iNudisti
Login
La più grande Community Nudista

Ritorno ai blog

Diario minimo

di nicolapp
09/08/2015 19:25:12

Il viale d'ingresso alla mia casa è bordato di eucalipti. Li piantarono ai tempi della bonifica perché resistevano al salmastro e pensavano rendessero l'aria più salubre. Sono piante alte, fragili, diverse da ogni altra autoctona, con i loro rami sottili e teneri e sensuali come corpi giovani. Ad agosto cambiano corteccia. I loro fusti si crepitano in frammenti di legno balsamico; si spogliano; emergono preziose sfumature burro, crema, color nudo - fino al ruggine. Ho passato i pomeriggi della mia infanzia ad osservare queste piante. 

Sono al mare con Raffaele in una delle mie rare pause dal lavoro. La pazienza con cui mi aspetta in questi mesi ogni anno mi spaventa e mi lusinga. Povero amore, che non gli piace camminare ('te e le tue fissazioni') ed è sempre un po' a disagio nudo per cattolico pudore e cattolica morbosità. Ma ora anche lui non saprebbe fare a meno 'delle nostre spiagge'. 
Dorme dolcemente all'ombra nella capanna costruita da qualcun altro. Lo osservo da fuori, insonne, e confondo il suo corpo nudo con il reticolo di rami che lo circonda, con le curve dei miei eucalipti. Lo osservo da fuori e non trovo un significato. Sento disordinatamente che vorrei fare qualcosa, dire qualcosa, forse vorrei difendere questo momento, dice una canzone. Ti sono accanto da così tanti anni che non ho più vezzeggiativi per te, ma la certa consuetudine della tua presenza, della nostra continuità. Chiudo gli occhi e silenzio i pensieri - o vorrei farlo. 
Oggi è bonaccia. Il mare ha un respiro stanco, addominale, il suono della risacca è suono di sabbia, non di acqua. Ascoltalo mentre si stende centrale e fugge velocissimo a destra, - a sinistra; e già si prepara nella profondità un nuovo soffio. Lontano, l'eco di un motoscafo è il basso continuo di questo ritmo inafferrabile eppure familiare. 
Ti sveglio, ti ho svegliato senza volere, sono troppo irrequieto, mi dici 'a che pensi?' 'Ascoltavo il mare'. Mi distendo, appoggio la mia testa alla tua pancia. Messi così siamo proprio noi, tu verticale, io orizzontale, opposti e incrociati. Ci addormentiamo entrambi, finalmente. 

Commenti
10-08-2015 18:29
Ma quanto vi volete bene! Bel quadro.
ippogrifo557

11-08-2015 07:55
nico, come al solito un quadro che arriva al cuore, ti riempie l'anima. So di che parli anche io ora in maremma nella mia terra d'infanzia, nel mio giardino ugualmente bordato di eucalipti e nelle capanne sul mare di legno intrecciato.
giovagio

11-08-2015 07:57
qui a ricercare la mia essenza, la mia umanita', quello che conta nella vita. Grazie!
giovagio


Inserisci un commento

(Massimo numero di caratteri per commenti 450)