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Forum de iNudisti - Proposta di legge Zamparutti
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 Proposta di legge Zamparutti
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lorenzo m
iNudistospite



18 Messaggi

Inserito il - 22/11/2010 : 18:35:00  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Ho appena letto l'ultimo numero di Infonaturista è mi è venuto un mezzo coccolone. La proposta di legge x la legalizzazione (?)del naturismo della Zamparutti sembra non tener conto di dieci anni di dibattito. L'articolo 2 comma 1 è la tomba del naturismo italiano. "la pratica del naturismo è consentita ESCLUSIVAMENTE IN SPAZI DELIMITATI , RICONOSCIBILI E SEGNALATI." Il comma 2 e 3 dello stesso articolo individuano un percorso per l'individuazione di quegli spazi talmente lungo, complicato e soprattutto NON OBBLIGATO da cancellare ogni possibilità che in tempi brevi ( e parlo di anni)possano essere individuati. Non capisco a caso diavolo serva una legge come questa che vieta in modo esplicito il naturismo dove non è espressamente consentito, e che consente ai comuni di fare quello che già possono fare adesso, senza tante lungaggini e passaggi burocratici. Tutto di negativo e niente di positivo in questa legge: Se non fossi assolutamente certo che non arriverà nemmeno in commissione, farei il diavolo a 4 x bloccarla. Ma chi l'ha scritta, e chi l'ha consegnata alla Zamparutti?

n/a
deleted

mare

Prov.: Vicenza


3136 Messaggi

Inserito il - 22/11/2010 : 19:11:42  Mostra Profilo Invia a n/a un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ho appena letto l'articolo ma mi sembra che ci sia spazio anche per aree pubblice,premetto che non sono esperto in diritto.Sulla presentazione leggo:"Onorevoli colleghi...E' prevista altresì l'individuazione di aree pubbliche da destinare,previa delimitazione tabellare,alla pratica del naturismo...."e altro per ciò che leggo.Non è perfetto,ma almeno è un inizio o sbaglio?Ripeto non sono esperto in diritto e definizioni giuridiche.

operaio del nudismo
Socio ANITA
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Novello
iNudistamico


Regione: Emilia Romagna
Prov.: Modena
Città: Modena


120 Messaggi

Inserito il - 22/11/2010 : 19:20:45  Mostra Profilo Invia a Novello un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sono d'accordo con Cordom. In totale assenza di normative, questa almeno è un inizio. Probabilmente è frutto di un compromesso tra le ali 'bigotte' che vorrebbero lasciare le cose come sono ora e quelle estreme dall'altra parte che vorrebbero liberalizzare completamente. Per quello che avevo già letto in precedenza, non è così male. Pensiamo ad esempio al Nido dell'Aquila o a Capocotta. Una legge del genere potrebbe favorire la creazione di altre aree come questa, e io ne sarei solo felice.
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trionat
iNudistfedelissimo


Regione: Puglia
Prov.: Italia
Città: Puglia


5648 Messaggi

Inserito il - 22/11/2010 : 21:43:35  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di trionat Invia a trionat un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Infatti la legge prevede appunto l'individuazione di aree pubbliche da destinare alla pratica nudo-naturista e il che non è poco. A tal fine siamo sicuri che nel dibattito che ne seguirà circa l'individuazione di dette aree sarà consentito alle varie associazioni nudo-naturiste sul territorio di dire la propria. Ma chissà quando avverrà tutto questo.

Vivi, corri per qualcosa, corri per un motivo. Che sia la libertà di volare o solo di sentirsi vivo.
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a_fenice
iNudisti Staff - S.Admin a_fenice@inudisti.it

a_fenice


Regione: Umbria
Prov.: Perugia
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24279 Messaggi

Inserito il - 22/11/2010 : 22:49:16  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Veramente la verità sta nel mezzo. Se da una parte la Zamparutti dice di trovare spazi (NRD pure spiagge) da dedicare, la Porretti diceva di farlo in "aree consentite", altre "solo in strutture dedicate" (NDR chissà perchè i suggeritori erano anche titolari non solo di cariche associative, ma anche titolari di campeggi), l'unica che ritengo ancora valida era quella di Grillini (depenalizzazione del nudismo con abolizione del 726). http://www.unilazio.it/pages/leggi.asp

Di base però tutte:
1) sollecitano la creazione di strutture
2) delimitano aree "non visibili all'esterno"

Di fatto chiudono del tutto il nudismo. Oggi ci conquistiamo piccoli pezzi, poco visibili si, ma non scavati ne sottoterra, ne in cima ai monti. Ci limitiamo molto spesso, alla reciproca convivenza coi tessili.

Per me va bene sollecitare la creazione di strutture, bene che riservino spazi, ma meglio se tolgono il nudo semplice non provocatorio o mirato al sesso dal 726, senza tanti altri maneggi.

L'esempio che se troppo si legifera, alla fine si prende la zappa nei piedi, è dato dalla legge dell'emilia romagna.

Nessun altra struttura è stata creata, nessuna spiaggia è stata data (a parte Lido di Volano per un anno), e l'unica spiaggia nudista da mezzo secolo (lido di dante) seppur nessuno ci ha ancora cacciato via, è sempre sotto tiro dei benpensanti. E se anche non ottengono effetti, di sicuro rompono i maroni ogni estate a sfinimento, e con la collaborazione dei maialotti nostrani, alla fine ci fregheranno del tutto.

Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

Libero Pensatore - Ciò che non farei non dovrà mai diventare ciò che non devono fare gli altri. - Stay hungry, stay foolish - Per aspera ad astra -

Gli schemi sono solo nelle menti di chi se li prefissa. Siate sinceri con voi stessi e ascoltate la vostra natura.
Chi sono gli altri per definire che cos’è normale e cosa diverso

Casa mia e cosa ci puoi trovare http://villafenice.blogspot.com

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ConteMax
iNudistfedelissimo

conte


Regione: Veneto
Prov.: Venezia
Città: Mestre


2979 Messaggi

Inserito il - 23/11/2010 : 08:02:03  Mostra Profilo Invia a ConteMax un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Concordo con fenice.
Una legge che definisca con precisione dove si può e dove non si può, rischia di darci la zappa sui piedi...o forse addirittura un aratro!!

Immaginiamo che passi. Un solerte gruppo di operatori del settore, crea un magnifico villaggio naturista con bungalow, campeggio ecc.. ecc... in località Vattelapesca. Fantastico! Sul modello Croato o francese...e proprio a due passi da casa nostra.

Nasce però un problema piuttosto grave con una legge di quelle proposte ad oggi (tranne Grillini).
Si può girare ranquillamente per il villagio ma......non si può andare in spiaggia!!!
In Italia le spiagge non si possono recintare per legge, non si possono acquistare e quindi non si possono utilizzare in esclusiva.

Ci ritroveremmo quindi con degli splendidi fortini pieni di gente nuda....che non può uscire se non mettendosi il costume. (dal momento che c'è una legge ben precisa su dove si può e dove no, non potremmo nemmeno sperare che il giudice, come oggi spesso accade, tenga conto della "normale frequentazione".

Preferisco quindi di gran lunga poter condividere i luoghi con i tessili...

la vita è come il caffè. Puoi metterci tutto lo zucchero che vuoi ma se non mescoli rimane amaro. A. Zanardi
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quagliozzi
iNudistfedelissimo

Simca

Città: Direttrice nord-est/sud-ovest


1200 Messaggi

Inserito il - 23/11/2010 : 08:25:35  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Secondo me, come ho già detto, non serve una legge che regolamenti il naturismo, ma serve il riconoscimento del diritto della persona di decidere autonomamente quali parti del corpo farsi irradiare dal sole. Una volta ottenuto il riconoscimento di tale diritto viene - di fatto - riconosciuto anche il naturismo.
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ConteMax
iNudistfedelissimo

conte


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Prov.: Venezia
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2979 Messaggi

Inserito il - 23/11/2010 : 08:34:16  Mostra Profilo Invia a ConteMax un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
quagliozzi ha scritto:

Secondo me, come ho già detto, non serve una legge che regolamenti il naturismo, ma serve il riconoscimento del diritto della persona di decidere autonomamente quali parti del corpo farsi irradiare dal sole. Una volta ottenuto il riconoscimento di tale diritto viene - di fatto - riconosciuto anche il naturismo.


Infatti.
Sarebbe come chiedere una legge sugli scooters. Cosa porterebbe? Sicuramente solo limitazioni.

Il fatto che gli scooters siano accomunati agli altri mezzi circolanti, anche se non sono auto e non sono moto, di fatto non limita la libera circolazione, nonostante più di qualche automobilista e camionista e motociclista non li sopporti e vengano considerati dai più come pericolosi e fastidiosi per la circolazione...

la vita è come il caffè. Puoi metterci tutto lo zucchero che vuoi ma se non mescoli rimane amaro. A. Zanardi
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lorenzo m
iNudistospite



18 Messaggi

Inserito il - 23/11/2010 : 17:46:19  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Chiarisco per chi, legittimamente, non conosce la situazione vigente:ad oggi in Italia non esiste una legge che vieta di stare nudi in un luogo pubblico, ovviamente senza comportamenti di tipo esplicitamente sessuale. A questo proposito molte sentenze , anche di Cassazione, hanno chiarito che, purché questo avvenga in luoghi abitualmente frequentati da naturisti, e alcuni comuni hanno tranquillamente e senza problemi dedicato tratti demaniali e quindi pubblici di spiaggia alla pratica naturista.
Se uscisse una simile legge sarebbe inserito per la prima volta un vero e proprio divieto a spogliarsi fuori dalle aree dedicate ufficialmente al naturismo,e questo costringerebbe i giudici che hanno assolto naturisti denunciati ad esempio al Guvano o all'Alberese, questa volta a condannarli, perchè non potrebbero certo violare una legge così esplicita.
Insomma il 99% delle spiagge naturiste oggi esistenti, compreso il tratto davanti al campeggio Pizzo greco, diventerebbero automaticamente illegali. Chiaro?
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Novello
iNudistamico


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Prov.: Modena
Città: Modena


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Inserito il - 23/11/2010 : 19:14:46  Mostra Profilo Invia a Novello un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Accidenti, mi ero inserito in una discussione fra legulei!!!! Mi tolgo il cappello davanti a tanta scienza.

A parte gli scherzi, questo dimostra sempre di più che comunque manca una normativa in merito. MA questo è già stato detto forse fin troppe volte.
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a_fenice
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a_fenice


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Inserito il - 23/11/2010 : 19:21:33  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
vero quanto ha scritto lorenzo. A differenza di ciò che scrivono in altri forum, ha messo il cosiddetto "dito sulla piaga".

Il seno nudo o topless, non ha mai avuto una legge specifica, ma solo una sentenza della cassazione che diceva che ad oggi, un seno nudo non si poteva più ritenere indecente. E questa sentenza data ben 40 anni ad oggi.

Per il nudismo, fatto in luoghi normalmente a frequentazione nudista (e per questo che noi sosteniamo sempre il "facciamolo assime, non state isolati, mai"), ci sono ben 3 sentenze della cassazione. A tutt'oggi gli unici multati o condannati, lo sono stati solo perchè o hanno violato specifici divieti, o perchè stavano facendo sesso. Tanto è vero, che i milit chiamati ad intervenire, spesso, molto spesso, lo fanno solo perchè chiamati. Non volendo cadere in richiamo per mancanza d'intervento, però ci fanno un regalo: non denunciano mai per il 726, ma per il 527. E dato che di fatto il nudista colto, non stava facendo cose oscene, questi viene sempre assolto.

Ed è cosi vero, che per vietare il nudismo, i sindaci (vedi Vizzola) non possono semplicemente mandare militi a controllare, ma devono emettere specifica ordinanza di divieto. Se una cosa fosse già vietata, a che prò ribadirlo? basterebbe applicare.

Quello che invece imbarazza noi, anche se capibile, perchè alla fine davanti al giudice ci si va di persona, è la paura di farsi beccare. Ma se ci beccano, noi forti di queste sentenze, possiamo sempre uscirne puliti.

Come fare per non dover andare noi di fronte al giudice? Semplice. Associarsi alle associaizoni naturiste, frequentare luoghi naturisti e non la prima spiaggia che ci viene in mente, e in caso malauguratamente fortuito, è l'avvocato dell'associazione che ci difenderebbe, e con una massa tale di sentenze a favore, quante noi non potremmo mai trovarne.

Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

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a_fenice
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Inserito il - 23/11/2010 : 22:07:07  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Novello ha scritto:

Accidenti, mi ero inserito in una discussione fra legulei!!!! Mi tolgo il cappello davanti a tanta scienza.

A parte gli scherzi, questo dimostra sempre di più che comunque manca una normativa in merito. MA questo è già stato detto forse fin troppe volte.

nessuna avvocatura, ma son anni che corriamo dietro alle mille proposte di legge, che stiamo a contatto con chi va in causa, per cui a forza di cose, qualcosa impari. Ma ragazzi, è bene che ognuno dica la sua. Chi dico io ci legge, magari possiamo anche scrivergli, per fargli sapere cosa ne pensiamo, prima che succeda il casino totale.

Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

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Inserito il - 24/11/2010 : 00:18:31  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
il nostro forum è stravisitatissimo, e non solo dai nudisti, ma anche da chi s'informa su di noi. Alias anche politici. ne abbiamo avuto dimostrazione più volte.

Per questo dico: esprimiamo i nostri pensieri. Anche se non ci contattano personalmente, ci leggono e cosi li vedranno. Salvo poi ci decidiamo per cose tipo il manifesto proposto, e lo portiamo alla loro attenzione; o gli scriviamo addirittura. In fondo, per comodo o per affari, o perchè ci credono pure loro, in qualche modo stan cercando di aiutarci. Se gli diamo delle dritte, magari ci aiutano anche nel giusto modo.

Me so spiegato meglio ora?

Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

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n/a
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mare

Prov.: Vicenza


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Inserito il - 24/11/2010 : 11:14:20  Mostra Profilo Invia a n/a un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sul mio intervento da profano ,sempre se interpreto giustamente,nella legge sarebbero previste aree anche pubbliche per la pratica del naturismo,anche spiagge leggo io.In Francia come ho visto ci sono spiagge pubbliche che arrecano cartelli specificando che in quell'area si pratica naturismo,spiagge sempre aperte anche ai tessili ovviamente.Io mi son trovato bene anche perchè vi erano un minimo di attrezzature,doccia e bagni per tutti ovviamente.E' questo che volgliamo?Credo che non sia male come soluzione e credo che appositi cartelli siano necessari per chi il naturismo non lo pratica se non addirittura lo osteggia.Se vogliamo la libertà in tutte le spiagge senza cartelli,qui bisogna fare cultura nel senso che la gente apprezzi il naturismo e vedere persone nude sia "normale"almeno accettabile dalla coscienza collettiva.Cosa che oggi in Italia non c'è.Il cammino è lungo,ma non basta una legge che indichi che lo spogliarsi non è reato,bisogna costruire una cultura diversa e penso che noi dovremmo essere in prima fila,farci vedere in tutti gli ambiti sociali oltre che assieme preticare la nudità collettiva in spiaggia...Spero di non ever detto castronerie.ciao

operaio del nudismo
Socio ANITA
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n/a
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mare

Prov.: Vicenza


3136 Messaggi

Inserito il - 24/11/2010 : 11:53:48  Mostra Profilo Invia a n/a un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Giustissimo

operaio del nudismo
Socio ANITA
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crazybetty75
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Inserito il - 24/11/2010 : 16:36:43  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
ma scusate non sarebbe allora un punto di partenza far liberalizzare l'utilizzo delle spiaggie da privati e non (anche mediante acquisto) per far nascere strutture tipo valalta o simili, quindi da innescare anche tutto un mercato economico legato al turismo nudo-naturista, che vista la crisi in italia farebbe solo che bene, e in questo modo di conseguenza anche la società dovrebbe prenderne atto e la politica legiferare in modo adeguato?

alla fine non credo che il problema sia che un nudista vuole andare in giro nudo sempre in qualsiasi situazione.

almeno io la vedo così.


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a_fenice
iNudisti Staff - S.Admin a_fenice@inudisti.it

a_fenice


Regione: Umbria
Prov.: Perugia
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Inserito il - 24/11/2010 : 20:39:05  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
@abx. tutto giusto ciò che dici, voglio solo spiegare ulteriormente. In passato abbiamo avuto "proclami" di sindaci, che han preso dati dal nostro forum, unico punto nazionale dove erano stati scritti, per cui ben identificabili. Abbiamo avuto articoli di giornale con dati naturistici, sempre presi dal nostro sito (e siamo anche stati nominati, indi più che indentificati). La tv svizzera ha fatto reportage prendendo spunti dal nostro sito, e nemmeno c'era scritto più di tanto su di loro. Chi gestisce la cosa pubblica, spesso, per fortuna, prima si informa su ciò che va a fare. E lo fa, tramite collaboratori, anche sui siti specifici come il nostro. E ciò è fatto da giornalisti, politici e associazioni, oltre alla miriade di curiosi a vari livelli. Non riporto tutte le riprove di ciò, ma per fortuna succede. Che poi, dopo, succeda A o succeda B o la cosa viene caldeggiata od osteggiata, tutto vero ciò che dici. Ma rimane il fatto che più si sta zitti, peggio è. Al massimo, non ci sente nessuno pari pari ad ora (quasi!!!).

@crazy Immagino, credo che questo sia molto più difficile. La privatezza del demanio pubblico è un cardine imprescindibile, per la legislazione italiana, anzi, diventa ogni giorno più ostativa, e ti dirò che non mi dispiace. Perchè? Semplice. Perchè oggi si liberalizza per un campeggio nudista? Bene, domani perchè non per uno tessile, o per un megavillaggio? O per il mega residence? E ne vediamo moltissimi di esempi di strutture residenziali alberghiere sotto inchiesta e sotto demolizione continua. Vero che abbiamo 8.000 km di coste, ma ognuno il suo pezzetto dove andiamo a finire? Una cosa è un possibilità di fruirne, e un'altra è darne possesso.

Ma quant'anche fosse: una domanda (non una polemica sia chiaro, solo una riflessione): ma perchè per mettersi nudi dovremmo, alla fine, essere costretti a campeggiare e/o pagare qualcuno per forza? Se avessimo una spiaggia libera non sarebbe meglio? Accetterei quasi volentieri uno stabilimento balneare, nel senso di bagnino, lettini, ombrelloni, bar, e li ovviamente pagare i servizi. Accetterei di pagare un servizio di vigilanza, magari la presenza di un chioschetto per le necessità più impellenti ma.....
Ma vogliamo mettere il silenzio, la tranquillità di una spiaggia nature? Non che mi dispiaccia se qualcuna sia anche organizzata, ma non forzatamente solo tale. Pensa ritrovarsi nudi in spiagge tipo RIMINI o simili. Sarebbe solo uno stare senza mutande, ma il contatto col la natura, il sole, il vento, tutte quelle libertà semplici che ogni giorno scriviamo qui, nei nostri profili, nei nostri intenti?

Anche perchè, il mercato economico lo si ha lo stesso solo per la presenza di nudisti in spiaggia. Gli operatori intelligenti possono fornire, a margine: pizzerie, ristoranti, alloggi, panini e bibite per il giorno, teli mare (non costumi ehehe), giornali e cosi via dicendo. Io ho l'esempio di Lido di Dante. Li c'è una guerra infinita da parte di un solo consigliere e l'appoggio a metà di un assessore. L'anno scorso avevano anche l'appoggio anche del consiglio cittadino e circoscrizione del mare. E allora noi siamo passati bottega per bottega, salutando i commercianti, e dicendo loro: "peccato che il prossimo anno non ci saremo, perchè voi ci cacciate. Sperimo che le zanzare vengano a fare spesa". Già una prima loro mossa da subito, un volantino di appoggio. L'inverno per pensarci e quest'anno interviste a non finire sui giornali e in tv, cartelli su tutti gli esercizi, in cui dichiarano che sono dalla nostra parte e che il comune deve darci il nostro spazio. Perchè? Perchè con poche parole, gli abbiamo fatto capire che in una spiaggia di riserva naturale affatto appetibile dai tessili, dove non può esserci stabilimento balneare, dove non puoi nemmeno scansare i pali di legno, dove sopravvivono solo le zanzare, in un paese rifutato dai tessili (valutati solo in 2/3000 a stagione, contro i 3000 giornalieri dei nudisti), in un posto dove esistono solo 3 ristoranti e 1 alimentari, senza discoteche o altro, non sarebbe mai arrivato il turismo tessile di massa.

Anche questo è uno stimolo socioeconomico molto toccante: o nudisti o morte del paese. E sai in quanti posti potrebbe essere la stessa cosa?

Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

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mare

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Inserito il - 24/11/2010 : 22:40:42  Mostra Profilo Invia a n/a un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ti do ragione fenice,ma quello che mi sta nel gozzo è l'assoluta individualistica pratica della nudità.Si parla di 500.000 persone che lo praticano tra campeggi e spiagge e solo pochi sparuti,cioè noi ed associazioni,che lo rendono visibile come fenomeno collettivo.Tra l'altro poca circolazione tra associazioni,forum e la stragrande maggioranza di nudisti che praticano.Ognuno di questi ambiti con la pretesa di essere gli unici rappresentanti di questo mondo di nudi.E se cominciassimo a pensare più ad un movimento,cultura che estrae il nudismo dall'individualismo al colletivismo,cultura come formazione in senso alto del termine.
Non so,ma mi sembra che non ci accorgiamo che c'è una massa di nudisti,tesserati,non tesserati e coloro che vivono in maniera solo personale la cosa.Mi faccio spesso la domanda:c'è una forza che è quasi tutta addormentata e non troviamo il modo di svegliarla per avere un diritto sacrosanto.
Ciao

operaio del nudismo
Socio ANITA
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a_fenice
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a_fenice


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Inserito il - 25/11/2010 : 00:59:38  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
i fattori che isolano i nudisti son molti.

uno è che essendo movimento libero, molti preferiscono viverselo da soli

uno è che molti si vergognano o hanno paura di essere riconosciuti, indi vanno solo all'estero e vivono nascosti

uno è che non credono nelle associazioni e le stesse fanno poco per farsi conoscere e aggregare

uno è che molti sono giovani, e con un pensiero estetico (e for'anche di confronto) perferisocno viverselo solo tra giovani (indi ibiza etc)

uno è che di fatto molti, pur cercando compagnia, sono sessisti, e lo fanno solo tra simili (solo tra etero, solo tra gay, solo tra coppie e cosi via)

uno è che molti non si ritengono all'altezza, han paura di erezioni, di misure sotto media, e preferiscono farlo da soli

uno è che molti si spogliano solo se in campeggio, e siccome in italia ce ne sono pochi.........

uno è che molti odiano alcune manifestazioni, diciamo di sesso, pubbliche, e pur comprendendoli, però se non frequentano, e il sesso se non è contrastato dalla massa, dilaga.

Mi fermo, ma le intenzioni del sito sono di arrivare a tutti, o a molti, e dare tante piccole dritte per potersi finalmente associare, radunare, fare massa.

Solo e soltanto quando saremo massa, numeri, potremo dire "ci siamo anche noi, ascoltateci".

Finchè riamerremo separati, i tessili falsoperbenisti e falsomoralisti avranno la meglio.

Per fortune negli ultimi anni le cose stanno cambiando, speriamo che la paura cessi, la voglia dilaghi, e il radunarsi diventi sempre più importante.

Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

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mare

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Inserito il - 25/11/2010 : 07:49:48  Mostra Profilo Invia a n/a un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Son daccordo Fenice sopratutto affermando che negli ultimi anni le cose hanno un spiraglio positivo per il futuro.Ciao

operaio del nudismo
Socio ANITA
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crazybetty75
iNudistaffezionato

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Regione: Veneto


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Inserito il - 25/11/2010 : 10:30:42  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
sono d'accordo e sarebbe bello come in altri paesi che ci fosse tolleranza reciproca fra tessili e nudisti, come avviene in molte spiaggie libere di croazia ed altri paesi, ma purtroppo (e questa è una mia convinzione non una certezza e me ne auguro) in italia non sarà mai possibile questa convivenza. il guardone, il perbenista o altro di turno ci sarà sempre pronto a criticare, giudicare fare sentenze (o peggio approffittarsene) sulla nudità altrui (lo fanno anche fra tessili pensiamo ad una ragazza che esce dalla piscina con un costume bianco "trasparente" i commenti che si sentono in bene e male, figuriamoci se fosse nuda... e idem per un uomo).

quindi io preferisco di gran lunga una struttura (ed intendo non solo villaggi o alberghi, ma va benissimo anche solo una spiaggia attrezzata) ma separata solo per naturisti/nudisti) autorizzata e "protetta"/vigilata dal privato/pubblico/associazioni con ingresso per dire selezionato, dove viene garantito che ci posso restare in massima tranquillità con tutta la mia famiglia.

altrimenti saremo cmq costretti a stare rintanati in piccole isole per lo più nascoste ed irraggiungibili alla massa.

credo poi che se fosse intenzione di qualcuno rimanere nudo dalla mattina alla sera, andare al lavoro nudo, fare la spesa nudo, ecc. sarebbe auspicabile la creazione di un paase (stile cap d'adge ma anche altri di cui ho sentito o visto servizi) dove uno può trasferirsi (ed acquistare casa) e vivere con il suo stile di vita.

il pensare che si possa girare nudi per le strade assieme a tutto il resto della società sarebbe bello (per chi ha questa aspirazione a stare a contatto con la natura) ma temo sia solo utopistico.

ciao

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SHAMBALA
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Inserito il - 25/11/2010 : 11:02:52  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Crazybetty75 ha perfettamente ragione: nel nostro paese è utopistico pensare ad un nudonaturismo libero da sciocche pastoie moralistiche.
E' vero: sarebbe auspicabile la creazione di un paese, non una struttura o villaggio, in cui rimanere nudo dal mattino alla sera. Mi interesserebbe saperne di più. Avevo sentito, oltre a Cap d'Agdè, di qualcosa in Spagna e Germania e ricordo di aver visto un vecchissimo filmato in cui si parlava di un condominio tedesco interamente abitato da nudisti.
Potreste postare più informazioni? Grazie!
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jarod73
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LidodiDante


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Inserito il - 25/11/2010 : 11:14:50  Mostra Profilo Invia a jarod73 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ci sarebbe anche da capire meglio, quando un luogo, si definisce o con che criterio diventi " abitualmente frequentato da naturisti ", non vorrei che qui, il margine temporale di interpretazione dei giudici, sia molto variabile.
Per paese o villaggi tipo Cap d' Agde, ci sono in Italia diversi paeselli svuotati dalla popolazione o con un numero di abitanti esiguo per varie ragioni che si potrebbero individuare allo scopo.
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a_fenice
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a_fenice


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Inserito il - 25/11/2010 : 21:02:17  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
No non c'è nessuna legge in merito al topless: la questione del topless è stata affrontata la prima volta nel'82 dalla suprema corte, con tre sentenze contradditorie. Di fatto ha definitivamente concluso la vicenda con la sentenza dalla III sezione penale Corte di Cassazione che, con sentenza numero 3557 del 2000, ha sancito la liceità del topless in spiaggia, in quanto «ormai da vari lustri è comunemente accettato ed entrato nel costume sociale». (leggi allegato). Le tre, se non sbaglio numero, denuce di quest'anno son finite in non luogo a procedere perchè il reato non sussite (due a Roma e una a Cervia, sempre se non ricordo male). Ricordiamoci che le denunce possono scattare a prescindere di leggi o non leggi (meno di un mese fa sono stato chiamato a rispondere per il 590 cp., ma hanno sbagliato persona, e sto attendendo per denuncia di diffamazione). Insomma, legge o non legge possiamo sempre avere qualcuno a cui rode il didietro, e il fatto di finire in tribunale può essere normale anche se innocenti in partenza.


Per la località, ricordiamoci che anche a Barcellona si può stare tranquillamente nudi. A suo tempo abbiamo postato fior di filmati in merito. E li non si paga ingresso, solo che essere in pochi è disarmante. Altrettanto succede a Berlino e a Monaco, dove nei parchi pubblici in estate è uopo spogliarsi durante la pausa pranzo, senza alcun problema. Ancor meno in qualunque posto fluviale etc germanico. In olanda poi, se è vero che tutto è definito, lo stare nudi non è cosi assurdo, se non per il freddo. Nelle spiagge non riservate addirittura, fa legge chi arriva per primo. Se per primo arriva il nudista, sono i tessili che arrivano dopo che, o stanno tranquilli, o si spostano (loro però non il nudista).

@jarod. Si concordo, quasi impossibile dire qual'è il posto "abituale". Certo se è un luogo in cui si va per la prima volta..... se parli di spiagge in cui da anni si legge o scrive in giro, sicuramente si trova pezza d'appoggio. Ma il tutto è lasciato al giudice, non avendo parametri scritti. E poi, è ovvio che all'inizio ognuna sia "illecita", solo dopo anni può diventare "abituale".


@crazy. ora si, il ragionamento è più completo. Se questi son i pensieri, concordo. Di tutto un po.


@tutti. Occhio. Una qualsiasi struttura non può riservarsi al nudismo, se non affiliata a qualcuno, e con ingresso riservato. Per questo i posti dove si sta nudi, dove è possibile stare nudi, sono legati all'essere associati a qualcuno, che sia FENAIT, ARCIGAY, o FEDERSEX o altri. Le associazioni possono essere anche di tipo privato, cioè il campeggio x può fare un'auto associazione propria, e far entrare solio i suoi clienti, ma che devono essere schedati partendo da registrazione di carta d'identità. In questi luoghi è possibile ispezione di polizia, e se trova non tesserati, può far chiudere il posto. Per questo e non per altri motivi che a ognuno di noi chiedono tessera associativa per entrare nei campeggi. Sai che gli freaga ad un operatore chi sia ad entrare se non ci fossero vincoli legali? Per questo che in altri stati, dove invece lo star nudi è cosa normale, non chiedono tessere. Non è questione di perbenismo, ma di leggi. (PS, tanto per esser chiari, ciò vale sia per i posti dove si sta nudi, come per quelli dove si tromba, tipo privèè o scannatoi vari. Insomma, traducendo, hanno associato lo stare nudi all'essere....sessualmente liberi.)



Allegato: 3557 2000.pdf
12,35 KB

Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

Libero Pensatore - Ciò che non farei non dovrà mai diventare ciò che non devono fare gli altri. - Stay hungry, stay foolish - Per aspera ad astra -

Gli schemi sono solo nelle menti di chi se li prefissa. Siate sinceri con voi stessi e ascoltate la vostra natura.
Chi sono gli altri per definire che cos’è normale e cosa diverso

Casa mia e cosa ci puoi trovare http://villafenice.blogspot.com

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ConteMax
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Inserito il - 26/11/2010 : 09:55:30  Mostra Profilo Invia a ConteMax un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ad inizi 800, già era "strano" andare in spiaggia. Chi ci andava restava vestito, le donne coi gonnoni e l'ombrellino, solamente per passeggiare e respirare aria buona. Poi la cosa si è diffusa, con la nascita di qualche albergo vicino alle spiagge più belle. Ho preso un paio di anni fa una raccolta di foto storiche che rendono benissimo l'idea dell'evoluzione della vilelggiatura marina.
Qualcuno ha in seguito scoperto il piacere di fare il bagno...e chiaramente da vestiti era piuttosto difficoltoso. Fanmoso è lo scandalo dato da Cocò Chanel quando fece il bagno, da ragazzina, con un paio di pantaloni al ginocchio, considerati "indecorosi".

I primi costumi erano interi anche per i maschi, poi piano piano si sono ridotti ed è iniziata l'era dell'abbronzatura. Con l'abbronzatura si è cercato di esporre sempre più epidermide al sole, osando sempre di più sfidando moralismi e moralisti.
In 50anni si è passati dal considerare una donna con la pancia o le coscie esposte alla stregua di prostituta, al bikini e e quindi ai primi topless di Brigitte Bardot in Francia. Ricordo, circa 35 anni fa, una mia cugina che all'epoca ne aveva 25 ed andava a Cannes per prendere il sole in topless ed in italia si metteva nel terrazzino.

Ecco che, quello che qualche tempo fa avrebbe creato imbarazzo, oltraggio, condanna morale, nel giro di qualche aano o decennio è diventato la norma. Vero che il topless o il perizoma non sono la normalità sulle spiagge come lo può essere il bikini, ma è anche vero che un topless o un perizoma non creano più nessuno scandalo. Semmai qualche commento.

A me basterebbe che il nudo arrivasse a questo. Non normale o consueto, basterebbe accettato.

Perchè questo accada, bisogna proprio cercare di non soffocarlo con leggi troppo specifiche, non relegarlo in "recinti" in chi chi è fuori non sa e non capisce cosa accada all'interno e contemporanemente evitare la sfontatezza di volerlo "imporre".

Luoghi appartati, spiagge libere, zone adibite ma libere, dovrebbero con pazienza far accettare l'idea...così come è accaduto per il costume, inconcepibile solamente 100 anni fa.


la vita è come il caffè. Puoi metterci tutto lo zucchero che vuoi ma se non mescoli rimane amaro. A. Zanardi
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ConteMax
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Inserito il - 26/11/2010 : 16:16:38  Mostra Profilo Invia a ConteMax un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Se mi mettessero per iscritto, autenticato e bollato, che fra 10 anni il naturismo in italia sarà come in Croazia o in Spagna....io sarei già contento.....

la vita è come il caffè. Puoi metterci tutto lo zucchero che vuoi ma se non mescoli rimane amaro. A. Zanardi
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lorenzo m
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Inserito il - 29/11/2010 : 07:45:25  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Io credo che non ci sia proprio niente da inventare: l'arretratezza dell'Italia ci consente di avere esempi di altri paesi che hanno da tempo risolto i problemi che molti hanno posto. I paesi più aperti al naturismo o non hanno leggi specifiche, come la Francia, o ne hanno una estremamente generica come la Spagna, che consente di stare nudi ovunque non sia vietato. In questi due paesi ci sono centinaia di migliaia di naturisti che prendono ogni giorno ( tempo permettendo) il sole nudi in centinaia di siti.
Anche in Italia, dal 2000, è possibile farlo nei fatti, considerato il gran numero di assoluzioni, ed anche la presenza di spiagge dedicate dai comuni al naturismo.
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crazybetty75
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Inserito il - 29/11/2010 : 15:51:53  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
si ma di fatto dove non vogliono i comuni mettono il divieto...


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lorenzo m
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Inserito il - 29/11/2010 : 18:09:16  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Tra dover mettere un divieto, con apposito atto legale, e invece dover concedere una spiaggia in modo esplicito, c'è tutta la differenza tra il silenzio assenso e il dover esplicitare il proprio dissenso.
Ma il vero problema è che in Italia ci sono comunque poche spiagge naturiste, perchè sono pochi i naturisti.
Se i naturisti fossero quanti in Francia o in Germania, certamente dovrebbero alla fine darci più spiagge, se non altro per portarci una gran massa di turisti. Come è accaduto in Francia o in Spagna.
Ci vorrebbe un'attività di propaganda, organizzata dalle associazioni, ma anche uno sforzo individuale di trovare nuovi adepti. In fondo sono ormai molti quelli che all'estero praticano il naturismo, ma non hanno il coraggio di farlo in Italia.
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jarod73
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LidodiDante


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Inserito il - 29/11/2010 : 21:21:48  Mostra Profilo Invia a jarod73 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Che ne dite di progettare un volantino x Natale che faccia gli auguri ed allo stesso tempo parli di naturismo?Ognuno può in base alle proprie disponibilità/possibilità,scaricarselo,stamparne un po' e distribuirlo nelle cassette delle lettere di un po' di persone.Si è una spesuccia da farsi carico, ma come investimento,chissà...Se ogni naturista ne stampasse una cinquantina....
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ConteMax
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Inserito il - 30/11/2010 : 15:05:11  Mostra Profilo Invia a ConteMax un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
perdonami abx49, ma dissento su quanto riguarda la Croazia.

Probabilmente hai ragione se partiamo dalla definizione di "naturismo". In effeti, di naturisti secondo definizione probabilmente ce ne sono molto pochi in Crazia, ma penso anche in francia o in Spagna.

Se invece parliamo di "accettazione del nudo", posso dire con cognizione che all'est il nudo è concepito con naturalezza, sia in privato che in pubblico.

Nei miei anni da girovago per la croazia, ho visto ovunque che nelle spiagge libere il nudo è utilizzato esatatmente al pari del costume. Come detto più volte mi ha colpito come ci siano famiglie o compagnie al mare in cui alcuni sono nudi, altri in costume, qualcuna in topless, altre nude ed altre col costume intero. Tutti serenamente insieme. E questo partendo dalla costa Slovena fino al Montenegro.

Se invece parliamo solamente di filosofia naturista, allora sono d'accordo con te.....ma sinceramente credo siano davvero pochi i "naturisti" anche in questo forum. Io per primo.

la vita è come il caffè. Puoi metterci tutto lo zucchero che vuoi ma se non mescoli rimane amaro. A. Zanardi
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