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Forum de iNudisti - Corona:una bufala che mette il mondo in ginocchio?
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 Corona:una bufala che mette il mondo in ginocchio?
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maurob
iNudistfedelissimo



1914 Messaggi

Inserito il - 06/03/2020 : 22:06:34  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
a_fenice ha scritto:

Altra dimostrazione che la quarantena fa pena.
Non bastavano migliaia di universitari tornati a casa propria, c’è chi vive in zona rossa e si sente più furbo, ed è andato a trovare i genitori. Torino. E questi ora sono in rianimazione.

Chi esagera per un verso e chi esagera nell’altro. Questa epidemia così non si ferma, tempo ed economia persa.


Questa l'avevo sentita anch'io, ma secondo m'è, quella dei studenti fuori sede è più grave...... Ma poveretti cosa potevano fare..... Gli hanno chiuso la scuola...... E in più per le città, c'è il coprifuoco.....
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dingopino
iNudistfedelissimo

con faccia

Prov.: Lucca


1991 Messaggi

Inserito il - 06/03/2020 : 22:12:20  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Chi in zona rossa si sposta verso altre zone almeno capirà in futuro quelli che arrivano via mare scappando da guerra o fame
Poi non credo che nessuno pensa di fermare la malatia ma di rallentare più possibile
Ma non hanno fatto il conto con la indiciplina dei italiani

nudo e semplicemente bello
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siman
iNudistfedelissimo

siman


Regione: Liguria
Prov.: Savona
Città: Marchesato Del Carretto


12856 Messaggi

Inserito il - 07/03/2020 : 09:29:55  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di siman  Rispondi Quotando
dingopino ha scritto:

Chi in zona rossa si sposta verso altre zone almeno capirà in futuro quelli che arrivano via mare scappando da guerra o fame
Poi non credo che nessuno pensa di fermare la malatia ma di rallentare più possibile
Ma non hanno fatto il conto con la indiciplina dei italiani



Ogni italiano (parlo della stragrande maggioranza di loro) è dispiaciuto per chi soffre fame e guerre. Gli italiani si chiedono fino a quando per quanto (e quanti) potranno mantenere al sicuro sul nostro territorio, se non si integrano e perciò non riescono a essere autosufficienti.
I tedeschi, altro popolo molto sensibile verso chi ha la sfortuna di essere nato in luoghi poveri e burrascosi, dopo qualche mese se non hanno trovaro lavoro, li espellono. Ma non li espellono nel paese di origine ma li rimanda nello stato europeo dove son entrati in Europa (se indovini il nome dello stato, ti regalo una bambolina).


Quanto all'indisciplina degli italiani, continuo a non capire perché se non ti piacciamo, tu non te ne ritorni da dove sei venuto.
Ti ricordo che noi siamo stati i primi ad ammettere e AVVERTIRE! del contagio mentre altri (tedeschi e francesi in testa) hanno taciuto. Mi auguro tu sia conscio che il primo europeo contaggiato è tedesco (che se ne e'venuto bello bello a Milano).

Poi se vogliamo parlare delle banche tedesche (Deutch Bank in testa) salvate dai soldi pubblici tedeschi in contrasto con le direttive europee volute e pretese dalla stessa Germania, sono a tua disposizione.

Abito in un paese simbolo della mountain bike frequentato durante tutto l'anno da bikers di ogni nazione. Gli unici che vanno a cazzo (aiule sul lungomare, isole pedonali e controsensi) guarda un po' son solo gli svizzeri e i tedeschi.
Altra attrattiva sono le moltissime falesie adatte al climbing. Guarda un po' anche in questo caso gli unici che bivaccano in ogni dove, lasciando sporcizia sparsa ovunque, sono gli svizzeri e i tedeschi.
Perché? Probabilmente hanno la tua stessa forma mentis: "Gli italiani fanno quel che gli pare. In Italia tutto è permesso o nulla è vietato. Non rispettano le regole loro, giusto e sacrosanto che non le seguiamo neppure noi".

Blatera meno in futuro perché ce n'è per l'asino e per chi lo mena.



UN FORUM E' COME UN'ORCHESTRA. MA FAR PARTE DI UN'ORCHESTRA NON SIGNIFICA SAPER COMPORRE UNA SINFONIA.

SII FELICE DA VIVO PERCHE' RIMARRAI MORTO PER UN BEL PEZZO

Semel in anno licet insanire




Modificato da - siman in data 07/03/2020 10:48:22
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a_fenice
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a_fenice


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Inserito il - 07/03/2020 : 16:47:18  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
maurobuio ha scritto:

a_fenice ha scritto:

Altra dimostrazione che la quarantena fa pena.
Non bastavano migliaia di universitari tornati a casa propria, c’è chi vive in zona rossa e si sente più furbo, ed è andato a trovare i genitori. Torino. E questi ora sono in rianimazione.

Chi esagera per un verso e chi esagera nell’altro. Questa epidemia così non si ferma, tempo ed economia persa.


Questa l'avevo sentita anch'io, ma secondo m'è, quella dei studenti fuori sede è più grave...... Ma poveretti cosa potevano fare..... Gli hanno chiuso la scuola...... E in più per le città, c'è il coprifuoco.....
potevano lasciarli a scuola, visto quanto costano economicamente e in sacrifici alla famiglia, che già escono abbastanza ciucci anche senza scorciargli gli studi.

Novità dal mondo della scuola.
I professori stanno preparando le lezioni in line, solo che hanno pensato a lezioni dal vivo, stessi orari e durate delle lezioni saltate.
Questa mattina prima insurrezione verso la soluzione trovata. Motivi?
1- le lezioni in diretta: ogni corso on line esistente prevede lezioni frammentate di Massimo sei minuti, dato che dopo l’attenzione cala e diventa sonnolenza. Questi hanno preventivato invece per il momento di fare lezioni continuative di sei ore.
2- non hanno tenuto conto di famiglie con più figli, di norma di grazia che hanno un computer, e non certo uno a testa. Come fanno a seguire le lezioni negli stessi orari?
La norma dei corsi on line (che tutti noi facciamo per un motivo o l’altro) prevede lezioni registrate, e frazionate, che possono essere guardate in orari a piacimento, riguardate etc
3- altri dubbi sono sul discorso, non previsto, di interazione con l’insegnante, per chiarire dubbi e comprender meglio aspetti
4- hanno studiato di capire, non so bene come, di verificare chi si collega per registrare le mancanze come assenze. Nei sistemi registrati c’è un controllo elettronico dell’avventura visualizzazione completa della lezione, e non si aprono le successive fasi se non sono state completate le prime.

Di certo da noi è tutta una novità ed è capibile che nascano problemi simili. I problemi che nascono dimostrano però che siamo ancora troppo ancorati ai vecchi sistemi è ancora non si ha coscienza dei sistemi telematici.

Quanto abbiamo da imparare gli uni dagli altri e da chi è passato prima da queste innovazioni.



Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

Libero Pensatore - Ciò che non farei non dovrà mai diventare ciò che non devono fare gli altri. - Stay hungry, stay foolish - Per aspera ad astra -

Gli schemi sono solo nelle menti di chi se li prefissa. Siate sinceri con voi stessi e ascoltate la vostra natura.
Chi sono gli altri per definire che cos’è normale e cosa diverso

Casa mia e cosa ci puoi trovare http://villafenice.blogspot.com

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a_fenice
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a_fenice


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Inserito il - 07/03/2020 : 17:41:38  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Lasciamo da parte le beghe personali, e proviamo a mettere qualche lezioncina

Igiene. Cosa suggeriscono tutti? Lavare le mani.
Infinite spiegazioni su cosa usare, tipo ammucchiata di mucche, come muovere mani e dita, quanto tempo stare.
Nessuno parla del processo completo, comprendendo il “ cosa uso per lavare le mani?”
Ovvero il rubinetto!!

Quanti hanno a casa rubinetti da sala operatoria? Che significa, perché bisognerebbe averli? Che succede diversamente?

Uovo di Colombo (spiego solo per chi non ci arriva): se tocco il rubinetto con mani ipoteticamente sporche o meglio infette, che succede quando poi devo chiudere l’acqua?
In sala operatoria, e in pochi altri posti negli stessi ospedali, i rubinetti hanno una leva da usare con un gomito sia per aprire che per chiudere. In casa non lo abbiamo.
Quindi predisporre un fazzoletto per chiudere il rubinetto, salvo altro, in casa, serve a non vanificare il processo.






Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

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maurob
iNudistfedelissimo



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Inserito il - 07/03/2020 : 17:47:42  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Ti posso portare la testimonianza di mia figlia : alcuni professori hanno già iniziato la soluzione online, altri si stanno organizzando, anche perché da quello che sò, non è così facile organizzare in punto è bianco una cosa simile.
Per l'altro fatto che vengono controllati se seguono la lezione da casa mi sembra di aver capito che è fattibile,ovvio che dipenderà molto da chi seguirà i figli in quel momento, se è il nonno, la vedo dura......
Diciamo che chi è alle medie o elementari, la vedo durissima, per chi sta alle superiori o università, il problema è minore, ma c'è.

Caro Max,....sarà un casino......

Modificato da - maurob in data 07/03/2020 18:46:45
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Fede
iNudistfedelissimo

Bunny


Regione: Veneto
Prov.: Treviso


3176 Messaggi

Inserito il - 07/03/2020 : 17:52:12  Mostra Profilo Invia a Fede un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Prendetelo come un sondaggio: come avrebbe reagito la cittadinanza se non fosse stata messa in atto una strategia per evitare la propagazione del virus.
Io sono convinto che in tutti e due i casi Ci sarebbe stato un sommovimento popolare.
Io sono convinto che anche se non ci fossero stati i provvedimenti governativi per limitare la diffusione del virus, gli articoli giornalistici e televisivi, sarebbero bastati a mettere in ginocchio l’economia. In definitiva voglia dire che ogni cosa che si fa e giusta Per Un verso è sbagliata per l’altro.

nosci te ipsum
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maurob
iNudistfedelissimo



1914 Messaggi

Inserito il - 07/03/2020 : 18:01:32  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Fede ha scritto:
In definitiva voglia dire che ogni cosa che si fa e giusta Per Un verso è sbagliata per l’altro.


Vero,noi qui stiamo discutendo dando chi più chi meno,su cose dove potevano gestirla Forse diversamente, ma magari non ci andava, appunto bene neanche quella, come hai scritto te, ormai seguiamo l'andamento della situazione.......
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Marcolino
iNudistfedelissimo

IO


Regione: Lombardia
Prov.: Milano
Città: Muggio'


6199 Messaggi

Inserito il - 07/03/2020 : 18:16:32  Mostra Profilo Invia a Marcolino un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Fede ha scritto:

Prendetelo come un sondaggio: come avrebbe reagito la cittadinanza se non fosse stata messa in atto una strategia per evitare la propagazione del virus.
Io sono convinto che in tutti e due i casi Ci sarebbe stato un sommovimento popolare.
Io sono convinto che anche se non ci fossero stati i provvedimenti governativi per limitare la diffusione del virus, gli articoli giornalistici e televisivi, sarebbero bastati a mettere in ginocchio l’economia. In definitiva voglia dire che ogni cosa che si fa e giusta Per Un verso è sbagliata per l’altro.



Ma ancora mettete al centro l'economia anziche' la salute pubblica malgrado siamo a un passo dalla pandemia a livello mondiale???...non ci posso credere.

Volemose bene, damose de fa'.. semo nudisti.


Modificato da - Marcolino in data 07/03/2020 18:18:00
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maurob
iNudistfedelissimo



1914 Messaggi

Inserito il - 07/03/2020 : 18:56:51  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Marcolino, come la vedo io: non è che non siamo preoccupati di un pandemia mondiale, anche perché se vogliamo calcare ancora di più la mano su questo punto, Ho sentito che comunque trovassero il vaccino domani, sarà in commercio fra circa un'anno......lo devono testare ovviamente prima....
Invece la percezione dell'economia che già stà andando in malora, chi più chi meno, la stà già vivendo..... E te l'ho sta scrivendo un disoccupato.....
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a_fenice
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a_fenice


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Inserito il - 07/03/2020 : 19:02:27  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Marcolino ha scritto:

Fede ha scritto:

Prendetelo come un sondaggio: come avrebbe reagito la cittadinanza se non fosse stata messa in atto una strategia per evitare la propagazione del virus.
Io sono convinto che in tutti e due i casi Ci sarebbe stato un sommovimento popolare.
Io sono convinto che anche se non ci fossero stati i provvedimenti governativi per limitare la diffusione del virus, gli articoli giornalistici e televisivi, sarebbero bastati a mettere in ginocchio l’economia. In definitiva voglia dire che ogni cosa che si fa e giusta Per Un verso è sbagliata per l’altro.



Ma ancora mettete al centro l'economia anziche' la salute pubblica malgrado siamo a un passo dalla pandemia a livello mondiale???...non ci posso credere.

No, e quando mai? La salute viene prima di ogni cosa. Se poi per salvaguardare la salute si crea disoccupazione, si spendono in cazzate milioni che potevano essere spesi diversamente, va benissimo. Tanto ogni giorno il mercato azionario non cala del 3/4%.

Io rimango della mia idea.
Ad oggi un centinaio di morti sparsi in Italia, la maggioranza al nord. Il problema evidenziato: proteggersi per evitare intasamenti delle rianimazioni.
Chi muore? Chi ha già altri malanni che si vede dare solo una spintarella verso la fossa. E son passati tutti in rinimazione uscendo a piedi avanti, della serie anche se morivano a casa era la stessa. Alias non c’è tutto questo reale bisogno di rianimazioni.
Sembro sadico, ma i conti in ospedale si fanno diversamente, tanto è che cosa fare è stato deciso non da chi opera sul campo ma dai teoristi universitari.
Come contenere il virus? Evitando ogni forma di contatto e miscelamenti della gente.
Si chiudono le scuole, cinema e musei, fabbriche nelle zone rosse, ospedali e distretti.
I bar no, possono rimanere aperti, chi fino alle 18, chi del tutto.
Rimangono aperti i supermercati, così come i centri commerciali.
Gli studenti che son stati lasciati a casa tornano a casa loro, distribuendo potenzialmente il virus in modo capillare (se dicono che solo da Milano in 8.000 son tornati alle loro regioni, non voglio calcolare quanti ne son tornato da tutta Italia. Ottimo contenimento.
Gli studenti medie e superiori son tutti appiccicati nei bar, altro ottimo sistema di contenimento.
I trasportatori di merce continuano i loro viaggi in tutta Italia, avanti e indietro in migliaia.
Dato che non possono andare all’estero, i turisti italiani hanno ripiegato nei viaggi in Italia. Ho le foto di mio figlio di Marilleva, piste strapiene di sciatori.

In tutto questo, chi rischia di morire? Gli anziani con delle patologie ad alto rischio, e altri più giovani nelle stesse condizioni.
Non sono uno statista ma provo a ragionare.
Questa mortalità e la stessa di ogni influenza, in cui nessuno ha mai mosso un dito, quindi per quella la salute pubblica non conta? Evidentemente sono morti di serie B

Hai idea di quanto si stia spendendo in isolamento globale, in strutture strumenti e personale relativo sia in ospedale che fuori?
Penso, e potete dirmi che sbaglio: facciamo che capito il verso di questo virus tutti continuano la propria vita, dando ogni indicazione possibile per evitare contagi vari.
Facciamo che le persone a rischio bendato tenute in tutela, quindi a casa, e che si spendano soldi per far arrivare a loro cibo, farmaci e compagnia.
Perché chi sta vivendo da solo, e sono migliaia e migliaia, attualmente non ha Glovo o Jast It che gli portano cibo o farmaci a casa, e devono scendere per far spesa, e vanno al mercato rionale dove risparmiano la magra pensione che prendono. Cioè coloro che poi dovrebbero essere protetti sono quelli più allo sbaraglio di tutti. E sono ogni giorno in mezzo agli altri a correre il rischio di beccare il corona.
Con i soldi paesi di già in ospedale per: attrezzare pronti soccorsi fuori all’aperto, rivestire di tute anti ebola ogni operatore,

Immagine:

23,81 KB

questo è un mio ex collega che mi mostra come è costretto a lavorare…

comprare strumenti diagnostici, attrezzare stanze apposite per l’esecuzione dei test, spostare tutte le altre attrezzature in altri locali, invece di radunare i test in due tre sedi regionali, e usare quei soldi per comprare dei respiratori e organizzare un mix tra ospedali, dove uno tiene le degenze ordinarie (che non sono certo scomparse) e l’altro converte, come prevedono i PEIMAF (i protocolli studiati già da anni per le trasformazioni pesanti nei casi di megaemergenze come queste) tutto in reparti rianimatori … non si era più vicino ai cittadini prossimi a rischio morte, senza inventare tutto un mondo di clausura in cui la Monica di Monza avrebbe goduto come una pazza?

I piani ci sono, arrivano gli universitari e gli scienziati della protezione civile e si fa tutto il contrario.

I risultati di protezione poi stanno funzionando così bene, che il virus non si sta diffondendo ovunque senza alcuna barriera e senza alcuna sosta. E i divieti di una settimana saranno prorogati fino a quando… fino a quando saranno finite le persone a rischio morte, e quando saranno decimate si potrà dire che il virus è stato sconfitto, che ha ceduto le armi, e che ormai si sta risolvendo.

Chi vuole scommettere?

Ma io dico stronzate…

Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

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Chi sono gli altri per definire che cos’è normale e cosa diverso

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a_fenice
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a_fenice


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Inserito il - 07/03/2020 : 19:21:18  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
maurobuio ha scritto:

Marcolino, come la vedo io: non è che non siamo preoccupati di un pandemia mondiale, anche perché se vogliamo calcare ancora di più la mano su questo punto, Ho sentito che comunque trovassero il vaccino domani, sarà in commercio fra circa un'anno......lo devono testare ovviamente prima....
Invece la percezione dell'economia che già stà andando in malora, chi più chi meno, la stà già vivendo..... E te l'ho sta scrivendo un disoccupato.....

Ti dimentichi qualche passaggio fondamentale
Il vaccino deve essere fatto, studiato, testato, provato licenziato e prodotto.
Nota 1- questo virus è un RNA mutante, indi potrebbe succedere, speriamo di no, la stessa cosa dell’HIV. È presente dall’85, decine di vaccini studiati, ma che non servono a nulla perché nel frattempo in virus è mutato. Cioè devono trovare tra le mutazioni quel ramo di proteine che non cambiano assetto tra le varie mutazioni. E siamo solo all’inizio della sua comparsa… e non c’è molto da sperare nemmeno sull’uso di virus attenuati, che nello scorso secolo son stati testai e diffusi e decine, ma han prodotto più danni che guadagni, vedi vaccino per epatite B (HBsAg) che ha procurato più trapianti di fegato per collasso del medesimo che titoli anticorpali duraturi e resistenti, finché non han trovato quello attuale che funziona e dura.
Nota 2- mi aspetto l’insorgere dei NOVAX, e poi ridiamo, anche perché la gente, dimostrazione con le scuole, gli da molto credito.
Andiamo avanti.
Ogni vaccino deve essere prodotto, distribuito in quantità sufficiente (ma quanti milioni anzi miliardi di dosi ci aspettiamo vengano prodotti?), somministrato, e deve far sviluppare il titolo protettivo sufficiente. Non su tutte le persone i vaccini fanno il loro dovere, è risaputo (quelli per l’influenza funzionano al 70% circa; quanti di voi possono dire tranquillamente: mi ero vaccinato ma mi sono ammalato lo stesso), e comunque dalla somministrazione, sperando di avere un sistema immunologico a buona risposta, devono passare altri 2/4 mesi perché si raggiunga un titolo valido.
Nota 3- e se il prossimo anno, al pari di sars e altre corona simili , il covid19 non torna e arriva uno nuovo? Che mica è improbabile e impossibile… siamo di nuovo senza difese e tutto torna in clausura? E quanto speriamo di poter reggere con sta solfa?

Ma davvero non bisogna analizzare i costi economici? Soprattutto per decisioni che potrebbero essere buone ma che non stanno né in cielo né in terra?




Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

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maurob
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Inserito il - 07/03/2020 : 19:53:42  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
a_fenice ha scritto:

maurobuio ha scritto:

Marcolino, come la vedo io: non è che non siamo preoccupati di un pandemia mondiale, anche perché se vogliamo calcare ancora di più la mano su questo punto, Ho sentito che comunque trovassero il vaccino domani, sarà in commercio fra circa un'anno......lo devono testare ovviamente prima....
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Ti dimentichi qualche passaggio fondamentale
Il vaccino deve essere fatto, studiato, testato, provato licenziato e prodotto.


Sempre ad andare a spulciare nei piccolissimi particolari
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a_fenice
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a_fenice


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Inserito il - 07/03/2020 : 20:15:36  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Non è che voglio spidocchiare, ma quando hanno sparato un anno diciotto mesi… ad aver culo!!!!

Piuttosto sai che potremmo già curare i primi malati grazie alla raccolta di immunoglobuline?
Già, perché nel mondo già in tanti sono guariti, potrebbero fare delle donaIoni di plasma, concentrare gli anticorpi del corona, e cominciare a trattare le persone più gravi.
In Cina dicono non si può fare perché il sistema non è a GMP (qualità farmacologica, e ci vogliono anni per raggiungerla) in Italia in cui ormai i centri trasfusionali son tutti certificati e da due anni almeno pure per le GMP e per le EMA ( entrambe regole internazionali molto ferree e rigide) nessuno ancora chiama a donare quelli che son guariti. Vero che ne occorrono tantissimi per poter produrre in modo significativo, qualcosa tipo diciamo 8.000 donazioni, un po’ meno se donazioni di solo plasma, ma se si comincia, se l’Europa stabilisce una sola azienda produttrice, tipo la CSL, e tutto viene concentrato li byoassando qualche accordo commerciale che può essere deciso al volo in sede sempre europea… intanto si guadagna tempo.

Pensa solo all’Italia, circa 3000 ad oggi, entro un 10-15 giorni son guariti e se stanno bene anche per gli altri virus è sono a posto, già mezzo lavoro e a posto. Aggiungi il resto d’Europa… metti i soldi invece delle boiate di cui sopra per portare la gente da fuori Europa qua e falla donare al volo …

I mezzi ci sono, sicuramente c’è da fare un lavoro preparatorio immane, ma noi poveri italiani deficienti saremmo anche pronti … ma … boh?



Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

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sergino

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Inserito il - 07/03/2020 : 20:47:03  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
La Lombardia più 11 province zona rossa...
Non mi esprimo, non vorrei esser tracciato per un complottista!



www.naturismoanita.it

Consiglio direttivo A.N.ITA
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maurob
iNudistfedelissimo



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Inserito il - 07/03/2020 : 20:48:12  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
se non ho capito male, servono donazioni di plasma, Ho sentito da qualche parte, che chi faceva il donatore fino a ieri, o si è bloccato tutto, o il donatore per ora non dona più..... Per paura ovvio......

Sempre che abbia capito il tuo ragionamento
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maurob
iNudistfedelissimo



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Inserito il - 07/03/2020 : 20:50:26  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
sergino ha scritto:

La Lombardia più 11 province zona rossa...
Non mi esprimo, non vorrei esser tracciato per un complottista!

Ne hanno aggiunto 2 oggi se non sbaglio.....
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a_fenice
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a_fenice


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Inserito il - 07/03/2020 : 21:28:22  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
maurobuio ha scritto:

se non ho capito male, servono donazioni di plasma, Ho sentito da qualche parte, che chi faceva il donatore fino a ieri, o si è bloccato tutto, o il donatore per ora non dona più..... Per paura ovvio......

Sempre che abbia capito il tuo ragionamento
non servono i donatori classici. Cioè quelli servono sempre, ma qui servono i pazienti guariti da corona. Hanno formato anticorpi, ne hanno a litri nel plasma, si preleva, con metodiche sofisticatissime si isola, se ne fanno dosi singole, e si somministrano a pazienti malati. Gli anticorpi immessi stimolano il sistema immunitario interno, i globuli bianchi in parole molto semplici capiscono e ne fanno delle fotocopie, che immettono in circolo in massa, e colpiscono il corona presente.
Unico problema, come ogni tipo di immunoglobulina indotta (inserita nel corpo dall’esterno) così come le nuove prodotte, è che durano poco, circa un mese, ma sufficiente per far guarire, di norma, il paziente.
Per avere anticorpi duraturi, e per la maggior parte delle malattie è così, occorrono le vaccinazioni. Il vaccino ha diverse forme e origini, che cambiano a seconda del patogeno. Questi simulano la malattia vera, e vengono prodotti anticorpi. Facendo un esempio per chi vuol capire, studiando il batterio o il virus, o ad esempio un allergene (non cambia nulla) si trovano delle sequenze proteiche che possano identificare facilmente il patogeno, e che vengano riconosciute dal corpo come elemento esterno da se stesso. Questo fa sì che tutto il sistema immunitario senta il corpo estraneo, produca anticorpi, ma soprattutto ne memorizza la conformazione. Ciò farà sì che il titolo anticorpale ai alzi per tempi più o meno lunghi, poi tenda quasi a scomparire, ma rimane nella memoria. Al successivo ingresso del patogeno, esempio il corona, questa volta attivo, vero, i sistema immunitario riconosce la sequenza proteica, quel pezzettino particolare che si presenta in modo fisso, lo rintraccia nella memoria, e produce in massa gli anticorpi. Fa finta che il virus somigli a un corpo umano. per riconoscere il virus te metta solo le “gambe” di tutto il corpo. Ma sono gambe che solo quale sto virus ha. Quelle gambe vengono memorizzate, così come l’anticorpo, cioè quell’elemento che è come (mamma come sto semplificando, scusate) fosse un elemento che si incastra con le gambe diventando un corpo unico e grosso. A questo punto i globuli bianchi che fagocitano riconoscono il corpo che prima ignoravano, e riescono a catturarlo e distruggerlo. (Non è ovviamente l’unico elemento, spiego il più semplice a poter essere capito)
La memoria è come uno stampo che è stato modellato apposta per quelle proteine del virus è che può subito mettere in protezione l’intero corpo.

Di solito qui nasce una domanda che precedo. Perché le immunoglobuline non fanno lo stesso effetto? Perche quelle son anticorpi di altre persone, ma non possono creare lo stampo. In pratica agiscono da sole o al massimo fanno delle “fotocopie” che come le reali fotocopie durano pochissimo senza dare altri effetti di tipo duraturo.

Altra domanda che di solito viene posta: ma perché allora per altre patologie non si usano le immunoglobuline quando uno si ammala invece di far fare i vaccini?
1- non di ogni patologia si riescono a produrre immunoglobuline (cioè non si riesce ancora a trovarle e isolarle nei plasmi dei donatori)
2- la maggior parte delle malattie pericolose riguardano bambini (es morbillo), e non puoi scannare i bambini guariti per trovare le migliaia di litri di plasma necessario
3- le immuno servono, ma non per tutte le malattie se ne possono trovare o somministrare in modo ingente e sufficiente.
E ci sono altre migliaia di motivi diversi e tediosi.
Un esempio pratico in cui forse tutti voi siete passati e ferirvi e andare al pronto soccorso, e riceve la classica domanda: siete vaccinati per il tetano? La maggior parte di voi non si ricorda nemmeno quando è nato (io ad esempio), figuriamoci il resto.
Quando avete fatto l’ultima? A seconda che siete coperti o sospetti di non esserlo, e a seconda del tipo di ferita e materiale può essere suggerito di fare il test per il dosaggio degli anticorpi, oppure fare immunoglobuline tetaniche e la prima dose di vaccino, da ripetere poi per tre volte, se non ricordo male. Dunque protezione immediata per il primo mese, ma anche inizio contemporaneo della vaccinazione a tempo zero, poi 1 mese e così via dicendo.
Stop, basta lezioni di medicina, mi aspetto qualche vaffa




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Inserito il - 07/03/2020 : 21:51:28  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
a_fenice ha scritto:
ma qui servono i pazienti guariti da corona. Hanno formato anticorpi, ne hanno a litri nel plasma, si preleva, con metodiche sofisticatissime si isola, se ne fanno dosi singole, e si somministrano a pazienti malati.


Se l'ho fanno su di m'è, mi devono rianimare solo per il prelievo, ma anche, in caso contrario......
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Fede
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Inserito il - 07/03/2020 : 22:10:12  Mostra Profilo Invia a Fede un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Un mio amico che lavora in un ospedale di Milano mi ha detto che le terapie intensive sono stracolme! Stanno consigliando i pazienti di rimanere seriamente a casa perché dovranno scegliere i pazienti che potranno usufruire del respiratori.
Da oggi Treviso è diventata una città dove non si può entrare né uscire. Vedremo come andrà finire.

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Fede ha scritto:

Un mio amico che lavora in un ospedale di Milano mi ha detto che le terapie intensive sono stracolme! Stanno consigliando i pazienti di rimanere seriamente a casa perché dovranno scegliere i pazienti che potranno usufruire del respiratori.
Da oggi Treviso è diventata una città dove non si può entrare né uscire. Vedremo come andrà finire.

Appunto quanto dicevo sopra. Attrezzare completamente per ogni evenienza una rianimazione ci vuole troppo, ma installare monitor, respiratori, aspiratori, dae, il minimo indispensabile, per loro o per chi ha meno bisogno… comprare queste cose invece di … basta mi sto ripetendo.



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Inserito il - 08/03/2020 : 14:00:32  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
È la bufala, ma ora possiamo cominciare a chiamarla buffonata, prosegue.

Bloccate altre 11 provincie, le cose ai supermercati e la caccia all’amichina prosegue, ma:
- i governatori che hanno a suo tempo invocato isolamento quando si trattava di cinesi, ora che sono isolati loro inveiscono
- la gente se ne frega e continuano veglioni, balli, movida e corollario vario
- viene emesso il decreto di chiusura ma si lasciano aperte le stazioni ferroviarie e bus, e si assiste allo stessa diaspora delle università: in migliaia in fuga dal milanese. Cioè se davvero hanno il corona così lo a diffonde per benino.

In compenso le farmacie private si sono consorziate per la distribuzione dei farmaci a casa (non era una delle mie proposte?) e si stanno attrezzando anche le comunali.


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Inserito il - 08/03/2020 : 15:12:31  Mostra Profilo Invia a Fede un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Non fraintendetemi, io trovo questo momento molto interessante, perché si sta mettendo alla prova la collaborazione dei cittadini e la capacità organizzativa di uno Stato complesso come il nostro.
Spero che questo frangente costituisca una spinta per un rinnovamento di molte condizioni che ci legano ancora al passato. Mi riferisco in particolar modo alla fruizione di lezioni scolastiche online, piuttosto chiedi utilizzo della moneta elettronica, per evitare patogeni sulle banconote. Ma anche lo smart working, La possibilità di ricevere direttamente a casa la propria spesa e via dicendo.
Crisi sanitaria, purtroppo, ma che serva a cambiare il nostro modo di disegnare il futuro.

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Inserito il - 08/03/2020 : 17:29:41  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Mi trovo d'accordo sull'ultima affermazione di Fenice.
Dalla zona rossa posso definire il tutto una buffonata, non ci sono restrizioni concrete per gli spostamenti di lavoro, tutto è lasciato al caso, si aspettano le interpretazioni delle varie prefetture per domani, ma nulla pare arrivare. Sono permessi gli spostamenti per i rientri a casa!!! da quello che ho capito sia verso, ma anche fuori dalle zone interessate.
Non vengono fatti tamponi a chi li richiede del tipo, ho un convivente ricoverato, o un collega di lavoro, se non hai sintomi non ti fanno nulla...
Se domani mi dovessero fermare mentre mi reco in cantiere (essendo datore di lavoro di me stesso), posso rivendicare l'urgenza dell'intervento avendo un incontro con architetto, responsabile sicurezza, impresa edile, elettricista e proprietà...
Mio figlio può andare a portare la posta tranquillamente nelle valli della bergamasca, Tere può prendere il treno per recarsi fuori provincia per recarsi in ufficio. Sono sconcertato, ma se dovessi andare a mangiare la sera, perchè arrivo tardi dal lavoro e non ho tempo di preparare, mi trovo i ristoranti chiusi.
Per carità, tutte le indicazioni sarebbero anche giuste, ma sembra che il famigerato virus dalle 6 del mattino alle 18 di sera, si prenda una doverosa pausa di riposo...
Poi leggo che le strutture sanitarie private (quelle dell'eccelenza lombarda), continuano a rifiutarsi di prendere in carico i malati del Virus e siccome le strutture pubbliche sono chiuse per i nuovi ricoveri ospedalieri di routine, visto che loro continuano a lavorare come se niente fosse, si rifiutino inoltre di fare gli interventi a costo di tichet e con i rimborsi da parte della struttura pubblica e chiedono fior fiore di soldi per questi.

Speriamo solamente che questa situazione non venga usata a scopo sperimentale per mettere a punto un esperimento di controllo sociale avanzato (ma come scritto sopra, queste sono solo mie paranoie, da uno che crede ed è geloso della sua libertà). La militarizzazione dei territori e delle menti, sempre utile per un futuro davvero prossimo!



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Inserito il - 08/03/2020 : 17:59:00  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Le strutture private si rifiutano? Quindi se non si rifiutassero i posti ci sarebbero, quindi doppia bufala: emergenza relativa è stato che non conta un cacchio perché il potente non si tocca.

Cioè ci rendiamo conto?



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Inserito il - 08/03/2020 : 18:05:26  Mostra Profilo Invia a Fede un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
sergino ha scritto:

Mi trovo d'accordo sull'ultima affermazione di Fenice.
Dalla zona rossa posso definire il tutto una buffonata, non ci sono restrizioni concrete per gli spostamenti di lavoro, tutto è lasciato al caso, si aspettano le interpretazioni delle varie prefetture per domani, ma nulla pare arrivare. Sono permessi gli spostamenti per i rientri a casa!!! da quello che ho capito sia verso, ma anche fuori dalle zone interessate.
Non vengono fatti tamponi a chi li richiede del tipo, ho un convivente ricoverato, o un collega di lavoro, se non hai sintomi non ti fanno nulla...
Se domani mi dovessero fermare mentre mi reco in cantiere (essendo datore di lavoro di me stesso), posso rivendicare l'urgenza dell'intervento avendo un incontro con architetto, responsabile sicurezza, impresa edile, elettricista e proprietà...
Mio figlio può andare a portare la posta tranquillamente nelle valli della bergamasca, Tere può prendere il treno per recarsi fuori provincia per recarsi in ufficio. Sono sconcertato, ma se dovessi andare a mangiare la sera, perchè arrivo tardi dal lavoro e non ho tempo di preparare, mi trovo i ristoranti chiusi.
Per carità, tutte le indicazioni sarebbero anche giuste, ma sembra che il famigerato virus dalle 6 del mattino alle 18 di sera, si prenda una doverosa pausa di riposo...
Poi leggo che le strutture sanitarie private (quelle dell'eccelenza lombarda), continuano a rifiutarsi di prendere in carico i malati del Virus e siccome le strutture pubbliche sono chiuse per i nuovi ricoveri ospedalieri di routine, visto che loro continuano a lavorare come se niente fosse, si rifiutino inoltre di fare gli interventi a costo di tichet e con i rimborsi da parte della struttura pubblica e chiedono fior fiore di soldi per questi.

Speriamo solamente che questa situazione non venga usata a scopo sperimentale per mettere a punto un esperimento di controllo sociale avanzato (ma come scritto sopra, queste sono solo mie paranoie, da uno che crede ed è geloso della sua libertà). La militarizzazione dei territori e delle menti, sempre utile per un futuro davvero prossimo!

Se avessero fatto come in Cina, allora si sarebbe potuto parlare di militarizzazione.
Purtroppo i tamponi che servono per monitorare la presenza del virus, fammela passare così, sono contati e sono costosi, per quello si fanno solo nelle persone che presentano i sintomi o in quelli che sono strettamente a contatto con le persone contagiate.
Sicuramente non siamo preparati per questo evento, né a livello sociale, né a livello sanitario. Ho l’impressione che si sta cercando di fare il possibile senza limitare eccessivamente sia alle libertà personali che le ripercussioni sul tessuto delle piccole imprese.
Mi sembra quasi stupido dirlo, ma più aumentano i casi, più aumentano le restrizioni. Quindi la convenienza di tutti cittadini è quella di sottostare il più possibile ad auto isolamento. L’esempio di Prato, dove la comunità cinese si è posta in auto isolamento è emblematico. Non c’è nemmeno un caso di coronavirus.

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maurob
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Inserito il - 08/03/2020 : 18:07:13  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Sergino......direi che non siete messi così male.... Pensavo peggio
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Fede
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Inserito il - 08/03/2020 : 19:12:53  Mostra Profilo Invia a Fede un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Pubblichiamo l’intervento sui social di Daniele Macchini, medico alle Cliniche Humanitas Gavazzeni. Una testimonianza importante sulla reale portata del coronavirus e sui medici in trincea per far fronte all’emergenza.
« In una delle costanti mail che ricevo dalla mia direzione sanitaria a cadenza più che quotidiana ormai in questi giorni, c’era anche un paragrafo intitolato «fare social responsabilmente», con alcune raccomandazioni che possono solo essere sostenute. Dopo aver pensato a lungo se e cosa scrivere di ciò che ci sta accadendo, ho ritenuto che il silenzio non fosse affatto da responsabili. Cercherò quindi di trasmettere alle persone «non addette ai lavori» e più lontane alla nostra realtà, cosa stiamo vivendo a Bergamo in questi giorni di pandemia da Covid-19. Capisco la necessità di non creare panico, ma quando il messaggio della pericolosità di ciò che sta accadendo non arriva alle persone, e sento ancora chi se ne frega delle raccomandazioni e gente che si raggruppa lamentandosi di non poter andare in palestra o poter fare tornei di calcetto, rabbrividisco. Capisco anche il danno economico e sono anch’io preoccupato di quello. Dopo l’epidemia il dramma sarà ripartire.
Però, a parte il fatto che stiamo letteralmente devastando anche dal punto di vista economico il nostro Sistema sanitario nazionale, mi permetto di mettere più in alto l’importanza del danno sanitario che si rischia in tutto il paese e trovo a dir poco «agghiacciante» ad esempio che non si sia ancora istituita una zona rossa già richiesta dalla Regione, per i comuni di Alzano Lombardo e Nembro (tengo a precisare che trattasi di pura opinione personale). Io stesso guardavo con un po’ di stupore le riorganizzazioni dell’intero ospedale nella settimana precedente, quando il nostro nemico attuale era ancora nell’ombra: i reparti piano piano letteralmente «svuotati», le attività elettive interrotte, le terapie intensive liberate per creare quanti più posti letto possibili. I container in arrivo davanti al pronto soccorso per creare percorsi diversificati ed evitare eventuali contagi. Tutta questa rapida trasformazione portava nei corridoi dell’ospedale un’atmosfera di silenzio e vuoto surreale che ancora non comprendevamo, in attesa di una guerra che doveva ancora iniziare e che molti (tra cui me) non erano così certi sarebbe mai arrivata con tale ferocia (apro una parentesi: tutto ciò in silenzio e senza pubblicizzazioni, mentre diverse testate giornalistiche avevano il coraggio di dire che la sanità privata non stava facendo niente).
Ricordo ancora la mia guardia di notte di una settimana fa passata inutilmente senza chiudere occhio, in attesa di una chiamata dalla microbiologia del Sacco. Aspettavo l’esito di un tampone sul primo paziente sospetto del nostro ospedale, pensando a quali conseguenze ci sarebbero state per noi e per la clinica. Se ci ripenso mi sembra quasi ridicola e ingiustificata la mia agitazione per un solo possibile caso, ora che ho visto quello che sta accadendo. Bene, la situazione ora è a dir poco drammatica. Non mi vengono altre parole in mente. La guerra è letteralmente esplosa e le battaglie sono ininterrotte giorno e notte. Uno dopo l’altro i poveri malcapitati si presentano in pronto soccorso. Hanno tutt’altro che le complicazioni di un’influenza. Piantiamola di dire che è una brutta influenza. In questi due anni ho imparato che i bergamaschi non vengono in pronto soccorso per niente. Si sono comportati bene anche stavolta. Hanno seguito tutte le indicazioni date: una settimana o dieci giorni a casa con la febbre senza uscire e rischiare di contagiare, ma ora non ce la fanno più. Non respirano abbastanza, hanno bisogno di ossigeno. Le terapie farmacologiche per questo virus sono poche.
Il decorso dipende prevalentemente dal nostro organismo. Noi possiamo solo supportarlo quando non ce la fa più. Si spera prevalentemente che il nostro organismo debelli il virus da solo, diciamola tutta. Le terapie antivirali sono sperimentali su questo virus e impariamo giorno dopo giorno il suo comportamento. Stare al domicilio sino a che peggiorano i sintomi non cambia la prognosi della malattia. Ora però è arrivato quel bisogno di posti letto in tutta la sua drammaticità. Uno dopo l’altro i reparti che erano stati svuotati, si riempiono a un ritmo impressionante. I tabelloni con i nomi dei malati, di colori diversi a seconda dell’unità operativa di appartenenza, ora sono tutti rossi e al posto dell’intervento chirurgico c’è la diagnosi, che è sempre la stessa maledetta: polmonite interstiziale bilaterale. Ora, spiegatemi quale virus influenzale causa un dramma così rapido.
Perché quella è la differenza (ora scendo un po’ nel tecnico): nell’influenza classica, a parte contagiare molta meno popolazione nell’arco di più mesi, i casi si possono complicare meno frequentemente, solo quando il virus distruggendo le barriere protettive delle nostre vie respiratorie permette ai batteri normalmente residenti nelle alte vie di invadere bronchi e polmoni provocando casi più gravi. Il Covid 19 causa una banale influenza in molte persone giovani, ma in tanti anziani (e non solo) una vera e propria Sars perché arriva direttamente negli alveoli dei polmoni e li infetta rendendoli incapaci di svolgere la loro funzione. L’insufficienza respiratoria che ne deriva è spesso grave e dopo pochi giorni di ricovero il semplice ossigeno che si può somministrare in un reparto può non bastare. Scusate, ma a me come medico non tranquillizza affatto che i più gravi siano prevalentemente anziani con altre patologie. La popolazione anziana è la più rappresentata nel nostro paese e si fa fatica a trovare qualcuno che, sopra i 65 anni, non prenda almeno la pastiglia per la pressione o per il diabete.
Vi assicuro poi che quando vedete gente giovane che finisce in terapia intensiva intubata, pronata o peggio in Ecmo (una macchina per i casi peggiori, che estrae il sangue, lo ri-ossigena e lo restituisce al corpo, in attesa che l’organismo, si spera, guarisca i propri polmoni), tutta questa tranquillità per la vostra giovane età vi passa. E mentre ci sono sui social ancora persone che si vantano di non aver paura ignorando le indicazioni, protestando perché le loro normali abitudini di vita sono messe «temporaneamente» in crisi, il disastro epidemiologico si va compiendo. E non esistono più chirurghi, urologi, ortopedici, siamo unicamente medici che diventano improvvisamente parte di un unico team per fronteggiare questo tsunami che ci ha travolto.
I casi si moltiplicano, arriviamo a ritmi di 15-20 ricoveri al giorno tutti per lo stesso motivo. I risultati dei tamponi ora arrivano uno dopo l’altro: positivo, positivo, positivo. Improvvisamente il pronto soccorso è al collasso. Le disposizioni di emergenza vengono emanate: serve aiuto in pronto soccorso. Una rapida riunione per imparare come funziona il software di gestione del pronto soccorso e pochi minuti dopo sono già di sotto, accanto ai guerrieri che stanno al fronte della guerra. La schermata del pc con i motivi degli accessi è sempre la stessa: febbre e difficoltà respiratoria, febbre e tosse, insufficienza respiratoria ecc… Gli esami, la radiologia sempre con la stessa sentenza: polmonite interstiziale bilaterale. Tutti da ricoverare. Qualcuno già da intubare va in terapia intensiva. Per altri invece è tardi. La terapia intensiva diventa satura, e dove finisce la terapia intensiva se ne creano altre. Ogni ventilatore diventa come oro: quelli delle sale operatorie che hanno ormai sospeso la loro attività non urgente diventano posti da terapia intensiva che prima non esistevano. Ho trovato incredibile, o almeno posso parlare per l’Humanitas Gavazzeni (dove lavoro) come si sia riusciti a mettere in atto in così poco tempo un dispiego e una riorganizzazione di risorse così finemente architettata per prepararsi a un disastro di tale entità. E ogni riorganizzazione di letti, reparti, personale, turni di lavoro e mansioni viene costantemente rivista giorno dopo giorno per cercare di dare tutto e anche di più. Quei reparti che prima sembravano fantasmi ora sono saturi, pronti a cercare di dare il meglio per i malati, ma esausti. Il personale è sfinito. Ho visto la stanchezza su volti che non sapevano cosa fosse nonostante i carichi di lavoro già massacranti che avevano. Ho visto le persone fermarsi ancora oltre gli orari a cui erano soliti fermarsi già, per straordinari che erano ormai abituali. Ho visto una solidarietà di tutti noi, che non abbiamo mai mancato di andare dai colleghi internisti per chiedere «cosa posso fare adesso per te?» oppure «lascia stare quel ricovero che ci penso io». Medici che spostano letti e trasferiscono pazienti, che somministrano terapie al posto degli infermieri. Infermieri con le lacrime agli occhi perché non riusciamo a salvare tutti e i parametri vitali di più malati contemporaneamente rilevano un destino già segnato. Non esistono più turni, orari.
La vita sociale per noi è sospesa. Io sono separato da alcuni mesi, e vi assicuro che ho sempre fatto il possibile per vedere costantemente mio figlio anche nelle giornate di smonto notte, senza dormire e rimandando il sonno a quando sono senza di lui, ma è da quasi 2 settimane che volontariamente non vedo né mio figlio né miei familiari per la paura di contagiarli e di contagiare a sua volta una nonna anziana o parenti con altri problemi di salute. Mi accontento di qualche foto di mio figlio che riguardo tra le lacrime e qualche videochiamata. Perciò abbiate pazienza anche voi che non potete andare a teatro, nei musei o in palestra. Cercate di aver pietà per quella miriade di persone anziane che potreste sterminare. Non è colpa vostra, lo so, ma di chi vi mette in testa che si sta esagerando e anche questa testimonianza può sembrare proprio un’esagerazione per chi è lontano dall’epidemia, ma per favore, ascoltateci, cercate di uscire di casa solo per le cose indispensabili. Non andate in massa a fare scorte nei supermercati: è la cosa peggiore perché così vi concentrate ed è più alto il rischio di contatti con contagiati che non sanno di esserlo. Ci potete andare come fate di solito. Magari se avete una normale mascherina (anche quelle che si usano per fare certi lavori manuali) mettetevela. Non cercate le ffp2 o le ffp3. Quelle dovrebbero servire a noi e iniziamo a far fatica a reperirle. Ormai abbiamo dovuto ottimizzare il loro utilizzo anche noi solo in certe circostanze, come ha recentemente suggerito l’OMS in considerazione del loro depauperamento pressoché ubiquitario. Eh sì, grazie allo scarseggiare di certi dispositivi io e tanti altri colleghi siamo sicuramente esposti nonostante tutti i mezzi di protezione che abbiamo. Alcuni di noi si sono già contagiati nonostante i protocolli. Alcuni colleghi contagiati hanno a loro volta familiari contagiati e alcuni dei loro familiari lottano già tra la vita e la morte. Siamo dove le vostre paure vi potrebbero far stare lontani. Cercate di fare in modo di stare lontani.
Dite ai vostri familiari anziani o con altre malattie di stare in casa. Portategliela voi la spesa per favore. Noi non abbiamo alternativa. È il nostro lavoro. Anzi quello che faccio in questi giorni non è proprio il lavoro a cui sono abituato, ma lo faccio lo stesso e mi piacerà ugualmente finché risponderà agli stessi principi: cercare di far stare meglio e guarire alcuni malati, o anche solo alleviare le sofferenze e il dolore a chi non purtroppo non può guarire. Non spendo invece molte parole riguardo alle persone che ci definiscono eroi in questi giorni e che fino a ieri erano pronti a insultarci e denunciarci. Tanto ritorneranno a insultare e a denunciare appena tutto sarà finito. La gente dimentica tutto in fretta. E non siamo nemmeno eroi in questi giorni. E’ il nostro mestiere. Rischiavamo già prima tutti i giorni qualcosa di brutto: quando infiliamo le mani in una pancia piena di sangue di qualcuno che nemmeno sappiamo se ha l’HIV o l’epatite C; quando lo facciamo anche se lo sappiamo che ha l’HIV o l’epatite C; quando ci pungiamo con quello con l’HIV e ci prendiamo per un mese i farmaci che ci fanno vomitare dalla mattina alla sera. Quando apriamo con la solita angoscia gli esiti degli esami ai vari controlli dopo una puntura accidentale sperando di non esserci contagiati. Ci guadagniamo semplicemente da vivere con qualcosa che ci regala emozioni. Non importa se belle o brutte, basta portarle a casa. Alla fine cerchiamo solo di renderci utili per tutti. Ora cercate di farlo anche voi però: noi con le nostre azioni influenziamo la vita e la morte di qualche decina di persone. Voi con le vostre, molte di più. Per favore condividete e fate condividere il messaggio. Si deve spargere la voce per evitare che in tutta Italia succeda ciò che sta accadendo qui».

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Ho letto l’intervento, ho visto anche l’originale. Ci sono scritte tre o quattro cose che vorrei sapere lo scopo di cotanti dati e violazioni di legge, ma non voglio far polemica, anche se la prima idea è stata di un appello fake di uno che l’ospedale non sa come sia fatto.

A prescindere sollecita le stesse cose che andiamo dicendo. L’emergenza non è la malattia in se, ma la troppa presenza di persone mantenute “in vita” con farmaci che per fortuna abbiamo, quindi troppe persone che potrebbero ammalarsi tutte insieme, via per mancanza di azioni preventive, via per mancanza di spirito di società, (non di social).
Quando dicevo che vedere chiudere le scuole e procurare la diffusione potenziale ovunque del virus, così come vedere gli assembramenti ovunque, fregandosene della raccomandazione di isolarsi per un po’ di giorni, così come preannunciare la chiusura di una regione e vedere i treni colmi di un nuovo esodo…

Viene da pensare ad una cosa strana.
Cina ha fatto la clausura, e ha ottenuto una diffusione massiva, che sta rallentando un po’ solo adesso.
Noi abbiamo chiuso dapprima aereoporti, poi comuni, poi scuole e intere regioni, e siamo i secondi nel mondo per numero di casi.
Il resto d’Europa ha lasciato tutto come era, quasi non ha dato notizie, e solo adesso sta avendo i primi casi, belli numerosi per carità, ma…

Ci sarà tanto da riflettere quando tutto sarà passato


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Città: città di castello


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Inserito il - 08/03/2020 : 21:56:24  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ed ecco che i piani di emergenza cominciano a funzionare.
Domani verranno aperte le offerte della gara in emergenza per 5.000 respiratori, quindi attuare la trasformazione temporanea di altri reparti come rianimatori per coloro che han solo bisogno di aiuti esterni per respirare meglio.

Ciò non toglie che dobbiamo fare la nostra parte



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Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

Libero Pensatore - Ciò che non farei non dovrà mai diventare ciò che non devono fare gli altri. - Stay hungry, stay foolish - Per aspera ad astra -

Gli schemi sono solo nelle menti di chi se li prefissa. Siate sinceri con voi stessi e ascoltate la vostra natura.
Chi sono gli altri per definire che cos’è normale e cosa diverso

Casa mia e cosa ci puoi trovare http://villafenice.blogspot.com

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