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Forum de iNudisti - I princìpi e la purezza della filosofia naturista.
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AeE
iNudistamico


Regione: Puglia
Prov.: Bari


52 Messaggi

Inserito il - 05/09/2011 : 16:11:16  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Nathanaele77 ha scritto:
…nel linguaggio kuhniano…
…Paul K. Feyerabend…


Non basta che mi si siano rizzati i capelli. Tu vuoi farmeli perdere del tutto…


Sai, io ho un problema con questa due signori. Li leggo, e mentre li sto leggendo, mi vien fame, e penso, "adesso mi faccio un toast". Prendo la fetta di pancarrè, l'inserisco nel tostapane ed aspetto quei due minuti che occorrono perché ne venga fuori perfettamente abbrustolita.

Come fa a funzionare, il tostapane? Qualcuno ha preso certe equazioni, che la scienza ci ha gentilmente messe a disposizione fra il '700 e il '800, ha calcolato la lunghezza della serpentina, la sezione della stessa, il calore che, alimentata a 220 volt, questa avrebbe generato, etc… etc… ed alla fine il risultato è un tostapane che funziona.

E il tostapane funziona in qualsiasi "paradigma culturale". Se io invito un indiano Hopi a casa mia (*), una volta che ci siamo messi d'accordo su cosa vuol dire pane bianco e cosa vuol dire pane abbrustolito, lui dovrà irrimediabilmente concludere, come faccio io, che il tostapane trasforma il pane bianco in pane abbrustolito. Questo accade a prescindere dal mio paradigma culturale, dal tuo paradigma culturale, da quello dell'indiano Hopi e persino da quello di un eventuale alieno con la pelle verde che dovesse presentarsi a casa mia in compagnia dell'indiano.
E qui nasce la difficoltà, perché secondo entrambi questi signori la scienza dalle quale ho tratto le mie equazioni è un fenomeno interamente culturale privo di oggettività. Detto in altri termini, secondo questi signori, la scienza non coglie nulla di ciò che c'è "là fuori". Detto in altri termini ancora, questi signori sono relativisti epistemologici.
E allora io voglio capire com'è possibile che la scienza, pur essendo priva di oggettività, riesce a produrre un tostapane che oggettivamente funziona.

Nessuno di questi due signori è mai sceso, dalle altissime vette della propria fuff…filosofia, sulla terra a spiegare com'è che un tostapane funziona. Com'è che la natura consente il funzionamento del tostapane, se per costruirlo io ho utilizzato un metodo, quello scientifico, che è un fenomeno interamente culturale privo di oggettività ed in quanto tale incapace di dirci nulla della natura stessa?
Non riesco proprio a prendere sul serio un paradigma filosofico incapace di inquadrare nel suo contesto una simile banalità.

A.

(*) quella tribù che è tanto caro al secondo dei signori che hai citato, quelli della danza della pioggia, quella che secondo Feyerabend funziona, ma non nel nostro paradigma culturale , bensì nel loro! Come se bagnarsi o meno all'aperto dipenda dal paradigma culturale in cui si muove chi effettua la rilevazione…

Modificato da - AeE in data 05/09/2011 16:59:30
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AeE
iNudistamico


Regione: Puglia
Prov.: Bari


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Inserito il - 05/09/2011 : 16:13:45  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Eroe ha scritto:
[Iscriversi con 2 nik diversi no?


Inizialmente pensavamo che avremmo parlato solo di posti dove praticare nudismo: un solo nick sarebbe stato più che sufficiente.
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ConteMax
iNudistfedelissimo

conte


Regione: Veneto
Prov.: Venezia
Città: Mestre


2979 Messaggi

Inserito il - 05/09/2011 : 16:17:37  Mostra Profilo Invia a ConteMax un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Non mangerò mai più un toast con tanta leggerezza...

la vita è come il caffè. Puoi metterci tutto lo zucchero che vuoi ma se non mescoli rimane amaro. A. Zanardi
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AeE
iNudistamico


Regione: Puglia
Prov.: Bari


52 Messaggi

Inserito il - 05/09/2011 : 16:36:12  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Nathanaele77 ha scritto:

ConteMax ha scritto:

Se è per questo, nasce anche munito di gambe fatte per correre. Contronatura quindi utilizzare mezzi di trasporto? (anche la bicicletta)


Stai glissando.
AeE ha chiesto


Infine, non capisco perché lo stare nudi dovrebbe implicare un "ritorno alla natura" e stare vestiti no. Che vuol dire "ritorno alla natura"?


perchè mai l'andare in giro nudi dovrebbe essere più "naturale" dell'andare in giro vestiti, ed infatti ci sono tantissimi anzi la stragrande maggioranza di ecologisti, di ambientalisti WWF e di naturalisti che non sono affatto NUDISTI, rifiutano questo concetto puramente naturista della necessità antropologica, filosofica e culturale di andare in giro nudi. Non è un interrogativo ameno, ma filosofico: sulla natura di "uomo" ci possiamo confrontare per secoli con titanico confronto di fonti e di testi senza pervenire mai ad una conclusione, in fondo aderisci ad una scuola filosofica per ragioni ancestrali che non possiamo eviscerare in questa sede. Che significa essere "uomo"? perchè si è vero, insieme al DNA non vengono ereditati i vestiti, ma è anche vero che insieme al DNA ovvero al codice genetico è ereditato anche il MEME ovvero il codice culturale, ed è in questo codice culturale che i genitori si ostinano a vestire i neonati. Perchè mai dovrebbe essere "naturale" vestire un neonato? Gli mettono le scarpe e non può camminare! vedi quanto può essere ridicolo un eccesso di tessilismo... ma va beh.


D'accordo sulle scarpe, anche se io non vedo tanti neonati con le scarpe, salvo che in occasioni particolari. Ma che dire del pannolino? Dovremmo lasciarli cag… ovunque?
E poi, mantenere in casa un temperatura tale da consentire ai neonati ed agli adulti di restare nudi senza beccarsi una bronchite, significa tenere accesi i termosifoni 9 mesi all'anno in Puglia e regolare il termostato su 23°C almeno, invece che su 18 o 19. E consumare tre volte metano, gasolio o elettricità. Direi molto ambientalista, come scelta. E comunque non s'è risolto il problema di uscire fuori di casa quando la temperatura scende sotto i 20° C.

E allora, non viene forse in mente che la sovrastruttura culturale del vestirsi, con tutte le sue mode e bizzarrie, ci mancherebbe, si poggia non solo su codici culturali, ma anche sulla ragione molto reale e concreta che in tutto il mondo salvo che nei climi equatoriali senza abiti normalmente si crepa di freddo? Ragione che era ancora più concreta quando ci si poteva riscaldare al chiuso solamente bruciando legna? Nel momento in cui è stato necessario vestirsi per così tanti mesi all'anno, c'è voluta molto poca sovrastruttura culturale perché quei molti mesi diventassero tutti. E non voglio nemmeno parlare di certe altre sovrastrutture, quelle di natura religiosa, che tanto hanno contribuito a far percepire la nudità come una forma di perversione, che altrimenti il discorso s'allungherebbe troppo e finirebbe per urtare la suscettibilità di molti.

Comunque, la stessa "diaspora" di homo sapiens dall'africa su tutto il pianeta, avvenuta molto prima dell'invenzione dell'agricoltura, è stata resa possibile anche grazie all'invenzione dei vestiti. L'umanità poteva scegliere di vestirsi, per raggiungere climi temperati e nordici, o poteva scegliere di aspettare qualche centinaio di migliaia di anni ancora in modo che l'evoluzione le facesse ritornare, per selezione naturale, la pelliccia. I nostri antenati "ritennero" di non poter aspettare così tanto tempo (…): scuoiare un orso e indossare le sue pelli parve a loro assai più semplice e sbrigativo.

Infine, probabilmente scuoiare un orso e indossare le sue pelli è molto più naturale che coprirsi con un tecnologissimo pile. Ma, dal punto di vista ambientalista, quale delle due opzioni sarebbe preferibile?

Questi sono solo alcuni, molto banali direi, dei motivi per i quali io continuo a non scorgere relazioni cogenti fra "ritorno alla natura" e lo stare nudi.

A.

Modificato da - AeE in data 05/09/2011 16:50:48
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massal
iNudistfedele



847 Messaggi

Inserito il - 05/09/2011 : 18:07:25  Mostra Profilo  Rispondi Quotando

Beh una volta tanto che non si parla di "single smanettoni" e "coppie naturiste",
spero solo di non andare troppo OT. A rigor di logica dovremmo restare nell'ambito del tema "perchè naturisti se possiamo essere anche solo NUDISTI", ma parlando di paradigma culturale e di tostapane qualcuno ne trarrà solo un solenne malditesta...

AeE ha scritto:

Sai, io ho un problema con questa due signori. Li leggo, e mentre li sto leggendo, mi vien fame, e penso, "adesso mi faccio un toast". Prendo la fetta di pancarrè, l'inserisco nel tostapane ed aspetto quei due minuti che occorrono perché ne venga fuori perfettamente abbrustolita.

Come fa a funzionare, il tostapane? Qualcuno ha preso certe equazioni, che la scienza ci ha gentilmente messe a disposizione fra il '700 e il '800, ha calcolato la lunghezza della serpentina, la sezione della stessa, il calore che, alimentata a 220 volt, questa avrebbe generato, etc… etc… ed alla fine il risultato è un tostapane che funziona.

E il tostapane funziona in qualsiasi "paradigma culturale". Se io invito un indiano Hopi a casa mia (*), una volta che ci siamo messi d'accordo su cosa vuol dire pane bianco e cosa vuol dire pane abbrustolito, lui dovrà irrimediabilmente concludere, come faccio io, che il tostapane trasforma il pane bianco in pane abbrustolito. Questo accade a prescindere dal mio paradigma culturale, dal tuo paradigma culturale, da quello dell'indiano Hopi e persino da quello di un eventuale alieno con la pelle verde che dovesse presentarsi a casa mia in compagnia dell'indiano.



Beh vedi, se vuoi fare funzionare il tuo tostapane nel paradigma culturale Hopi avrai bisogno di una presa elettrica, di una centrale di smistamento elettrico e di un qualche tipo di impianto di generazione di energia elettrica. Non credo che un apparato portatile di pannelli fotovoltaici siano in grado di fornirti i 220 volts sufficienti ad alimentare il tuo tostapane. Gli Hopi probabilmente sanno cucinare il pane, hanno delle coltivazioni di cereali ed a questo punto, l'unica maniera di far funzionare il tuo tostapane nel paradigma culturale Hopi e di prendere un pezzo di pietra, scaldarlo sopra un fuoco alimentato a legna ed attendere pazientemente che il pane abbrustolito sia equivalente più o meno, al tuo toast mattiniero al quale sei abituato. Adesso quel che ti dice Feyerabend è che il toast Hopi non è in nulla qualitativamente differente dal toast del paradigma scientista, tranne che in un fatto: la tecnologia scientista occidentale è infinitamente più dannosa, inquinante e controproducente del prendere semplicemente una pietra e piazzarci sopra un toast per ottenere del pane abbrustolito.


E qui nasce la difficoltà, perché secondo entrambi questi signori la scienza dalle quale ho tratto le mie equazioni è un fenomeno interamente culturale privo di oggettività. Detto in altri termini, secondo questi signori, la scienza non coglie nulla di ciò che c'è "là fuori". Detto in altri termini ancora, questi signori sono relativisti epistemologici.
E allora io voglio capire com'è possibile che la scienza, pur essendo priva di oggettività, riesce a produrre un tostapane che oggettivamente funziona.



E' semplice: perchè il tuo tostapane per funzionare nel paradigma culturale Hopi, ha bisogno non solo di un orizzonte epistemiologico, ma di una catena causale.
Quel che dice Feyerabend è che la catena causale che porta ad avere un tostapane funzionante nel paradigma culturale occidentale, non è in nulla superiore alla catena causale che fa funzionare il tostapane nella cultura Hopi: una pietra riscaldata a temperatura di cottura per abbrustolire il pane. E ti dico di più: l'arrogante scientismo del benessere che produce tostapani in Kenia è infinitamente più deleterio della cultura che produce tostapani nel paradigma culturale Hopi, perchè la supponenza scientista di avere una spiegazione a tutto, ha generato quel tipo di cultura dello spreco e della distruzione di ecosistemi che sta mettendo in crisi o meglio in discussione l'esistenza stessa dell'uomo sulla Terra. E grazie tante allora.
Perchè l'arrogante supponenza scientista di dare una spiegazione a tutto si permette di disprezzare le culture diversa da quella occidentale solo per la sua efficacia e "riproducibilità"? una cultura non ha solo un orizzonte epistemiologico alle spalle: ha sopratutto una catena causale che la rende possibile: e la cultura occidentale della "spiegazione oggettiva del mondo" non ha coscienza del ruolo dell'uomo sulla Terra, tranne che nel suo voler dare spiegazioni scientifiche al funzionamento oggettivo dei fenomeni causali - ricerca della "causa" e dell'effetto. Anche se questa alla fine ha generato un tipo di cultura che riduce l'uomo al comportamento di un virus.


Nessuno di questi due signori è mai sceso, dalle altissime vette della propria fuff…filosofia, sulla terra a spiegare com'è che un tostapane funziona. Com'è che la natura consente il funzionamento del tostapane, se per costruirlo io ho utilizzato un metodo, quello scientifico, che è un fenomeno interamente culturale privo di oggettività ed in quanto tale incapace di dirci nulla della natura stessa?
Non riesco proprio a prendere sul serio un paradigma filosofico incapace di inquadrare nel suo contesto una simile banalità.



Non credo che Feyerabend fosse così cretino da non sapere come funziona un tostapane. E non credo che voglia mettere in discussione l'oggettività del mondo esterno e la riproducibilità che sta alla base del metodo scientifico: quel che mette in discussione Feyerabend è l'arrogante supponenza del metodo "scientista" (e non scientifico) di avere una spiegazione a tutto, e questo proprio nel paradigma della causalità e della cosiddetta oggettività e riproducibilità del metodo scientifico. Perchè i fiori di Bach o l'agopuntura, o la medicina Ayurveda dovrebbero funzionare al di fuori del paradigma culturale che li ha generati? semplicemente perchè il metodo scientifico non esporta l'oggettività causale del mondo, esporta l'orizzonte culturale scientifico che l'ha generato. In altre parole, volendo produrre pennicillina in Kenya o esporti l'intera civiltà che ha prodotto la pennicillina o ti servi di un qualche metodo scientifico e tecnologico (aerei o navi) per trasportare la pennicillina in Kenya. L'efficacia causale non è solo la sua riproducibilità: è la supposta superiorità del metodo scientifico rispetto ad altre culture millenarie che non hanno bisogno del "metodo" e della "spiegazione scientifica del mondo" (riproducibilità) per funzionare.


(*) quella tribù che è tanto caro al secondo dei signori che hai citato, quelli della danza della pioggia, quella che secondo Feyerabend funziona, ma non nel nostro paradigma culturale , bensì nel loro! Come se bagnarsi o meno all'aperto dipenda dal paradigma culturale in cui si muove chi effettua la rilevazione…



Bene: sai perchè non funziona la danza della pioggia riprodotta nella riserva indiana della tribù Cherokee in Oklahoma? perchè noi nell'efficacia e nella riproducibilità del metodo scientifico "occidentale" abbiamo distrutto la cultura che ne rendeva possibile l'efficacia. Il metodo scientifico ha prodotto aeroplani e granuli di ghiaccio secco che sparsi su nuvole isolate ne rendono possibile la precipitazione sotto forma di pioggia. Eppure per migliaia di anni la danza della pioggia Cherokee aveva funzionato, poi sono arrivati gli anglo-americani col metodo scientifico e la danza della pioggia è scomparsa - e con essa una intera cultura e civiltà.
Questa è l'efficacia del metodo scientifico che Feyerabend mette in discussione.
Riletto in chiave naturista, ti pare una bella cosa?
Beh essendo nudisti forse ci dovremmo porre questo tipo di interrogativi?
In fin dei conti il Conte Max a modo suo è nudista lo stesso e nessuno lo mette in discussione, anche se qualche dubbio circa la ecosostenibilità dell'andare su una barca a motore anziché a vela ogni tanto ce lo pone qui sul forum (e noi lo ammiriamo per questo). Nessuno ti vuole dare lezioni di integralismo naturista: solo porre qualche lecito dubbio sul metodo scientifico e le sue conseguenze culturali, cosa che Feyerabend secondo me faceva abbastanza bene.
Ciao




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AeE
iNudistamico


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Inserito il - 05/09/2011 : 19:08:23  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Partiamo da qui, altrimenti il discorso si complica.

Nathanaele77 ha scritto:
Bene: sai perchè non funziona la danza della pioggia riprodotta nella riserva indiana della tribù Cherokee in Oklahoma? perchè noi nell'efficacia e nella riproducibilità del metodo scientifico "occidentale" abbiamo distrutto la cultura che ne rendeva possibile l'efficacia. Il metodo scientifico ha prodotto aeroplani e granuli di ghiaccio secco che sparsi su nuvole isolate ne rendono possibile la precipitazione sotto forma di pioggia. Eppure per migliaia di anni la danza della pioggia Cherokee aveva funzionato, poi sono arrivati gli anglo-americani col metodo scientifico e la danza della pioggia è scomparsa - e con essa una intera cultura e civiltà.



Due domande assolutamente distinte:

1) Siamo o meno d'accordo sul fatto che, qui ed ora, piove oppure non piove, a prescindere da qualsiasi paradigma culturale? Siamo d'accordo sul fatto che, una volta che io e l'indiano Hopi o Cherokee ci siamo messi d'accordo sul significato della parola "piovere", entrambi saremo sempre d'accordo sul fatto che in un determinato luogo ed in un preciso istante, sta piovendo oppure non sta piovendo? Ovvero ancora, che la presenza di pioggia o meno in un determinato luogo ed in un preciso istante sia un fatto oggettivo?

2) Come fa Feyerabend a sostenere che la danza della pioggia Cherokee aveva funzionato? Sulla base di quali dati, osservazioni, etc…, Feyerabend fa questa straordinaria affermazione, visto che questa almeno altrettanto straordinaria capacità di tali indiani pare sia andata perduta?

Modificato da - AeE in data 05/09/2011 20:25:28
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a_fenice
iNudisti Staff - S.Admin a_fenice@inudisti.it

a_fenice


Regione: Umbria
Prov.: Perugia
Città: città di castello


24279 Messaggi

Inserito il - 05/09/2011 : 19:18:05  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Mamma, ma siamo alla Bocconi o su un semplice sito di "gnudi"?

Perchè non ridurre tutto a dei semplici:

1) mi piace stare senza mutande
2) amo il mio prossimo e cerco di rispettarlo
3) devo proteggere il mondo in cui vivo, e ci son tanti modi diversi per farlo, nel mio piccolo cercherò di fare il possibile.

Sinceramente, anche da addetto ai lavori, più leggo queste elucubrazini mentali, seppur tutte giuste e corrette, che sono alla base del semplice star "senza mutande", più mi vien voglia di allontanarmi da tutto ciò che vien proposto. Esempio del caccio: oggi per la prima volta ho buttato tutta l'immondizia tra gli "irrecuperabili" anche se era recuperabilissimo. Se penso che ad ogni passo che faccio, a partire dall'esempio del semplice toast, secondo alcune argomentazioni, devo elucubrare principi filosofici, storici, mentali, ecologici etc etc etc, alla fine dico molto semplicemente chissenefrega e vado avanti.
Secondo il mio parere si sta ottenendo l'esatto effetto contrario di quello che si vuol ottenere, ma fate pure in libertà: è solo il mio pensiero, conta poco.

Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

Libero Pensatore - Ciò che non farei non dovrà mai diventare ciò che non devono fare gli altri. - Stay hungry, stay foolish - Per aspera ad astra -

Gli schemi sono solo nelle menti di chi se li prefissa. Siate sinceri con voi stessi e ascoltate la vostra natura.
Chi sono gli altri per definire che cos’è normale e cosa diverso

Casa mia e cosa ci puoi trovare http://villafenice.blogspot.com

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Eroe
iNudistfedelissimo

Puma 4


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Inserito il - 05/09/2011 : 22:38:49  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Eroe Invia a Eroe un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Nathanaele77 ha scritto:


Beh una volta tanto che non si parla di "single smanettoni" e "coppie naturiste",
...

Pienamente d'accordo.
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AeE
iNudistamico


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Prov.: Bari


52 Messaggi

Inserito il - 06/09/2011 : 07:35:29  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Mentre attendo la risposta alle 2 domande che ho fatto prima, faccio un passo ulteriore.

Nathanaele77 ha scritto:
Non credo che Feyerabend fosse così cretino da non sapere come funziona un tostapane.


No, il problema non è il come. È il perché. Se è vero quello che Feyerabend sostiene, il tostapane non dovrebbe funzionare. E invece funziona.

Tu hai fatto l'esempio dell'indiano Hopi che abbrustolisce il pezzo di pane su una pietra riscaldata sul fuoco generato dalla legna.
E io, pur "intriso nel mio paradigma culturale occidentale", non ho alcun problema a concludere che in tal modo il pane si abbrustolisce. Se non sono convinto, mi basta ripetere l'esperimento ed osservare che in effetti il pane si abbrustolisce.
E non è nemmeno un problema di modelli. Io spiegherò l'abbrustolimento del pane in termini di temperatura, cioè vibrazione di atomi, e conseguente cambiamento chimico del pane innescato dall'aumento di temperatura della sue superficie. L'indiano Hopi magari in termini di spirito della pietra che, solleticato dallo spirito del fuoco, annerisce lo spirito del pane (faccio per dire) o non se lo spiegherà affatto. E poi al massimo potremo discutere di "capacità" dei due modelli.
Ma resta il fatto che il pane si abbrustolisce sia per me che per l'indiano. Resta il fatto che il pane è abbrustolito per entrambi. Resta il fatto che l'abbrustolimento è oggettivo e non dipende da alcun paradigma culturale.

Allo stesso modo, se io porto un tostapane ed un generatore di corrente diesel ad un indiano Hopi, anche lui concluderà necessariamente che il pane si abbrustolisce. Anche nel caso del tostapane, indipendentemente dalla spiegazione che si dà del funzionamento dello stesso, sia io che l'indiano Hopi concludiamo che il pane abbrustolisce.

Sono assolutamente d'accordo che per usare con continuità e su larga scala lo strumento tostapane+generatore diesel l'indiano dovrà poi preoccuparsi di procurarsi petrolio, raffinarlo etc…, con tutto ciò che ne consegue, ma non è questo il punto. Il punto è che davanti a questo "strumento", entrambi, osservando il pane prima e dopo averlo utilizzato, concludiamo che questo funziona, esattamente come funziona il fuoco sotto la pietra, a prescindere dal paradigma culturale nel quale siamo cresciuti. Ovvero che è oggettivo che il tostapane, come il fuoco sotto la pietra, funzioni.

Nathanaele77 ha scritto:
E non credo che voglia mettere in discussione l'oggettività del mondo esterno e la riproducibilità che sta alla base del metodo scientifico: quel che mette in discussione Feyerabend è l'arrogante supponenza del metodo "scientista" (e non scientifico) di avere una spiegazione a tutto, e questo proprio nel paradigma della causalità e della cosiddetta oggettività e riproducibilità del metodo scientifico. Perchè i fiori di Bach o l'agopuntura, o la medicina Ayurveda dovrebbero funzionare al di fuori del paradigma culturale che li ha generati?


Perché non è un problema di paradigma culturale: esattamente come il tostapane e la pietra riscaldata dal fuoco, i fiori di Bach o l'agopuntura o la medicina Ayurveda o anche la medicina scientifica occidentale o funzionano oppure no. Poi io posso decidere se implementare o meno tutta la "sovrastruttura" che occorre per usarli efficacemente su un gran numero di persone, ma questa è un'altra questione, assolutamente distinta dal fatto che l'una o l'altra o l'altra ancora funzionino oppure meno.

Non solo. Usando il metodo scientifico, che ti piaccia o meno, io posso scoprire se i fiori di Bach o l'agopuntura o la medicina Ayurveda funzionano, esattamente come ho da tempo scoperto che la medicina scientifica occidentale funziona.

Prendiamo per esempio l'agopuntura ed andiamo in un luogo dove la si pratica. Consideriamo un medico orientale M esperto di medicina cinese ed i pazienti ai quali egli ha diagnosticato il "fuoco alla milza".
Questo è il nome di una "malattia" secondo la medicina orientale, ed io non faccio alcuna ipotesi occidentale sull'esistenza effettiva di tale malattia né mi preoccupo di fare una diagnosi occidentale del tipo di problemi che tali pazienti accusano.
Mi basta sapere che, secondo la medicina orientale, quei pazienti hanno una certa malattia che loro chiamano "fuoco alla milza".
Lascio che il medico orientale M stabilisca la cura. Supponiamo che questa consista nell'applicare degli aghi in certi punti del corpo umano, che il medico ha indicato secondo la terminologia della medicina orientale.
A questo punto mi procuro due agopuntori A1 e A2. Il primo, A1, applicherà gli aghi secondo la "ricetta" di M. Al secondo dò una "ricetta" orientale diversa. Il risultato è che quando M avrà indicato quello che nella nostra cultura corrisponde al lobo dell'orecchio destro per l'applicazione di un ago, A1 lo applicherà lì, mentre A2 lo applicherà, per esempio, sulla 2° falange del mignolo della mano sinistra.
Affido il 50% dei pazienti ad A1 ed il resto ad A2, facendo in modo che M non sappia quali pazienti sono stati "punti" da A1 e quali da A2. Dopodicché affido i pazienti nuovamente ad M di modo ché sia lui stesso, secondo la medicina orientale, a stabilire quali siano guariti dal "fuoco alla milza" e quali no.

Come vedi, in questo modo io non entro mai nella questione di dare un giudizio "occidentale" su quella che gli orientali chiamano "malattia", su come la si cura e su come si valuta la guarigione.
È la medicina orientale a fare la diagnosi, a prescrivere la cura e a valutare i risultati dell'applicazione della cura.
Io ho soltanto cambiato, all'insaputa di tutti, la cura al 50% dei pazienti. Ho soltanto elaborato, come il metodo scientifico insegna, una strategia che mi permette di raccogliere dati oggettivamente.

Ora, se l'agopuntura funziona, io mi aspetto almeno che M debba fornire giudizi migliori sullo stato di salute dei pazienti curati da A1 rispetto a quelli curati da A2. Se non ci sono differenze significative fra i due gruppi di pazienti, sempre a giudizio di M, devo necessariamente concludere che l'agopuntura non funziona.

Sei d'accordo o meno?

Può l'agopuntura funzionare e contemporaneamente non superare questo test?

La risposta è no. Addirittura, un test del genere funzionerebbe anche se la fisiologia dell'organismo dei cinesi fosse completamente diversa da quella di un occidentale!

Ma se tu la pensi diversamente, sarei lieto di ascoltare in che modo potrebbe accadere che l'agopuntura funzioni senza superare questo banale test.

Ora, il punto è che di test del genere, congegnati in modo da raccogliere dati oggettivamente, sull'agopuntura ne sono stati condotti a migliaia. Ed i risultati sono chiari. L'agopuntura funziona esclusivamente come lieve analgesico ed indipendentemente da dove sono infilati gli aghi. Sia che questi siano disposti secondo le indicazioni della medicina orientale, sia che questi siano disposti "ad capocchiam", l'unico effetto distinguibile dal placebo dell'agopuntura è una lieve funzione analgesica. Questo significa anche che quelle famose immagini con quei "meridiani" sul corpo umano, tipo questa:

sono irrimediabilmente fuffa. Punto.

Anche riguardo a fiori di bach, o all'omeopatia di cui ho già parlato, è facile elaborare strategie che consentano la raccolta oggettiva dei dati. E le cose stanno ancora peggio. Nessun effetto distinguibile dal placebo. Che ti piaccia o meno.

Nathanaele77 ha scritto:
semplicemente perchè il metodo scientifico non esporta l'oggettività causale del mondo, esporta l'orizzonte culturale scientifico che l'ha generato. In altre parole, volendo produrre pennicillina in Kenya o esporti l'intera civiltà che ha prodotto la pennicillina o ti servi di un qualche metodo scientifico e tecnologico (aerei o navi) per trasportare la pennicillina in Kenya. L'efficacia causale non è solo la sua riproducibilità: è la supposta superiorità del metodo scientifico rispetto ad altre culture millenarie che non hanno bisogno del "metodo" e della "spiegazione scientifica del mondo" (riproducibilità) per funzionare.


Se tu dai la penicillina ad un tizio ammalato da batteri che non hanno ancora sviluppato resistenza alla stessa, statisticamente quel tizio guarisce. Se tu non gliela dai, quello statisticamente crepa. A prescindere che stia in Kenya, in Monzambico o sul Machu Picchu, a prescindere dal suo paradigma culturale e a prescindere da qualsiasi "orizzonte culturale scientifico".
Poi possiamo discutere quanto vuoi sull'opportunità e/o gli effetti a lunga durata di esportare su vasta scala la medicina occidentale in Kenya.

Detto in altri termini, il problema è che Feyerabend getta il bambino con l'acqua sporca.

A.

Modificato da - AeE in data 06/09/2011 09:43:26
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ConteMax
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conte


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Inserito il - 06/09/2011 : 07:59:45  Mostra Profilo Invia a ConteMax un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Io da oggi il costume me lo metterò. Non voglio rischiare di sbagliare.

Non ho una cultura sufficiente per capire tutte queste filosofie e teorie. Io me lo toglievo perchè mi dava fastidio e basta.....

la vita è come il caffè. Puoi metterci tutto lo zucchero che vuoi ma se non mescoli rimane amaro. A. Zanardi
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AeE
iNudistamico


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Inserito il - 06/09/2011 : 08:40:22  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
ConteMax ha scritto:
Io me lo toglievo perchè mi dava fastidio e basta.....


Anche io lo faccio per la stessa ragione.


A.

Modificato da - AeE in data 06/09/2011 08:40:37
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blatore
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Inserito il - 06/09/2011 : 10:34:41  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Se qualcuno mi dice che scrivo troppo gli risponderò di guardersi questo topic, dove , salvo qualche rara divagazione ilare, il tema è i nudisti stanno nudi si, ma quesra licenza è in realtà consentita ai naturisti, in quanto la nudità da questi espressa fa parte di una encomiabile filosofia di vita. Ne discende , anche non troppo larvatamente , che il solo nudismo non ha di per sè valore, ma anzi , determina una concezione distorta nel comune pensiero della filosofia naturista. Per fortuna che c'è questo forum , il quale , ponendosi questo problema ha provato a fare una cosa diversa e cioè contrapporre la limpidezza e la purezza del naturismo la nudità quale espressione di uguaglianza e tolleranza e, cosa non da poco, il superamento di barriere sociali e culturali che costringono ad una schematizzazione il vivere comune. Questo è il senso vero e profondo ed il Raduno testè avvenuto ne ha dato ampia dimostrazione , mettendo al centro del pensiero un'armonia che prescindeva dalle condizioni sociali e culturali attraverso la spoliazione fisica ma sopratutto mentale.
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Eroe
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Inserito il - 06/09/2011 : 16:09:49  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Eroe Invia a Eroe un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Certo forse il livello della discussione è salito un po' troppo in alto per essere seguito da tutti ma non vedo quale sia il problema ognuno dice o non dice quello che gli pare come gli pare.
Comunque le filosofie, come quella naturista, danno dei modelli poi sta al buon senso di ognuno recepire o non recepire, in tutto o in parte, il modello dato. Per cui nessuno nega, per esempio, che la medicina attuale, a forza di sperimentare sulle persone farmaci ed altro, non abbia raggiunto buoni livelli ma nel contempo sapendo che i farmaci di sintesi prodotti industrialmente hanno sempre delle controindicazioni e possono provocare altre malattie se c'è la possibilità di risolvere dei problemi di salute con agopuntura, cambio di alimentazione o con una tisana perché no?

Per quanto riguarda l’energia è necessario investire nella ricerca sulle fonti alternative.
Per la spazzatura 2 esempi: http://www.youtube.com/watch?v=BUeVCjVn9ds
http://www.lastampa.it/2010/10/28/cultura/opinioni/buongiorno/virtuoso-fuori-luogo-34c41OaxKdIyzlqwhUrHDP/pagina.html
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massal
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Inserito il - 06/09/2011 : 16:17:56  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
blatore ha scritto:

Se qualcuno mi dice che scrivo troppo gli risponderò di guardersi questo topic, dove , salvo qualche rara divagazione ilare, il tema è i nudisti stanno nudi si, ma quesra licenza è in realtà consentita ai naturisti, in quanto la nudità da questi espressa fa parte di una encomiabile filosofia di vita. Ne discende , anche non troppo larvatamente , che il solo nudismo non ha di per sè valore, ma anzi , determina una concezione distorta nel comune pensiero della filosofia naturista. Per fortuna che c'è questo forum , il quale , ponendosi questo problema ha provato a fare una cosa diversa e cioè contrapporre la limpidezza e la purezza del naturismo la nudità quale espressione di uguaglianza e tolleranza e, cosa non da poco, il superamento di barriere sociali e culturali che costringono ad una schematizzazione il vivere comune. Questo è il senso vero e profondo ed il Raduno testè avvenuto ne ha dato ampia dimostrazione , mettendo al centro del pensiero un'armonia che prescindeva dalle condizioni sociali e culturali attraverso la spoliazione fisica ma sopratutto mentale.


Sono d'accordo.



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eldorado85
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Inserito il - 06/09/2011 : 17:33:33  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
ahahaha!!je u massm stu sit!ahahaha!!!
:-)))))
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Biotto
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Inserito il - 06/09/2011 : 17:44:05  Mostra Profilo Invia a Biotto un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ConteMax ha scritto: Io da oggi il costume me lo metterò. ...


Non farlo!!!
Oppure saremo costretti a spiegarti DOVE puoi mettertelo...


Le cose al di fuori della norma non sono alla portata della massa: l'eccellenza non è accessibile ai più.
Meglio aiutare un cieco ad attraversare la strada che lasciare che un non vedente utilizzi le sue differenti abilità.

Modificato da - Biotto in data 06/09/2011 17:45:07
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ConteMax
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Inserito il - 06/09/2011 : 18:14:53  Mostra Profilo Invia a ConteMax un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
OK!! me lo indosserà il mio maggiordomo allora.....

la vita è come il caffè. Puoi metterci tutto lo zucchero che vuoi ma se non mescoli rimane amaro. A. Zanardi
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a_fenice
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Eroe ha scritto:

C********** Per cui nessuno nega, per esempio, che la medicina attuale, a forza di sperimentare sulle persone farmaci ed altro, non abbia raggiunto buoni livelli ma nel contempo sapendo che i farmaci di sintesi prodotti industrialmente hanno sempre delle controindicazioni e possono provocare altre malattie se c'è la possibilità di risolvere dei problemi di salute con agopuntura, cambio di alimentazione o con una tisana perché no?
posso fare una piccola battuta in amicizia, seppur un po polemica?
Al mondo tutto è veleno, dal cibo, ai liquidi, alle, ovviamente, medicine. Il limite di ogni cosa tra l'essere veleno e l'essere utile, è dato dalla quantità ingerita.
Il sole fa vivere, fissa il calcio nelle ossa, previene malattie quali psoriasi, vitiligine, osteoporosi, è un naturale battericida grazie agli UV, eppure..... fa venire anche i melanomi, invecchia precocemente, secca tutto (umani e natura, vedi desertificazione).
Un po di vino fa bene a tutto, troppo ammazza il fegato e porta spesso a cirrosi epatica.
Il prezzemolo è un ottimo condimento, contiene il massimo in natura di Vit C.... però è un potentissimo antipiastrinico, ne mangi troppo e ti riduci in emorragia (vedi come era usato in passato come sistema abortivo clandestino)
L'aspirina (acido acetilsalicilico), è stata originariamente estratta dal salice, eppure, oltre a togliere i dolori e far abbassare la febbre, poi ti mangia piastrine e stomaco.
Il cavolo è ritenuto da sempre un ottimo antibiotico naturale, vero, peccato che abbia dosi troppo alte di azoto (uccide i reni), e che sia un ottimo antitiroide, e chi ne soffre, mangiandolo, mangia veleno.

Tutto per via dell'effetto dose.

Affermo che il tutto è palesemente identico nella chimica ufficiale. Ogni medicina deve essere usata solo e soltanto per ciò che è prevista, e nella dose prevista, perchè come per le sostanze presenti in natura, son tutti veleni.
Veleni come il Coumadin, usato per tromboflebiti, portatori di valvole cardiache etc... Veleno che altera la coagulazione allungando i tempi di trombogenesi, ma usato ovviamente in piccole dosi. In alte dosi lo si ritrova nel.... veleno per topi. E si, è un ottimo topicida. Peccato che, esempio, l'effetto benefico di questo veleno, abbia come "antidoto"... fagiolini e verdure a foglia larga, ricche di vitamina K, quella che serve per migliorare la coagulazione dle sangue. Quando si dice il contrasto tra natura e chimica....in casi come questi, a chi vogliamo dare la preferenza?


Parliamo di naturalità e di chimica. Ricordiamoci che tutti noi siam fatti di chimica, conosciuta o meno. Il mangiare naturale è ovvio che sia più gustoso (un buon bicchier di vino fatto in casa, sarà sempre meglio di uno fatto col bastone, per quanto completamente identico chimicamente), ma non si può generalizzare tutto, e soprattutto dare info sul rimedio della nonna, quando questo esula dalle normali competenze, come sigh, purtroppo fanno molti. Non possiamo dire che dobbiamo rivolgerci al naturale cosi in modo ferreo, dando alla medicina ufficiale la palma dell'ingoranza. Vero che in passato gli errori fatti son stati molti, e che ancora di nuovi ne verranno fatti, ma di sicuro ai tempi dei romani si moriva a 40 anni, oggi a 90, e non si muore meno solo perchè c'è più cibo a disposizione.
Comunque, se riuscite a convincere la gente a non venire più in ospedale per curasi, non può che farmi un gran piacere. Soddisfazione per coloro che ci lavorano, che suderanno un po di meno, soddisfazione per gli imprenditori di pompe funebri, soddisfazione per il Presidente, che si troverà azzerato una grossa fetta di deficit e molte meno pensioni da pagare, soddisfazione di chi si deve fare un'ecografia e non dovrà più aspettare 6/12 mesi per farla.

Io vi dico solo attenzione ai messaggi che state inviando, potreste fare la fine di Mamma Ebe.... non ci si cura nulla con l'insalata.....

Semmai il messaggio che dovrebbe passare secondo me è un altro: avete cavolate di sintomi passeggeri? Ok, ci son decine di piccoli "rimedi della nonna" che sicuramente hanno la loro valenza, e che possono essere provati in prima istanza, ma se non siete sicuri dei sintomi, da cosa derivano, e soprattutto come si curano, evitate di ingerire alcunchè, prima che qualcuno non vi abbia diagnosticato cosa avete.
Un esempio che mi è sucesso pochi giorni fa, per spiegare. Mio figlio al lavoro ha ingurgitato benzina per sbaglio. Come prima cosa ha applicato il rimedio della nonna, bere latte in quantità. Ebbene ha rischiato di sfondarsi lo stomaco e di morire di emorragia. In questi casi non si devono ingerire grassi di nessuna natura. Per fortuna la benzina era veramente un nulla, solo in bocca in pratica o poco più, e non è successo nulla, ma abbiamo tremato fino al giorno dopo.

Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

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Gli schemi sono solo nelle menti di chi se li prefissa. Siate sinceri con voi stessi e ascoltate la vostra natura.
Chi sono gli altri per definire che cos’è normale e cosa diverso

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blatore
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Inserito il - 06/09/2011 : 22:42:13  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Esatto Fenix . Ci vuole Moderazione in tutto



Ps: per fortuna è andato tutto bene.

Modificato da - blatore in data 06/09/2011 22:43:15
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Eroe
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Inserito il - 06/09/2011 : 23:39:04  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Eroe Invia a Eroe un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
a_fenice ha scritto:

... Vero che in passato gli errori fatti son stati molti, e che ancora di nuovi ne verranno fatti, ma di sicuro ai tempi dei romani si moriva a 40 anni, oggi a 90, e non si muore meno solo perchè c'è più cibo a disposizione.
...

Il merito è sopratutto dell'igiene e del modo di conservare i cibi anche grazie al frigorifero ... se pensiamo che probabilmente uno dei motivi della caduta dell'impero romano è stato l'uso di recipienti in piombo per conservare il vino ... poi anche la scoperta della penicillina ovviamente ha salvato tanti da malattie prima non curabili. Ovvimente, all'allungamento della vita ha contribuito anche il cambiamento delle condizioni di lavoro visto che in passato si lavorava dall'alba al tramonto in condizioni penose.
In ogni caso non mi sembra di essermi mai riferito a rimedi fai da te ma semplicemente all'uso di scelte meno tossiche, quando possibile, per mali comunque diagnosticati ed accertati. Detto questo è risaputo che molti farmaci, in genere poi ritirati dal commercio, hanno fatto danni gravissimi ... il più famoso è sicuramente il talidomide con 10.000 bambini focomelici.

Modificato da - Eroe in data 07/09/2011 13:50:50
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Eroe
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Inserito il - 07/09/2011 : 23:03:58  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Eroe Invia a Eroe un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
C'è chi sostiene che con l'alimentazione forse non ci si può curare ma sicuramente si può in parte prevenire:
http://genio.virgilio.it/questions/giusta_alimentazione_berrino_cuoco_4954680162511/

Per quanto riguarda l’energia è necessario investire nella ricerca sulle fonti alternative.
Per la spazzatura 2 esempi: http://www.youtube.com/watch?v=BUeVCjVn9ds
http://www.lastampa.it/2010/10/28/cultura/opinioni/buongiorno/virtuoso-fuori-luogo-34c41OaxKdIyzlqwhUrHDP/pagina.html
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Modificato da - Eroe in data 07/09/2011 23:04:19
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Inserito il - 08/09/2011 : 00:21:46  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
non ho tempo di leggere l'articolo, ma è normale e naturale che ci sia uso e abuso di cibi e qualità dei medesimi, e che ci siano dei modi corretti di alimentarsi, senza creare debolezze e tossicità per il corpo. Benvenga chi da giuste indicazioni, senza però credere che basti una giusta alimentazione per debellare i mali fisici dal mondo.
Cosi come nessuno portà sostituire vaccini, antibiotici, antiblastici, i vari rimedi per il cuore, e per tutti gli atri organi semplicemente modificando diete, o ricorrendo solo a medicine cosiddette naturali. Il rischio, quando si parla di queste cose, forse non si è capito bene dal mio intervento di ieri, è che alla fine, a forza di dire facciamo cosi e cosà, la gente non va più dal medico, ma dai guaritori, dai sciamani, dai cartomanti, che propinano fior fiore di spremute di ....... e i tizi poi muoiono o arrivano al limite senza possibilità di ritorno. Negli ultimi anni, quanti falsi guaritori spellano gente facendogli comprare sacchetti di sale, con la promessa di guarire tumori o cose simili?
Il propagandare di alimentarsi bene, dev'essere ben fatto, ma stando attenti a non lanciare falsi messaggi che poi possono risultare dannosi per la gente.
Un esempio per tutti, il vaccino dell'anno scorso contro l'HA1N1. Tutti a parlar male dello squalene e del mercurio in esso contenuto. Sullo suqlene nesusn dato di fatto effettivo, ma solo tante chiacchiere. Sta di fatto che esso è ormai usato da 30 anni, se faceva male, si sarebbero visti gli effetti molto prima, come il talidomite di cui parli, o della nimesulide che sfonda stomaci, ma che ancora è usatissima (fuori luogo e quando non dovrebbe essere usata). Il mercurio, presente come molecola legata, e senza alcuna prova di scissione del medesimo e fissazione dello stesso. Nel contempo nessuno dice che il naturalissimo tonno in scatola, in ogni scatoletta, contiene 10 volte tanto il mercurio, e in forma libera, e sicuramente fissabile. Però si fa la guerra al vaccino, e non alla scatoletta di tonno, che anzi è indicata come alimento a basso tenore calorico nella maggior parte di diete a sana alimentazione naturale.
E' quando vedo queste contraddizioni, che poi alla fine dico "quel che non ammazza ingrassa, e fanc..... a chi fa l'allarmista del momento". Tanto di qualcosa devo morire pure io.

PS. quando parlavo dei tempi dei romani, mi riferivo al periodo storico. A quei tempi, ogni popolazione viveva al massimo sui 40 anni, e di sicuro non tutti solo perchè bevevano vino piombato.... non mi risulta che siano statio trovati corpi con tracce di saturnismo...........ma se anche fosse..... anche una carie faceva morire gente.

Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

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Inserito il - 08/09/2011 : 18:58:14  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Quoto tutto quanto scritto da a_fenice. Ma in particolar modo, questo:

a_fenice ha scritto:
Il rischio, quando si parla di queste cose, forse non si è capito bene dal mio intervento di ieri, è che alla fine, a forza di dire facciamo cosi e cosà, la gente non va più dal medico, ma dai guaritori, dai sciamani, dai cartomanti, che propinano fior fiore di spremute di ....... e i tizi poi muoiono o arrivano al limite senza possibilità di ritorno. Negli ultimi anni, quanti falsi guaritori spellano gente facendogli comprare sacchetti di sale, con la promessa di guarire tumori o cose simili?


È un fenomeno estremamente pericoloso. Basta googlare "medicina naturale" per rendersi conto di quanti venditori di fumo ci siano in circolazione, e quanta gente, disgraziatamente, finisce per farsi infinocchiare, col rischio, soltanto nella migliore delle ipotesi, di buttar via soldi. Nella peggiore, di rimetterci la pelle.
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a_fenice
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Inserito il - 08/09/2011 : 19:21:53  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ora, come è giusto che sia in ogni discussione seria, lancio il discorso nell'altra direzione. La sanità è in crisi, i soldi sprecati per richieste disgnostiche inutili son tantissimi. I primi colpevoli sono i medici di base, che o non sanno più cosa sia la medicina e la semeiotica, o si lavano le mani con quei clienti troppo pretenziosi, ma che se non gli danno retta, va a finire che gli toglono il libretto, e ci rimettono. Più facile fare i riempitori di ricette, e lavarsene le mani. SIcuramente han perso l'autorevolezza del medico condotto di una volta, che se ti diceva di prendere la pasticca alla 10,30, ma che se ra nuvolo dovevi prenderla alle 10,45, a te stava benissimo e seguivi i suoi dettami, e tutto finiva bene. Anche i risvolti legali di ogni prescrizione fan si che questi hanno spesso paura di apri bocca, molto più facile lavarsene le mani, demandare all'ospedale la cura, e liberarsi di eventuali risvolti legali. E si, purtroppo il mondo moderno, con le sue enciclopedie mediche, con gli articoli salutistici scritti ovunque, anche sulla carta igenica, con il continuo bersaglia di accuse di malasanità ogni evento anche normale che succeda, finisce che tutti han paura di diagnosticare e demandano....demandano tutti, e il paziente si ritrova a fare i pellegrinaggi della speranza.

Ma veniamo a questioni più semplici. Viene un mal di testa? Nessuno pensa a fumare un po meno, a farsi un suffumigo di camomilla, o a bersi un caffè col limone. Più facile impasticcarsi, magari nemmeno con piramidone o cosa leggere simili, ma sparando con un megacalibro tipo antiinfiammatori, che fanno si sparire il dolore, ma che nel contempo provocano lesioni gravi alla mucosa gastrica. Non si dorme? Nessuno prova due giorni con valeriana e camomilla, ma subito si ricorre alle benzodiazepine, cadendo in un tunnel senza ritorno. E poi si condannano sempre di più i drogati...e questi, che altro sono?
Non si digerisce...uhm, nessuno parte dal mangiare un po meno, senza stress e ad orari regolari, per quanto possibile; nessuno prova con i classici decotti di basilico, o piccolissime dosi di citrati. Nessuno cerca di idenrtificare qual'è il cibo che risulta meno digeribile, e cerca di evitarlo o di trovare il perchè lo sia diventato. No si ricorre subito ai prazoli, a megadosi di antiacidi, senza sapere poi che esiste un effetto rebound, che fa 1000 volte peggio della temporanea indigestione.
Una piccola orticaria di qualunque genere? Usare un atistaminico tranquillo, ma che necessita di 4/5 gironi per agire al meglio? E no cacchio, meglio usare cortisone, magari ad alte dosi, che si guarisce subito.....senza pensare alle proprie surrenali, al rischio di scatenare un diabete latente, al fatto che comunque questo innesca reazioni a catena che...... non è mai un'automedicazioe insomma. Senza contare poi che molti non sanno come si usa, e invece di calarlo dimezzando le dosi man mano nei giorni, interrompono di bruttto la terapia, fino a scatenare altri organi.

Insomma, per tante cose esistono terapie veramente naturali, cioè rimedi dell anonna, che pososno essere provati per cose lievi per breve tempo, ma che andrebbero sempre confortate dal consiglio di un medico, che sa valutare sintomi che uno nemmeno vede e a cui non sa dare la giusta importanza.

Conclusione? Non facciamo i malati immaginari, ma non facciamo i medici da soli. Anche i medici si consigliano con i loro colleghi, per non far cazzate; a noi chi ha dato la laurea, che cavolo ne sappiamo del corpo umano? Già spesso chi ne sa ha i suoi limiti, figuriamoci noi.

Ultimo esempio più pressante dei nostri tempi: siamo in sovrappeso? Non azzardatevi a leggere le diete sui giornali, andate dal dietologo, dall'obesologo, secondo caso, fate le analisi per vedere perchè siete ingrassati, e seguite ciò che vi dicono: basta fare il fai da te. Noi non siamo una scatola da costruire, che se sbagliamo buttiamo via la scatola e perdiamo solo due soldi. Spesso i danni che provochiamo son tremendi, e difficilmente rimediabili.

Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

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Inserito il - 08/09/2011 : 23:48:21  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Eroe Invia a Eroe un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Vedi a_fenice io sin ora mi sembra di aver detto esattamente la stessa cosa ... da aggiungere anche quelli che si fanno prescrivere dal medico la medicina che prende il vicino di casa, anche se il medico ritiene che per lui sia meglio un'altra, e quelli che aumentano la dose pensando stupidamente che così la medicina fa più effetto.
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a_fenice
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Inserito il - 09/09/2011 : 00:29:23  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di a_fenice Invia a a_fenice un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ti faccio notare una differenza eroe, tra quello che scrivi te e quel che ho scritto io.

Te parli solo di rimedi naturali, e della loro utilità.
Io ammetto che per molte cose ci siano rimedi naturali, ma che prima vanno valutati i sintomi, ciò che si vuol ottenere, e se è possibile farlo, altrimenti si ricorre alla chimica, che non è altro che la natura potenziata.

In pratica, se te ne rendi conto, diffidi della medicina, diciamo, chimica, farmacologica. Forse non lo pensi, ma parlare solo di naturalità in queste cose, senza sottolineare che esite anche altro, e che entrambi devono essere usati con prudenza, è come dare un messaggio a metà. E chi legge purtroppo non spesso valuta le cose come dovrebbero essere, ma si ferma alla prima info.

Un due esempi per spiegarmi che so che capirai.

Ho una collega fissatissima con tutto ciò che è naturale. Creme erboristiche da centinaia di euro, cibo macrobiotico, cure naturali......... all'estremo limite umano. Due/tre anni fa è stata ripresa per i capelli, a un passo dalla tomba, e solo perchè sfinita e svenuta, è stata ricoverata praticamente a forza, e qualche granellino in testa son riusciti a mettercelo. Alla fin fine ritorna quel che dico sempre, ogni tipo di talebanesimo, pure nello stare attenti alla propria salute, spesso diventa controproducente e deleterio.

Che la vit C sia contenuta in molti frutti (maturati in pianta) è ormai saputo. Però per avere la quantità minima giornaliera utile, dovresti mangiarne kg su kg. E ripeto, di frutta maturata in pianta o quasi, non in cassetta o artificialmente come succede oggi per problemi di mercato. Se te hai una buona salute, un normale consumo di frutta, seppur semiacerba può essere anche sufficente. Ma se sei in stato di avitaminosi, ben visibile per esempio guardando la lingua se ha dei solchi, non puoi affidarti solo alla medesima. Dovresti mangiarne appunto kg su kg, avendo altri sintomi negativi, e comunque non riusciresti mai a raggiungere la d.m.g. (dose minima giornaliera) necessaria. E qui che intervenendo chimicamente, puoi assumere le vitamine necessarie con un prodotto che contiene esattamente la stessa cosa, in modo purificato e sicuro, senza sovradosi di antiparassitari, anti.... anti.... anti... del caso che a loro volta aumentano la velenosità di ciò che ingerisci.

Concludendo, dare messaggi alternativi, ma dicendola tutta, pregi e difetti, e ricordare che esiste anche altro, che alla fin fine fa molto meno male (ps, te l'immagini a curare un'infezione batterica solo con spremute d'aglio? Meglio non pensare alle conseguenze )




Max Pg- http://www.inudisti.it/it/amici/amico.aspx?id2=990

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Inserito il - 09/09/2011 : 07:48:17  Mostra Profilo Invia a ConteMax un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
L'uomo primitivo ad un certo punto scoprì il fuoco e con esso la possibilità di cucinare il cibo. Cucinandolo, eliminò di fatto miliardi di batteri e rendondo digeribili cibi che da crudi erano estremamente dannosi, facendo un passo avanti nella propria evoluzione.
Lui non lo sapeva, ma aveva inventato la chimica.

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blatore
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Io non li vedo tutti questi principi nel naturismo . Al massimo qualche conte
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Biotto
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Inserito il - 09/09/2011 : 13:04:40  Mostra Profilo Invia a Biotto un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Come no?

ArciPrence Biottoleardo Sinebrache dei Chiappealvento, Signore de le Due Rocche (più altre cariche che non sto qui a riferire).


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Inserito il - 09/09/2011 : 13:30:50  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Ah,si! Quello del principato della Contea di Trebbius nel Regno di Bobbius Piacentis di molto molto lontano.
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