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di Sagittarius 25/05/2014 14:07:59
Qualche giorno fa mi sono imbattuto in un articolo tanto interessante quanto controverso sul nudismo. L'articolo in questione è incentrato sulla storia di una famiglia nudista (clicca qui per leggere!) in cui si parla di Alex Reamer, bambino di 9 anni, che nato e cresciuto in una famiglia nudista, non riesce proprio a rinunciare alla passione e alla libertà nudista. La famiglia vive in Florida in una comunità nudista dove non ci sono regole sull'abbigliamento, dove non ci sono sguardi allusivi, comportamenti ambigui e intenzioni sessuali. Il sole, le palme, la piscina, la scuola, il barbecue, i giochi... tutto, sempre, senza vestiti: nudi! Il giornalista (vestito) che ha realizzato il servizio è in imbarazzo mentre i due genitori ed il bambino vivono disinvolti la loro nudità e la loro libertà. Al bambino è stato chiesto: "cosa ti piace del nudismo?" e lui, con la sincerità ed ingenuità di un bambino ha risposto: "mi piace tutto del nudismo! mi piace stare nudo!". Sul volto del bambino è chiaro il piacere che ne trae, è evidente la sua felicità, è chiaro il suo amore per quella sua libertà. Nelle rare volte in cui è costretto ad uscire dalla comunità ed è quindi costretto a indossare abiti Alex è quasi irrequieto e non appena torna a casa la prima cosa che fa è spogliarsi, e tornare libero. Ma il giornalista a questo punto solleva alcune domande: cosa succede in futuro? Il bambino vivrà sempre nella comunità? E il college? Ne risentirà? Verrà additato come 'bambino/ragazzo diverso'? Sono domande difficili a cui è difficile rispondere. L'articolo fa parte di un reportage più ampio dell'ABC News sui Genitori Estremi. E' davvero così estremo far nascere ed educare i propri figli in una condizione nudista perenne? Sono loro e siamo noi quelli sbagliati?