ha incuriosito questa cosa, sono andato alla ricerca di info, ho trovato solo sapone nero, come sostitutivo del sapone classico per lavarsi...... E tra l'altro da usare solo una volta alla settimana,

Quello che ho trovato io, è un'altra cosa?
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siman
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siman


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Inserito il - 18/10/2019 : 13:04:05  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di siman  Rispondi Quotando



Eroe ha scritto: In ogni caso l'umanità da sempre ha utilizzato gli alberi sia per fare case e mobili sia per cucinare e riscaldarsi lo squilibrio avviene quando la popolazione mondiale aumenta troppo (se continuiamo ad aumentare ancora si rischia il cannibalismo) e sono subentrati altri elementi, che prima non esistevano, con consumi sempre più alti di combustibili fossili. Se poi ci aggiungiamo le superficie delle strade e delle aree cementificate che tolgono spazio al regno vegetale vien fuori il quadro complesso in cui ci troviamo ora. Senza considerare le altre fonti di inquinamento.


Dato che sei vegano...il cannibalismo certo no.
Augurandomi (e son certo di questo) che tu non sia un nostalgico nazista, campi di sterminio neppure.
A questo punto, dato che i problemi li conosciamo tutti...ci vorrebbero delle idee invece che stati di fatto.




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a_fenice
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a_fenice


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Inserito il - 18/10/2019 : 20:54:21  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
maurobuio ha scritto:

a_fenice ha scritto:
Ah, esempio uso sapone nero per lavare pavimenti.



Mi ha incuriosito questa cosa, sono andato alla ricerca di info, ho trovato solo sapone nero, come sostitutivo del sapone classico per lavarsi...... E tra l'altro da usare solo una volta alla settimana,

Quello che ho trovato io, è un'altra cosa?

Dunque, il sapone nero “vero”, tipo quello di Aleppo, con valido sostituto il sapone di Marsiglia, son praticamente i soli saponi “naturali” che abbiamo, da sempre.
Il principio è unire una fonte grassa e della soda “idrossio di sodio” (detta anche liscivia), o potassa (idrossido di potassio). Normalmente con la soda si ottime un sapone solido (tipo Marsiglia) e con potassa un sapone liquido (tipo il nero liquido).
Il nero ha la caratteristica di usare oli e residui di olive, a volte palme o altri vegetali simili, da cui il caratteristico colore non proprio nero, ma verde scurissimo, impercepibile.

Il nero in particolare poi da liquido può essere fatto essiccare, da cui le saponette.
Se parliamo del prodotto originale, senza aggiunte, puoi usarlo ogni giorno per la doccia, per gli usi comuni, e ne basta uno due cucchiai in 10 litri di acqua calda per avere un pulito perfetto. Unico difetto: ha un odore particolare, strano e intenso, che però scompare subito dopo. Può essere usato anche come antiparassitario, ma ha effetto solo su piante già infestate e per poche ore, fino all’essiccamento. Un paio di cucchiai in una pompa da verderame, e fai sciogliere ed eroghi. Il liquido saponoso avvolge i parassiti e li asfissia liberando la pianta senza chimica. Il neo è che devi usarlo di continuo.

Tornando al tema, per i pavimenti è più pratico quello liquido, poi ogni ditta commercializza come vuole. Il problema è la guerra continua in Siria, e la bassa produzione marocchina. Al contrario di quello di Marsiglia, che ormai trovi infilato ovunque e in ogni stato.

A volte trovi confezioni carissime a cui è stato aggiunto qualche olio essenziale o profumi, tipo eucalipto. Il senso di pulizia lo trovi sempre, in questo caso trovi anche freschezza.

Occhio alle imitazioni. Marsiglia francese e nero arabo

Starwax Fabulous 21014 Sapone Nero all' olio d' oliva Concentrato - Set di 3 https://www.amazon.it/dp/B07DR2KKPV/ref=cm_sw_r_cp_api_i_uOGQDbYD3R04E

Uno dei tanti


Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

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maurob
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Inserito il - 18/10/2019 : 21:07:32  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
eh, è un po' caretto,bisogna usarlo con il contagocce......
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a_fenice
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a_fenice


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maurobuio ha scritto:

eh, è un po' caretto,bisogna usarlo con il contagocce......

Nei supermercati e ferramenta ne trovi di molti prezzi, considera che pulisce senza chimica, e che ne basta un cucchiaio per un appartamento da 120 mq… non direi così caro



Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

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maurob
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a_fenice ha scritto:

maurobuio ha scritto:

eh, è un po' caretto,bisogna usarlo con il contagocce......

Nei supermercati e ferramenta ne trovi di molti prezzi, considera che pulisce senza chimica, e che ne basta un cucchiaio per un appartamento da 120 mq… non direi così caro


Allora si, mi hai convinto......
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maurob
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Inserito il - 19/10/2019 : 18:35:44  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
a_fenice ha scritto:

maurobuio ha scritto:

eh, è un po' caretto,bisogna usarlo con il contagocce......

Nei supermercati e ferramenta ne trovi di molti prezzi, considera che pulisce senza chimica, e che ne basta un cucchiaio per un appartamento da 120 mq… non direi così caro


Li ho trovati oggi in una nota catena di ferramenta e varie, né avevano di 3 tipi diversi, uno l'ho già provato stasera...
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a_fenice
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E…?????

Soddisfatto o ti rimando i soldi spesi?




Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

Libero Pensatore - Ciò che non farei non dovrà mai diventare ciò che non devono fare gli altri. - Stay hungry, stay foolish - Per aspera ad astra -

Gli schemi sono solo nelle menti di chi se li prefissa. Siate sinceri con voi stessi e ascoltate la vostra natura.
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maurob
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a_fenice ha scritto:

E…?????

Soddisfatto o ti rimando i soldi spesi?






Difficile vedere se toglie lo sporco (è sapone NERO),
Scherzi a parte, ho notato che passandolo con il mocio, non lascia la scia di bagnato, è normale?
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dingopino
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Oltre alle alberi che pianto ormai siamo con il nostro piccolo gruppo di 3 amici a 60 in vari punti della città e si arriva in due tre anni a 120
Ogni anno pulisco la nostra spiaggia dalla plastica e dalle mozziconi lo faccio da febraio a fine aprile visto che dopo nidifica il frattino sulla nostra spiaggia è non lo voglio disturbare
Anche i fossi a volte si pulisce con un gruppetto Facebook come anche la nostra pineta
In casa non posso fare molte cose visto che sono in un condominio

Ho anche un orto che si coltiva in 6
Ma è grande abbastanza per dare verdure a 10
Come max faccio conserve di pomodori da me come le melanzane sotto olio
E il pesto
Adesso si comincia anche con funghi
In casa posdo fare nulla visto che sono in condominio
Adesso lavoro come volontario in una struttura che si occupa di diversamente abili e di richiedenti asilo
Li abbiamo una cicloufficina dove la gente ci porta bici che non serve più e noi da 2 o tre vecchi si fa una nuova e si vende per 25 o 30 euro
Quello che non si può riperare si smonta ai piccoli pezzi che di ordina in scatole così abbiamo sempre piccoli ricambi anche per la gente che viene da noi a cercare una vite speciale
A me fa gusto visto che si da nuova vita e utilità a vecchi rottami
Mangio una dieta che io credo che sano poco zuccheri o farine bianche
Visto che bel irto e tutto Bio compro anche solo roba bip o fairtrade
Mi sposto in città il 90% in bici abbiamo comunque una vecchia macchina
Consuma poco ma scarica abbastanza scifi ma penso sempre di buttarla via e farla diventare spazzatura sarebbe peggio
Se non si può più usare per le regole la metto a metano o gas

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Modificato da - dingopino in data 19/10/2019 22:16:15
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maurobuio ha scritto:

a_fenice ha scritto:

E…?????

Soddisfatto o ti rimando i soldi spesi?






Difficile vedere se toglie lo sporco (è sapone NERO),
Scherzi a parte, ho notato che passandolo con il mocio, non lascia la scia di bagnato, è normale?


Ehm… andrebbe sciolto nell’acqua e quella … bagna

Scherzi a parte, non c’entra nulla. Di fatto non lascia residui schiumosi o altro



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@dingo. E bravo, vedo che sei attivo su mille fronti diversi. Magari fossero tanti come te


Ps: ho descritto marmellate e pomodori , ma faccio anche tante altre cose



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dingopino
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a_fenice ha scritto:

@dingo. E bravo, vedo che sei attivo su mille fronti diversi. Magari fossero tanti come te


Ps: ho descritto marmellate e pomodori , ma faccio anche tante altre cose




Anche io faccio anche altre cose tipo salsa di tortillos o pane
Poi cucino volentieri e per aiutare la suocera che ha il marito 90 anni con demenza allora cuscino tutti giorni con lei o da solo
Ma penso anche altri Farebbero di più se avessero il tempo come ce lo io

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Modificato da - dingopino in data 19/10/2019 22:57:18
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dingopino
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Mi interessa davvero cosa fate voi
Scrivetelo così dare spunti anche a altri

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Eroe
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Riporto alcune riflessioni del mio amico, biologo di alto livello,

Giovanni Damiani
22 novembre alle ore 21:29

CONTINUA L'ASSALTO GENERALIZZATO AGLI ALBERI, NEI BOSCHI E NELLE CITTÀ ITALIANE. Siamo al disastro. Colpa dei generosissimi incentivi statali alla combustione del legno nel circuito industriale delle centrali termoelettriche, ritenuto sostenibile. Rispetto al clima la motivazione sarebbe che "tanto è il carbonio che l'albero ha fissato nel legno con la fotosintesi e tanto ne può restituire all'aria bruciandolo"" per cui il bilancio emissivo sarebbe zero. L'assunto è errato e antiscientifico lo hanno sostenuto oltre mille scienziati): IL LEGNO, SE BRUCIATO, NON E' UNA RISORSA RINNOVABILE NE' E' SOSTENIBILE PER IL CLIMA PERCHE':

1) Se si considera l'intera filiera: l'energia da carburanti fossili necessaria alle macchine operatrici per aprire strade di servizio nei boschi, per tagliare gli alberi, per tagliarne i rami, per sezionare i tronchi, per l'accatastamento, per caricarli sui camion, per il viaggio verso le centrali (spesso via nave con carichi e scarichi aggiuntivi), per la cippatura o riduzione in pellet, IL BILANCIO DI CO2 EMESSA E' ASSAI FORTEMENTE NEGATIVO. Bruciare legna aumenta le emissioni.

2) Non viene considerato, inoltre, che il carbonio nei boschi e nei parchi è fissato non solo nei tronchi e nei rami, ma anche negli apparati radicali e soprattutto NEL SUOLO COME LETTIERA E HUMUS ove dà fertilità (il suolo può fissarne fino a 8 volte più che nel tronco).

3) Non viene considerata l'anidride carbonica derivante dalla respirazione delle radici, CHE GLI ALBERI NON ESALANO IN ATMOSFERA ma immettono nel ciclo dell'acqua attraverso il sottosuolo migliorando,alla fine, la qualità di fiumi e torrenti (la CO2 si trasforma in ione bicarbonato che stabilizza il pH creando ambienti di acque correnti che favoriscono ricchissime forme di vita e depurazione naturale dell'inquinamento organico). Gli alberi vetusti e i boschi evoluti sono più attivi in questa funzione.

4) NON SI CONSIDERA IL FATTORE TEMPO: quando bruciamo, ad esempio, un albero di 70 anni, la CO2 si forma immediatamente e va tutta e subito a incrementare la crisi climatica in atto....mentre per essere riassorbita occorrerebbe che un altro albero simile sia piantato e lasciato crescere per 70 anni! Ma noi non abbiamo tutto questo tempo. La crisi climatica è attuale e disponiamo solo di una decina di anni per agire nel mitigarla, oltre i quali la situazione non è più controllabile. Del resto se assumessimo l'assunto che tutto quello che viene dalla fotosintesi è rinnovabile e sostenibile..., dovremmo dire lo stesso anche petrolio, idrocarburi gassosi e carbone, anch'essi originati dalla fotosintesi...

5) LE EMISSIONI DELLE CENTRALI A BIOMASSE CONTENGONO INQUINANTI CANCEROGENI in grande quantità, soprattutto polveri sottili e ultrasottili (PM2,5), responsabili di migliaia di decessi prematuri ogni anno.

6) MA I BOSCHI NON SONO SOLO UNA RISERVA DI LEGNAME, BENSI' ECOSISTEMI COMPLESSI che svolgono funzioni vitali per il pianeta nel produrre acqua, migliorarla, stabilizzare il clima, produrre ossigeno, assorbire CO2, purificare l'aria, stabilizzare versanti franosi, evitare le alluvioni devastanti, creare suolo fertile, ospitare una miriade di specie animali, vegetali, di funghi, di licheni. Il suolo dei boschi è uno spazio incredibile di vita. I boschi creano inoltre bellezza del paesaggio e fanno bene alla salute.

SONO IMPEGNATO CON GUFI (Gruppo Unitario per le Foreste Italiane) a lottare per togliere gli incentivi statali alla combustione industriale del legno. E a contrastare il Testo Unico Forestale e delle Filiere Forestali, voluto dal governo Gentiloni e non toccato da quelli successivi, che apre all'assalto generalizzato ai boschi italiani. Occorre rivedere la legge anche per distinguere tra boschi di produzione (per un uso "nobile" del legno, per arredi, infissi, tetti, cantieristica navale, strumenti musicali ecc..) e i boschi da tutelare e lasciare alla loro evoluzione spontanea naturale, che secondo recenti calcoli, possono essere il 50% del nostro patrimonio forestale.

E' INCOMPRENSIBILE INFINE che la combustione del legno e delle altre biomasse (biogas) sia sostenuta attivamente da Legambiente, che pure era nata per praticare l'"ambientalismo scientifico" e oggi non ascolta - e su temi dirimenti come questo- la maggior parte del mondo scientifico.

CONCLUSIONI: rispettare il patrimonio arboreo esistente, lasciarne la metà all'evoluzione naturale e piantare tantissimi altri nuovi alberi, uniche "macchine" in grado di catturare CO2 dall'aria, VELOCEMENTE, e nostri alleati per la difesa del clima. p.s. Per la straordinaria quantità di benefici che producono, è ORA DI RICONOSCERE CHE GLI ALBERI SONO TITOLARI DI DIRITTI.

Questo il suo diario su Facebook https://www.facebook.com/giovanni.damiani.980

Questa la pagina dei
GUFI - Gruppo Unitario per le Foreste Italiane
https://www.facebook.com/gufitalia/

Modificato da - Eroe in data 01/12/2019 19:32:34
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Eroe
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Inserito il - 01/12/2019 : 20:02:41  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Eroe Invia a Eroe un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Un'altra interessante lezione ambientale presa dal diario del biologo

Giovanni Damiani
30 ottobre

Riscaldamento globale: se 2 gradi centigradi vi sembrano pochi..... In effetti possono sembrare pochissimi e che pertanto stiamo esagerando nell'allarme per il clima globale. Il problema è che bisogna distinguere tra CALORE e TEMPERATURA. Per portare a mille gradi (all'incandescenza) la temperatura dell'estremità di uno spillo basta la fiamma di un accendino ... Con la stessa fiamma non alzi neppure di un grado la temperatura di una pentola piena di acqua e saresti ancora più insignificante se pretendessi di alzare la temperatura di un edificio. Il problema è la massa da riscaldare ... che tanto più è grande, tanto più richiede energia sotto forma di calore. Allora, quanta energia sarebbe necessaria per innalzare di un "solo" grado (è la situazione attuale, praticamente ...) la temperatura del pianeta terra? Con un fisico amico abbiamo fatto un calcolo: Se per questa impresa volessimo usare le centrali nucleari della taglia di quelle francesi, ed esalare tutta l'energia prodotta come calore, dovremmo impiegare 38 milioni di centrali, al massimo della loro potenza, in funzione per un intero anno. Una quantità di energia veramente enorme, equivalente a quanto stiamo vivendo con l'effetto-serra. Questo calore è immagazzinato principalmente nei mari e negli oceani ove accelera l'evaporazione, quindi il ciclo dell'acqua e produce nubi "cattive", stracariche di acqua, si dice "tropicalizzate". E quando piove con intensità elevatissima, piove su un suolo sempre più asfaltato, edificato, capannonizzato ... disboscato ... rovinato, insomma privo di difese e con ridottissima capacità di assorbimento. Non facciamoci ingannare dai gradi centigradi che possono apparire cosa piccola: è l'energia che conta! E vi assicuro che dietro quel "grado" ce ne sta veramente tantissima e va ridotta. Gli scienziati hanno calcolato che se si superano i 2 gradi centigradi di temperatura media globale, la situazione andrà fuori controllo. Ovvero non potremmo più intervenire a correggere e mitigare. Sarebbero sforzi inutili. Meditare... Abbiamo circa 12 anni per attuare politiche serie e drastiche di riduzione dei gas - serra. Voi le state vedendo?

p.s. In realtà a voler trovare c'è chi ne sta rendendo conto: le banche. I prestiti trentennali a chi ha le abitazioni in pianura vicino al mare, sono ridotti del 50%. Ne prevedono già l'inondazione a causa dell'incremento del livello del mare. Forse sono i soli nelle istituzioni che hanno già messo in conto (letteralmente contabilizzato..) questa realtà.

Per quanto riguarda l’energia è necessario investire nella ricerca sulle fonti alternative.
Per la spazzatura 2 esempi: http://www.youtube.com/watch?v=BUeVCjVn9ds
http://www.lastampa.it/2010/10/28/cultura/opinioni/buongiorno/virtuoso-fuori-luogo-34c41OaxKdIyzlqwhUrHDP/pagina.html
Iscritto A.N.AB. https://www.abruzzonaturista.it
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Fede
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Bunny


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Inserito il - 01/12/2019 : 22:39:24  Mostra Profilo Invia a Fede un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao eroe! Quello che hai scritto mi ha toccato molto di più del tema del nudismo!
Secondo il mio modo di vedere la natura, l’albero e un essere sacro!
Sono al corrente di un famoso scienziato che si sostiene morto, ma non vi dico il nome, altrimenti vi mettete a ridere! Secondo quello che viene riferito dalle persone che lo conoscono direttamente, il punto di non ritorno per il riscaldamento globale e in 2024! Grandissimo problema è che non vogliamo fermare la voracità dell’economia globale. Vogliamo case sempre più grandi, più difficili da climatizzare e da riscaldare… Adesso ci vogliono vendere le auto elettriche, senza dirci che per ottenere il litio delle loro batterie bisogna produrre tantissima CO2! Sono convinto che l’essere umano non fermerà la sua folle corsa verso il miraggio di ricchezza e di superiorità nei confronti della natura. Sarà costretto a fermare la sua corsa solo perché sarà obbligato dagli eventi naturali.

nosci te ipsum
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