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di naturbz 08/07/2013 10:56:09
Trekking naturista memorabile quello che si è svolto sabato 6 e domenica 7 luglio nella Val di Braone, grazie alla perfetta organizzazione di Emanuele. In attesa della relazione ufficiale da parte dello stesso Emanuele, ecco un breve resoconto. Sabato mattina, dopo esserci trovati come da programma nei pressi di Iseo, ci rechiamo in macchina nel placido paesino di Braone, nella media Val Camonica (circa 390 m d'altitudine). Da lì, verso le ore 12, iniziamo l'escursione vera e propria, destinazione il Rifugio Prandini a 1960 m, per un dislivello da percorrere di tutto rispetto: circa 1600 metri. Percorriamo una bella mulattiera, a tratti veramente ripida e giungiamo nei pressi delle Case Scalassone (1000 m), dove inizia il sentiero nel bosco e dove possiamo finalmente metterci completamente nudi. Il sentiero sale con frequenti svolte e ci porta, dopo altri 650 metri di dislivello, nelle splendide Foppe di Sotto, una bellissima piana verde coronata da alberi e percorsa da un torrentello. Dopo esserci meritatamente rifocillati, ripartiamo e arriviamo in fondo alla piana, incontrando un enorme gregge di pecore. Altra salita nel bosco, che ormai comincia a farsi più rado per lasciare spazio ai prati, e arrivo infine all'agognata meta, il Rifugio Prandini. Il Rifugio non è gestito, abbiamo le chiavi e - poiché non c'è nessun altro - esso è di fatto a nostra esclusiva disposizione. La struttura, ben tenuta e rifornita del necessario, ci accoglie in modo molto confortevole, e il fuoco subito acceso nella stufa ci consente di stare nudi anche se fuori, ormai calata la notte, la temperatura si è abbassata. Dopo un sonno ristoratore, la mattina della domenica riprendiamo a salire, sempre nudi, percorrendo le Foppe di Sopra, un magnifico ambiente di tundra alpina attraversato da numerosi corsi d'acqua. Dopo essere passati accanto al Rifugio Gheza, saliamo fino a circa 2300 metri di quota, giungendo ad uno spiazzo erboso pianeggiante, quasi circolare, coronato da alcune placche nevose. E' il punto estremo della nostra escursione. Ritorniamo sui nostri passi e rifacciamo tappa al Rifugio Prandini per il pasto di mezzodì. Poi iniziamo la discesa a valle, percorrendo a ritroso lo stesso itinerario del giorno precedente (a parte una variante nel sentiero in mezzo al bosco). Siamo sempre nudi e ci rivestiamo solo nei pressi delle Case Scalassone, dove riprendiamo la mulattiera che ci porta alle macchine, verso le ore 16.30. Il tempo non è stato dei migliori e, oltre agli sprazzi di sole, ha voluto regalarci anche qualche momento di pioggia, sia pure non intensa. In compenso, però, le temperature sono sempre state molto gradevoli e favorevoli alla nudità. E si può proprio dire che il trekking è stato all'insegna della nudità! Dalle 13.30 circa di sabato alle 15 di domenica, si è potuti stare sempre nudi, eccetto pochissime brevi parentesi (ne ho contate 5) quando siamo passati vicino alla Malga Foppe di Sotto e al Rifugio Gheza, nonché quando abbiamo incontrato (per una sola volta) alcuni escursionisti che scendevano verso lo stesso Rifugio Gheza. Insomma, è stata veramente una magnifica esperienza nudista in uno splendido ambiente naturale. Un grandissimo grazie ad Emanuele! E un arrivederci al prossimo appuntamento di inizio agosto in Val del Caffaro!!!