Ritorno ai blog
di nicolapp 14/07/2015 14:47:59
Buongiorno a tutti. Vi racconto questa e poi la pianto di scrivere blog di continuo. Da poco tempo ho scoperto il piacere di correre nudo. Non il trekking, proprio la corsa da allenamento. Ho iniziato in spiaggia e mi è presa l'ossessione. Vivo in campagna, l'altro giorno mi metto le scarpe, occhiali, cappello e crema solare. Tutto qua. Corro attraverso il parco e poi i campi della mia proprietà. Gli operai mi guardavano un po' basiti ma tanto mi sono fatto la nomea di eccentrico, who cares? Poi supero la mia zona e entro nella golena che accompagna il fiume ombrone. Lì ci sono una serie di strade bianche dove non passa nessuno; volendo si possono seguire itinerari anche molto lunghi. È un paesaggio agricolo di grande bellezza. Girasoli, zone palustri, filari di pioppi. Nota bene: il caldo ha rischiato di uccidermi. È stato divertente, la prossima volta al mattino presto, però. Mi è tornata in mente un'immagine. Da qualche parte c'è una foto, non so dove sia finita. Ero piccolo e non ricordo nulla a parte quello che mi hanno raccontato. Un giorno mi prese il matto, forse un capriccio forse era gioia. Mi spogliai nudo e iniziai a correre intorno casa. Andai avanti parecchio perché fecero in tempo a fotografarmi. Si vede il parco con le piante più piccole, un grande prato dove ora c'è un'edera gigante, la luce estiva. Al centro una figura che sembra polvere mossa dal vento. Si riconoscono i capelli ricci, biondi all'epoca, la fronte alta, una smorfia che non si sa se sia gioia o sia un grido. Tutto il resto è movimento e la macchina non l'ha fissato. Quella giornata, con il mistero del suo perché, è rimasta proverbiale. Quando chiedevo a mia mamma, un sorriso enigmatico e diceva 'sei fatto cosi'. È bello percepire il flusso delle cose, no? Sentirle scorrere. Guardare la polvere che si rimescola inarrestabile nella luce.